Dopo le perquisizioni e gli arresti, ora nella laida Bologna stanno per arrivare pure i fogli di via per gli indesiderabili dal sistema.
Nelle scorse settimane, in giorni diversi, i digossini si sono presentati nelle abitazioni di cinque compagni, notificando varie denunce riferite al primo maggio scorso in piazza dell’Unità, dove si era svolta una celebrazione della festa dei lavoratori in ottica libertaria e non omologata alle feste dei sindacati e dei partiti.
In quell’occasione un’auto della Digos, che sostava nei pressi della piazza, era stata avvicinata da compagni che, gentilmente, chiedevano conto della fastidiosa presenza.
Per questo due compagni, ore dopo, verranno seguiti e fatti scendere da un autobus e i loro nominativi schedati. Altri tre compagni verranno fermati, qualche ora dopo, nelle vicinanze della piazza, portati in questura e dopo un oretta buona rilasciati con una denuncia per violenza e minaccia a pubblico ufficiale ed oltraggio a corpo politico, amministrativo o giudiziario dello stato.
Qualche giorno fa, per questo episodio, i cinque compagni si sono visti addebitare, oltre ai già citati reati, anche quelli per danneggiamento aggravato e resistenza, senza peraltro far riferimento a qualsivoglia accaduto.
Ora alcuni dei compagni colpiti da quest’ennesima ondata repressiva si sono visti recapitare a casa dalla Digos il procedimento del Questore per comminare il prossimo foglio di via da Bologna.
é chiaro e lampante il clima che si respira in città, sempre più nauseabondo per qualsiasi persona che aneli ad un minimo di libertà. Per chi di libertà ne esige il massimo questo puzzo è un qualcosa che esige un moto di ribellione necessario alla vita. Un moto che è prima di tutto dignità!
Ci vogliono relegare da parte, senza possibilità di interagire con il contesto in cui anche noi anarchici, come tutti, viviamo. Vogliono tagliare i ponti, distruggere amicizie, affinità, legami. Tentano di mettere fuori gioco gli individui pensando, con questo, di spegnere quel fuoco della rivolta che sempre più divampa ogni dove.
Ma perché in ogni dove, quel fuoco sarà ben difficile da spegnere.