RadioAzione [Croazia]: DE PROFUNDIS CLAMAVI (testo)

Nota: Pubblichiamo questo testo di Radioazione sia perché ne condividiamo il merito, sia perché pensiamo che in esso vi siano molti spunti di riflessione decisamente interessanti.

Questo non è un testo di critica all’autocritica dei compagni delle CCF, intitolata “De Profundis”. Non attendono me lunghi decenni di carcere e quindi non sta a me giudicare i metodi usati dai compagni per riottenere la libertà e tornare sui sentieri di lotta della guerriglia urbana anarchica.
Questo testo vorrebbe solo fermare per un istante il flusso costante di informazioni, o meglio dire contro-informazioni, per una riflessione autocritica. Dato che mi sembra, gestendo io stessa un sito di controinformazione, che spesso si sorvoli sulla critica dei testi che vengono pubblicati/letti, quasi come fossimo delle agenzie stampa.

Per non inoltrarmi troppo nel passato (perché esempi simili non sono di data recente), inizierei forse con un argomento meno spinoso, quando lessi in una rivendicazione, datata 12-19/01, proveniente dalla Grecia, la citazione di un boss mafioso. Non entro nella scelta delle amicizie personali e non mi riferisco alle etichette imposte dal sistema (come ad esempio “criminali”), ma supponendo che l’attività mafiosa non sia poi così tanto differente sul suolo della Grecia o dell’ex Iugoslavia o dell’Italia, supponendo altresì che tutti più o meno conosciamo il suo carattere organizzativo e politico-economico, va oltre la mia comprensione anarchica la necessità di inserire nel contesto della lotta/azione anarchica un simile personaggio. O forse sono le amicizie personali che ormai trasformano ognuno in compagno di lotta? Continua a leggere

RadioAzione [Croazia]: Circa la visita da parte dei servizi segreti croati

PULA – CROAZIA

Nella mattinata del 23 gennaio 2015 si presentano gli agenti dei servizi segreti croati – SOA – perché vogliono parlare con me riguardo al mio sito RadioAzione Croazia, e con il mio marito, compagno anarchico, cittadino italiano, che gestisce e anche ospita altri siti anarchici (tra cui RadioAzione), minacciandolo di espulsione dal paese.

Il discorso si apre con le minacce indirizzate alle mie relazioni personali, sia attuali, che future, supponendo loro che queste sono e potranno essere realizzate solo con gli anarchici, ovviamente non croati, e mi avvisano che la Croazia non ha intenzione di diventare il covo per le persone che rappresentano un problema per i propri paesi d’origine.
Qua è ovvio il riferimento alla mia relazione con il compagno di RadioAzione Italia.
Le minacce ovviamente non si limitano solo alle mie relazioni con i compagni, ma mi avvertono anche che ogni cittadino straniero che in futuro verrà a trovarmi in Croazia, sia esso anarchico o meno, sarà trattato da sospetto.
E poi si perdono nelle solite minacce riguardo ai miei genitori, la mia posizione di disoccupata, possibili perquisizioni, arresti ecc. Continua a leggere