Oreste Ristori: Le corbellerie del collettivismo

A seguito del triste siparietto che si consumerà oggi in Empoli sulla memoria dell’Anarchico Oreste Ristori, sputtanato a fianco di sindaci, sindacalisti e altre amene figure, pubblico volentieri questo desto del nostro, apparso in rete sul sito di Finimondo:

Data la babilonia infernale che impera intorno alle varie tendenze del socialismo di Stato ed al partito in cui esse s’incarnano, non sarà affatto inutile, credo, ch’io spenda un po’ di tempo in proposito, affinché il pubblico — che bene grosso — cessi di essere turlupinato e possa formarsi un esatto concetto di ciò che armeggia e vuole la social-democrazia.

Premetto, anzitutto, che non farò la critica agli uomini di questo partito; non prenderò di mira nessuna personalità; non sorprenderò l’individuo nelle sue attitudini enigmatiche, nella sua anfibiosità. L’uomo — come uomo — può errare, tergiversare, cambiar maschera e colore, secondo le circostanze, le necessità, e proclamare alternativamente buona e cattiva, giusta ed ingiusta una medesima cosa. Togliere a pretesto l’attitudine di un individuo per giudicare un intero partito, può essere un buon mezzo di turpe polemica o un buon espediente poliziesco; giammai onestà di discussione. Per questo, non seguirò il pettegolezzo linguacciuto che si fa intorno alle individualità. Buone o cattive che queste siano, passan qui inosservate.
È la collettività che deve esser discussa; sono i suoi desiderii, le sue speranze, le sue lotte, i suoi trionfi, le sue delusioni, che debbono essere evidenziati e ch’io farò passare per il caleidoscopio di una critica giusta e spassionata.

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Tristezze anarchiche, la saga della carogna continua: Empoli, ma si, continuiamo a sputtanare l’anarchismo…

diavolotasmaniaPare proprio che al peggio non ci sia mai fine, e che in tanti ci mettano del loro per relegare sempre di più l’anarchismo a triste macchietta di sé stesso, trasformandolo in una sorta di democratismo a sinistra della sinistra ma inserito tristemente nella dialettica politica borghese…ormai da anni assistiamo ad un anarchismo cittadinista sostanziato nell’accettazione del gioco al ribasso rispetto all’orizzonte di rivolta/rivoluzione al grido”stiamo nei movimenti costi quel che costi” e quindi di cosa dovremmo stupirci? Di ben poco effettivamente. Però certe volte qualcosa fa semplicemente imbestialire e drizzare i capelli in testa, e questo è il caso di una iniziativa organizzata ad Empoli sull’anarchico Oreste Ristori dal titolo “Oreste Ristori, vita avventurosa di un anarchico fra Toscana e sud America”. Se diamo un’occhiata al programma della giornata ed ai patrocinatori dell’evento, così come i relatori,  c’è da farsi cadere le braccia, i capelli e quant’altro…i cari librai della BFS (biblioteca Franco Serantini) a fianco del sindaco di Empoli, un papavero della Cgil…che schifo…pare che un tempo gli anarchici entrassero nei municipi con l’intento di bruciare atti di proprietà ed archivi comunali varii, mentre oggi sembra che alcuni loro nipoti e Fini conoscitori degli eventi legati alla banda del Matese ci entrino per banchettare a fianco dei sindaci o dei figliocci di quel sindacato che fu la cgl oggi Cgil, che durante il biennio rosso contribuì a strozzare le speranze insurrezionali di tanti…allegria! Tutti uniti a festeggiare la liberazione(!?!) della patria dal teutone  barbaro sputtanando l’anarchismo e la memoria di chi il fascismo l’ha combattuto prima dell’8 settembre e dopo il 25 aprile. Si sa, oggi la coerenza è démodé, le ideologie sono morte ecc…ma mi perdonino professori, politicanti di mestiere e violentatori d’ideali, personalmente a certe cose ci tengo e dico la mia, nella speranza che qualche anarchico fuori moda che abita in zona si presenti all’iniziativa urlando in faccia ai recuperatori ed agli sputtanatori tutta la rabbia di chi l’orizzonte della rivolta lo porta ancora vivo è vitale dentro di sé. Sempre per l’Anarchia, contro tutto e tutti gli sputtanatori e i recuperatori, M.

Sotto la locandina del mirabile evento in PDF:

LOCANDINA EVENTO