Dal sito NOTAV.info:

Apprendiamo con disappunto dal sito de LaRepubblica di Milano di un’iniziativa fatta da una decina di militanti di Forza Nuova (organizzazione neofascista) di fronte alla sede del Giornalee rivendicata come azione No Tav.

Stamane quindi, mentre sfilava per le strade della città un corteo di studenti No Tav che in tarda mattinata ha poi occupato  i binari della stazione Milano-Rogoredo, un manipolo di nostalgici fascisti ha deciso di farsi un po’ di pubblicità con la bandiera No Tav in mano.

Noi che in questa valle abbiamo combattuto contro le forze di occupazione nazifascista e che sentiamo nostra la storia di tutti coloro che per il nostro futuro le hanno combattute fino alla morte, non possiamo che leggere in questo gesto da parte di Forza Nuova Milano una provocazione bella buona.

Invitiamo pertanto questi loschi personaggi a desistere dal fare qualsiasi altra iniziativa a nome del movimento No Tav.

No Tav – Francia: sabotaggi e azioni solidali in Savoia e a Lione

No TAV – Dall’altro lato delle Alpi.

1. Sabotaggi in Savoia.

Apprendiamo dai media di regime che nel primo mattino di sabato 3 marzo ci sono stati alcuni sabotaggi alla rete ferroviaria francese. Tre incendi hanno colpito le strutture ferroviarie nei comuni di La Ravoire, Saint-Pierre-d’Albigny e Chamousset, vicino a Chambéry (Savoia).
I sabotaggi, di cui almeno due sulla linea ad alta velocità (TGV) hanno provocato ritardi, per gran parte della giornata di sabato, ad un centinaio di treni sulle tratte che vanno da  Chambéry a Modane (e l’Italia), Bourg-Saint-Maurice e Grenoble. A subire ritardi, quindi, oltre ai treni carichi di turisti che vanno a fare sci in zona (in Francia è periodo di vacanze scolastiche), i TGV diretti in Italia.
Sono stati dati alle fiamme i cavi di segnalazione, che sono particolarmente importanti su quella linea perché il TGV ha un solo binario, utilizzato nei due sensi di marcia. A quanto si legge, ignoti hanno scoperchiato le canaline in cemento che scorrono accanto ai binari e dato fuoco, per mezzo di  stracci imbevuti di benzina ed olio, ai cavi che ci sono dentro (quelli di segnalazione, appunto). Su una garitta delle ferrovie che si trova accanto ad uno degli incendi è stata lasciata la scritta NO TAV.
La polizia afferma di non avere la certezza che i sabotaggi siano da mettere in relazione con quanto sta succedendo in Valsusa (!), ma un gran numero di gendarmi, aiutati da due elicotteri equipaggiati di telecamere termiche, è stato mandato a tenere d’occhio i binari di quella zona…

Riassunto ed adattato da:
http://cettesemaine.free.fr/spip/article.php3?id_article=4793

2. Intanto, a Lione.

Giovedì 1 marzo a Lione c’è stata una manifestazione in solidarietà con il movimento No TAV. Ad un certo punto, un gruppo di persone a volto coperto si e staccato dal corteo ed ha obbligato un operaio ad aprire la porta di un centro tecnico delle ferrovie. Il gruppetto di manifestanti è salito sui binari ed ha lanciato alcuni sacchi di sabbia sui cavi aerei che alimentano i treni, bloccandoli. Tutti i treni che dovevano passare di lì sono stati così ritardati di un’ora e mezza (su uno di quelli c’erano pure due ministri, in visita in zona!). La notte precedente, invece, era stata gettata della vernice e fatte delle scritte contro il TAV sulle mura del consolato italiano della città.

Riassunto ed adattato da:
http://cettesemaine.free.fr/spip/article.php3?id_article=4789

Pistoia – La strage è fascista! Dossier su Casa Pound

Mettiamo on line il dossier realizzato e distribuito qualche tempo fa dagli antifascisti ed antirazzisti pistoiesi a seguito dell’uccisione a Firenze, da parte di Gianluca Casseri militante di Casa Pound, di Samb e Diop, ambulanti senegalesi.

 

CLICCA QUI PER SCARICARE IL DOSSIER

Russia – Ucciso un anarchico antifascista

fonte: avtonom.org
trad. in spangolo: es.contrainfo.espiv.net
trad. Culmine

Alle 6.30 della mattina del 9 febbraio, un portiere ha trovato nella zona circostante l’istituo FIAN il cadavere di Nikita Kalin, nato nel 1991. La polizia, giunta sul posto alle 8.00, alle 11.00 ha informato la madre dell’assassinio del compagno. Nikita è stato pugnalato 61 volte, inoltre aveva diverse fratture alle costole ed anche la testa presentava delle ferite. Gli assassini non avevano rubato nulla. Per il momento, la polizia ha arrestato un sospetto, i cui vestiti avevano macchie del sangue di Nikita.

E’ ovvio che Nikita è stato attaccato da un gruppo. In via non ufficiale la polizia ha informato la madre che il sospetto, arrestato, è un nazi e che non fornirà ulteriori informazioni sugli altri sospettati. Nonostante la ferocia dell’assassinio, la polizia non ha ancora interrogato la madre di Nikita né un suo amico, che è stato l’ultimo a vederlo. Per questo si sospetta che si cercherà di coprire il caso, come frequentemente avviene in Russia. Ciò nonostante, il sospetto ha già un avvocato.

Si teme che le indagini della polizia si stiano orientando a favore dell’arrestato, per questo c’è bisogno di tutto l’appoggio possibile. Attualmente, una organizzazione per i diritti umani ha offerto un appoggio giuridico fornendo un legale, ma c’è ancora bisogno di denaro per le spese del funerale.

Nikita proveniva da una semplice famiglia di lavoratori e non ha mai nascosto le sue idee antifasciste ed anarchiche. Se volete aiutare gli amici e la famiglia nella raccolta del denaro necessario per il funerale, lo si può fare attraverso la Croce Nera Anarchica di Mosca cliccando qui.

Nikita in un presidio antielettorale, con un cartello in cui si può leggere: “Non abbiamo bisogno di nessuna autorità! Libertà o morte! Il nostro candidato è l’autogoverno!”

Il Caselli piangente…

Gian Carlo Caselli e i No Tav : «C’è un clima d’odio, vogliono zittirmi»

Il procuratore di Torino che ha ottenuto l’arresto di alcuni esponenti del movimento: «Non la do vinta ai violenti, gli incontri si faranno in luoghi sicuri. Mi ricordano i camorristi».
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E’ singolare come chi difende gli interessi di un opera inutile, dannosa per l’ambiente e per chi gli abita attorno, permeata da pesanti infiltrazioni mafiose e regolata da una speculazione sistematica si permetta di tacciare di “Camorristi” chi lotta per un futuro diverso e per la propria sopravvivenza. D’altra parte il potere non ammette alterità e la combatte con le armi che gli sono consone: la diffamazione, la montatura, la violenza.
Il nostro dice che non la darà vinta ai violenti, ma cos’è la violenza? E’ violenza un sasso? E migliaia di lacrimogeni CS, quelli che i trattati internazionali hanno vietato in guerra perché cancerogeni e mutogeni(!), utilizzati solo dalla polizia italiana contro le popolazioni in lotta e dall’esercito israeliano in Palestina, non lo è?
Caselli è solo un cane da guardia ben pettinato del privilegio e degli interessi legati al suo partito di riferimento (il Partito Devastatore) e a quelli delle grandi lobbies economiche a loro collegate, la Impregilo di Ligresti, la CMC di Ravenna (della quale Bersani è stato dirigente), ecc…
C’è chi davanti a tutto ciò la testa non vuol chinarla, costi quel che costi. A SARA’ DURA!
Caro Caselli, a Settembre ti aspettiamo a Quarrata!

Riottosi senza quartiere.

No Tav – Lettera di Marcelo dal carcere di San Vittore

Riceviamo e diffondiamo:

Sabato 18 ci è arrivata questa lettera del nostro compagno Marcelo, attualmente detenuto nel carcere di San Vittore a Milano:
Per scrivergli : Marcelo Damian Jara Marin – Casa circondariale di Milano San Vittore – Piazza Filangieri 2 – 20123 MILANO

Il vostro calore e la vostra solidarietà riscaldano queste mura fredde. Non mi sono mai sentito solo, sapere che la nostra lotta non è stata invano mi dà la forza che serve in momenti come questi. Ciò che non ci distrugge ci rende più forti.

Questa operazione di polizia non è stata fatta a caso, è stata studiata per cercare di attaccarci su due fronti.

Da una parte cercano di criminalizzare la lotta No TAV per colpire e fare paura a chiunque abbia avuto la pretesa di difendere il suo territorio, la sua vita, il suo presente. Questo perchè sanno bene che la rivoluzione è contagiosa. Tra il Cairo, Tunisi, Atene, Londra, Roma, i partigiani di ieri e i forconi di oggi, la Val Susa, c’è tanto in comune: i funerali dell’indignazione e la presa di posizione collettiva.

Abbiamo mangiato, vissuto e lottato insieme a quella bellissima gente che sono i valsusini. Tutti insieme giorno per giorno, metro per metro, così si sono venuti a creare dei legami affettivi solidi e indistruttibili, è qui che ci attaccano ancora com’è successo qui a Milano con “la banda delle fotocopie”, a Bologna con Fuori Luogo, a Firenze con tutto il movimento studentesco, a Cuneo con gli antifascisti.

In Val Susa si è creata una comunità in lotta che ha messo in atto la critica più radicale al sistema capitalistico degli ultimi anni in Italia e non solo. Il TAV è più che una grande opera inutile e nociva, in Val Susa si giocano le sorti della democrazia, non possono permettere che la volontà di un’intera popolazione vinca davanti agli affari sporchi delle quattro mummie che ci governano.

La militarizzazione del territorio è lo specchio della loro prepotenza, vogliono costringerci con la forza al silenzio e alla sopravvivenza cercando di annullare qualsiasi dimostrazione di autonomia e di riappropriazione della vita.

La Libera Repubblica della Maddalena e tutti i campeggi che ne sono seguiti erano proprio questo: riappropriazione della vita e autonomia, rifiuto del silenzio e della sopravvivenza, per questo il TAV è guerra alla vita.

Abbiamo imparato a non cadere nelle loro trappole. Hanno occupato la nostra Valle, ferito giovani e vecchi con lanci di CS ad altezza uomo, distrutto il nostro territorio, ma abbiamo imparato a non avere paura.

L’evidenza è davanti agli occhi di tutti e mi dispiace deludere le forze dell’ordine, i magistrati e i giornalisti ma nella lotta No TAV non ci sono pacifisti da una parte e “black bloc” venuti da Saturno dall’altra. L’unica divisione che c’è è una bellissima barricata che divide i No TAV da chi fa carriera con l’infamia e il potere.

Un caloroso abbraccio ai No TAV che sono in carcere in giro per l’Italia, a chi ha altre misure cautelari, un abbraccio a tutt*.

La legge non è altro che la cristallizzazione dei rapporti di forza esistenti, per questo mi permetto con modestia di finire questa lettera con una frase che qualcuno dall’altra parte del mondo pronunciò davanti ad una giuria tanti anni fa:

CONDANNATECI PURE
SARÀ LA STORIA AD ASSOLVERCI

A SARÀ DURA!

http://notavliberi.noblogs.org

NUOVA OCCUPAZIONE A FIRENZE: PROGETTO CONCIATORI HA CAMBIATO STRADA MA NON IL PROPRIO INDIRIZZO

Riceviamo e pubblichiamo:

Quest’oggi è stato occupato e restituito all’utilizzo pubblico, collettivo, sociale, di quartiere e della città tutta uno spazio in  VIA GIANO DELLA BELLA 22.
 
Il 19 Gennaio il comune di Firenze ha sgomberato gli spazi sociali di Via dei conciatori consegnando un pezzo di patrimonio pubblico, di tutti i cittadini, alla società immobiliare Toscotre srl. Un’operazione vergognosa, effettuata con l’impiego di ben 280 tra poliziotti e carabinieri, che ha avuto lo scopo di adempiere ai doveri della speculazione e del capitale. In Via dei conciatori si è costruito e lottato per la difesa dei beni collettivi, per il diritto ad una socialità, ad una aggregazione culturale e politica di base, non mercificata. Precari, studenti, disoccupati, pensionati, lavoratori a presidio di tutto ciò si prendono uno luogo di autorganizzazione della propria sopravvivenza fisica e mentale. Chiunque si trovi nelle medesime condizioni è invitato a non arrendersi al pregiudizio, ma ad avere la curiosità di partecipare al progetto! Mutuo appoggio, solidarietà, autoresponsabilizzazione sono oggi l’unica via da percorrere per riprendere in mano le proprie esistenze e non soccombere alla violenza delle merci, del mercato e delle istituzioni. L’edificio di proprietà pubblica viene per volontà diretta dei cittadini, come è giusto che sia, restituito ai legittimi proprietari. PER QUESTO SIAMO LIETI DI INVITARVI STASERA ALLA CENA SOCIALE ORE 20:00 IN VIA GIANO DELLA BELLA 22 (TRA PIAZZA TASSO E P.TA ROMANA) NOI SIAMO AL PRIMO PIANO (ENTRANDO CORRIDOIO A DESTRA, SALI LE SCALE E POI ANCORA A DESTRA). PORTATE QUELLO CHE VI PIACEREBBE TROVARE (CIBO, BEVANDE, MUSICA, COLORI, CHITARRE…)!!! L’EDIFICIO GIA UTILIZZATO DA ALTRI GRUPPI E COMUNIT, CON LE QUALI ANCORA NON ABBIAMO STABILITO UN RAPPORTO, PER QUESTO ENTRANDO CERCHIAMO DI RISPETTARE LO SPAZIO DA LORO ABITATO E LA POSSIBILE SORPRESA NEL VEDERE ARRIVARE PERSONE SCONOSCIUTE (A FROTTE?!!!!)! A PRESTO! PROGETTO CONCIATORI
 
PROGETTO
CONCIATORI
www.progettoconciatori.noblogs.org