Repressione – Ancora sulla digos di Torino a caccia di informazioni

Anche in merito a quanto raccontato dal compagno milanese volevo segnalare che un paio di settimane fa, tornando dalla cena dell’Asilo Occupato, sono stato fermato dalla digos alla stazione torinese di Porta Nuova. I questurini senza farmi troppe domande mi hanno requisito telefono e zaino e mi hanno fatto salire su una volante e portato in questura, vedendomi anche negata la possibilità di chiamare il mio avvocato. Sono stato rilasciato dopo un’ora e mezza, dopo essere stato fotografato, analizzato, prese le impronte digitali. Non mi hanno lasciato nessun foglio, e nei giorni successivi mi sono accorto anche di alcune mancanze dallo zaino che per un’ora e mezza mi è stato sequestrato. Sottolineo come, al momento del fermo, io non stessi facendo altro che uscire da un tram. Questo è quanto, spero, credo renda bene l’idea del clima che si respira a Torino.

Giulio