Maurizio Alfieri trasferito di nuovo a Spoleto
Con un telegramma Maurizio ci ha avvisato che il 4 marzo è stato trasferito di nuovo nel carcere di Spoleto, e qui sottoposto ancora al regime di isolamento. Continua a leggere
Maurizio Alfieri trasferito di nuovo a Spoleto
Con un telegramma Maurizio ci ha avvisato che il 4 marzo è stato trasferito di nuovo nel carcere di Spoleto, e qui sottoposto ancora al regime di isolamento. Continua a leggere
Sabato 26 gennaio ci siamo ritrovati a Napoli per l’assemblea Uniti contro la repressione.
Uno dei punti della discussione è stata la mobilitazione lanciata dal Coordinamento dei detenuti che va dal 5 al 20 aprile.
Da uno stralcio del comunicato “…Noi non ci accontentiamo di aver creato un primo momento di conflitto, noi vogliamo e possiamo fare di più e puntiamo a una reale modifica di questo sistema carcerario indicendo per il mese di aprile una nuova mobilitazione con scioperi della fame, battiture, rifiuto del vitto e forme di lotta autodeterminate, tanto incisive quanto il contesto più lo permetta…Con questa nuova protesta è nostra intenzione mettere al centro delle rivendicazioni l’urgente necessità di un’amnistia generalizzata in nome della libertà e l’abolizione dell’ergastolo. Ribadiamo il nostro NO a differenziazioni, trasferimenti punitivi e isolamento, rinnoviamo le precedenti richieste quali migliori condizioni di vita, soluzioni all’emergenza del sovrafollamento, il rispetto dei diritti naturali dell’uomo che qui dentro ci vengono negati, l’abolizione dei regimi di tortura legalizzati quali: 41bis, 14bis ed alta sorveglianza, dei reati ostativi e la liberazione di tutti i malati cronici reclusi…”
Rispetto alla mobilitazione indetta per il mese di settembre 2013 che ha raccolto una vasta partecipazione all’esterno delle carceri, questa volta si può pensare di costruire una giornata coordinata tra tutte quelle realtà di movimento e singoli compagni che già si erano mobilitati, provando a dare piu’ forza a questa nuova protesta. Per chi pensa che la lotta contro il carcere dev’essere sostenuta ed estesa troviamoci per parlarne tutti insieme SABATO 8 MARZO alle ore 14.30 presso il Circolo Iqbal di Bologna in via dei Lapidari 13/L
Due giorni benefit organizzati dai compagni del Bencivenga Occupato con i tre compagni arrestati in Messico (Amelie, Fallon e Carlos)
riceviamo e diffondiamo:
Nella sua ultima lettera Gianluca, detenuto nella sezione AS2 del carcere di Alessandria, ci informa che è stata fissata al 26 marzo, a Roma, l’udienza preliminare del processo che lo vede imputato assieme ad Adriano, detenuto invece a Ferrara, per 270bis più i reati specifici di incendio, danneggiamento, deturpamento, furto aggravato. La sua intenzione è quella di presenziare all’udienza.
In attesa di aggiornamenti,
Cassa di Solidarietà Aracnide
Il 24 febbraio il giudice Manuela Cortelloni, dopo un lungo dibattimento, ha emesso sentenza contro Andrea, Sabbo e Gabriele accusati di aver danneggiato il CIE modenese dopo un presunto blitz in stile paramilitare. Le pene sono di 1 anno per Andrea e Sabbo (senza la condizionale) e di 8 mesi per Gabriele (che ora è completamente libero). Per Andrea e Sabbo persiste la misura cautelare dell’ obbligo di dimora con restrizioni notturne.
Se ci saranno novità seguiranno aggiornamenti.
NO CIE! BASTA LAGER!
Oggi il gip ha rigettato tutte le istanze, pertanto Mattia e Niccolò hanno ancora il divieto di incontro con conseguente riduzione delle ore d’aria. Anche la situazione di Claudio rimane invariata: a causa del divieto di incontro con due dei tre detenuti presenti nella sezione ad Alta sicurezza, e della scelta del terzo di svolgere la socialità unitamente agli altri due, si trova in completo isolamento.
il gip ha anche rigettato le istanze contro la sospensione dei colloqui ai conviventi.
Sabato 15 febbraio, mentre all’esterno del Cie di Caltanissetta si tiene un un presidio per la chiusura del Centro, cinque prigionieri approfittano della confusione creatasi all’interno e tentano la fuga superando muri e cancelli. La polizia riesce a catturare tre fuggiaschi, ma due riescono a far perdere le proprie tracce e a riconquistare la libertà. Sempre a Caltanissetta, meno di due settimane fa altri quattro prigionieri erano riusciti a fuggire col favore delle tenebre.
L’ansa la racconta così:
(ANSA) – ROMA, 15 FEB – Momenti di tensione nel pomeriggio al corteo dei Movimenti che si è svolto a Roma per chiedere la chiusura dei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie). I manifestanti hanno “assediato” il Cie di Ponte Galeria ed hanno attaccato le recinzioni con corde e rampini ed un fitto lancio di petardi, razzi, fumogeni e pietre contro le forze dell’ordine al grido di “Chiudere Ponte Galeria”. La polizia per contenere i manifestati ha lanciato alcuni lacrimogeni.