PISTOIA: AGGRESSIONE FASCISTA, UN FERITO

Sabato sera, a Pistoia, allo spazio Liberato ex Breda Est, era in corso di svolgimento una serata in solidarietà con i condannati per i fatti di Milano dell’11 Marzo 2006; verso le 23,20 poco dopo l’inizio dei concerti tra i 6 e gli 8 neofascisti hanno cominciato una sorta di sassaiola verso la finestra di cucina dello spazio, quando una compagna si è affacciata un appartenente al circolo Agogè di casapound, di via San Marco 161, l’ ha apostrofata come "zingara di merda, troia", dopo di che il gruppetto si è separato, 3 o 4 (i numeri vista la concitazione dei momenti non possono essere più precisi) si sono riavviati –tra cui il camerata di casapound- verso la "barriera", in 5 o 6 si sono presentati all’ingresso della palazzina con cinghie, catene e almeno un tirapugni ed un coltello; un compagno, al quale esprimiamo massima solidarietà, che si è subito slanciato a fronteggiare i naziskin, è stato colpito con una catena alla testa (quattro punti all’arcata sopraciliare e due dietro la nuca); subito sono sopraggiunti altri compagni, che dopo un breve parapiglia hanno messo in fuga i neofascisti. Alcuni solidali si sono lanciati all’inseguimento e giunti alla "barriera" (noto incrocio pistoiese) hanno trovato ad attenderli carabinieri, polizia e un’auto della digos (si trovavano casualmente a passare di li? mah).
In tutto sono stati fermati 4 naziskin (due sono riusciti a fuggire), 5 compagni ed un passante(!) che, conoscendo uno dei nostri si era fermato per capire cosa stesse succedendo…la serata è terminata alle 3 di notte davanti alla caserma dei carabinieri, dove un centinaio di solidali aveva chiesto fino a quel momento il rilascio dei compagni.
Domenica pomeriggio alla palazzina si è tenuta un’assemblea molto partecipata (un’ottantina di persone) nella quale sono state decise le prossime iniziative da mettere in atto per denunciare l’inasprimento della violenza fascista in città. Al termine dell’assemblea una cinquantina di convenuti hanno organizzato un corteo che ha attraversato la città fino a terminare in piazza del globo dove sono stati attaccati due striscioni (“aggressione fascista allo spazio liberato ex Breda Est” e “Pistoia ripudia il fascismo”) e distribuito numerosi volantini recanti il comunicato scritto durante l’assemblea.

Alcune precisazioni:

secondo quanto scritto stamane dai giornali sarebbe stato trovato un coltello a terra vicino al luogo della colluttazione, in realtà l’arma è stata trovata addosso ad un nazi.

L’aggressione non è stata consumata ai danni di un militante dello spazio liberato ex Breda est, ma ai danni di un componente della rete antifascista, che allo spazio aveva organizzato la serata ma che non fa parte dell’assemblea di gestione del posto.
 
Questi i fatti, ora “alcune curiosità”…
 
1-    Le forze del disordine:

a) "Casualmente", come già detto, un discreto gruppetto di tutori dell’ordine si trovava alla barriera, l’incrocio verso il quale sono scappati i nazi; dopo il fermo i neofascisti hanno continuato ad inneggiare al duce ed a fare saluti romani, cosa proibita dalla “legge” che i signori in divisa dovrebbero far rispettare (ennesima dimostrazione che ciò che pensiamo di leggi e mastini in divisa è vero). I compagni sono stati caricati in auto in maniera rude, il tentativo di un solidale di far fermare il mezzo che stava portando via alcuni dei sei fermati e terminato con lo stesso trascinato per alcuni metri dall’auto della polizia (i pantaloni si erano impigliati al paraurti).

b)    Davanti alla palazzina, durante la ricerca, da parte delle forze del disordine, delle “armi      dei nazi, un poliziotto è stato visto passare furtivamente un tirapugni ad un carabiniere (basso, moro, con il pizzetto) che lo ha prontamente infilato nel taschino, all’affermazione di un compagno “un tirapugni!” il poliziotto ha risposto Quale tirapugni? C’è un tirapugni?

2- La ricostruzione dei fascisti: I camerati hanno detto di essere stati aggrediti fuori dallo spazio liberato da una cinquantina di “compagni”, tesi ripresa anche dal comunicato di casapound (che esprime solidarietà agli “aggrediti”)

Alcune domande:

1- Cosa ci facevano otto neofascisti intorno alla palazzina?
2- Perché erano armati (rammentiamo che un coltello è stato trovato addosso ad un camerata)? Risposta valida per entrambe le domande, erano li  per aggredire.
Lorenzo Berti, responsabile di casapound (tipo tranquillo condannato a vari mesi per gli scontri durante Pistoiese – Rimini assieme ad un altro militante di CP) afferma che i neofascisti sarebbero stati aggrediti da 50 compagni; ora, come mai se 6 persone sono state aggredite da 50 violenti l’unico che ci ha rimesso è stato un compagno colpito da una catena mentre tra i fascisti non risultano feriti (nemmeno lievi)?

Casapound rifiuta ogni addebito, pur ammettendo che uno dei denunciati “frequenta saltuariamente” il circolo di via San Marco. Ci dovrebbe spiegare allora come mai tra gli aggressori, oltre all’arrestato, ci fosse per lo meno un altro militante del circolo agogè.

Casapound lamenta danneggiamenti alla loro sede e lettere minatorie al padrone del fondo in cui si trova il circolo. Bene, le scritte ci sono state, e le lettere cui si riferisce il Berti non sono altro che le cartoline preparate dal comitato antifascista sorto nel quartiere dove ha sede agogè: sono tutte firmate nome e cognome, e chiedono lo sfratto dei fascisti, nulla più, tutto facilmente documentabile.

Le responsabilità non sono solo di casapound, osservando le foto dei neofascisti abbiamo notato, oltre alle spillette e le toppe d’ordinanza (celtiche, svastiche, me ne frego! Ecc…) anche una spilletta di “lotta studentesca”, formazione giovanile di forza nuova (sede in piazza San Bartolomeo, 6): questo si leggeva qualche settimana fa sul forum ufficiale di FN riguardo alle tensioni di Firenze tra neofascisti e militanti del centro sociale CPA: un camerata lombardo “INCOMINCIAMO A SPRANGARE STE ZECCHE DI MERDA MICA POSSONO FARLO SOLO LORO, SE IL FASCISMO E’ ANTICOSTITUZIONALE CHE INCOMINCIASSERO A GUARDARE COSA E’ IL COMUNISMO”; la replica di Rudy Zamperoni di FN Pistoia: “SE DEV’ESSERE GUERRA GUERRA SIA” http://www.forzanuovaforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3442&SearchTerms=rudy

L’aggressione era evidentemente premeditata, infatti non crediamo che nessuno passeggi armato e che lo faccia casualmente davanti ad un luogo dove si sta tenendo un’iniziativa antifascista, oltretutto, vicino alla palazzina passeggiava amabilmente in compagnia di moglie e figlio un nuovo personaggio pistoiese, che in realtà abita ad Agliana (vicino a Pistoia e dove due settimane fa il nostro amico in camicia nera aveva preso a schiaffi due sedicenni) e proviene da Predappio (appartenente per sua stessa ammissione a Blood and honour, gruppo internazionale “oltre l’estrema destra”. http://www.bloodandhonour.com/index.html)…casualmente era li, casualmente durante l’aggressione, alla quale casualmente ha preso parte uno dei camerati che aveva partecipato assieme a lui ai fatti di Agliana, e casualmente era attaccato al telefono (dava disposizioni?). Quante casualità.

L’atteggiamento dei fasci: Dopo l’aggressione e ila breve colluttazione davanti alla palazzina, l’atteggiamento ed i comportamenti dei camerati lasciano trapelare la volontà di attirare verso il globo –dove si trovavano le forze dell’ordine- gli antifascisti, infatti subito dopo il colpo di catena al compagno, hanno voltato l’angolo dello stabile, in direzione globo appunto, ma si sono fermati come per aspettare che qualcuno li inseguisse, lanciando anche improperi verso chi li osservava dalle finestre della palazzina a mo di provocazione.

Claudio Cardillo –responsabile di FN Pistoia- dice che i “cani sciolti” che hanno portato a termine l’aggressione non sono riconducibili a FN (http://www.forzanuovaforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3947&SearchTerms=pistoia), ma come abbiamo dimostrato sopra (la spilla di lotta studentesca) almeno uno è simpatizzante della formazione di Stefano fiore.

Questi i fatti, ognuno giudichi da sé.

 
Anche se non ci fossero collegamenti diretti fra le due sedi neofasciste presenti in città (ma su questo ci sono forti dubbi) ed i fatti di sabato sera, è palese e verificabile di quanto l’apertura dei due covi abbia incentivato il fiorire, in città,  di certe pratiche che fanno della violenza il primo metodo di azione politica. Non è stata una rissa, è stata un’aggressione premeditata e portata avanti da coloro che appartengono all’area politica (ed alle formazioni ad essa riferite, in primis casapound e forza nuova) che ha portato all’uccisione di Davide Cesare “DAX” a Milano nel 2005, di Nicola Tommasoli a Verona pochi mesi fa, che ha perpetrato l’aggressione agli studenti in Piazza Navona a colpi di cinghia e spranga. Non abbiamo da aggiungere altro, non abbiamo più voglia di parlare.

[Pistoia] 13/12 Serata Benefit condannati 11 Marzo 2006

ore 18: infopoint antifa e mostra sui fatti dell’11 Marzo 2006
ore 19,30: 11 Marzo, ne parliamo con chi c’era
ore 21: cena benefit
dalle 22 circa:
Les Camelots (musica da camera con bagno da Pistoia)
Alfatec (hc punk da Firenze)
Bazooka (hc punk da Prato)
Fratelli rossi (punk da Firenze)
Il tutto allo spazio liberato ex Breda est, via Pacinotti 9

per arrivare: Uscite a Pistoia, dopo il casello lo svincolo a sinistra,
immessi sulla superstrada uscire al primo svincolo a dx (costeggerete
l’ansaldo Breda costruzioni ferroviarie), all’incrocio a sinistra,
proseguite fino a sorpassare la ferrovia e arrivate ad un incrocio,
girate a destra, giunti alla rotonda della stazione seguite l’unica
strada possibile, all’incrocio a sinistra, 200 metri e ci siete.

info: 3339110255

 
CLICCA SULL’IMMAGINE PER INGRANDIRE
 

Varie dal paese di filosofi…e dai solidali…

Grecia – Bombe davanti al tribunale

fonte ansa. Per i media da ben 5 giorni la situazione va verso la normalità

Governo: situazione verso la normalita’

(ANSA)- ATENE,10 DIC- Giovani radicali hanno lanciato bombe
incendiare davanti al tribunale dove sono comparsi gli agenti accusati
dell’omicidio di Alexis.
I poliziotti sono accusati uno di omicidio volontario e l’altro di
complicita’. Oggi vertice del governo, al termine del quale il ministro
dell’interno Pavlopoulos ha detto: ‘La situazione sta tornando alla
normalita’. Spiegando che si tratta di una valutazione collegiale. Cio’
emergerebbe anche dal viaggio del premier domani a Bruxelles.


fonte adnkronos

Dall’autopsia risulta che il 15enne ucciso sabato da un poliziotto, sarebbe stato colpito da un proiettile di rimbalzo
Grecia, oggi lo sciopero generale. Ancora scontri con la polizia
Mentre oltre 15mila persone partecipavano pacificamente ad Atene
alla manifestazione dei sindacati contro la politica economica del
governo, un gruppo di circa 300 studenti si è staccata dal corteo e ha
lanciato molotov e sassi contro gli agenti, che hanno risposto con i
gas lacrimogeni. Scontri anche a Salonicco

Atene, 10 dic. – (Adnkronos/Dpa) – Dopo gli scontri di ieri, nuovi
tafferugli sono avvenuti oggi nel centro di Atene durante la giornata
dello sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati per protestare
contro la gestione della crisi economica da parte del partito ‘Nuova
democrazia’ al governo.

Mentre alla manifestazione di piazza Sintagma partecipavano
pacificamente oltre 15 mila persone, un gruppo di circa 300 studenti ha
raggiunto la polizia davanti al vicino Parlamento e al grido di
‘Alexis’, il 15enne ucciso sabato scorso dagli agenti, è iniziato il
lancio di molotov e sassi. Per disperdere il gruppo la polizia ha
impiegato i gas lacrimogeni.

Nonostante l’appello dei sindacati alla calma durante le
manifestazioni nella giornata di sciopero che sta paralizzando la
Grecia, anche a Salonicco, a margine di una protesta di circa 2 mila
persone, tra le quali numerosi studenti si sono verificati altri
scontri.

Intanto dai primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo di
Alexis Grigoropoulos risulta che il quindicenne sarebbe stato ucciso da
un proiettile di rimbalzo, sparato da un agente lo scorso sabato nel
quartiere Exarchia della capitale.


Milano – Scontri Grecia: protesta al consolato

fonte corriere

MILANO – Breve protesta di un gruppo diragazzi davanti al consolato greco di Milano in solidarieta’ ai manifestanti greci
e contro la morte del quindicenne Alexis Grigoropulos. Una ventina di
giovani dei centri sociali hanno colpito il portone della sede
diplomatica con vernice rossa e nera srotolando uno striscione con la
scritta: ”I fuochi della Grecia scaldano il nostro inverno”


Turchia – Anarchici turchi imbrattano consolato Greco ad Instambul

fonte asca

(ASCA-AFP) – Istanbul, 10 dic – Una decina di manifestanti turchi
hanno imbrattato con della vernice rossa il Consolato greco di Istanbul
per partecipare alla protesta contro l’uccisione del giovane Alexis ad Atene.

Il gruppo che ha lanciato palloni e bottiglie di vernice contro la
sede consolare, rompendo anche il vetro dell’auto di un console, e’
stato identificato come una fazione anarchica dell’area della citta’
turca.


Atene – Assalto a un istituto italiano

fonte il tempo

Assalto a un istituto italiano
ATENE Attacco sventato all’Istituto italiano di cultura (Iic) di Atene.
Alcuni giovani l’altra notte, dopo aver sfondato una finestra hanno
cominciato a trasferire bombe incendiarie nell’edificio. La direttrice
dell’Iic, Melita Palestini, che a sua volta ha informato la polizia.

Gli agenti hanno bloccato i malintenzionati che sono riusciti a lanciare due bombe incendarie. Nè feriti né danni.
Intanto a Bologna una dozzina di attivisti del centro sociale Tpo ha
manifestato davanti al Consolato Onorario della Grecia a Bologna, in
via Indipendenza.

Informazioni sulla lotta in Grecia


Bologna – Tafferugli davanti al Consolato Onorario della Grecia

fonte sassuolo2000

Bologna – Tafferugli fra polizia e manifestanti sono scoppiati nel
pomeriggio davanti al Consolato Onorario della Grecia a Bologna, in via
Indipendenza. E’ avvenuto durante un presidio di protesta di collettivi
del Laboratorio Crash e di area anarchica contro Governo e polizia del paese ellenico.

I manifestanti hanno gridato slogan e occupato la strada, bloccando
traffico e bus. Poco dopo le 17 c’è stato un ‘contatto’ fra forze
dell’ordine e i ragazzi dei collettivi che volevano avvicinarsi
all’ingresso dell’edificio.


Russia – Molotov contro il consolato greco a Mosca

fonte: siciliainformazioni

Uno sconosciuto ha stasera lanciato un ordigno incendiario contro il
consolato generale di Grecia a Mosca senza provocare tuttavia né
vittime né danni. E’ quanto ha riferito l’agenzia russa Ria-Novosti,
citando fonti della polizia. L’ordigno, una bottiglia incendiaria, ha
preso fuoco ma le fiamme sono state subito spente dal personale della
sede diplomatica.

La sicurezza attorno alla rappresentanza greca nella capitale russa
è stata ora rafforzata. Non è noto se il gesto sia da mettere in
relazione alle proteste innescate dalla morte del ragazzo di 15 anni che nella notte di sabato è stato ucciso nel centro di Atene da un colpo di pistola sparato da un poliziotto.


Firenze – Solidarietà ai compagni greci

Nel pomeriggio a Firenze si è svolto un presidio solidale per Alexis
e per gli insorti greci. Una sessantina di persone ha bloccato il
traffico nella strada sotto il consolato greco, partendo poi in un
corteo spontaneo per le vie del centro fino alla stazione di santa
maria novella. Evidente era la rabbia dei compagni, così come evidente
era il nervosismo degli sbirri. Augurandoci che questa rabbia possa
sfociare ancora nelle strade, ribadiamo la nostra complice solidarietà
ai compagni greci.

Segue una copia del volantino distribuito:

 

LA ROTTURA

Solidarietà agli insorti di Grecia Sabato scorso, nel quartiere di
Exarkia ad Atene, la pallottola di un poliziotto ha stroncato la vita
di Alexis Grigoropoulos, 15 anni. Contrariamente a quanto riportato dai
servi della cosiddetta Informazione, Alexis non è stato ucciso durante
un corteo di protesta o un attacco alla sbirraglia: è stato abbattuto
mentre trascorreva il sabato sera con gli amici. Uno sbirro,
indispettito da qualche parola forte partita da un capannello di gente
nella piazza, lo ha ammazzato a sangue freddo (pare che abbia
addirittura preso la mira dopo essersi allontanato). Il resto è oramai
noto: l’ennesimo omicidio di Stato ha acceso la rabbia di un popolo mai
domato, già esasperato dall’aumento dei prezzi, dai tagli allo stato
sociale, dalla repressione del dissenso, dalle morti sul lavoro. Negli
ultimi anni, con l’ingresso nell’unione europea, la Grecia è stata
dilaniata da un processo di modernizzazione forzata, cui vengono
sacrificati l’ambiente naturale, le garanzie sindacali, l’occupazione,
l’accesso all’università. Il tutto nel delirio di Sicurezza che sta
investendo l’Europa dopo l’undici settembre, e sotto l’egida di un
governo (presieduto dal conservatore Kostas Karamanlis) che non ha
niente da invidiare a quello dell’immondo Berlusconi. Quello che i
giornali non dicono è che in Grecia centinaia di migliaia di persone
non si stanno rivoltando semplicemente contro un governo corrotto, o
una riforma universitaria, o l’ennesimo libro bianco sul lavoro: nel
mirino degli insorti stanno il capitalismo mondiale e il suo servo
locale, lo Stato greco, riconosciuto, al pari di tutti gli altri,
nemico. Così gli insorti hanno attaccato negozi e auto di lusso,
caserme, banche, supermercati. Così hanno preso d’assalto il
parlamento, la Banca Nazionale e hanno occupato le università. Oggi, in
Grecia, è un’intera vita di miseria che viene presa d’assalto. Con una
lucidità che brilla quanto le fiamme che divampano ad Atene, Salonicco,
Patrasso, Corfù, Rodi, Volos, Creta, Ioannina… Quello che i giornali
non dicono è che su questa Rivolta senza capi soffia il vento del più
forte movimento anarchico d’Europa, un movimento nato da quella
straordinaria onda antiautoritaria che tra il 1973 e il 1974 demolì il
fascismo a stelle e strisce dei Colonnelli, pagando con 44 morti,
migliaia di arrestati e torturati. Quello che i giornali non dicono è
che la Grecia, mettendo in ginocchio il Governo e i suoi armati, sta
dando a tutta l’Europa un esempio luminoso di forza e determinazione,
dimostrando che nell’Occidente dominato dalla dittatura del mercato
(con la sua polizia ad ogni angolo di strada, col disprezzo per la vita
della gente sempre più ostentato dai politici di ogni colore) E’
POSSIBILE ATTACCARE, ROMPERE, DEMOLIRE LA GABBIA. Non passa giorno, qui
in Italia, senza che delle persone muoiano sul lavoro, avvelenate da un
inceneritore o da una Grande Opera, rinchiuse in una galera o in una
questura, colpite da uno sbirro o da un fascista. E noi cosa facciamo?
Per quanto ancora ci limiteremo a tifare di fronte a una trasmissione
di Santoro, ad indignarci su un best-seller di Travaglio, a sperare nel
prossimo governo di centro-sinistra, a sfilare in parata con
l’autorizzazione della Questura o tutt’al più a bloccare qualche strada
o qualche ferrovia? Per quanto ancora continueremo a lamentarci, invece
di rivoltarci davvero?

SOLIDARIETA’ AGLI INSORTI DI GRECIA – LIBERTA’ PER GLI ARRESTATI LA LORO LOTTA E’ LA NOSTRA – RIVOLTIAMOCI OVUNQUE

Anarchici


ROMA

Scontri e incendi davanti all’ambasciata greca

Degenera il sit-in per lo studente ucciso. Cinquanta anarchici mettono le strade a ferro e fuoco

di MARCO DE RISI e DAVIDE DESARIO

Se Atene piange, Roma non ride. Ieri anche nella Capitale, come in
altre città italiane, è stata organizzata una manifestazione di
protesta per i fatti avvenuti in Grecia culminati sabato scorso con
l’uccisione del quindicenne Alexandros Grigoropoulos. Ma il sit-in
organizzato dalla rete dei collettivi studenteschi e dalla sinistra
antagonista ai Parioli, sotto la sede dell’ambasciata Greca, è
degenerato. Improvvisamente una cinquantina di persone con il volto
coperto hanno messo a ferro e fuoco la zona: cassonetti dati alle
fiamme, auto in sosta danneggiate e capovolte, vetrine di uffici
postali e istituti bancari in frantumi. Ma i teppisti se la sono presa
soprattutto con le divise e qualsiasi cosa avesse a che fare con le
forze dell’ordine: distrutti i cristalli di due auto dei vigili urbani,
di una dei carabinieri e di un’altra della polizia, distrutta la
garritta della polizia municipale all’incrocio tra via Regina
Margherita e via Nomentana, sassate contro
i militari che presidiavano l’ambasciata dell’Arabia Saudita. Scene di
guerriglia urbana con un vigile accerchiato al quale è stato portato
via il cappello e un’agente di scorta che ha abbandonato la macchina e
si è rifugiato in un ufficio pubblico. Al momento, la polizia è
riuscita a fermare una sola persona.
Il sit-in ufficiale era stato ampiamente pubblicizzato sui principali
siti internet della sinistra antagonista (Indymedia, oppure
www.esserecomunisti.it). All’appuntamento, alle 18 in via Mercadante,
si sono presentati poco meno di 200 persone. Molte le bandiere con il
simbolo anarchico e gli striscioni: «Il piombo uccide, l’idea non
muore. Da Atene a Roma la stessa rabbia»; «Contro ogni autoritarismo» e
una fotografia gigante del giovane Alexandros Grigoropoulos. I
manifestanti hanno ottenuto dalle forze dell’ordine anche
l’autorizzazione ad un mini corteo che si è svolto tra fumogeni e
slogan contro le autorità greche e in ricordo della vittima: «Alexis e
vivo e lotta insieme a noi». Ma quando tutto sembrava finito è
scoppiato il putiferio. Una cinquantina di persone, quasi tutte con il
volto coperto, si sono staccate dal corteo e in pochi minuti, senza mai
fermarsi, hanno creato il panico in viale Liegi, piazza Ungheria, poi
lungo tutta viale Regina Margh
erita per far perdere poi le tracce nei pressi di San Lorenzo.
Prima se la sono presa con alcune auto in sosta (una microcar è stata
capovolta) poi hanno dato alle fiamme un cassonetto dei rifiuti e altri
sono stati spostati sulle rotaie del tram tra la paura di residenti e
automobilisti bloccati nel traffico. I teppisti, poi, se la sono presa
con le forze dell’ordine: prese a calci e sassate le auto dei vigili
(la K35 e la Gamma 25), distrutto il lunotto di una gazzella dei
carabinieri e il parabrezza di un’auto della polizia. Un caporale
dell’esercito, che presidiava l’ambasciata dell’Arabia saudita, è
rimasto ferito ed è stato medicato al Policlinico Umberto I.
Danneggiata anche un’agenzia delle Poste e un istituto di credito.

 

 

 

 

 

 

 

PISTOIA, SCIOPERO GENERALE, INIZIATIVE.

Venerdì  12, in occasione dello sciopero generale convocato dai sindacati di base (tra cui anche l’USI-AIT/IWA) insieme ad altre realtà di lotta pistoiesi, abbiamo organizzato un presidio davanti ad assindustria. Per chi volesse partecipare l’appuntamento è fissato dalle ore 9 in Piazza Garibaldi. Cliccando sull’immagine sottostante potrete vedere il volantino comune d’indizione della mobilitazione.
 

Casa Pound Pistoia: Dopo il pane arriva la pasta…

Sabato 13 dicembre Casa Pound Pistoia organizza la distribuzione gratuita della pasta. L’iniziativa si svolgerà in via Cavour, la mattina durante il mercato e probabilmente anche il pomeriggio, e fa seguito alla distribuzione del pane organizzata circa un mese fa. Sarà anche possibile prenotare la pasta direttamente alle e-mail personale di Lorenzo Berti, responsabile per Pistoia. E’ di carattere regionale, organizzata da CasaPound Toscana, ed i rappresentanti nei consigli comunali di Casa Pound (fuoriusciti dalla Fiamma Tricolore) presenteranno prossimamente degli ordini del giorno in merito ad una sorta di regolamento regionale contro il caro vita. 
Siamo in attesa di ricevere sia il volantino che l’e-mail/comunicato stampa dell’iniziativa, che gireremo subito a tutti.
Inoltre su richiesta volentieri inoltriamo:
– Questa sera (mercoledi 10) alle ore 21:00 presso il circolo 1° Maggio in Via San Marco riunione del Comitato Antifascista di San Marco.
Venerdi 12, intorno alle 21:00, proiezione organizzata dal Comitato Antifascista di San Marco del film-documentario "Nazirock" di Claudio Lazzaro,
  sempre al circolo 1° Maggio.
Ci permettiamo di consigliare che non sarebbe una brutta idea aggiungere un netto connotato antifascista a tutte le manifestazioni previste per lo sciopero generale di venerdi 12 come risposta preventiva all’iniziativa a carattere sociale di Casa Pound. 

Pistoia:Sullo sciopero del 12 dicembre

Come tutti saprete Il Comitato Direttivo della CGIL, riunitosi a Roma nei giorni dell’11 e 12 Novembre 2008, ha proclamato per il 12 Dicembre 2008 lo sciopero generale dei lavoratori italiani contro le politiche economiche del Governo e della Confindustria. A proposito di ciò stamani presso il Call Center Answers (famoso call center pistoiese finito sui giornali svariate volte per le pessime condizioni di lavoro dei dipendenti nonostante sia una delle poche aziende che nell ultimo periodo ha avuto un enorme numero di assunsioni,(in nome della precarietà) (((!))) ) si è svolta un assemblea in merito.Molto alta la partecipazione dei lavoratori,in un primo momento quasi interessati al tema e al volersi informare sulla situzione.é bastato poco pero per capire qual’ è l aria che si respirava e la voglia di lottare che c’è tra i lavoratori…Ci tengo a riportare una frase di un precario ( perche precario è quello che sei,forse non te ne sei accorto..hai poco da fare il crumiro..) che interrompe un componente della RSU mentre sta finendo di esporre la situazione: ”Scusate ma quest’ assemblea è stata indetta solo per parlare di ‘ste cose e dello sciopero di venerdi?” Risposta: ”Si”; Precario: Ah Bene..Allora arrivederci e grazie, me ne posso andare”…. All’ assemblea erano presenti le solite faccie ormai ben note tra cui Il sig Daniele Quiriconi, segretario generale cgil di Pistoia, tanta voglia di parlare… ma sopratutto troppa voglia di ironizzare e di fare politica; un compagno dei CUB è intervenuto all’ assemblea comunicando ai lavoratori che venerdi non ci uniremo al corteo indetto dalla CGIL ma bensi abbiamo indetto un presidio davanti all’ ”Associazione industriali ”, per l’ appunto accanto all’ Unicredit banca, in quanto pensiamo sia inutile ma sopratutto ipocrita lottare accanto a chi ha idee e metodi di lottare completamente in conflitto con i nostri..e che per l’ appunto insieme alla Confederazione unitaria di base il presidio di venerdi è stato indetto dall ”Assemblea dello spazio liberato Breda est”, ”Collettivo liberate gli orsi”,”Laboratorio metropolitano” e da noi come ”Anarchici Pistoiesi”….Caro signor Quiriconi..inutile la tua ironica risata accompagnata dalla frase: ”Gli anarchici? e cosa pensate di poter fare chiudendovi in una stretta minoranza? in quanti sarete in 15? in 20?per potere ottenere qualcosa bisogna sedersi al tavolo delle trattative….lo diceva anche Lenin,senza sedersi al tavolo delle trattative e scendere a compromessi non si otterrà mai nulla…Bhe sai cosa ti rispondiamo? non solo non vogliamo sederci al tavolo delle trattative , ma non ci piace neanche mangiare nello stesso piatto di chi si siede al tavolo delle trattative……………”È ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile.Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo”….questo invece lo diceva  Bakunin……….          .Anarchici Pistoiesi 

Venerdi 12 dicembre ore 9:00 piazza Garibaldidi seguito il volantino dei CUB e il comunicato stampa..

                                               

< Comunicato stampa > : a Il Manifesto; La Nazione Pistoia, Il Tirreno Pistoia, TVL, Controradio

< PISTOIA, SCIOPERO GENERALE E GENERALIZZATO DEL 12 DICEMBRE – PRESIDIO >

In ideale e stretto collegamento con la manifestazione regionale a Firenze e lo sciopero dei sindacati di

base, abbiamo indetto un presidio davanti all’ Associazione Industriali in p.za Garibaldi, a partire dalle ore 9.00.

Perché manifestiamo a Pistoia ?

PER DIRE NO – insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della Breda, Pistoia – al ricatto, truffaldino e non

corrispondente alla realtà economica dell’ azienda, portato avanti da Confindustria e Triplice Sindacale

(CGIL, CISL, UIL ) : o si accetta il TAV o ci saranno licenziamenti ed esuberi. Ribadiamo il NO al TAV e

alle devastazioni territoriali di grandi e meno grandi opere infrastrutturali;

PER DIRE NO – insieme alle popolazioni della piana e ai comitati popolari salute-ambiente – all’

INCENERITORE DI MONTALE (e al suo scellerato raddoppio) che brucia i soldi presi dalle nostre tasche,

attraverso la bolletta elettrica (CIP 6) e la Tariffa (TIA), per finanziarlo (insieme a tutti gli altri forni

inceneritori); che brucia materia ed energia; che rappresenta un danno certo alla salute di bambine,

bambini, donne, uomini a causa degli effetti anche cancerogeni delle sostanze emesse ( diossine, furani,

cadmio, mercurio, nanopolveri e nanoparticelle nocive) : tutto questo perché le amministrazioni pubbliche

difendono gli interessi delle corporazioni inceneritoriste invece di intraprendere la virtuosa e concreta

scelta RIFIUTI ZERO : prioritaria riduzione della produzione dei rifiuti, riutilizzo e riciclaggio dei materiali

attraverso un raccolta differenziata porta a porta, trattamento di ciò che resta con impiantistica a freddo

: TMB e sistema Vedelago;

PER DIRE NO alla preoccupante diffusione della cultura politica neofascista e neorazzista anche a

Pistoia;

PER PRATICARE CONCRETAMENTE – insieme al vasto movimento esistente nel nostro paese e in Toscana – la difesa dei beni comuni fondamentali : acqua, fonti energetiche, terre, salute, alimenti

sani, e la città come bene comune e spazio collettivo;

PER RAFFORZARE ED ESTENDERE – a Pistoia e nella piana – uno spazio politico, a partire dalla

“liberazione” di spazi per la collettività dalle nocività sanitarie e sociali e dalla dittatura del libero Mercato,

e renderli abitabili per produrre socialità, arte, relazioni umane non mercificate.

NOI LA VOSTRA CRISI NON LA PAGHIAMO

– lo diciamo insieme agli studenti per la difesa della scuola pubblica (cancellazione legge 133 e 169);

– lo diciamo insieme a quanti lottano contro le nocività sanitarie e ambientali e per difendere la sanità

pubblica;

– lo diciamo insieme a lavoratrici e lavoratori, precarie e precari, contro la precarietà dell’ esistenza;

– lo diciamo insieme a quanti – ancor più giustamente nell’ attuale insopportabile recessione

economica – rifiutano di pagare esose tariffe per i servizi locali, tanto più quando esse sono

finalizzate a finanziare impianti ed opere nocive alla salute e al territorio.

TUTTE E TUTTI IN PIAZZA GARIBALDI VENERDI’ 12 DICEMBRE A PARTIRE DALLE ORE 9

AL PRESIDIO INDETTO DA : ASSEMBLEA DELLO SPAZIO LIBERATO BREDA EST – COLLETTIVO LIBERATE GLI

ORSI – LABORATORIO METROPOLITANO – ANARCHICI PISTOIESI

                                                                     

 

 

 

                                                                            

FIRENZE-10/12 PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI GRECI

Per ricordare Alexandros Grigoropoulos

CONTRO GLI OMICIDI ARBITRARI DELLA POLIZIA, IN SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI GRECI

RICORDIAMO ALEXIS, KALTEZAS, CARLO GIULIANI E FEDERICO ALDROVANDI, UCCISI DA ASSASSINI DI STATO

EXARKIA RESISTE!!!

PRESIDIO ORE 17,30 SOTTO IL CONSOLATO GRECO IN VIA CAVOUR

Concentramento ore 17 in Piazza San Marco

Grecia – Riesplode la protesta

 
La scintilla della ribellione è stata di nuovo accesa.
La morte di un ragazzino non può passare inosservata.

Ma a differenza del solito i media italiani non nascondono la cosa, come successo per lo sciopero degli ergastolani greci (ma se non parlano di quelli italiani che ci possiamo aspettare?) e come le auto italiane bruciate in solidarietà ai detenuti accusati di appartenere alla FAI informale .

Questa volta ha 15 anni è stato ucciso in una protesta studentesca,
i ragazzi e i compagni da tutto il mondo danno la loro solidarietà.

AZIONI
Germania – Azioni in tutto il territorio
Torino – Scritte sotto il consolato Greco
Firenze – Scritte sotto il consolato Greco

COMUNICATI
Avamposto degli incompatibili
Comunicato del politecnico occupato di Atene

MATERIALI
Intervista audio a cura di radio onda rossa

Chi ha paura della Grecia?

La Grecia bla, bla, bla, L’Italia bla, bla, bla…è scoppiata la Grecia mania, tutti solidali, tutti ammirati, ma molti -riflessivi ed accorti intellettuali post insurrezionalisti- attenti a notare le profonde differenze tra società e movimento della terra di Socrate, e società e movimento della terra di Dante…Tornate a discutere di strategie per rimettere (o mettere per la prima volta) piede in parlamento! Noi preferiamo parlare, e farlo mentre ci affacendiamo, di ciò che sta accadendo nella terra di Alexis e di ciò che dobbiamo fare e facciamo nella terra di Sole e Baleno. Ci siamo stufati dell’esterofilia che porta a magnificare ciò che accade in giro per il mondo "disperandosi" della situazione italiana, che poi non è altro che un buon modo per scongiurare che anche nel bel paese qualcosa accada rimandando alle calende…greche del momento propizio -le masse che ci seguiranno, la crisi che si acquirà…- il salto di qualità del "movimento" italiota…e un modo ancora migliore per evitare di mettersi in gioco. Non solo a parole.
Le cose accadono se ci sforziamo di farle accadere, se aspettiamo che la storia si diriga verso una qualsiasi ineluttabilità -basta con i preti, tutti!- verosimilmente -ce lo insegna la vostra storia- la direzione sarà quella delle gabbie dei padroni.
Quanti hanno taciuto sulle rivolte di Chiaiano e parlano ora della Grecia -abbastanza lontani da non sentire il tepore del fuoco-? Quanti tacciono la solidarietà verso i compagni sequestrati dallo stato e piangono e glorificano Alexsis o i caduti di Oaxaca -abbastanza lontani per non passare da complici-?
Il miglior contributo di lor signori al movimento italico sarebbe quello di farsi da parte smettendola di prendere distanze da questo e quello…continuino poi, se voglono, a pontificare di rivoluzione…
La Grecia è lontana o vicina, dipende da noi, la forma italiota forse non sarà quella Greca, in questo senso sì, ogni territorio ha le sue specificità, ma aver paura non aiuta e aspettare che il sol dell’avvenire sorga da sé vorrebbe dire condannarsi all’inazione.
Lavoriamo nelle nostre città, nei nostri paesi, nelle nostre case, nelle nostre teste e facciamolo con coraggio; allora forse in Grecia parleranno dell’Italia.
Evjenij Vassil’ev Bazarov.

Cagliari – scoppia la protesta degli immigrati Interviene la polizia per riportare la calma

fonte l’unione sarda

Un gruppo di immigrati, ai quali si sono affiancati alcuni
militanti di estrema sinistra e anarchici con lo striscione "basta
deportazioni, dignità per i rifugiati" ha manifestato davanti alla sede
della Prefettura di Cagliari, in piazza Palazzo, e ha cercato di
occupare l’androne del palazzo Regio. Solo il successivo intervento
della polizia ha riportato la situazione alla normalità

Una trentina di persone provenienti da Etiopia, Eritrea, Somalia,
Burkina Faso, Togo e Benin ha chiesto un incontro con il prefetto per
sollecitare un sostegno materiale a seguito della loro uscita dal
centro di primo soccorso e accoglienza di Elmas. "Con il riconoscimento
dello status di rifugiati politici lo scorso 18 novembre – hanno
raccontato ai giornalisti – non sappiamo dove andare a dormire e
lavarci, mangiamo alla mensa della Caritas, ma soprattutto non possiamo
lavorare perché non conosciamo l’italiano". Dopo alcuni incontri,
durante i quali funzionari della prefettura hanno spiegato che il
problema dell’accoglienza dei rifugiati non può essere risolto
dall’ufficio territoriale del governo, i manifestanti sono stati
sgomberati dall’androne e ora proseguono la protesta davanti alla
Prefettura.