Critica radicale: La leggenda della valle che non c’è (Da Avalanche)

Pubblichiamo il nostro contributo uscito sul numero 4 di Avalanche:

La leggenda della valle che non c’è

Non è semplice sintetizzare in un articolo la questione valsusina ed il ruolo che gli anarchici – alcuni – si sono “ritagliati” al suo interno, la faccenda è molto ampia ed articolata, ci limiteremo quindi a dare la nostra chiave di lettura su certe dinamiche che abbiamo potuto osservare in alcuni anni di permanenza nella famigerata “valle che resiste”. In primis necessita mettere in luce quello che è il modus operandi che i detentori della linea politica di movimento hanno impostato/imposto e che portano avanti, con buona pace degli anarchici/notav.

Partiamo dalla conclusione: in Val di Susa sussistono reali possibilità di rivolta, in essere o in potenza, che possano mirare all’abbattimento delle logiche di dominio quali le conosciamo e con le quali come anarchici confliggiamo quotidianamente? La risposta è no. In Val di Susa lo scenario è quello classico della lotta di cortile che si sostanzia su un territorio certo ampio ma che risente appunto di tutti i limiti dei movimenti «non nel mio giardino». Come abbiamo più volte avuto la possibilità di notare, il movimento valsusino nella sua grande maggioranza non è interessato alle lotte che si svolgono lontano dei suoi confini e se ne trattano lo fanno solo o per strumentalizzazione politica o per una questione di empatia superficiale e tutta “religiosa” che non è quindi interessata a rilevare similitudini e differenze dei conflitti in atto e di trarne un ragionamento generale di critica ed attacco al potere, che infatti non viene rifiutato né messo in discussione ma del quale si chiede sostanzialmente una gestione più “equa”. Continua a leggere

Avalanche, uscito il numero 4

E’ uscito il numero 4 di Avalanche (QUI il link per scaricare numeri vecchi e nuovi), una pubblicazione di critica anarchica internazionale. In questo numero tra i tanti articoli trova spazio anche una riflessione mia e di V sulla lotta in Val di Susa e sulle criticità ad essa legate, troppo spesso e sistematicamente eluse da alcuni Anarchici che di quell’esperienza rivendicano appartenenza e, sostanzialmente i metodi. Avalanche esce in Inglese, francese e castigliano. Nei prossimi giorni pubblicheremo il nostro contributo in italiano.

Di seguito l’indice degli articoli:

4 – (Uruguay) A necessary introduction to an even more necessary work
7 – (Mexico) The libertarian apology towards juridical language
10 – (Mexico) The conflict in Mexico and a critique of the anarchist milieu
13 – (Chile) About the danger of transforming anarchy into a series of “alternative” practices without offensive content against power
15 – (USA) We welcome the fire, we welcome the rain
19 – (Switzerland) Against the “city of the rich”
26 – (Spain) Pandora’s box and the hotchpotch of Spanish anti-terrorism
29 – (Italy) The legend of the valley that does not exist
34 – (Grece) Statement of anarchist comrade Andreas- Dimitris Bourzoukos, in the trial for the Velvento, Kozani double bank robbery case
39 – (Grece) Regarding the new law

Rivista “Avalanche”: “Percorsi liberatori d’attacco”. Testo di Nikos Romanos su organizzazione, sigle ed acronimi

Il seguente testo intende essere la continuazione del dialogo sugli strumenti dell’insurrezione anarchica e sui modi di organizarci; un dialogo iniziato ad un incontro anarchico internazionale in una campagna francese e che adesso continua da una cella del carcere in Grecia. Continua a leggere