Firenze-Sgomberato il Circolo Anarchico di Via dei Conciatori.

 

“Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te”

Buenaventura Durruti

Ieri una giornatapessima, passata a vedere le forze del disordine che sgomberavano il circolo Anarchico di Via dei Conciatori a Firenze, sotto un cielo grigio che sembrava anch’esso triste per l’ennesimo attacco dell’autorità a chi negli occhi e nel cuore ha una fiaccola che brucia. Per l’ennesima volta nella città del Renzi pensiero(?) si reprimono quelle realtà che negli anni si sono impegnate nella costruzione di un orizzonte altro, non mediato da logiche di profitto. Un luogo, il corcolino Anarchico, conosciuto semplicemente come “i conciatori”, gestito orizzontalmente e volontaristicamente con l’unico guadagno di veder attuate quelle idee per le quali molti di noi hanno pagato (e pagano) un prezzo altissimo. Presentazioni di libri, cene di solidarietà, cineforum, concerti, incontri sui più disparati temi, diffusione dal basso di CULTURA, parola che a FiRenzi deve evidentemente far rima solo con PROFITTO. Io a quel posto ero affezionato, lo frequentavo a sprazzi, ma è stato il primo posto dove ho messo piede dopo la scarcerazione, per ringraziare i tanti che in quei mesi si sono spesi in iniziative in mia solidarietà. Lo stabile dove si trovava l’occupazione era di proprietà comunale, qualche mese fa venduto ad una società privata per 1000 euro al mq, in una zona dove gli immobili invece si vendono a 5/6000 euro…quindi l’amministrazione fiorentina ha consapevolmente regalato alla speculazione un bene pubblico nel quale QUOTIDIANAMENTE era portato avanti quel lavoro di cultura pura e non mediata che forse era la cosa che dava più fastidio. Conciatori non c’è più, ma ci vuole ben altro per arrestare (non bastano nemmeno le vostre gabbie) la nostra voglia esagerata di Libertà. Solidarietà a chi ha resistito sul tetto, urlando al cielo VIVA L’ANARCHIA!