I movimenti di lotta che mettono concretamente in discussione i progetti di devastazione sociale e territoriale in atto in questo Paese stanno affrontando una stagione di criminalizzazione e repressione ogni giorno più intensa. La Procura di Cuneo, nella figura del suo capo Francesca Nanni, ci sta mettendo il suo, cercando di portare a processo qualsiasi episodio di protesta e resistenza avvenga in questa cittadina dalle coscienze in catalessi. Continua a leggere
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Cuneo. Condannati gli antifascisti
Nella tarda serata di ieri il tribunale di Cuneo ha emesso la sentenza per 16 antifascisti accusati di aver impedito l’inaugurazione della sede cuneese di CasaPound in via Alba.
I reati contestati erano lesioni aggravate, danneggiamento, violenza privata, minacce.
Seccamente ridimensionate le richieste della PM, che aveva azzardato sino a sette anni di reclusione.
Le pene più alte sono di due anni e mezzo e due anni e due mesi. Tutti gli altri sono stati condannati a pene inferiori: ai più è stata riconosciuta la sospensione condizionale.
Facciamo un passo indietro.
Era il 26 febbraio 2011. I fascisti di Casa Pound avevano fissato per quel giorno l’inagurazione della loro sede nel capoluogo della Granda. Gli antifascisti della città si erano dati appuntamento in una piazza poco distante, con comizi, musica, banchetti informativi. Numerosi manifestanti si erano staccati dirigendosi verso la sede fascista. Ne erano seguiti scontri con la polizia ed un esponente di Casa Pound era stato gravemente ferito da un sampietrino.
A due anni e mezzo di distanza la condanna degli antifascisti.
Ne abbiamo parlato con Guido uno degli antifascisti condannati ieri.
Ascolta la diretta: http://radioblackout.org/2013/11/cuneo-condannati-gli-antifascisti/
Comunicato dal Canavese sugli arresti per gli scontri a Cuneo
Il 26 febbraio a Cuneo l’apertura della sede di Casapound provoca proteste e scontri. Sostenitrice di politiche razziste, omofobe, nazionaliste e xenofobe, Casapound dal 2003 è presente sul territorio italiano, sempre ben finanziata dalle lobby politico-mafiose della destra o dalle istituzioni, come grazie ai contributi della Regione Lombardia a un recente convegno. Le politiche a sfondo sociale che promuove (Mutuo sociale, occupazioni di case, sostegno alle madri lavoratrici) sono funzionali al clima di guerra e di paura in cui viviamo: i nemici sono gli stranieri, i più poveri, i diversi che cercano di portarci via quel misero benessere che possediamo. Una ricchezza che affonda le sue radici, da sempre, nella disuguaglianza e nello sfruttamento di uomini e risorse che si è fatto intollerabile. Che in molti si mobilitino contro la presenza di Casapound nelle proprie città, come è spesso accaduto, non può che farci gioire. Che la solerzia di sbirri e magistrati colpisca, come con l’azione repressiva di venerdì 27 maggio 2011, tutti coloro i quali da tempo si mobilitano contro le infamità di questi tempi, ne fanno pratica quotidiana, contribuiscono alle lotte in corso in diversi ambiti, ci fa capire bene che si è colpito nel segno.
A Luca, Fabio, Dario, Marco, Luca, Zaccaria, Francesco tutta la nostra vicinanza e solidarietà.
A Guido, sfuggito alle manette e purtroppo lontano dalle lotte che ha sempre sostenuto e abbracciato, il nostro vivo pensiero.
Perché tutti tornino presto liberi, perché la lotta continui!
Anarchici del Canavese