Arresti Firenze – Nuovamente trasferito Valerio

Valerio, arrestato per le azioni avvenute durante il corteo del 21 maggio è stato nuovamente trasferito, dal carcere di Sollicciano a quello di Prato.

Segue il nuovo indirizzo:

Valerio Ferrandi

Casa Circondariale maschile di PRATO “La Dogaia”

Via La Montagnola, 76 Località Maliseti, 59100 Prato

Firenze – 14 misure di custodia cautelare per manifestazioni in solidarietà con compagni 400Colpi

In attesa di maggiori informazioni dai compagni di Firenze diffondiamo questa velina dei media di regime

fonte: direttanews.it

FIRENZE: ARRESTI ANARCHICI – Sono state eseguite oggi dalla polizia di Firenze 14 misure di custodia cautelare  per i disordini e gli atti vandalici che si sono verificati nel corso di alcune manifestazioni lo scorso mese di maggio.

Le indagini sono state condotte dalla Digos di Firenze che, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha individuato i responsabili dei reati di attentato contro i diritti politici dei cittadini, danneggiamento seguito da incendio, danneggiamento aggravato, resistenza, oltraggio e lesioni a Pubblico Ufficiale, manifestazione non autorizzata, ingiurie, minacce, lesioni aggravate, invasione di edifici e imbrattamento.

La manifestazione non autorizzata si è tenuta il 4 maggio scorso, in seguito all‘esecuzione delle misure cautelari nei confronti degli anarchici aderenti al gruppo Spazio Liberato 400 colpi. Nel corso della manifestazione erano stati aggrediti quattro esponenti della Lega Nord, ingiuriati, minacciati e feriti. In seguito, all’interno della stazione di Santa Maria Novella, erano stati minacciati anche gli agenti di polizia, alcuni dei quali hanno riportato lesioni personali per il lancio di oggetti contundenti.

Nel corso di un’altra manifestazione, in questo caso preavvisata, denominata Assemblea cittadina contro la repressione e tenutasi il 21 maggio scorso, alcuni manifestanti avevano rotto le vetrate della sede di Firenze del Pdl con il lancio di pesanti pietre e avevano tentato anche di provocare un incendio con il lancio di alcuni fumogeni all’interno dei locali del partito.

Le misure cautelari eseguite oggi riguardano individui di età compresa tra i 19 e i 48 anni, appartenenti ai gruppi antagonisti del Cpa-Firenze sud e Anarcoide-studentesca di Villa Panico e Spazio liberato 400 colpi.
Le misure cautelari prevedono un arresto in carcere, sei arresti domiciliari e nove obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Firenze – Conto corrente per spese legali operazione repressiva del 4 maggio

È stato aperto un conto corrente postale per il sostegno delle spese legali dell’operazione “4 maggio”. Come sostenerci?

Tramite bollettino postale:
numero di conto corrente postale 9563625.
intestato a: COMITATO FIRENZE 4 MAGGIO, indirizzo:  borgo albizi 26 – 50122 Firenze

Tramite bonifico bancario:
beneficiario: COMITATO FIRENZE 4 MAGGIO  indirizzo: borgo albizi 26 -50122Firenze –
codice IBAN: IT16N0760102800000009563625

Si possono fare donazioni anche online con le stesse informazioni, tramite la propria postepay o conto postale o bancario.

per aggiornamenti visita il sito: sostienifirenze4maggio.noblogs.org

QUESTA FIRENZE NON SOGNA…

Riceviamo e diffondiamo: ALL’ALBA DEL 24/05/2011, UNA CINQUANTINA DI VIGILI URBANI UNITAMENTE A MANIPOLI DI POLIZIOTTI E CARABINIERI HANNO “ASSALTATO” LA TENDOPOLI DEI RICHIEDENTI ASILO PRESENTE DA SABATO MATTINA IN PIAZZA BAMBINI DI BESLAN. UNA AZIONE VIOLENTA CHE PORTA LA FIRMA DIRETTA DEL SINDACO DI FIRENZE, CHE HA FATTO CAPIRE A TUTTI COME INTENDE PORTARE AVANTI LE POLITICHE DELL’ACCOGLIENZA… INNUMEREVOLI GLI EPISODI DA ASCRIVERE ALL’IMBECILLITÀ UMANA CHE COPRE DI VERGOGNA IL CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE. DALLA DEVASTAZIONE DELLE TENDE, AI CALCI E ALLE MINACCE, AL FURTO DI VETTOVAGLIE, STRISCIONI, PENTOLE E FINANCO GENERI ALIMENTARI…SINO ALLA DISTRUZINE SISTEMATICA DI PALLONI DA CALCIO… MA LA UMANA REAZIONE DEGLI OCCUPANTI DELLA TENDOPOLI E IL SOPRAGGIUNGERE DI NUMEROSI ATTIVISTI DEI MOVIMENTI HA COSTRETTO A PÌÙ MITI CONSIGLI IL PATTUGLIONE DI VIGILI, MILITI DELLA BENEMERITA E SIMILIA. INFATTI ALLE ORE 7 TUTTA LA TRUPPA PRESENTE SE NE È ANDATA SENZA PROFFERIRE PAROLA… UNA VERA E PROPRIA FIGURACCIA, QUELLA DI STAMANI. IN POCHE ORE LA TENDOPOLI È STATA RICOSTRUITA E LE VARIE ATTIVITÀ SONO RIPRESE. RESTA IL RAMMARICO PER LA COSTANTE OTTUSITÀ CHE ACCOMPAGNA LA POLITICA DELLA GIUNTA, INCAPACE DI ASCOLTARE DESIDERI, BISOGNI E ASPIRAZIONI DI CENTINAIA DI GIOVANI, UOMINI E DONNE, CHE PROVENGONO DAI TERRITORI DELLA GUERRA INFINITA. RESTA LA RABBIA PER POLITICHE DEL NUMERO CHIUSO E DELLE REGOLE DISCIPLINARI. MA RESTA, ANCORA E IRRIDUCIBILE LA VOLONTÀ DI ANDARE AVANTI A TUTELA DEI DIRITTI DEI RICHIEDENTI ASILO.                                                                                                                                                                                   L’ASSEMBLEA DEI RICHIEDENTI ASILO UNITAMENTE AL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA E AL CSA NEXT EMERSON PRESENTERÀ UNA DENUNCIA ALL PROCURA DELLA REPUBBLICA PER I REATI DI FURTO, DANNEGGIAMENTO E ABUSO DI UFFICIO CONTRO IL CORPO DELLA POLIZIA MUNICIPALE. INVITIAMO TUTTI A PORTARE IN PRIMA PERSONA LA SOLIDARIETA’ ALLA TENDOPOLI RICOSTRUITA IN PIAZZA BAMBINI DI BESLAN L’ASSEMBLEA DEI RICHIEDENTI ASILO SOMALI E ERITREI, CON LA SOLIDARIETA’ DEL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA, DEL CSA NEXT EMERSON, DELLE BRIGATE DI SOLIDARIETA’ ATTIVA

Firenze: IL MOVIMENTO NON SI PROCESSA! corteo 21 maggio

Il 4 maggio 2011, 22 studenti sono stati svegliati da uomini in divisa che, ordinanze alla mano, dopo aver perquisito le loro case, hanno provveduto a schedarli e ad imporre 5 arresti domiciliari e 17 obblighi di firma.

Se questo non bastasse, i media hanno sbattuto sulle prime pagine, anche nazionali, la notizia dell’arresto per associazione a delinquere di pericolosissimi criminali, presentando l’operazione come grande successo… della collaborazione tra polizia e servizi segreti. Gli zelanti giornalisti non hanno, però, voluto farci sapere che i 22 “pericolosi studenti” sono rei di aver partecipato attivamente ai movimenti studenteschi del 2009-2010 contro la devastazione della scuola e dell’università, contro l’apertura di Casapound, contro la costruzione di un CIE in Toscana e contro la presenza dell’On. Santanché al Polo di Novoli.

Questi studenti sono inquisiti perché lottano insieme, riuscendo a tessere legami ed essendo parte attiva nelle lotte politiche e sociali che attraversano questa città: da quelle sui posti di lavoro a quelle contro i Centri di Identificazione ed Espulsione, dalle lotte contro per la difesa della scuola e dell’università pubblica fino alle lotte per il diritto all’abitare.

Per questo, al fianco dei 22 studenti, tra gli altri 78 indagati, troviamo molti compagni che hanno condiviso le mobilitazioni dell’ultimo anno, indipendentemente dall’appartenenza al mondo universitario.

E’ però chiaro, al di là dei nomi che compaiono nei fascicoli dell’indagine, che ad essere sotto processo sono le pratiche quotidiane e comuni a tutti quei movimenti che cercano realmente di incidere sul proprio territorio: manifestazioni spontanee, occupazioni e blocchi del traffico.

Se da un lato vediamo sempre più attaccati i diritti collettivi, dall’altro chiunque provi a lottare e organizzarsi insieme contro questo stato di cose viene colpito dalla repressione che è proprio lo strumento che lo Stato utilizza per ridurre gli spazi di azione e agibilità politica a chi pratica il conflitto.

Quest’inchiesta non può e non deve essere un problema solo di coloro che oggi sono costretti ai domiciliari o sottoposti all’obbligo di firma e neanche degli indagati o delle realtà di cui fanno parte.

Deve essere un problema di tutti coloro che, in questi mesi, hanno sostenuto o partecipato alle lotte degli studenti, dei lavoratori, degli immigrati e per il diritto alla casa sviluppatesi in lungo e in largo in questo paese.

Deve essere un problema di tutti coloro che ritengono che le libertà che pensavano acquisite e che in questo momento vengono rimesse in discussione, vadano difese con un’azione comune.

Questi sono i motivi che ci spingono a invitare tutt* a manifestare

SABATO 21 MAGGIO

ALLE ORE 15.30 IN PIAZZA S.MARCO

PER L’IMMEDIATA REVOCA DI DOMICILIARI E OBBLIGHI DI FIRMA!

VITTORIO, DANI, MASSI, LUCA, PIETRO LIBERI! TUTT* LIBER*

Assemblea cittadina contro la Repressione

Nussun arresto fermerà questa nuova primavera… [comunicati da Spazio Liberato 400Colpi]

Comunicati da Spazio Liberato 400Colpi

LIBERTA’ PER TUTTI! Bilancio dell’operazione del 4 maggio contro la presunta associazione a delinquere “400Colpi”

Bilancio dell’operazione del 4 maggio: 5 arresti domiciliari, 17 obblighi di firma, 22 perquisizioni in abitazioni private, perquisizione allo Spazio Liberato 400Colpi (con massicci sequestri e danneggiamenti). Accusa: associazione a delinquere. I fatti contestati sono per lo più gli episodi di conflitto che hanno scaldato l’ultimo autunno, ma non solo. Manifestazioni non autorizzate, occupazioni, danneggiamenti di banche, blocchi stradali e ferroviari, i tafferugli a Novoli per cacciare la ministra Santanchè dalla facoltà, presidi di solidarietà al Tribunale dei Minori durante i processi ai compagni.
LIBERTA’ PER PIETRO LUCA MASSI DANI E VITTORIO!

un abbraccio di cuore a i compagni di ogni dove che in queste ore hanno saputo dimostrarci una solidarietà emozionante

Nussun arresto fermerà questa nuova primavera…

“Associazione a delinquere”, dicono loro. Noi diciamo autonomia, conflitto, azione diretta. La definiscono “smantellata”. Noi ridiamo pensando alla loro illusione.

Che l’operazione sia il frutto dell’ennesima montatura giuridica è cosa ovvia, e non abbiamo nessuna voglia di sprecare parola in merito.
Non ci stupisce il fatto che a subire obblighi di firma e perquisizioni siano stati anche diversi compagni che non partecipano alle assemblee dello Spazio Liberato 400Colpi. Sono i compagni con cui abbiamo condiviso percorsi di lotta, sono le amicizie politiche che, aldilà dei confini geopolitici classici, ci siamo sempre proposti di coltivare. Dei legami che sono stati capaci di produrre conflitto e che ci hanno fatto respirare aria nuova in una Firenze pacificata.

“Bliz contro gli anarchici”, dicono loro. Noi diciamo operazione anti-insurrezionale contro tutti quelli che hanno deciso di abbandonare il feticismo dell’identità per costruire una prospettiva rivoluzionare reale dell’oggi. Contro chi, al di là di parrocchie e liturgie, ha avuto il coraggio di abitare con determinazione quei piccoli spazi di conflitto che negli ultimi mesi hanno creato crepe all’interno del dispositivo metropolitano senza portarsi dietro bandiere nè dogmi, ma confrontandosi con umiltà con un reale da conoscere e sovvertire. Contro quel movimento reale che dai tempi dell’ “onda” ha iniziato ad emergere dalle sabbie mobili del rivendicazionismo studentista e della “protesta civile”, e fottendosene contemporaneamento di cristallizzare la propria identità all’interno di una delle “aree militanti”.

Giornali e TV potranno dipingerci quanto vogliono come una setta anarcoide isolata. Sappiamo che lì fuori, nelle scuole, nelle università, nei quartieri, ci sono tanti compagni che ci conoscono e riconoscono come compagni. Fratelli con cui abbiamo condiviso materialmente e non tutti gli episodi “delittuosi” di cui ci incolpano: dall’occupazione di scuole e facoltà, dai picchetti antisfratto ai blocchi dei flussi metropolitani passando per i cortei selvaggi. Siamo sicuri che queste amicizie politiche si dimostreranno più forti di ogni operazione sbirresca.

Lo sciopero irreversibile avanza, crea sempre più crepe, preoccupa il Partito dell’Ordine partendo dal ministero dell’interno fino ad arrivare al funzionario Digos locale. Una mobilitazione studentesca più piccante del solita, una Piazza del Popolo in rivolta, una insieme di piccoli gesti scioperanti e di nuovi legami. Il bisogno di espandere ed organizzare questo movimento reale a Firenze come in altre città ha già iniziato a farsi programma. Difficile, ambizioso, pericoloso, certo.

Ma nulla potrà fermare questa nuova primavera.

LIBERTA’ PER TUTTI I COMPAGNI
A TESTA ALTA PER IL CONFLITTO SOCIALE

Spazio Liberato 400Colpi
per l’autonomia diffusa

Fatti di Firenze Update

Da Informa-azione:

Intorno alle 6 del mattino le abitazioni di diversi compagni e compagne attivi a Firenze sono state invase dagli operatori della repressione per mettere in atto una nuova tappa nell’attacco all’Anarchia. Come recentemente avvenuto a Bologna, anche in questo caso, lo strumento utilizzato per colpire e arrestare dei compagni, è il reato di associazione a delinquere. Da quanto possiamo apprendere dalle veline diffuse dai media di regime, questa volta avrebbe assunto una nuova declinazione: se per i compagni bolognesi l’accusa era inizialmente di “associazione a delinquere con finalità eversive”, questa volta si tratterebbe, con uno strano avvitamento, di “associazione a delinquere finalizzata all’istigazione a delinquere”, sostenuta da reati specifici quali occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata.

Da notare come questo attacco al movimento anarchico e studentesco fiorentino, oltre ad avere evidenti promotori nell’amministrazione locale, abbia coinvolto gli apparati centrali della repressione italiana come esplicitato in questo estratto:

“I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Digos e coordinati dalla
Direzione centrale della polizia di prevenzione (Ucigos). […] All’indagine hanno contribuito anche i
servizi segreti (Aisi) con il loro supporto informativo.” [Ansa.it]

Sommare reati specifici di scarsa rilevanza penale e riunirli sotto il cappello del reato associativo, sembra essere una strategia da somministrare a livello nazionale, coinvolgendo direttamente i centri nevralgici della repressione, per scardinare le realtà di conflitto, dissenso e controinformazione presenti nelle diverse città.
Attacchi di questo tipo denotano la paura che si instilla nel Potere Democratico, nell’osservare come certe pratiche e certe relazioni, riproducibili e moltiplicabili, possano disturbare i riti e le maschere con i quali cerca di celare una realtà di oppressione e violenza.

Solidali con i compagni di Firenze
informa-azione


Raccogliamo di seguito riflessioni e comunicati su quanto sta accadendo a Firenze:

Da La Riottosa

Stamani alle prime luci la polizia si presenta alla Riottosa per effettuare la perquisizione di una delle roulotte circostanti. Al termine dell’operazione (priva d’esito, c’é bisogno di dirlo?) il compagno che dormiva nella roulotte viene condotto al suo indirizzo di residenza per un’altra perquisizione, poi gli viene notificato l’obbligo di firma. Veniamo a sapere che si tratta di una delle 24 misure cautelari imposte dal giudice nell’ambito di un’indagine che coinvolge molti appartenenti al movimento studentesco fiorentino secondo l’articolo 416 (associazione a delinquere); evidentemente l’ennesima intimidazione a chi negli ultimi mesi si è opposto a questo clima mortifero, di certo (profetizziamo) un’altra indagine inconsistente, basata solo sulla volontà politica di colpire qualsiasi dissenso, in linea con le indicazioni di Maroni, e con quanto avviene in tutta Italia.
Esprimiamo il nostro caloroso affetto, il nostro assoluto sostegno, la nostra totale complicità con chi viene colpito oggi dalla repressione, certi che nelle prossime ore la solidarietà si allargherà moltissimo, e i compagni non verranno lasciati soli.

Libertà per tutti gli indagati!

La Riottosa Sguott

stampa di regime:
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/05/04/news/anarchici_22_misure_cautelari-15751038/
http://www.corriere.it/cronache/11_maggio_04/firenze-arresto-anarchici_ccc496e6-7616-11e0-b432-72ecee218af7.shtml
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2011/05/04/499846-firenze_blitz_contro_anarchici.shtml


Solidarietà dall’Asilo Occupato di Torino

Anche i compagni dello spazio liberato 400colpi, dopo l’attacco al Fuoriluogo di Bologna, sono oggetto di una campagna repressiva che intende colpire e ridurre al silenzio chiunque pratichi il conflitto permanente e l’azione diretta, chiunque traduca nel quotidiano la critica radicale a questo esistente. Questo è il prezzo da pagare per chi non si piega ai compromessi, per chi si ostina a sollevarsi e  creare crepe nel grigiore opprimente della pacificazione imposta. Quello che sbirri e magistrati non possono afferrare, perchè eccede gli schemi ottusi della loro visuale, e che l’insofferenza a la rabbia che li minacciano non si possono ridurre a una sigla, limitare nel perimetro di etichette, soggetti, fantasiosi organigrammi organizzativi o  presunte identità , pergiunta create ad hoc. Perchè si annidano ovunque. Perchè sono ovunque latenti e pronte a dilagare, da ogni intersizio del vostro controllo. I media parlano di 22 compagni arrestati, a cui si imputa il contributo pratico alle lotte studentesche di questo autunno, quella determinazione necessaria per essere da stimolo alle lotte. Non sappiamo nient’altro di più preciso, non ci interessa discutere sul terreno di reati e accuse, lo lasciamo ai tribunali e ai nostri nemici. Quello che ci interessa è usare la solidarietà come arma pratica per disinnescare i meccanismi repressivi, per ribadire che non abbiamo alcuna intenzione di arretrare.

Solidarietà ai compagni e alle compagne di Firenze, solidarietà allo Spazio Liberato 400colpi!

Asilo Occupato – Torino

da Repubblica.it:

Blitz contro gli anarchici 22 misure cautelari

Operazione scattata all’alba contro appartenenti all’area anarchica che fa riferimento agli ambienti studenteschi e alla compagine denominata “Spazio Liberato 400 Colpi”

di LAURA MONTANARI

Blitz contro gli anarchici  22 misure cautelari Il logo del gruppo anarchico sulla sua pagina Fecabook

Studenti, incensurati, quasi tutti fiorentini. L’operazione della polizia contro gli esponenti del gruppo anarchico “Spazio Liberato 400 colpi” è in corso a Firenze dall’alba. Il Gip Rocchi ha emesso 22 misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta della procura che vede indagate 78 persone. Sono per lo più ragazzi che fanno riferimento a un gruppo anarchico che si riuniva in alcune stanze di proprietà dell’università, nel centro storico. I locali sono ora sotto sequestro.

Le misure cautelari riguardano 19 toscani, un napoletano, uno di Ancona e uno Nuoro. I destinatari dei provvedimenti hanno tutti tra i venti e trenta anni e sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione istigazione a delinquere, occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata.

I reati contestati riferiscono a violenze che risalgono allo scorso autunno e fanno riferimento anche alle contestazioni della Riforma Gelmini dell’università. Fra gli episodi per esempio, i danneggiamenti ai bancomat di istituti di credito fiorentini, il sabotaggio dei sistemi di videosorveglianza della città, ripetuti danneggiamenti di sedi di partiti o di sindacati e di istituzionali nazionali ed internazionali, l’occupazione abusiva di beni immobili comunali e di enti privati, episodi di violenza contro le forze dell’ordine e infine episodi di interruzione di pubblico servizio concretizzatisi nel blocco prolungato della circolazione ferroviaria e stradale.

Le misure cautelari sono state eseguite dalla Digos e coordinate dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione (Ucigos). Cinque i giovani agli arresti domiciliari, 17 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.  I servizi segreti interni (Aisi) hanno dato un importante contributo alle indagini.

Nello scorso gennaio su alcuni blog dell’area anarchica era stato denunciato che nella sede di “Spazio liberato 400 colpi” di via del Parione a Firenze erano state trovate due microspie. La notizia con tanto di foto era girata su Internet. Secondo le accuse i giovani pianificavano dalla sede di “Spazio Liberato 400 colpi” i blitz notturni come quello avvenuto nella sede della Cisl o i danneggiamenti alle telecamere del Comune alla vigilia delle manifestazioni di piazza in modo da mettere da non essere ripresi. Nel corso delle proteste contro la Riforma Gelmini era stato occupato anche il cantiere della stazione Foster, il nodo fiorentino dell’Alta Velocità.

[Firenze] Catastrofi naturali?

Non esistono

catastrofi.jpg

NON ESISTONO CATASTROFI NATURALI

Vi siete accorti che il nostro pianeta è sconvolto sempre più di frequente da terremoti,
alluvioni e frane? Se già è importante esaminare quale sia la causa reale di questi
eventi (fenomeni del tutto spontanei o vendetta di una natura oltraggiata?), diventa
ancora più urgente interrogarsi su metodi e finalità della politica dell’emergenza
nell’affrontare i loro effetti. Un comune denominatore unisce disastri lontani nello
spazio e nel tempo, quello della penetrazione militare massiccia nel cuore di una
comunità già messa in ginocchio. Senza la macchina organizzativa dello Stato, senza
i suoi tutori, i suoi guardiani e controllori, la legge diviene carta straccia, la morale
viene annullata dalle necessità impellenti, la comune sottomissione quotidiana viene
scossa dal freddo, dalla fame, dalla sete. Il potere costituito non può correre il
rischio di estinguersi e agisce nell’unico modo che gli è proprio, quello della violenza
istituzionalizzata: pattugliamenti, posti di blocco, campi profughi…
Ma nel tempo che intercorre tra il disastro e la riorganizzazione del potere, si aprono
spazi di libertà senza precedenti nella storia della nostra vita ordinaria.
Sta a noi tentare di rendere questo intervallo interminabile.

Domenica 13 Marzo
a partire dalle ore 11
in piazza dei Ciompi
Mostra Calamità Naturali?
a partire dalle ore 16
al Trivio dei Tumultuosi, Borgo Allegri 10/r – Firenze
Proiezione del video La naturale calamità dello Stato
Seguirà la presentazione dell’opuscolo
La terra trema lo Stato avanza. Il terremoto di Messina nel 1908.
L’ingegneria sociale dei terremoti passati e futuri