Grecia: “Sul nuovo governo di salvezza nazionale” – comunicato del gruppo anarchico Sinfonia del Caos

SUL NUOVO GOVERNO DI SALVEZZA NAZIONALE

Nell’odierna realtà la crisi economica globale sta erodendo la stabilità politica ed economica degli Stati, ridisegnando la mappa politica, su cui nuove correlazioni sono state create, nello sforzo di trovare delle politiche per indirizzare e gestire la crisi e restaurare la stabilità. In Grecia il cambiamento delle correlazioni politiche si è riflesso con l’elezione di SY.RIZ.A al governo. Questa fluidità e mobilità politica corrisponde ad un livello generale in Europa, dove i paesi più colpiti dalla crisi, come il sud europeo, si trovano nel processo del cambiamento dei governi. Come risposta alla frustrazione generale delle masse, dato che hanno perso i loro privilegi a causa di un’aspra politica neo-liberale, i social-democratici promettono di restaurare questi privilegi attraverso una politica interventista di supporto al popolo. Questo ovviamente è impossibile all’interno del contesto europeo, specialmente quando la liquidità finanziaria dell’economia di Stato dipende dai programmi di finanziamento, cui termini e condizioni sono determinati da terze istituzioni capitaliste. In questo caso ci sono solo due opzioni: la continuazione della politica precedente, con alcune apparenti misure di sollievo, per dare al governo la possibilità di mantenere il suo profilo più a lungo possibile, o una potenziale bancarotta. Continua a leggere

Grecia: Testo di autopresentazione del gruppo “Sinfonia del Caos”

Preludio di insurrezione anarchica…

Il gruppo anarchico “Sinfonia del caos” è un punto d’incontro di azione per i compagni dell’ampio raggio dell’anarchia nera. E’ una struttura anarchica informale, che mira a fare un intervento stabile e multiforme nello spazio pubblico, diffondendo le prospettiva insurrezionale sulle questioni che ci riguardano e per sostenere i compagni, le cui parole e idee sono vicine alle nostre.

Chiarendo la nostra posizione di solidarietà, noi consideriamo sbagliato di porla in termini politici, quindi strategici e simbolici. Per noi ha senso solo quando fa parte dell’analisi e della pratica di lotta anarchica, come viene espressa dai soggetti e dalle relazioni organiche o dialettiche che questi sviluppano. Perciò, la solidarietà con i compagni perseguitati a livello internazionale (detenuti, fuggitivi, sotto processo) può aver luogo solo nel contesto dell’affinità teorica e pratica, e non sotto etichette generalizzate come “anarchici” o “rivoluzionari”, che di per sé vuol dire ben poco o niente. Nello stesso tempo, è ovvio che, in ogni caso, il sostegno non è un riflesso automatico che si attiva quando necessario, né è attivato il pilota automatico, indipendentemente dai movimenti e dall’attitudine del ricevitore. E’ un processo dinamico, che esamina ogni caso e situazione individualmente. Inoltre, riteniamo che è importante sviluppare delle relazioni concrete con quegli anarchici che guardano alla lotta anarchica attraverso lo stesso prisma come noi, sia in Grecia che fuori, con il desiderio di incontrarli sui sentieri della ribellione, quando le nostre scelte coincidono o interagiscono dialetticamente. Continua a leggere