anarchicipistoiesi

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Messico: Presidio sotto l’ambasciata italiana in solidarietà con i compagni detenuti e colpiti dalla repressione

Di seguito un volantino scritto dai compagni in Messico e distribuito durante il presidio sotto l’ambasciata italiana in solidarietà con tutti i compagni detenuti  e colpiti dalla repressione in Italia. Preso da Liberacion Total:

Gli anarchici sono dichiarati nemici dello Stato e di tutte le sue strutture concrete istituzionali che servono a controllare e reprimere. Questa affermazione di principio, anche con la sua natura astratta, è una delle caratteristiche essenziali dell’anarchismo e niente può metterlo in discussione.

Lo Stato sa che gli anarchici sono i nemici irriducibili, che, con più o meno efficacia, lottano fino alla fine. Continua a leggere

lettera di Peppino, arrestato per i fatti di Cuneo

Carissimi,

finalmente mi hanno revocato l’odioso divieto di comunicazione e ovviamente colgo al volo l’occasione per salutare e ringraziare tutti i compas, le amici e i sorelli che in questo mese e mezzo hanno fatto sentire la loro solidarietà… c’è poco da fare, scalda il cuore più di una molotow, è un raggio di senso che squarcia l’assurdità del contesto.

Un ringraziamento particolare anche a tutti coloro che si sono sbattuti per permettermi di scrivere la tesi che purtroppo sto per finire…. peccato era un buon passatempo! Continua a leggere

Cassa di Solidarietà Aracnide: Ulteriori aggiornamenti sulla Operazione “Ardire”

Sergio, Stefano e Alessandro , per iniziativa della Procura di Milano (seppure la stessa non abbia ancora emesso un mandato di cattura nei confronti di quest’ultimo ),sono stati trasferiti oggi 6 marzo nel carcere di Ferrara. Sembra che il senso sia quello di evitare rapporti tra loro tre e Alfredo e Nicola, detenuti anche loro nella sezione AS2 di Alessandria.

Sergio Maria Stefani, Stefano Gabriele Fosco, Alessandro Settepani:

C.C. Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara Continua a leggere

INDIRIZZI DEI COMPAGNI DETENUTI – AGGIORNATO

 poiana-e-cornacchia-mod-2

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Gabriel Pombo Da Silva: Centro Penitenciario Alicante II Ctra N-330  Km 66, 03400
Villena (Alicante) España

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Marco Camenisch: Justizvollzugsanstalt Lenzburg – Postfach 75 – 5600 Lenzburg – Svizzera

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Claudio Lavazza: CP Teixeiro (MODULO 11) – Carretera Paradela s / n – 15319 Teixeiro-Curtis (A CORUÑA) – Spagna————

Dayvid Ceccarelli: Casa Circondariale – Via Vivaro 14 – 12051, Alba (CN)

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José Miguel Sánchez J.
Carcere Capital Colina II – Módulo 4 . Cile

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Enrico Ferrari
Via Beccaria 13,
loc. Spini di Gardolo
38014 (Trento)

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FRANCESCO CARRIERI,
c/o C.C. Rebibbia
via Raffaele Majetti, 70
00156 Roma

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Arresti ai Castelli Romani
GIANLUCA IACOVACCI
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
ADRIANO ANTONACCI
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
Arrestati il 19 settembre 2013 con l’accusa  di 13 azioni e sabotaggi ,firmati ed anonimi, contro banche, sedi Eni ed Enel e la discarica di Albano Laziale. Gianluca ha rivendicato individualmente le azioni a firma Fai/Fri. Condannati in primo grado in rito abbreviato ,a cui hanno rifiutato di presenziare in videoconferenza, Gianluca a 6 anni, Adriano a 3 anni e 8 mesi. Si trovano in regime AS2

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Operazione Brushwood
MICHELE FABIANI
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
Anarchico ,arrestato il 10 luglio 2014  per scontare  un anno e 4 mesi , residuo di pena della condanna in cassazione a 2 anni e 3 mesi per 270 bis relativo all’operazione “Brushwood” avvenuta nel 2007.
Si trova in regime AS2

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Procedimento Adinolfi
NICOLA GAI
ALFREDO COSPITO
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
Anarchici condannati a 9 anni e 4 mesi e 10 anni e 9 mesi in rito abbreviato, confermati in appello,(a cui hanno rifiutato di presenziare in videoconferenza), per il ferimento dell’ Ad di Ansaldo Nucleare . Durante il processo entrambi hanno rivendicato individualmente in aula l’ azione come unici componenti del Nucleo Olga Fai/Fri. Si trovano in regime AS2 ,hanno divieto d’incontro  con Claudio (per non influire negativamente su di lui, secondo la richiesta dei pm torinesi Padalino e Rinaudo) lì recluso dal 9 dic.2013per  arresti no Tav per il sabotaggio al cantiere di Chiomonte ,  possono  vedere Adriano (procedim. Castelli Romani ) e Michele(def. Brushwood).

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Operazione Ardesia
DANIELE CASALINI
Casa Circondariale “Don Bosco”
Via Don Bosco, 43 – 56100 Pisa
FRANCESCO GIOIA
Casa Circondariale “Le Sughere”
Via delle Macchie, 9 – 57100 Livorno
Anarchici arrestati nell’ estate 2014, per un residuo di pena relativo ad una rapina avvenuta a Lucca nel giugno 2007, a suo tempo inserita nell’ ambito del’ op. Ardesia. Non hanno restrizioni ma risulta segnalato  per Daniele il divieto di incontro con Carlo, vedi sotto, nello stesso carcere per altra condanna.

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Arresti G8 Genova 2001
FRANCESCO “JIMMY” PUGLISI
Casa Circondariale Roma Rebibbia – Nuovo Complesso
Via Raffaele Majetti, 70 – 00156 Roma
Condannato in cassazione  a 14 anni nel 2012, è stato arrestato, dopo meno di un anno strappato alla cattività, nel giugno 2013 a Barcellona  e  estradato dalla Spagna
LUCA FINOTTI
Casa Circondariale di Trento
Via Cesare Beccaria, 13 – 38014 Spini del Gardolo (TN)
Condannato in cassazione a 9 anni e 10 mesi.
MARINA CUGNASCHI
Seconda Casa di Reclusione di Milano – Bollate
Via Cristina Belgioioso, 120 – 20157 Milano
Condannata in cassazione  a 11 anni e 9 mesi.
ALBERTO FUNARO
Casa di Reclusione di Roma Rebibbia
Via Bartolo Longo, 72 – 00156 Roma
Condannato a 10 anni.
Condannati  in cassazione con pene fino a 14 anni per ‘’devastazione e saccheggio ’ oltre a correlati reati accessori,’ per gli scontri durante il  summit G8 di Genova del 2001,ricordiamo che per lo stesso procedimento c’è un altro compagno ricercato, Vincenzo, tuttora libero.

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Arresti 15 ottobre 2011
CARLO SEPPIA
Casa Circondariale “Don Bosco” di Pisa
Via Don   Bosco, 43
56127 Pisa
Condannato in appello  a 5 anni per la partecipazione alla rivolta del 15 ottobre 2011 a Roma

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Arresti  dell’11 luglio 2014per l’ attacco al cantiere  tav di Chiomonte del 13 dicembre 2013
GRAZIANO MAZZARELLI
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44100 Ferrara

LUCIO ALBERTI
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44100 Ferrara
FRANCESCO SALA
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44100 Ferrara

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Seguono indirizzi di compagne e compagni arrestati in Catalunya e a Madrid nel corso dell’Operazione Pandora:

Lisa Sandra Dorfer
C. P. Madrid VII – Estremera
Ctra. M-241
28595 Estremera
Madrid
España

Alba Gracia Martínez
Noemí Cuadrado Carvajal
Anna Hernandez del Blanco
C. P. Madrid V –  Soto del Real
Carretera M-609, Km 3,5
28791 Soto del Real
Madrid
España

Enrique Balaguer Pérez
C. P. Madrid VI – Aranjuez
Ctra. Nacional 400, Km. 28
28300 Aranjuez
Madrid
España

David Juan Fernández
C. P. Madrid III – Valdemoro
Ctra. Pinto-San Martín de la Vega, km. 4,5
28340 Valdemoro
Madrid
España

Una compagna chiede che il suo nome e indirizzo non vengano per il momento diffusi.
Nei prossimi giorni potrebbero esservi dei traferimenti, nel caso aggiorneremo i contatti per scrivere ai compas.


Francesco Porcu

Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara

[Pisa] Kurdistan – testimonianze di una resistenza contemporanea

Titolo: [Pisa] Kurdistan – testimonianze di una resistenza contemporanea
Descrizione: Pisa – venerdì 8 marzo 2013
Kurdistan: testimonianze di una resistenza contemporanea

presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa – via Serafini

il Collettivo Aula R
e
il Grarage Anarchico

organizzano dalle 17:30

KURDISTAN: testimonianze di una resistenza contemporane

Ora inizio: 17:30
Data: 08_03_2013

Villa Panico – Scassapancia selvaggio

Titolo: Villa Panico – Scassapancia selvaggio
Luogo: [Fi] Villa Panico – Scassapancia selvaggio
Descrizione: Giovedì 7 marzo

a Villa Panico – Firenze

dalle 21.00 cena senza soldi

ci si scassa la pancia con manicaretti e bevute d’ogni tipo

la serata è SELVAGGIA porta quello che vuoi e condividilo
Ora inizio: 21
Data: 07_03_2013

Carcere – Proposta per la creazione di un bollettino

Sul numero di “Invece” di febbraio 2013 – numero 21, è stata diffusa la seguente una proposta di intervento anticarcerario.
Per contattare i compagni: invece@autistici.org

Contro il carcere, una proposta

Giorno dopo giorno aumenta il numero delle persone che in questo mondo risultano di troppo. Inutili. Aggravando le pene per alcuni reati già esistenti e creandone di nuovi, lo Stato indica dove queste eccedenze debbano essere stipate, in carcere. Così continua costantemente a crescere il numero dei prigionieri, privati  oltre che della libertà anche del benché minimo spazio vitale, ammassati gli uni sugli altri al di là di ogni limite d’immaginazione.
Purtroppo al peggioramento delle condizioni di detenzione non sta corrispondendo una reazione adeguata da parte dei prigionieri. Trent’anni di pace sociale, fuori come dentro, hanno scavato un solco profondo nella volontà di lottare, nel sentire che è possibile farlo come nella capacità di organizzarsi. Ogni tanto da quotidiani locali o siti specializzati si viene a conoscenza di piccole proteste e mobilitazioni o di atti di ribellione all’interno delle carceri che non riescono però quasi mai a raggiungere un’ampiezza e una radicalità maggiori. Ciò che sta invece scadenzando il tempo con una regolarità agghiacciante sono i suicidi di uomini e donne che non trovano altro modo per dire: “basta!”. Continua a leggere

Bologna – Aggiornamenti dal CIE

Bologna – Aggiornamenti dal CIE | www.informa-azione.info.

dal CIE di Bologna

Dai contatti degli ultimi mesi con alcune persone rinchiuse nel CIE di Bologna (via Mattei) emerge una situazione insopportabile.
Il CIE di Bologna, come quello di Modena, è passato tra agosto ed ottobre dalla gestione della cooperativa ‘La Misericordia’ (Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia) di Daniele Giovanardi (famiglia onorevole e intenzione di guadagnare soldi sulla pelle dei rinchiusi mascherata da misericordiosa vocazione cristiana) all’’Oasi’ (zoppicante cooperativa siciliana, che dalla gestione del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Cassibile chiuso dopo diverse interrogazioni parlamentari, oggi gestisce 3 CIE, quelli di Bologna, di Modena e di Trapani – loc. Milo). Come si è aggiudicata il bando l’Oasi, che da mesi non riesce a pagare gli stipendi a chi lavora per lei nei CIE di Trapani e di Modena? Con un bando al ribasso. Dai 70euro a rinchiuso dati alla Misericordia, si è passati a 28euro con l’Oasi. Continua a leggere

Carlo Onofrio Gori. Il “Biennio rosso”1919-1920 a Pistoia

Dal blog di C.O. Gori:

Il “calmiere Lavarini” durante il “Biennio Rosso” 1919-20. Le giornate pistoiesi ripercorse attraverso i giornali di allora

«OPERAI!! “Su fratelli, su compagni, Su venite in fitte schiere, Al DUILIO c’è il Calmiere , che il risparmio vi darà.” Il Vero Calmiere è l’EMPORIO DUILIO PISTOIA – FRATELLI LAVARINI – PISTOIA Porta Vecchia – Sotto la Torre – Centro della Città».
Questa pubblicità, ammiccando all’Inno dei lavoratori, campeggiava nei primi mesi del 1919 in quarta di copertina di due giornali cittadini “Il Popolo pistoiese”, liberale, e la cattolica “Difesa del popolo”, in realtà la pubblicità Lavarini compariva anche sul socialista “Avvenire”, ma in forma opportunamente diversa. Il grande Emporio Lavarini, sovrastato dalla torre della Porta Vecchia graziosamente trasformata in stile liberty nel 1899 da Giacomo Lavarini ed oggi “smussata” ed “anonima”, era all’angolo fra via degli Orafi e l’odierna  via Buozzi, dove al suo posto c’è attualmente una profumeria. Continua a leggere

E’ Schiattato Chavez, ora fatelo santo.

Foto: Sabino Romero, difensore dei diritti e delle terre dei nativi venezuelani (Yukpa di Chaktapa e Guamo Pamocha), è stato assassinato domenica scorsa nel silenzio totale dei media europei e nordamericani. Sabino ha avuto la forza e la dignità di portare avanti una lotta per l'autonomia degli indigeni che, su richiesta di Hugo Chavez, subiscono persecuzioni e sfruttamento massiccio dei loro territori. Del 2003 è infatti l'annuncio di Chavez relativo all'innalzamento a 36 milioni di tonnellate di carbone da estrarre dai territori dei nativi per mezzo di un aumento spropositato di mega-miniere. Sabino aveva intrapreso diverse forma di lotta per restituire al popolo le terre confiscate, compresa l'azione diretta e l'occupazione delle fattorie sottratte ai contadini. Sabino si opponeva anche all'establishment capitalista che ha imposto al Venezuela l'aumento di estrazione del petrolio, del gas, dei minerali. Ma mentre Sabino si attivava per i diritti del popolo, il governo promuoveva strategie per dividere gli attivisti, e tre indigeni vennero uccisi. Questa è stata la scusa per criminalizzare Sabino e militarizzare le fattorie. Tuttavia la lotta di Sabino è andata avanti, nonostante i media vendessero ai venezuelani menzogne, e nonostante la terra bruciata fatta intorno a lui. Ma 3 sicari di stato lo hanno ucciso, come altri 13 Yukpa. Gli anarchici venezuelani continueranno la lotta di Sabino, a fianco dei nativi, ben consapevoli che non può esistere giustizia là dove alberga la logica sfruttati e sfruttatori. Onore a Sabino, solidarietà a tutti gli sfruttati!

Sabino Romero, difensore dei diritti e delle terre dei nativi venezuelani (Yukpa di Chaktapa e Guamo Pamocha), è stato assassinato domenica scorsa nel silenzio totale dei media europei e nordamericani. Sabino ha avuto la forza e la dignità di portare avanti una lotta per l’autonomia degli indigeni che, su richiesta di Hugo Chavez, subiscono persecuzioni e sfruttamento massiccio dei loro territori. Del 2003 è infatti l’annuncio di Chavez relativo all’innalzamento a 36 milioni di tonnellate di carbone da estrarre dai territori dei nativi per mezzo di un aumento spropositato di mega-miniere. Sabino aveva intrapreso diverse forma di lotta per restituire al popolo le terre confiscate, compresa l’azione diretta e l’occupazione delle fattorie sottratte ai contadini. Sabino si opponeva anche all’establishment capitalista che ha imposto al Venezuela l’aumento di estrazione del petrolio, del gas, dei minerali. Ma mentre Sabino si attivava per i diritti del popolo, il governo promuoveva strategie per dividere gli attivisti, e tre indigeni vennero uccisi. Questa è stata la scusa per criminalizzare Sabino e militarizzare le fattorie. Tuttavia la lotta di Sabino è andata avanti, nonostante i media vendessero ai venezuelani menzogne, e nonostante la terra bruciata fatta intorno a lui. Ma 3 sicari di stato lo hanno ucciso, come altri 13 Yukpa. Gli anarchici venezuelani continueranno la lotta di Sabino, a fianco dei nativi, ben consapevoli che non può esistere giustizia là dove alberga la logica sfruttati e sfruttatori. Onore a Sabino, solidarietà a tutti gli sfruttati!