Aggiornamento sulle occupazioni a Pistoia

Da ieri qualcosa è cambiato; se classico/pedagogico e istituto d’arte sono sempre occupati, alla lista si aggiungono anche l’itis "Silvano Fedi", l’istituto tecnico professionale "Pacinotti", all’istituto geometri stamani si capirà se sarà occupazione od altro, allo scentifico, che ieri ha occupato, la protesta sembra più orientata veso una coogestione senza interruzione della didattica. Anche il pacinotti comunque avrebbe nelle sue intenzioni di non interrompere le lezioni, ma vorrebbe spostarle tutte nella succursale. Stamani poi, al classico/pedagogico si svolgerà una votazione per decidere il da farsi…speriamo che l’occupazione continui.

SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI IN LOTTA!!

Pistoia, occupazione del liceo classico/pedagogico e della scuola d’arte

Ieri a Pistoia sono state occupate due scuole superiori: il Liceo classico/pedagogico e la scuola d’arte; altre scuole sono in fermento, stamani si sta svolgendo un corteo delle Einaudi, ieri l’iti ha svolto una votazione per deciderew il da farsi ma per ora non è trapelato nulla, il Pacini e l’Agraria sono indirizzate verso l’autogestione, Il pacinotti per ora continua le lezioni ma sembra forte la voglia di occupare, lo scentifico invece ha svolto ieri un’assemblea in un parco cittadino (molto partecipata) per decidere se occupare…A presto nuovi aggiornamenti ed un consiglio agli studenti: non fatevi fotografare di faccia dai giornalisti e parlate sempre a nome della scuola chiedendo ai pennivendoli di omettere il vostro nome, con l’aria che tira prevenire è meglio che curare…

Ribellarsi è giusto

Il delirio securitario sta mietendo vittime a piene mani; alcuni uccidono i corpi; le paure, levate ad arte, uccidono le coscienze. Altri corpi morranno nell’indifferenza.
Dando un’occhiata approfondita alle notizie pubblicate sui giornali, su riviste di umanità varia, e vomitateci addosso da azzimati mezzobusto –artigiani della paura e del consenso- una cosa appare fulgida, l’escalation di episodi di xenofobia e razzismo da parte di ogni categoria sociale italica, dalla vecchietta che si lamenta dei “negri” che sporcano, ai politici che propongono ed attuano manu militari schedature su base etnica…in mezzo la sbirraglia che si sente legittimata ad attuare qualsiasi tipo di abuso nei confronti dei migranti o del “diverso” in genere -la dove per diversità si intende l’impossibilità d’inserimento non conflittuale negli ingranaggi di profitto e riproduzione delle logiche di potere e sopraffazione- sicura della solidarietà e complicità di un’opinione pubblica trasfigurata dalla paura creata ad arte da chi, cavalcando l’onda del terrore, ha intenzione di stringere ancor più il cappio autoritario intorno al collo degli individui mascherandolo sotto la cravatta della “sicurezza”…in questo caso Hobbes non aveva così torto…Ma non conta la paura, o meglio la paura non legittima l’indifferenza e la complicità con i peggiori rigurgiti razzisti che sempre più stanno riempiendo non le cronache giornalistiche -non solo- ma bensì le strade, i discorsi e le teste delle persone…attacchi squadristi passati sotto silenzio o giustificati candidamente, operazioni di sbirraglia tanto frequenti quanto inauditamente violente contro i migranti; se un ragazzo ucciso a sprangate non suscita indignazione ma comprensione verso gli uccisori (una vita val bene un pacco di biscotti…), se i CPT/CIE sono considerati alberghi per migranti, se gli uomini non sono uomini ma sono bianchi, neri, rossi, gialli, se i morti durante i viaggi della speranza hanno avuto ciò che meritavano, se a chi vuol autotutelare la propria salute si oppone l’esercito…no, la paura non giustifica tutto ciò, non lo legittima, NON ASSOLVE. C’è sempre la possibilità di scegliere d’essere altro, di dire no; tutti hanno occhi per vedere, TUTTI, basta volerlo; finché la lotta sarà lotta fra poveri e non lotta contro chi ci succhia l’esistenza nelle fabbriche, nei call center, dagli inceneritori, dalle linee ad alta nocività, contro chi ci impone guerre e basi della morte…lo spettacolo sarà deprimente…sarà ignoranza? Anch’essa non assolve…se la vita, la Libertà, sono viste come fattori secondari; se la maggioranza del gregge preferisce il nerbo del padrone alla gioia di vivere senza i lacci ed i lacciuoli che li costringono…non possiamo perdere tempo, se lo schiavo vuol essere tale e difende con i denti la sua posizione…così sia.
Ogni paria, ogni intoccabile, sovversivo perché ingranaggo senza denti, perché sognatore, ostinato e contraro verso ogni ingiustizia deve, se lo vuole, agire, da solo o insieme ad altri 100 al fine di perseguire il proprio desiderio di Libertà e di liberazione individuale e collettiva; se è vero, ED E’ VERO, che portiamo dentro di noi un mondo nuovo allora per esso lottiamo, senza tentennamenti né rimorsi, e lottiamo ORA; lottiamo con chi vorrà agire al di là di tante sterili parole, lottiamo con chi non ne vuol più saperne di deleghe (la marea è silenziosa ma cresce), lottiamo con tutti coloro che sentono il peso opprimente delle scelte che altri precipitano sui loro capi e che intravedono oltre la coltre di rassegnazione e indifferenza un flebile quanto ostinato raggio di sole. Ribellarsi è giusto.
 
Evjenij Vassil’ev Bazarov.

Se Pinelli diventa fascista…Calabresi sia pur martire…

Qualche giorno or sono uscendo di casa, la mia attenzione è stata rapita dalle celie di due azzimate signore del paese (l’una la madre/moglie modello di figli e maritino modello; l’altra la zitella chiacchierona/tuttologa che per convenzione repubblicana deve abitare in misura di una ogni 500 abitanti in ogni paesello o città…) che stavano chiacchierando in maniera placida e competente…del libro di Mario Calabresi, figlio del caro commissario morto per overdose da piombo qualche annetto fa, non prima di aver partecipato all’uccisione del pericolosissimo (nonché innocente) Ferroviere Anarchico Giuseppe Pinelli, reo di puzzare di libertà, odore invero inviso alla sbirraglia d’ogni tempo e luogo. La storia è nota, non staremo a ricordarla ora (ma chi volesse rinfrescarsi la memoria clicchi qui)…fatto sta che, pur ripetendomi -come comandamento- di non entrare in nessun modo nel discorso suddetto, mentre la mente s’opponeva tenace ad ogni tipo di interlocuzione con le due esimie rappresentanti del ridente paesino…la bocca già stava chiedendo alle due se si fossero dimenticate di Pinelli Giuseppe il defenestrato, anch’egli padre di famiglia…solo un poco più ignorato dalla storiografia borghese che invero preferisce glorificare un assassino piuttosto che portare rispetto ad una vittima…ma si sa, la storia, come le leggi, vien redatta da chi detiene il monopolio della violenza e quindi del potere…ma torniamo a noi…a tutto ciò segue un acceso dibattito soprattutto sostenuto dalla nostra tuttologa, la mogliettina/madre modello come da ruolo si limita soltanto ad annuire, che con veemenza (e qualche sputacchio disordinato) mi intima di “leggere i libri di storia”. L’aneddoto sarebbe finito così, se non ché lo strascico polemico -che avevo gentilmente abbandonato ai biasimi di paese- ha portato le due rispettabili signore al cospetto di mia nonna per chiederle se…fossi fascista!!! Sì perché, il defenestrato non era altro che un fascista…Pinelli il fascista…La cosa in sé, ad una lettura superficiale potrebbe semplicemente far pensare all’ignoranza che ricopre ogni ambito della storia di questo sventurato sobborgo chiamato Italia, ma ad una più attenta lettura, e alla luce di una puntuale contestualizzazione emerge, da questa storiella come da molte altre, come il clima revisionistico imperante stia distorcendo ogni ambito di memoria collettiva, si parli di fascismo, strategia della tensione o Moggi…Il pericolo di un nuovo totalitarismo di stampo novecentesco, che sembrava formula ormai soppiantata dalla nuova dittatura del mercato globale torna invece a far capolino fra le assi scricchiolanti del capitalismo che sta cominciando a mostrare il fianco…Cosa fare dunque? Se da un lato è necessario continuare l’opera di testimonianza della memoria, cosa che il movimento Anarchico riesce a fare benissimo, è necessario uscire ancor più “allo scoperto”, legare le nostre tematiche e le potenzialità c’esse portano in seno a quegli ambiti del quotidiano che denotino –per tematiche trattate appunto, o per pratiche di lotta messe in gioco- delle potenzialità di cambiamento radicale, rispondendo alla crisi che si sta profilando –ed opponendo all’autoritarismo misto ad orgoglio nazionalpopolare messo in campo da stato ed estrema destra- esplicando le nostre teorie che vogliono in luogo dell’autorità la Libertà, del potere accentrato nelle mani di pochi l’autogestione orizzontale e federata, del privilegio l’uguaglianza…dimostrando con l’esempio e la pratica (ben più convincenti di libri, articoli e quant’altro) la possibilità di tutto ciò.
Purtroppo in certi casi –senza voler generalizzare- il movimento Anarchico sembra si sia autorelegato al ruolo di mero testimone del suo passato, pronto a far sfoggio di sé soltanto durante qualche Primo Maggio o durante qualche manifestazione di movimento, avocando ad altri (quasi sempre lontani dai nostri ideali e le nostre sensibilità) l’onere di lavorare quotidianamente per un cambio di rotta di questa nostra società.
Ciò a mio avviso capita non per mancanza d’elaborazione teorica, d’inattualità dell’Idea Anarchica e dell’Anarchismo o per mancanza di responsabilità dei compagni, ma soprattutto per una specie di sudditanza psicologica creatasi all’ombra delle sconfitte passate e che attraversa parte del movimento, sempre impaurito di non avere i numeri o di non riuscire a parlare al cuore delle persone…eppure l’esperienza c’insegna che -avendo ben chiari gli obbiettivi- può bastare anche una sola persona ben determinata per raggiungerli…Bresci non è morto in vano…Detto ciò a mio vedere il miglior modo per scongiurare e l’oblio dell’Idea Anarchica nelle nebbie della storia, e il ritorno prepotente di ideologie d’autorità e sopraffazione, è quello di “stare sulla notizia” partecipando in maniera diretta e chiara con le nostre idee e soprattutto le pratiche che più ci allignano, come l’azione diretta, a tutte quelle mobilitazioni che oppongono all’autorità la volontà (ed i corpi) degli individui; mi riferisco per esempio alle lotte contro le devastazioni ambientali e sociali, che spesso pur formate da fasce della società che poco hanno a che vedere con il sentire Anarchico, mostrano –nella pratica- forme di autorganizzazione e orizzontalità che, concimate dall’ideale Anarchico, potrebbero creare sacche di contropotere se non altro utili per ricostruire una rete di complicità necessaria ad ogni movimento che abbia come obbiettivo l’emancipazione individuale e collettiva.
Detto ciò un rischio sicuramente da scongiurare è quello di trasformare l’Anarchismo in un’istanza meramente movimentista, ché se da un lato è importante tentare di creare il massimo di convergenze possibili sui nostri “argomenti”, dall’altro va da sé che non si possa star certo ad aspettare che l’Anarchismo diventi idea di massa…pena sia lo sconfinare in un millenarismo che ridurrebbe all’inazione, sia lo strangolamento di ogni slancio individuale in luogo di un’unità di movimento che diventerebbe carcere…Ogni azione è legittimata dalla scelta di chi la pone in essere, sia essa azione collettiva o azione individuale, la rivolta (sia un volantino, uno striscione, una barricata…) contro ogni atto d’autorità diretto a costringere gli individui è non solo legittima, ma necessaria…La memoria si mantiene lottando nel presente e costruendo il futuro senza tentennamenti e con chiarezza rispetto il merito, il metodo e le finalità che proponiamo; non è più il tempo degli alibi, per nessuno, non è più il momento di aspettare, è il momento di agire…basta perdere tempo per poi doversi difendere…si tratta di guadagnarne attaccando…attaccando partecipando attivamente ad ogni mobilitazione, attaccando smascherando ogni ambito di questo presente il libertario, attaccando…in ogni maniera che la testa ed il cuore ci suggeriscono…
Evjenij Vassil’ev Bazarov.

E Silvio, subdolamente, invita a sparare ai “comunisti”…

In un periodo in cui il revisionismo sembra divenuto lo sport preferito degli italioti -dall’azzimata signora che ricorda come quando c’era lui i treni fossero puntuali (dimenticando per esempio le leggi raziali), ai politici come La Russa che equiparano la memoria dei repubblichini a quella dei partigiani (vada a Stazzema a sostenere queste tesi…)- il buon Silvio Berlusconi non poteva mancare…alla festa di AN il simpatico comico piduista, dopo aver magnificato le gesta di Balbo in Libia (miracoli del colonialismo imperialista!), racconta una barzelletta (vedi video qui sotto…) piuttosto macabra su dei carabinieri che a caccia uccidno chi una lepre, chi un fagiano, chi un comunista…ora, alla luce dei fatti più o meno recenti di aggressioni squadriste e che godono sempre più di coperture istituzionali o filoistituzionali, e ricordando che nel 2001, a Genova, un carabinere un sinistro lo ha ammazzato davvero rimanendo peraltro impunito beh, conoscendo la sagacia del nano di Arcore in fatto di comunicazione (da notare anche la non casuale camicia nera indossata per l’occasione), sembra quasi che il mafioso voglia suggerire una certa linea d’azione ai giovani nostalgici del ventennio, dando la sua benedizione a sì fatte imprese…questo è solo l’ultimo (per ora) tassello di un’operazione che da anni tenta non solo di riabilitare il fascismo (vedi i libri di Pansa tendenti ad infangare il ruolo della resistenza partigiana nella lotta contro la barbarie nazifascista), ma di sdoganare una mentalità di stampo autoritario che in Italia ha sempre bene o male alzato la testa nei momenti in cui nella terra della pizza ed i mandolini il potere ha dimostrato tentennamenti o difficoltà…sono esempi di ciò le apologie perpetrate nei mesi scorsi del BOIA Calabresi, il commissario finestra,  prezzolato della CIA, ASSASSINO di Pinelli ed in odor di santificazione, o il recente libro di Gremmo che tenta di distorcere la memoria su un personaggio come Camillo Berneri, tanto stimato ai suoi tempi da personaggi come Salvemini o i fratelli Rosselli, quanto dimenticato dalla storiografia ufficiale, facendolo passare per trafficante d’armi e ladro…questi sono due esempi, ce ne sarebbero mille altri.

Alla luce di tutto ciò risulta palese quanto non solo un antifascismo, ma anche un antiautoritarismo militante e di stampo Anarchico siano importanti oggi come non mai…

Evjenj Vassil’ev Bazarov.

http://www.youtube.com/watch?v=sUwLv_SV1Uk

Chiaiano: la lotta continua!

Lo Stato ha di fatto militarizzato la
Campania mettendo a guardia dei siti dove saranno realizzate le nuove
discariche centinaia di soldati armati fino ai denti, gli stessi che
poi hanno torturato e stuprato donne in Somalia e fatto saltare in aria
ambulanze a Baghdad: era stato infatti il ministro degli interni, il
fascio-leghista Maroni, a chiedere l’impiego di uomini che avessero
avuto "esperienze di ordine pubblico" all’estero, e abbiamo visto poi
con che risultati. La popolazione di Chiaiano, quartiere nella
periferia di Napoli che nelle scorse settimane ha visto violenti
scontri tra polizia e manifestanti inermi, molti dei quali manganellati
e arrestati dalle forze del disordine o addirittura fatti cadere da
muretti di 3 metri (qualcuno voleva ci scappasse il morto, così, per
giustificare la repressione), sta continuando la sua lotta contro
l’apertura della discarica che segnerebbe un nuovo colpo mortale alla
salute degli abitanti: stiamo parlando di un sito che, oltre a dover
accogliere materiali tossici scartati dalle industrie, che se ne dica
prevalentemente del nord, si trova nel cuore di un parco naturale
troppe volte oggetto di speculazioni da parte di mafiosi in combutta
con gli organi istituzionali, e se ciò non bastasse si trova a poche
centinaia di metri dal policlinico della zona e da altri centri medici!

Allo
Stato camorristico (a Napoli si chiama Camorra, in Toscana si chiama
PCI-PDS-DS-PD) non interessa la salute dei cittadini ma solo gli
sporchi affari che si celano nelle stanze del potere! Mentre Bruno
Vespa invitava delinquenti del calibro di Bassolino negando la parola
ai cittadini del presidio contro l’inceneritore di Chiaiano, mentre il
presidente della repubblica Napolitano se ne stava ad Ischia a brindare
coi presidenti delle camere Fini e Schifani disprezzando la sua stessa
gente, la popolazione di Chiaiano si scontrava coi cani da guardia
dello stato che picchiavano donne e spezzavano braccia a ragazzine di
12 anni, il tutto sotto il braccio caritatevole della legge! La lotta
contro la discarica e la devastazione ambientale è una lotta di popolo
e anche gli abitanti di Chiaiano-Marano hanno provato sulla loro pelle
la natura criminosa dello Stato!

Di seguito un paio di articoli tratti da informa-azione.info
che descrivono la lotta della popolazione di Chiaiano contro la
discarica e l’esercito… sono gesti che probabilmente non hanno una
matrice ideologica ne tantomeno una matrice anarchica, ma scaturiscono
dalla volontà di dire basta a bambini che nascono malformi, che muoiono
malati di tumore, a giovani ragazzi che si spengono prima di superare i
30 anni… vite spezzate, appunto, dalla barbarie dello Stato!

NAPOLI  – Un nuovo lancio di ordigni
rudimentali si è registrato questa notte [giovedì 10 luglio n.d.r.] a
Chiaiano, a 24 ore di distanza dall’arrivo dell’esercito sul posto per
consentire l’avvio dei lavori per l’allestimento di una discarica.
Secondo fonti della Questura, almeno tre ordigni rudimentali
realizzati con bombolette a gas da campeggio sono stati gettati contro
il presidio militare, senza tuttavia causare danni o feriti.I militari
sostengono di aver sentito più esplosioni, e stanno controllando i
dintorni mentre sono in corso le indagini. La legge in materia di
gestione dei rifiuti in Campania, che
individua 10 siti dove creare altrettante discariche e li qualifica
come aree di interesse strategico nazionale presidiate dall’esercito, è
stata approvata in settimana dal Parlamento. La normativa prevede
inoltre che chiunque si introduca abusivamente
nelle aree destinate ad accogliere le discariche sarà punibile con
l’arresto e il carcere fino a un anno, mentre saranno puniti con una
pena da uno a cinque anni coloro che si faranno promotori di disordini.
Oltre a Chiaiano le discariche saranno realizzate a Sant’Arcangelo
Trimonte (Benevento), Savignano Irpino (Avellino), Macchia Soprana e
Valle della Masseria a Serre (Salerno), Ferrandelle a Santa Maria La
Fossa (Caserta), Terzigno (in località Pozzelle e Cava Vitiello), Pero
Spaccone ad Andretta (Avellino) e Torrione a Caserta. Il progetto
esecutivo per la discarica di Chiaiano dovrebbe essere
completato entro 20 giorni, mentre i lavori veri e propri dovrebbero
durare novanta giorni per accogliere i primi carichi di immondizia
l’autunno prossimo.

NAPOLI – Un altro attacco a Chiaiano. Un rudimentale ordigno è stato
lanciato questa notte contro il commissariato del quartiere. Ieri
era toccato ad un gruppo di carabinieri di guardia davanti all’ingresso
della discarica. Questa notte, da una Peugeot qualcuno ha lanciato
contro gli agenti una bombola di gas del tipo usato dai campeggiatori.
Non ci sono stati feriti né danni ma resta alta la tensione tra gli
abitanti di Chiaiano e la Polizia.
E’ il quinto attentato contro la polizia a Chiaiano. Anche se l’area
della discarica è sotto il controllo dai soldati della brigata
Garibaldi che hanno chiuso i varchi con il filo spinato, le
intimidazioni a Chiaiano continuano. Il sottosegretario all’Emergenza
rifiuti Guido Bertolaso getta acqua sul fuoco: "Sono fatti che ci
possono stare nel momento in cui si interviene con decisione e
autorevolezza per dimostrare che lo Stato c’è". È ottimista il capo
della Protezione civile. Prevede che la crisi potrà essere risolta
entro la fine del 2009, com’è nei piani del governo: "Sono convinto che
stavolta porremo la parola fine a questa vergognosa vicenda".
 

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ECOTERRORISTA E’ LO STATO!!!
 
Anarchici Pistoiesi

(A)ppunti e riflessioni.

Siamo in guerra con chi della libertà e dell’uguaglianze ne fa una ragione di vita, di conquista. Contro chi sciacallo della libertà indossa le sue vesti  e crea  vastissimi sistemi di sfruttamenti e crea diabolici schermi di ipnosi. 
Negandoci la possibilità  di realizzarci,gli Unici che  non vogliono essere più schiavipadroni.
 La storia scritta sui libri  di scuola  è un grande imbroglio. L’idea stessa del mondo,che se ne ricava è quella dell’impossibilità di mutare le cose, l’impossibilita di una rivoluzione.Gli avvenimenti sono filtrati camuffati o censurati , nascosti come la rivoluzione Anarchica in Spagna del 36,come nella Comune a Parigi e in Ucraina  nella Maknovicina   , e tantissime altre rivolte .La Rivoluzione Anarchica in Spagna ha dimostrato che l’emancipazione umana è possibile , è possibile distruggere la schiavitù e il potere ,è possibile!! ,Cazzo ed è necessaria, l’esperienza cosi potente e così grandiosa è stata soppressa nel sangue , e poi cancellata nella memoria del popolo ,  i libri di storia che non ne riportano i fatti  o  avvenimenti sono stati  contraffatti .È possibile una Rivoluzione Sociale ? SI. La destra e la sinistra non la può accettare! Il vaticano non la può accettare e tutte le altre nazioni non lo possono accettare,danneggerebbe i loro profitti la loro comodità, la loro sovranità .L’emancipazione umana non lascerebbe posto a un sistema di ladroni che dettano leggie che divide e che reprime , che si arricchisce e ingrassa sulle vite altrui, uomini ,animali , e sul pianeta , rubando la ricchezza alla proprietà collettiva, distruggendo l’ecosistema.  Chi detiene il potere non può accettare , deve distruggere tutto ciò , non può accettare , che non ci siano schiavi , pazzi , truffe religioni, senza classi , senza stronzi , ministri e cardinali  che si sentano superiori più di altri .Chi vuole schiavizzare gli altri li deve indottrinare LAICAMENTE con la scuola, e aprire la vita dei fanciulli con l’Arrivismo e il PRODUCI , CONSUMA E CREPA. E questo lascia nell’individuo altro che rassegnazione ,lo rende impotente ,lo rammolisce nella  RASSEGNAZIONE e alle PAURE .Rassegnazione laica  che si uniscecon quella di un’ altra dottrina,che è quella  RELIGIOSA  che è il cristianesimo (dettata fin dal  battezzo , e comunione ecc.), la bibbia dice : “che l’uomo non può fare un passo senza dio (cane)”. Sopra l’uomo contemporaneo pesa il SISTEMA STATO E CAPITALE E un immagine di un dio un po’ capellone e un po’ Babbo Natale  un dio IMMAGINE, INFANTILE, MATERIALE  del sentito dire. . .che si trova nei centri commerciali,da quelli rossi a quelli color manganello .Ogni forma di fede a un dio distoglie l’uomo dalla realtà umana dello sfruttamento , e lo lascia fantasticheggiare  e assuefare promesse di giustizie future al di là della vita , dimenticandosi di lottare e di risolvere i problemi che sono qua , dio  anestetizza bene al compromesso dell’ingiustizia. Lo stronzo  del mio professore di superiori si sputtanava da solo , quando affermava :  “che la storia è scritta dai vincitori”ed è verissimo questo  è a questo punto mi viene da chiedergli:Allora cosa cazzo le racconti a fare stè stronzate?! “ la storia è scritta dai vincitori” cioè la borghesia ha vinto con la Rivoluzione  Francese, la  Borghesia è sovrana  scrive tutt’ora la storia , impone ciò che è bene e ciò che è male .(tv , tg , giornali , massa media in generale ) ti educa o ipnotizza ciò che in linea di massima devi fare o cosa non devi fare.L’Anarchismo  dice “Distruggi Tutto per ricostruire !” non modificare ,(il modificare è  fallimentare perché il potere riassorbirebbe tutto ciò che è modificato, comè d’esperienza ) La rivoluzione Francese ha posto le basi e ora ne vediamo i risultati: Ho un’idea di progresso tecnologico e scientifico ,a cui l’uomo si affida per elevarsi e comandare schiacciando gli altri che sono d’un grado sotto ,sui binari dell’arrivismo , una macchina incontrollabile che trascina tutti , una mostruosa forza divina , orgasmo a  catena di montaggio , che uccide e che ha diritto a tutta  la violenza e al genocidio. coca cola , benetton , nestlè , l’oreal ,mc donald’s, novartis,agnelli, walt disney.Il potere trae diritto alla violenza dalla massa informe d’ignoranza , d’indifferenza , e rassegnazione.   Ma perché la massa è schiava  e ignara di tutto ciò , e non vuole porre fine a questo cancro mondiale !!?Ma perché la borghesia ha creato un geniale sistema di mercato,che si chiama economia liberista globale, con bellissimi valori dall’imperialismo a vari fascismi!!

Chi ci Governa è lo stato e il capitale , vedete Mediaset  che è una grande media che vende ogni tipo di prodotto anche quello più inutile , cioè ha il  potere economico e che poi grazie anche grazie al potere ipnotico Televisivo conquista facilmente il potere governativo . Non è vero quello che dicono i comunisti-marxisti :che il capitale viene distrutto, sostituendo allo stato borghese  la dittatura di stato del proletariato , la storia dell’Unione sovietica ce lo dimostra.Lo stato e il capitale sono i nostri tiranni , e saremo ancora schiavi finche non distruggeremo l’uno e l’altro , organizzando diversamente la società. Costruire l’alternativa economica al capitalismo, riprendendo  la tradizione storica di Proudhon memoria fondata sull’azione diretta . L’ideale è un sistema commerciale  mutualistico, autogestito, penso a  cooperative artigiane libertarie , un sistema organizzato proletario/sottoproletario ; prodotti dei collettivi delle comuni , degli spazzi sociali , che confluiscono in spacci popolari , dove funziona pure il Baratto , interagendo direttamente nella popolazione .Un ‘alternativa a chi non arriva a fine mese o anche a chi ci arriva .Che ne pensate ?!Uno spaccio popolare in ogni città, penso al mecato del Xm 24 a bologna!!, alla cooperativa Iris, alla comune anarchica  Urupia in Puglia !! Anarchici pistoiesi

Pistoia, vergognoso accordo tra provincia ed esercito

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I militari che abbandoneranno l’esercito per
ragioni personali e senza demeriti saranno reinseriti nel mondo del lavoro
grazie a particolari facilitazioni, venendo segnalati ai centri per l’impiego
dalle istituzioni stesse visto l’importante ruolo svolto dai suddetti nel corso
del periodo di leva: questo è quanto emerge dal vergognoso accordo siglato
nella giornata di ieri tra la provincia di Pistoia, il comando militare
dell’esercito e l’ente per l’inserimento nel mondo del lavoro dei militari
congedati, il tutto senza che nessuna forza politica, sinistra radical-chic
compresa, lanciasse un grido di sdegno nei confronti della vicenda. 

La manovra organizzata dal presidente della provincia, il piddì Gianfranco
Venturi, sembra essere solo la punta dell’iceberg di un piano criminoso che
potrebbe estendersi in breve tempo a tutte le altre città italiane, in segno di
una "rinnovata collaborazione tra Esercito ed Istituzioni". Ma
la realtà è ben diversa e questo falso spirito collaborativo nasconde il prezzo
da pagare da parte di migliaia di giovani disoccupati e precari: entro pochi
mesi, forse settimane, il governo manderà infatti nelle piazze oltre 2500
soldati per "pattugliare" le strade e combattere la criminalità,
militarizzando di fatto il territorio. Si annuncia dunque uno "scambio di
cortesie" tra gli organi di potere: da una parte l’impegno dello stato
maggiore dell’esercito (in un primo momento demagogicamente critico nei
confronti della risoluzione) in un efficace azione di ordine pubblico,
dall’altra favori di stampo clientelare verso i “difensori della patria”. E chi
sarà a farne le spese? I soliti noti, naturalmente.

Che se ne dica, sono centinaia i giovani pistoiesi che ogni giorno cercano
disperatamente un lavoro con cui costruirsi un futuro, spesso costretti ad
estenuanti (ed inutili) file di attesa negli uffici di collocamento per poi
sentirsi dire "riprova tra qualche mese, sarai più fortunato"
ed ogni volta è sempre la stessa storia, e molti sono anche quelli che vengono
ricusati per le loro idee e i loro impegni politici (sindacalisti, anarchici).
A questo possiamo aggiungere l’oramai formalizzato diritto degli ex militari ad
avere per primi un lavoro, magari sicuro, ben remunerato, magari che non
richieda grossi impegni o sacrifici, mentre chi da mesi o addirittura anni
attende la possibilità di avere una misera busta paga per poter semplicemente
vivere e nulla più può mettersi l’anima in pace: il lavoro ai meritevoli, prima
di tutto.

La situazione in cui versano le frange emarginate della popolazione si fa
quindi sempre più grave, acuitasi anche a causa della politica securitaria del
nuovo governo e del beneplacit dell’ "opposizione", ed assistiamo
all’ennesimo imbroglio col quale il potere vuol far pesare sulle spalle dei più
l’interesse di pochi: a Pistoia come in tutta la penisola, gli anarchici sono
pronti a lottare e a mobilitarsi, ancora una volta, contro l’ipocrisia del
potere e dei suoi servi! Non basteranno bestie in divisa a fermarci!

Anarchici Pistoiesi

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(Toscana) Prato, allestito CPT provvisorio

Nella giornata di ieri a Prato, vicino Firenze, un’operazione di polizia ha portato alla scoperta, in un capannone di via Gello, di 50 cinesi senza permesso di soggiorno; a quel punto le forze del disordine -con l’aiuto della caritas- hanno allestito un CPT provvisorio nei locali degli ex macelli, dove solitamente si svolgono le attività di "officina giovani" (concerti, teatro, ecc…). All’interno della struttura sono state portate numerose brandine.

Al termine delle operazioni la zona è stata "ripulita" e i migranti sparpagliati da amici e parenti.

Nella susseguente conferenza stampa il sindaco Pratese Romagnoli ha stigmatizzato il comportamento di quegli imprenditori che affittano capannoni ai cinesi, ben sapendo lo scopo per cui verranno utilizzati; per suo conto il siulp, sindacato di polizia, ha utilizzato la vicenda per rimarcare l’urgenza della costruzione di un CPT anche in Toscana. Ricordiamo che la regione, se da un lato ha negato ogni possibilità di costruire una struttura come le molte che si trovano nell’italico stivale, vedi Torino, Milano, Bologna ecc…, si è resa disponibile alla costruzione di un luogo più "umano"…"non carceri ma alberghi per i migranti", queste le Parole di Martini, ma ci spieghi il sensibile amministratore cosà c’è di umano in una struttura che sequestra corpi e menti "colpevoli" soltanto di essere fuggiti alla miseria ed alla morte in cerca di una speranza…  Intanto nel clima di sgomberi, ordinanze contro i lava vetri, contro gli "accattoni", contro gli ambulanti, la regione si appresta ad autocelebrarsi a Pisa; Questanno il meeting di San Rossore avrà come tema…il razzismo in tutte le sue forme, "un’approfondita riflessione a 70 anni dalla firma delle leggi raziali", questo il sottotitolo della manifestazione. L’ipocrisia del potere non conosce limiti…da una parte vessa, persegue, sgombera, incarcera "il diverso", diverso perché immigrato, diverso perché al di fuori delle logiche di mercato, diverso perché sognatore, dall’altro condanna il razzismo ufficiale di 70 anni fa, fermo restando poi il giustificare dietro mille dita ossute quello dei giorni nostri mostrandolo come indispensabile, come il male minore…Questa la situazione, noi che vogliamo fare?

CONTRO OGNI GABBIA, CONTRO OGNI CONFINE, PER LA LIBERTA’!!! 

Evjenji Vasil’ev Bazarov.