Torino – Arresti al Cie di Torino dopo gli incendi

da macerie

Dopo una settimana di incendi, durante la quale la polizia si è limitata a minacciare i reclusi e a liberare la gente che non sapeva più dove rinchiudere, è iniziato il contrattacco repressivo nel Cie di corso Brunelleschi: in mattinata gli agenti hanno arrestato sei ragazzi nigeriani e un tunisino prelevato dall’isolamento sabato sera, accusandoli presumibilmente dei danneggiamenti degli ultimi due giorni.

Si stima che al momento i reclusi rimasti al Cie di corso Brunelleschi siano meno di una quarantina, le donne nell’area verde, e gli uomini in quel che resta in piedi: una stanza dell’area blu, la mensa dell’area viola, e qualche cella di isolamento. I reclusi raccontano infine di aver visto un idraulico e un elettricista di qualche ditta esterna lavorare alla ristrutturazione dell’area gialla.

In attesa di avere notizie sulla situazione carceraria degli arrestati, vi diamo già un appuntamento in solidarietà con chi lotta nei Centri: domenica 23 marzo, alle ore 18, presidio sotto alle mura del Cie di corso Brunelleschi.

Francoforte: azione di solidarietà per “Lampedusa in Hamburg”

Solidarietà con i rifugiati

Durante la notte da Mercoledì a Giovedi 17.10.2013 abbiamo attaccato un ufficio della SPD ( Partito Socialdemocratico di Germania) nel distretto Nordend di Frankfrut , e distrutto le finestre e le porte .

Funzionari di partito come la SPD sindaco Olaf Scholz sono responsabili della politica nei confronti dei rifugiati in Amburgo , una politica che esclude e criminalizza le persone a causa del loro background , la storia o il colore della pelle . Sappiamo che , per quanto riguarda tali questioii, la SPD ad Amburgo non è diversa da SPD di Francoforte . Pertanto , questo attacco non si applica al DOCUP solo a Francoforte , ma è invece è  diretto contro l’intero partito e chi sostiene questa politica .

L’arrivo dei rifugiati in Europa è la conseguenza delle parole d’ordine capitaliste, che rendono impossibile per gran parte dell’umanità  condurre una vita di autodeterminazione . Un volo per i ghetti benestanti d’Europa sembra essere l’ ultima possibilità di fuga dalla persecuzione e minaccia di esistenza economica . Le élite politiche rispondono con leggi discriminatorie , l’Unione europea , con la preclusione militare . In Germania , gli immancabili risentimenti si esprimono sempre con l’opposizione attiva ai rifugiati .

Ci leviamo contro un tale sistema di sfruttamento , contro questa politica , e contro il razzismo quotidiano del sociale “medio “, e invece promuoviamo la nostra solidarietà con i rifugiati e la nostra lotta contro il capitale , gli stati e le nazioni .

Con questa azione siamo solidali con gli esseri umani “illegali” ad Amburgo e ovunque . Sosteniamo la richiesta di un diritto di soggiorno per tutti.

Vogliamo anche inviare  saluti di solidarietà a tutti gli attivisti che , ad Amburgo e altrove , hanno messo su una lotta contro questa politica razzista .

No Border , No Nation!

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