Sfregio gagliardo a Pontida

Ieri mattina all’alba è stato un traumatico risveglio per la terra padana. Nella notte profanato da mano ignota e scaltra il “Sacro Suolo della Libertà”, come il Senatur, seppure con le evidenti difficoltà espressive, ama definire il terreno di Pontida. Un brutto risveglio per chi, gettando l’occhio sul prato del raduno fondativo, ha scoperto alla mattina la gagliarda correzione: al posto del ben noto slogan “padroni a casa nostra” un ben più adatto alle circostanze “ladroni a casa nostra”. Quella grande scritta, su quella grande murata che ogni anno accoglie il popolo piadino per il consueto raduno, è ora uno sfregio vergognoso.
Il nostro pensiero va (ovvero il nostro “va pensiero”) alla vicenda che vede indagato l’amico Boni per un giro di allegre tangenti, ma anche ai conti off shore in Tanzania e al fallimento della banca padana “CrediEuroNord”, con cui i risparmi della base leghista si sono volatilizzati. Anche il prato di Pontida è patrimonio comune del Carroccio, visto che la Lega Nord ne sollecitò l’acquisto attravverso i cosiddetti BTP, che significa Buoni Terreno Pontida (sembra uno scherzo ma è vero). Anche in quel caso fu una catastrofe economica, in cui fu provvidenziale l’intervento di salvataggio del “buon” banchiere-faccendiere Fiorani.
Insomma, che dire.. Buona Padania a tutti e tutte!

Pistoia-Sabato 24 Marzo, Manifestazione NO TAV

SABATO 24 MARZO 2012
Ore 16 STAZIONE FF.SS. Pistoia
Manifestazione-Corteo d’informazione

Il TAV è un’opera inutile, dispendiosa, distruttiva.
Il governo Monti ha risposto ai 360 Tecnici (scienziati, docenti universitari, studiosi) che affermano le 150 ragioni per dire NO al TAV con un documento in 14 punti, che si è dimostrato frutto di falsità e bugie.
La Lotta della Valle che Resiste, si protrae oramai da 23 lunghissimi anni. I valsusini, sempre più decisi a salvaguardare il loro territorio, sempre più convinti nel voler lasciare in eredità ai loro figli una valle viva, ci insegnano che solo la Lotta e la Resistenza possono pagare e permettere la salvaguardia del territorio dal-le Speculazioni mafiose del potere.
Non sono stati sufficienti 40 arresti di militanti (della Valle, di Torino, di varie città della penisola, com-preso un militante pistoiese) per intimorire e far arretrare il Movimento No Tav. Tutt’altro: questa operazio-ne repressiva, e ogni giorno che passa la Procura di Torino dimostra che questa è solo frutto di rappresa-glia, di vendetta, ha rafforzato la Valle che Resiste. Ha “esportato” il Movimento su tutto il territorio della penisola.

Il Tav è diventato il simbolo di Lotta e Resistenza per tutti coloro che nei propri territori combattono battaglie in difesa dell’ambiente come dei Beni Comuni, di salvaguardia del territorio da operazioni speculative e distruttive.

A Pistoia la Lotta contro il Parcheggio sotterraneo in S. Bartolomeo, il Movimento per una mobilità pubblica e rispettosa dell’ambiente (mentre in Val di Susa si vuole costruire una nuova linea ferroviaria dove esiste già un linea Internazionale, qui si punta a eliminare la Porrettana e si taglia il Trasporto Pub-blico Locale) il Movimento per i Beni Comuni, l’opposizione alla terza corsia dell’autostrada, impegna tutta la città nella difesa di un territorio già martirizzato dall’uso smodato di coperture di centinaia di ettari di terra con teli impermeabili alle piogge e al sole, dall’uso eccessivo di pesticidi e di ogni altra forma di veleni nei vivai.

CONTRO la repressione del Movimento NO TAV;
CONTRO l’imposizione di opere inutili e lo sperpero di denaro pubblico a favore di interes-si privati.
CONTRO la speculazione della Curia su una zona verde utilizzabile per interessi pubblici;
CONTRO la cementificazione del territorio pistoiese!
CONTRO la centrale a metano che la Repower vuole costruire al Bottegone;
PER la difesa dei Beni Comuni e il rispetto del voto referendario;
PER la chiusura di tutti gli inceneritori esistenti e il blocco dei nuovi progetti e per la ridu-zione, il riciclaggio e il riutilizzo dei “rifiuti”;
PER la Liberazione dei manifestanti arrestati: Liberi/e Tutti/e;
PER la Liberazione di Antonio;
In solidarietà a Luca Abbà;

COORDINAMENTO PISTOIESE “NO TAV”

Ultima lettera di Tobia dal carcere di Cuneo prima che Caselli gli tappasse la bocca

Chi vince contro lo Stato?

Chi vince contro lo Stato? Questo mi ha chiesto un secondino, saputo che ero un arrestato NO TAV, mentre frugava tra i miei effetti personali, cercando nella pasta portatami da casa un’improbabile lima.
Chi vince contro lo Stato?
Non gli ho risposto. Non spreco tempo a convertire gli sbirri.
Ma dentro di me avevo non una ma decine di risposte. Sapevo di aver già vinto io.
Io che, completamente nudo, ero costretto a fare piegamenti davanti a lui per dimostrare che non mi ero infilato niente nel culo.
Io che non avevo paura di lui né di quelli come lui, né dentro né fuori.
Io che non mi piegavo e non mi sottraevo alla lotta.
Io che ero disposto a mettermi in gioco, sempre e comunque, per difendere la mia libertà e quella di tutti.
Io che non ero e non sarò mai solo.
Io che ricevevo in continuazione telegrammi, lettere, giornali, anche da compagni che non conoscevo.
Con me c’era una Valle intera, violata da un’occupazione militare che imponeva la devastazione in nome di un falso progresso. Una Valle che mi sosteneva. E sosteneva tutti gli altri arrestati, rispedendo al mittente le accuse di essere noi dei violenti infiltrati nel movimento. Anzi, ci considerava a pieno diritto dei valsusini. Ci ringraziava per aver condiviso con i suoi abitanti assemblee, momenti conviviali e situazioni di lotta.
E insieme alla Valle, in tutta Italia si moltiplicavano le iniziative in nostro sostegno. E anche all’estero, come quando il procuratore capo Giancarlo Caselli, deus ex machina dell’inchiesta che ci ha condotto in carcere, è stato duramente contestato in Svizzera.
Queste erano le cose che mi passavano per la testa, mentre mi rivestivo dopo l’umiliazione subita.
E dentro di me ridevo.
Sapevo di essere io il più forte.
Lo Stato, per mezzo di giudici e poliziotti, avrebbe potuto anche distruggere la mia esistenza.
Io ho già vinto.

Tobia Imperato

Dal sito NOTAV.info:

Apprendiamo con disappunto dal sito de LaRepubblica di Milano di un’iniziativa fatta da una decina di militanti di Forza Nuova (organizzazione neofascista) di fronte alla sede del Giornalee rivendicata come azione No Tav.

Stamane quindi, mentre sfilava per le strade della città un corteo di studenti No Tav che in tarda mattinata ha poi occupato  i binari della stazione Milano-Rogoredo, un manipolo di nostalgici fascisti ha deciso di farsi un po’ di pubblicità con la bandiera No Tav in mano.

Noi che in questa valle abbiamo combattuto contro le forze di occupazione nazifascista e che sentiamo nostra la storia di tutti coloro che per il nostro futuro le hanno combattute fino alla morte, non possiamo che leggere in questo gesto da parte di Forza Nuova Milano una provocazione bella buona.

Invitiamo pertanto questi loschi personaggi a desistere dal fare qualsiasi altra iniziativa a nome del movimento No Tav.

No Tav – Francia: sabotaggi e azioni solidali in Savoia e a Lione

No TAV – Dall’altro lato delle Alpi.

1. Sabotaggi in Savoia.

Apprendiamo dai media di regime che nel primo mattino di sabato 3 marzo ci sono stati alcuni sabotaggi alla rete ferroviaria francese. Tre incendi hanno colpito le strutture ferroviarie nei comuni di La Ravoire, Saint-Pierre-d’Albigny e Chamousset, vicino a Chambéry (Savoia).
I sabotaggi, di cui almeno due sulla linea ad alta velocità (TGV) hanno provocato ritardi, per gran parte della giornata di sabato, ad un centinaio di treni sulle tratte che vanno da  Chambéry a Modane (e l’Italia), Bourg-Saint-Maurice e Grenoble. A subire ritardi, quindi, oltre ai treni carichi di turisti che vanno a fare sci in zona (in Francia è periodo di vacanze scolastiche), i TGV diretti in Italia.
Sono stati dati alle fiamme i cavi di segnalazione, che sono particolarmente importanti su quella linea perché il TGV ha un solo binario, utilizzato nei due sensi di marcia. A quanto si legge, ignoti hanno scoperchiato le canaline in cemento che scorrono accanto ai binari e dato fuoco, per mezzo di  stracci imbevuti di benzina ed olio, ai cavi che ci sono dentro (quelli di segnalazione, appunto). Su una garitta delle ferrovie che si trova accanto ad uno degli incendi è stata lasciata la scritta NO TAV.
La polizia afferma di non avere la certezza che i sabotaggi siano da mettere in relazione con quanto sta succedendo in Valsusa (!), ma un gran numero di gendarmi, aiutati da due elicotteri equipaggiati di telecamere termiche, è stato mandato a tenere d’occhio i binari di quella zona…

Riassunto ed adattato da:
http://cettesemaine.free.fr/spip/article.php3?id_article=4793

2. Intanto, a Lione.

Giovedì 1 marzo a Lione c’è stata una manifestazione in solidarietà con il movimento No TAV. Ad un certo punto, un gruppo di persone a volto coperto si e staccato dal corteo ed ha obbligato un operaio ad aprire la porta di un centro tecnico delle ferrovie. Il gruppetto di manifestanti è salito sui binari ed ha lanciato alcuni sacchi di sabbia sui cavi aerei che alimentano i treni, bloccandoli. Tutti i treni che dovevano passare di lì sono stati così ritardati di un’ora e mezza (su uno di quelli c’erano pure due ministri, in visita in zona!). La notte precedente, invece, era stata gettata della vernice e fatte delle scritte contro il TAV sulle mura del consolato italiano della città.

Riassunto ed adattato da:
http://cettesemaine.free.fr/spip/article.php3?id_article=4789