Repressione a Torino, indirizzi sicuri dei compagni carcerati AGGIORNATO

Seguono gli indirizzi per scrivere a compagni e compagne arrestati il 3 giugno:

Daniele Altoè C.C. Piazza Don Soria, 37 – 15121 Alessandria (NON E’ AL SAN MICHELE)
Andrea Ventrella C.C. Via Port’Aurea, 57 – 48121 Ravenna
Paolo Milan C.C. Brissogne, Loc. Les Iles, 14 – 11020 Aosta
Toshiyuki Hosokawa C.C. Brissogne, Loc. Les Iles, 14 – 11020 Aosta
Giuseppe De Salvatore C.C. Via dei Tigli 14 – 13900 Biella
Francesco Di Berardo C.C. Via Roncata 75 – 12100 Cuneo
Nicolò Angelino C.C. via Maria Adelaide Aglietta 35 – 10151 Torino
Marianna Valenti – C.C. via del Rollone 19 – 13100 Vercelli
Fabio Milan – C.C. via del Rollone 19 – 13100 Vercelli
Michele Garau – Strada Quarto inferiore 266 – Loc. Quarto Inferiore – 14030

Nicco,
Chiara, Claudio, prigionieri No Tav raggiunti da nuove misure
cautelari, rimangono nelle galere in cui erano precedentemente detenuti:

Claudio Alberto C.C. Via Arginone 327 – 44122 Ferrara
Niccolò Blasi C.C. Via Casale San Michele 50 – 15100 Alessandria
Chiara Zenobi C.C. Via Bartolo Longo 92 – 00156 Roma

Repressione Torino – Iniziative e azioni solidali con arrestati/e e indagati/e

Raccogliamo le iniziative solidali con compagne e compagni arrestati, indagati e sottoposti a diverse misure cautelari in seguito all’operazione repressiva mossa dalla procura di Torino il 3 giugno 2014.


ROMA – 3 giugno

Circa 300 compagne e compagni hanno solidarizzato con gli/le attivisti/e colpiti/e  dalla repressione a Torino.
Un corteo selvaggio e chiassoso ha bloccato per qualche ora una parte del quadrante est di Roma.
Da Torino a Roma nessuno arretra!
Complici e solidali
(A)
Liber* tutt*

 



MILANO – 3 giugno

Nel tardo pomeriggio, per un paio d’ore, una sessantina di solidali ha improvvisato un presidio in Piazzale Cadorna, di fronte alla stazione FS, con interventi al microfono, volantinaggio e stricioni quali “La lotta per la casa non si tocca” – “Solidarietà per i ragazzi e le ragazze di Torino” – “da Torino a Roma le case si occupano e si difendono“. 



TORINO – 3 giugno

Dopo l’assemblea indetta all’Asilo Occupato, un corteo spontaneo parte per le vie del quartiere: scritte solidali, banche imbrattate, qualche bancomat reso inagibile.

segue da macerie:

Nella città sabauda, dopo un’assemblea molto partecipata all’Asilo Occupato, si decide di partire in corteo per le vie di Aurora. Sotto una pioggia battente, circa un centinaio di persone hanno intonato cori per la liberazione dei tanti arrestati. Dalle finestre, dai bar, ai lati delle strade, gli abitanti della zona hanno mostrato la loro solidarietà, tutti d’accordo nel gridare che gli unici stranieri sono gli sbirri nei nostri quartieri. D’altro canto tutti, in quartiere, sanno cosa vuol dire avere uno sfratto, e molti di loro hanno imparato a non viverlo come una disgrazia personale, ma a resistere insieme, proroga dopo proroga, e sanno cosa vuol dire vivere sotto il ricatto di un permesso di soggiorno che tante volte non c’è, con la minaccia costante di un controllo di polizia.

Torino – Operazione repressiva: misure cautelari e sbirri dentro Asilo Occupato e via Lanino [aggiornato – contatti prigionieri]

Dalle prime ore della mattina di oggi, 3 giugno 2014, è scattata un’operazione repressiva orchestrata dalla pm Pedrotta e dal pm “frammassone” Rinaudo, contro diverse realtà conflittuali anarchiche. Per ora le notizie sono frammentarie, ma sarebbero in corso 25 perquisizioni a Torino e in Piemonte, tra cui quelle dell’Asilo Occupato e dell’occupazione abitativa di via Lanino, oltre alla notifica e all’esecuzione di diverse misure cautelari: 11 in carcere, 6 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora, 4 divieti di dimora, 4 obblighi di firma. Vi sarebbero complessivamente 111 indagati e i reati contestati vanno dalla “devastazione e saccheggio” al “vilipendio alla nazione”, passando per “invito all’insurrezione armata contro lo Stato”, “sequestro di persona”, “danneggiamento”, “resistenza a pubblico ufficiale” e “occupazione di edifici”; la scelta strategica degli inquisitori non prevede l’utilizzo di strumenti quali i reati associativi, bensì il “concorso” nella commissione dei suddetti reati.

Fondamentalmente un’inchiesta imbastita con la pretesa di compiacere i grandi poteri della città: palazzinari, banchieri, cementificatori e Partito Democratico, che notoriamente a Torino si sovrappongono e si miscelano senza soluzione di continuità.

Le accuse mosse contro compagne e compagni riguarderebbero principalmente le pratiche di resistenza agli sfratti (dai picchetti all’occupazione della sede degli ufficiali giudiziari), i cortei spontanei e gli attacchi alle sedi del Pd degli ultimi mesi, nel tentativo di sedare a colpi di misure cautelari chi, in diversi quartieri cittadini, sta promuovendo l’autorganizzazione di sfruttati e sfrattati nella riappropriazione di spazi abitativi, nella lotta contro la gentrification, contro la speculazione edilizia e contro i soggetti politici e finanziari che saccheggiano ovunque le nostre esistenze.

Aggiornamento: dopo ore di resistenza sul tetto gli sbirri lasciano l’Asilo Occupato e anche via Lanino resta in mano agli occupanti e alle famiglie che la abitano.

L’invito è quello di passare in via Alessandria 12 per contribuire a sistemare la devastazione lasciata dai servi in divisa.

ASSEMBLEA APERTA ALLE 17.30 ALL’ASILO OCCUPATO – a seguire cena benefit arrestati e indagati


Per scrivere agli arrestati:

Fabio Milan
Paolo Milan
Andrea Ventrella
Francesco Di Berardo
Michele Garau
Toshiyuki Hosokawa
Daniele Altoé
Niccolò Angelino
Giuseppe De Salvatore

C.C. via Maria Adelaide Aglietta 35 – 10151 Torino

Claudio Alberto (prigioniero No Tav)
C.C. Via Arginone 327 – 44122 Ferrara

Niccolò Blasi (prigioniero No Tav)
Casa di Reclusione Via Casale San Michele 50 – 15100

TORINO: Rioccupato il Rabèl e assemblea antifascista

E’ di poco fa la notizia della rioccupazione del Rabél, spazio occupato autogestito ai piedi della Mole, sgomberato mercoledì mattina.

L’assemblea antifascista per discutere dell’aggressione neofascista di sabato notte ai danni di Andrea, pertanto, si trasferirà in via Ferrari angolo via Riberi, sempre alle ore 19.

Torino – Accoltellamento fascista

In attesa di maggiori informazioni, apprendiamo dai media locali che un ragazzo di 27 anni è stato accoltellato sulla metropolitana da un gruppo di giovani fascisti, dopo essere stato insultato e aggredito per il suo “aspetto di sinistra”.
Osserviamo come la Digos di Torino abbia cercato di ridimensionare la questione ad una bravata da parte di una “babygang”, escludendo nelle veline destinate ai media la natura politica del ferimento, nonostante le evidenze e le testimonianze dei presenti. Continue reading

Torino: Sotto sgombero il Rabel AGGIORNATO

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Da questa mattina all’alba il Rabél occupato di via Gaudenzio Ferrari, la libreria-bar autogestita aperta ad inizio mese giusto accanto alla Mole Antonelliana, è sotto sgombero: ma non è affatto sgomberata, giacché sette occupanti stanno resistendo sul tetto. Hanno cibo e determinazione per resistere molto a lungo all’assedio delle camionette che, numerosissime, hanno chiuso la strada. Una cinquantina di compagni si sono radunati su via Sant’Ottavio, accanto all’ingresso di Palazzo Nuovo, per dare sostegno agli occupanti con urla e slogan: l’appuntamento per ora è per un pranzo condiviso e nell’attesa sono state bloccate un bel numero di lezioni all’Università per spiegare agli studenti cosa sta succendento giusto al di là delle loro finestre. Per seguire minuto per minuto la situazione vi consigliamo di sintonizzarvi su Radio Blackout. A presto aggiornamenti.

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Anche la cena di stasera del Mezcal è spostata davanti al Rabel, la resistenza sarà lunga!


 

Stamani i birri hanno sgomberato il Rabel, una delle nuove e recenti occupazioni torinesi. Seguiranno aggiornamenti.

 

TORINO: Sassi e lacrimogeni ai Mercati Generali

Da Macerie:

Cariche, lacrimogeni e sassaiole, prima ancora dell’alba, davanti ai cancelli del Centro Agro Alimentare di Torino. Dalle dieci di ieri sera, infatti, un bel gruppo di facchini e di solidali blocca i cancelli per denunciare le condizioni di sfruttamento e il caporalato abituali nella struttura e per chiedere il reintegro al lavoro di cinque dipendenti della Cooperativa 2008, cacciati nei giorni scorsi per aver protestato un po’ troppo decisamente. Il picchetto, inizialmente, non è molto grosso, ma con il passare delle ore si infoltisce grazie all’afflusso continuo dei lavoratori che, invece di provare ad entrare o di tornarsene a casa, decidono di rimanere fuori a bloccare gli ingressi insieme agli altri. Dentro i cancelli, la celere, pronta ad intervenire. Già intorno alle due di notte, mentre fuori si allunga la fila dei camion di frutta e verdura bloccati, i rappresentanti delle Cooperative fissano un incontro e ventilano promesse ma, dopo qualche discussione, si decide di continuare il picchetto ad oltranza. Solo poco prima delle cinque la polizia tenta una sortita per spezzare il blocco e far entrare i Tir a scaricare: escono dai cancelli e caricano, ma visto che la gente non si muove e resiste cominciano a sparar lacrimogeni. L’aria si riempie di gas, ma il vento tira verso i Mercati Generali, parte una sassaiola e la gente si ricompatta velocemente davanti ai cancelli. Il blocco ha tenuto e la circolazione è ancora completamente ferma. Continue reading

TORINO: Si aprono le danze – la prima udienza per Chiara, Niccolò, Claudio e Mattia

Da Macerie:

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Belli, sorridenti, in forma e felici di essere finalmente insieme. Così sono apparsi questa mattina Claudio, Niccolò, Chiara e Mattia all’apertura del processo che li vede imputati per l’attacco al cantiere del Tav di Chiomonte del maggio passato. Fuori dall’aula bunker delle Vallette un grosso e rumoroso presidio a sostenerli, nonostante i nuvoloni che promettono pioggia e la pioggia che arriva davvero scrosciante a metà mattinata. La celere schierata fa filtro, e lascia entrare nell’aula solo una trentina di persone alla volta, così il tempo passa a fare i turni per salutare i quattro, in piedi sulle sedie del pubblico. A fine mattinata i contabili della Questura registreranno circa duecentocinquanta ingressi: chi sceso dalla Valsusa, chi arrivato da altre città, chi dall’estero, è da tanto tempo che non si vede una solidarietà così forte per un processo. Tutto sommato l’atmosfera è abbastanza rilassata e l’udienza è dedicata alle costituzioni delle parti civili e a contestazioni tecniche e di forma. Fuori va in onda l’intervista al compressore e ogni tanto parte qualche slogan. A fine udienza, l’unica sorpresa: alcuni compagni del pubblico restituiscono a Rinaudo e Padalino, con un ben studiato lancio parabolico, i residui delle microspie ritrovate recentemente malnascoste dentro ai locali dell’Asilo occupato di via Alessandria. Proprio come nel caso delle telecamere di qualche mese fa, il lavoro degli agenti speciali in forza alla Procura è stato fatto in maniera sommaria e i marchingegni spioni sono stati allegramente distrutti: dopo TelePadalino, dunque, ora chiude RadioRinaudo.

macerie @ Maggio 22, 2014