Per chi viene da Firenze ritrovo alle 16.30 davanti alla stazione di Rifredi per andare tutti insieme con le macchine (allegate le indicazioni stradali).
Sono passati due mesi da quando,dopo gli arresti del 13 giugno e l’incarcerazione del nostro compagno Valerio, l’infame quotidianità del carcere di Prato veniva scossa da un concerto solidale sotto le mura a fianco di tutti i detenuti.
Valerio non è più in carcere, ma il presidio del 9 luglio ci ha dimostrato come le operazioni repressive ci offrano delle opportunità di ribaltamento diventando un’occasione per stringere nuove amicizie, per rompere l’isolamento tra il “dentro” e il fuori. E’ per questo che abbiamo deciso di tornarci, dando continuità e forza all’esperienza avviata questa estate.
dalla lettera di un detenuto del carcere La Dogaia di Prato:
<<La vostra “visita” ha soprattutto ricolmato una giornata che per la routine doveva essere cole le altre: triste e inutile!
Grazie a voi ieri i nostri cuori battevano più forte e la consapevolezza che non siamo soli ha vinto la tristezza dell’abbandono.(…)
Ieri sera le guardie sono arrivate con le loro minacce psicologiche,volevano fermare le nostre grida di gioia, per fermare il fuoco che usciva dalle finestre delle celle. (…)
Comunque, questi coglioni sono rimasti male ieri sera, per 6 ore c’è stata comunicazione fra voi e noi, e la musica ci ha fatto provare le stesse emozioni nonostante queste maledette mura.
Personalmente sono stato felice; altrettanto felici ho visto altri detenuti qui dentro.
E spero che ritorniate, perché in questa società non manca la libertà, ma uomini liberi.
Mancano coloro che in Val di Susa gli hanno rotto il culo ai boia di questo stato; mancano gli uomini liberi.
Manchiamo noi, mancate voi, mancano gli uomini liberi.>>