Torino: Rabèl sgomberato nuovamente.

Nell’ambito delle operazioni della birraglia, che stamani hanno portato all’erresto di numerosi compagni e ad altre misure repressive, anche il rabel è stato nuovamente sgomberato. Seguiranno aggiornamenti, nel frattempo invitiamo i solidali a recarsi all’asilo occupato dalle 17,30 per discutere della situazione che si è venuta a creare in Città.

Torino: Sotto sgombero il Rabel AGGIORNATO

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Da questa mattina all’alba il Rabél occupato di via Gaudenzio Ferrari, la libreria-bar autogestita aperta ad inizio mese giusto accanto alla Mole Antonelliana, è sotto sgombero: ma non è affatto sgomberata, giacché sette occupanti stanno resistendo sul tetto. Hanno cibo e determinazione per resistere molto a lungo all’assedio delle camionette che, numerosissime, hanno chiuso la strada. Una cinquantina di compagni si sono radunati su via Sant’Ottavio, accanto all’ingresso di Palazzo Nuovo, per dare sostegno agli occupanti con urla e slogan: l’appuntamento per ora è per un pranzo condiviso e nell’attesa sono state bloccate un bel numero di lezioni all’Università per spiegare agli studenti cosa sta succendento giusto al di là delle loro finestre. Per seguire minuto per minuto la situazione vi consigliamo di sintonizzarvi su Radio Blackout. A presto aggiornamenti.

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Anche la cena di stasera del Mezcal è spostata davanti al Rabel, la resistenza sarà lunga!


 

Stamani i birri hanno sgomberato il Rabel, una delle nuove e recenti occupazioni torinesi. Seguiranno aggiornamenti.

 

Piemonte: Arresti, occupazioni, attacchi al cantiere TAV

1 Maggio- a Seguito dei tafferugli durante il corteo del Primo Maggio un digossino si rimediava 10 punti in testa ed un compagno -Boba- redattore di Radio Black out, nel tentativo di liberare una ragazza fermata, veniva arrestato. Ora si trova ai domiciliari senza restrizioni

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3 Maggio- Liberato nuovo spazio proprio dietro il culo della mole, il posto si chiama Rabel

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4 Maggio- Chiomonte. Nella notte alcuni incappucciati riescono ad avvicinarsi alle reti del cantiere del Tav per lanciare all’interno bombe carta e bengala. Prima che la polizia di guardia al cantiere riuscisse ad uscire, il gruppo fugge tra i boschi gettando in strada diversi chiodi a tre punte.