Firenze, Villa Panico – Poesia, memoria e dibattito con Sante Notarnicola

 

“…dopo tentai di gettare l’anima

al di là del muro. Zelante

il guardiano me la sbattè sul muso “

poesia, memoria e critica del carcere

con SANTE NOTARNICOLA

Arrestato nel 1967 per le rapine del gruppo passato alla storia come “Banda Cavallero”,

Sante Notarnicola è stato un pioniere di quel movimento di rivolta che ha scosso dal profondo le carceri italiane negli anni Settanta, strappando conquiste per tutti i carcerati e mettendo alle corde per oltre un decennio l’autorità degli infami secondini. Ma Sante Notarnicola è anche un poeta, che ha disseminato di parole fortissime e delicate i suoi 25 anni di prigionia. Un diario di storie e di sofferenza, di lotte e dignità. Un canto d’amore alla libertà che, nonostante tutto, non si arrende.

VENERDI’ 11 MAGGIO 2012 a partire dalle 17.30

Letture Memorie Dibattito

A seguire cena e proiezioni

A VILLA PANICO

(in quel di san salvi)

 

 

 

 

Da oggi Antonio è in sciopero della fame contro le misure restrittive nei suoi confronti che gli impediscono anche di lavorare…questo lo fa lo stato, lo fanno le procure lo fa l’autorità, reprimere chi non doma, ma la repressione non ci ferma, ci rafforza. Antonio, siamo con te!

Di seguito il comunicato:

Il 16 aprile il G.I.P. di Torino respingeva l’ istanza dei miei avvocati tesa ad ottenere un alleggerimento degli Arresti Domiciliari.
La motivazione stava nella mia: “mancata presa di coscienza e di critica di quanto commesso”
In tal modo il GIP torinese non solo mi riconfermava gli Arresti domiciliari, ma mi toglieva il diritto a rivendicare la mia estraneità ai fatti contestatimi, mi toglieva la “PRESUNZIONE D’INNOCENZA.

Il 26 aprile presentavo una richiesta di permesso ad uscire per recarmi al lavoro.

a) questo non influiva nella realtà dei Domiciliari, in quanto chiedevo solamente
di uscire per il tempo del lavoro. Dunque non il sabato e la domenica. E comunque i Domiciliari rimanevano.
b) Nella richiesta scrivevo: “mi rendo disponibile, previo accordo…a presentarmi
quotidianamente alla polizia Giudiziaria per controlli”
c) il sottoscritto vive solamente del proprio onesto lavoro. Dal 1986 sono iscritto alla Camera di Commercio quale Ditta individuale.

La risposta del G.I.P. anche su questo è stato il rigetto.

Con la motivazione che: “la dichiarazione di non aver nè orari nè sede rende l’attività incompatibile con la misura domiciliare;

Dopo avermi tolta la “PRESUNZIONE D’INNOCENZA”, ha voluto pure togliermi il diritto al proprio mantenimento.

Non potendo contare ancora sui miei risparmi, considerato l’allontanamento dal lavoro che si protrae dal 26 gennaio, mi trovo in grosse difficoltà economiche.
Pertanto non mi rimane che utilizzare l’unico strumento in mio possesso per oppormi a questo che considero unicamente un accanimento repressivo.

Da giovedì 10 maggio sarò in sciopero della fame.

Pistoia 9 maggio 2012 Antonio Ginetti

ma i fascisti… quanto so’ stupidi?

da Militant blog:

Ai salti della quaglia di Giuliano Castellino c’eravamo abituati, ma uno così drastico non ce lo saremmo mai aspettati. Spaspodicamente impegnato nella ricerca di una poltrona per sistemare se stesso e il suo clan l’aspirante ducetto de noantri è passato per tutte le organizzazioni dell’estrema destra romana fino ad approdare, qualche anno fa, alla corte di Alemanno. Ma poichè madre natura quando si è trattato di distribuire la materia grigia è stata abbastanza avara con lui, lo scorso ottobre il nostro calimero (sfigato, piccolo e nero) pensò bene di darsi la zappa sui piedi andando a contestare l’allora ministro della cultura Giancarlo Galan al Festival del Cinema di Roma convinto di fare cosa gradita al capo. L’azione futurista (leggi) dei Castellino’s boys  mise però in forte imbarazzo lo stesso sindaco che, pur se in polemica da tempo col ministro stesso (leggi), fu costretto a scaricare la sua guardia pretoriana e a chiudere i cordoni della borsa. Tempo qualche mese, smaltita l’evidente delusione per un posto in consiglio comunale sfumato in extremis, il contorsionista nero è finito con entrare nel partitino di Storace aderendo ufficialmente alla manifestazione flop contro il governo Monti dello scorso 3 marzo. Arrivati a questo punto, esaurite le parrocchie a cui andare a bussare, credevamo che se ne sarebbe stato fermo per un po’, almeno fino alle prossime elezioni… e invece ecco la sorpresa. Folgorato sulla via di Damasco il nostro Giulianino è passato armi e bagagli dalla parte della rivoluzione sociale diventando addirittura anarchico. Nei giorni scorsi sono infatti comparsi sui muri di Roma i manifesti che vedete qui sopra in cui non solo è chiaramente ritratta una manifestazione di anarchici greci, ma fra le fila dei compagni, in evidente assetto da sommossa, fa bella mostra di se uno striscione che recita “Apopte petheni o fascismos” ovvero “Stasera muore il fascismo”. Ora le cose sono due, o lui è veramente rinsavito portandosi dietro pure Storace e Buontempo, oppure è assolutamente e incontrovertibilmente stupido. Come diceva Corrado Guzzanti qualche anno fa: la seconda che hai detto!

Pistoia-E’ morto Artese Benesperi

Da Gonews.it

Pistoia piange oggi, martedì 17 aprile, la scomparsa a 96 anni di Artese Benesperi, partigiano e anima della Resistenza cittadina. Grande amico di Silvano Fedi, ucciso in un’imboscata tedesca il 29 luglio 1944, nei pressi della Croce di Vinacciano. Militava nelle Squadre Franche Libertarie, con lui anche nomi come Enzo Capecchi, Danilo Betti, Brunello Biagini, Marcello Capecchi, Santino Pratesi, Giulio Vannucchi, Giovanni Pinna e Iacopo Innocenti.

 

Tra le sue imprese anche la liberazione della cittadina di Vinci, Lamporecchio, San Baronto e Quarrata, prima di entrare a Pistoia l’8 settembre 1944.

 

I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 18 aprile, alle 15 nella chiesa di San Benedetto a Pistoia.

 

PER DECENZA NON RIPORTIAMO IL SEGUITO CON LE AFFERMAZIONI DI VANNINO CHITI CHE CI DICE COME IL BENESPERI FOSSE VIVO TESTIMONE DEI VALORI DEMOCRATICI…ARTESE ERA ANARCHICO, COME SILVANO FEDI, AMANTI DELLA LIBERTA’ CHE CON LA DEMOCRAZIA -CHE E’ ASSERVIMENTO AZZIMATO E BEN VESTITO- NON C’ENTRAVANO NIENTE. NON ANDREMO AL FUNERALE, NON ABBIAMO A CHE FARE CON CHIESE E RITI, NON COMMEMORIAMO DEI CADAVERI, MA TERREMO SEMPRE VIVA LA SUA MEMORIA E PROCEDEREMO SEMPRE OSTINATI E CONTRARI VERSO UN ORIZZONTE CHE SI CHIAMA ANARCHIA. CIAO ARTESE.

NO TAV – Marisa ringrazia

In questi giorni sto ricevendo molti abbracci e ringraziamenti dal popolo NO TAV, dalla mia gente della valle e di tutta Italia. Ma io ritengo doveroso ringraziare tutti per essere stati vicino a noi proprietari NO TAV (una decina) e i tecnici e gli avvocati che hanno svolto egregiamente il loro lavoro.Un ringraziamento a tutti quelli che, a ogni chiamata, vanno alle reti; alle tre donne che, dopo il taglio delle reti, sono entrate nel fortino e sono state denunciate; alle altre donne che, al di là delle reti, mi sono state vicino e mi hanno tenuto la mano e, durante la carica della polizia, non si sono mosse, a costo di essere manganellate e a coloro che hanno resistito alla carica e non sono indietreggiati.Un grazie a tutti gli arrestati che, per essere venuti in Valle Susa, pagano per noi un caro prezzo, in particolare a Giorgio, Luca e Guido, che hanno vissuto con noi per molti mesi l’esperienza della Repubblica della Maddalena, e a Luca per la paura che mi ha fatto prendere e per il culo che ha avuto, nonostante tutto quello che sta passando in questo periodo.
Voglio poi mettere in rilievo un episodio odioso di alcuni giornalisti che sono entrati nel fortino anche se, ai cancelli della Centrale, fosse vietato l’accesso ai giornalisti; si tratta di un giornalista di Repubblica, uno de La Stampa (Numa) e altri. Il giornalista di Repubblica si è avvicinato a dove ero ammanettata per parlarmi. Alle mie rimostranze per il fatto di essere all’interno con la Digos, ha cercato delle giustificazioni che io non ho voluto neanche sentire. Durante lo scontro verbale mi ha detto: “E’ grazie a me che lei è qui ammanettata e può manifestare!”. A lui dico: “Vergogna perché nonostante i suoi capelli bianchi, come i miei, non ha capito niente, o forse troppo perché fa parte della casta, mentre ci sono giornalisti giovani e precari che in questi giorni ci hanno seguito al di là della reti e hanno fatto dei servizi che forse non verranno mai pubblicati.
Marisa

Un disegno di Madda dall’Alta Sorveglianza di Rebibbia femminile

…] qui sopra v’ho fatto 1 disegno (ho sempre lo stesso in testa che lo ripropongo a molti/e…) comunque semmai nella prossima agenda lo pubblicaste mi farebbe molto piacere (la lettera di ringraziamento non occorre). Intanto sorry, mi sarei sbizzarrita di più se avessi avuto i colori per puntualizzare le punte delle fiamme in rosso come le ali della fenice ma qua in isolamento non è che si può tenere molto… […]

Maddalena Calore
Sezione Alta Sorveglianza 2
Carcere di Rebibbia femminile – Roma
4 aprile 2012

Da Radio Onda Rossa

Bologna – Contro gli espropri in Val di Susa: riappropriazione, occupazione!

Da Informa-Azione:

riceviamo e diffondiamo:

L’11 aprile in Val di Susa vengono legalizzati gli espropri dei terreni dei valsusini per la costruzione del cantiere della linea dell’alta velocità Torino-Lione. Gli abitanti della Valle, con tanti solidali accorsi lì, hanno resistito e hanno bloccato ancora una volta autostrade, statali e sono tornati senza paura vicino le reti del cantiere. Nel resto d’Italia tante azioni si sono susseguite per tutta la giornata, mettendo ancora una volta in chiaro che la lotta NO TAV è dappertutto, perchè gli interessi che stanno dietro la realizzazione di quest’opera sono gli stessi che devastano territori e vite ovunque.

Nella serata di venerdì 13 aprile a Bologna, a seguito di un presidio NO TAV in piazza, abbiamo occupato la ex sede della polizia municipale di Via Libia 69 oggi di proprietà dell’amministrazione pubblica. Anche in questa città infatti non mancano le opere di devastazione a vantaggio dei soliti noti: il cantiere dell’alta velocità nella stazione centrale e il cantiere per la costruzione del polo amministrativo della città (Trilogia Navile) nel quartiere Bolognina sono sotto i nostri occhi ogni giorno. La tratta dell’alta velocità Bologna-Firenze ha già sventrato un intero territorio. Un’altra grande inutile opera che vorrebbero costruire è la superveloce e supercostosa monorotaia (People Mover) tra l’aeroporto e la stazione, già perfettamente collegati.

Riappropriarsi di spazi, strade e terreni, oltre ad essere la migliore risposta ai furti legalizzati che lo Stato ogni giorno compie verso tutti noi, vuol dire contrastare quei progetti che ci vorrebbero sempre più schiavi inermi sottomessi ai loro interessi economici. Abbiamo deciso di riappropriarci di questo spazio per rispondere agli espropri di Stato con l’occupazione, alle gerarchie con l’autorganizzazione, alla violenza degli sbirri con la solidarietà e la determinazione a resistere, alle loro galere con spazi di libertà.

PER ALLARGARE LA SOLIDARIETA’ ALLA LOTTA NO TAV LANCIAMO SABATO 14 ORE 15.00 ASSEMBLEA APERTA ALLO SPAZIO LIBERATO NO TAV BOLOGNA VIA LIBIA 69

———————————————-

In un periodo nel quale gli apparati della repressione si scatenano contro chi ha deciso di percorrere l’impervio ma splendido sentiero non tracciato al di fuori dell’alveo della lecita oppressione del potere, fra arresti e gas CS, che nutrono il cuore e le intenzioni tanto quanto fanno lacrimare gli occhi e tossire, in tutto il paese si susseguono azioni di rivolta ed occupazioni; Urbino, poco fa Firenze, ora Bologna. La nostra idea esagerata di Libertà, la nostra esigenza di percorrere l’incerto Ridendo e combattendo continuano ad esserci compagni di lotta e ubriacature. A noi il fremito della possibilità!

Solidali e complici. Sempre. Anarchici Pistoiesi.

Firenze – PRIMO PRANZO A BUFFET ALLA GATTA GNUDA

Domenica 15/04/2012 dalle 13.30 circa

PRIMO PRANZO A BUFFET ALLA GATTA GNUDA
( chi ha voglia porti pure qualcosa di mangereccio autoprodotto più o meno )

se le condizioni meteo lo permettono, altrimenti ci si riaggiorna alla prossima!

Ricordiamo l'indirizzo:

Lungarno del Tempio 1, Firenze
accanto al pallaio o bocciodromo...

Roma – La polizia carica i lavoratori in pellegrinaggio

Proprio ora a Roma la polizia ha caricato gli operai della Sirti, la FIOM denuncia il fatto parlando di stato di polizia, ebbene Alcuni si accorgono solo ora che siamo in questa situazione, noi vogliamo ricordare che lo stato E’ polizia, quindi non è di questo che ci si deve stupire, la cosa che fa sbarrare gli occhi è che si continui a piangnucolare, la prossima volta, se i lavoratori non vogliono le botte, vadano in piazza preparati e determinati, quelli che hanno davanti non sono loro pari, basta con queste cazzate pasoliniane, come non lo è chi dai ministeri decide chi condannare a morte. SVEGLIA! Slidarietà a complice a chi lotta, indifferenza verso chi piange.