Sull’attacco alla caserma Battisti di Trento [dai redattori di Romperelerighe]

Abbiamo appreso con gioia dai media locali che nella notte del 16 febbraio una molotov è stata lanciata all’interno delle mura della caserma Battisti di Trento, colpendo e incendiando un camion militare lì parcheggiato. Nella caserma Battisti è alloggiato il “secondo reggimento guastatori alpino”, reparto “d’elitè” del corpo armata alpino, inquadrato all’interno della brigata “Julia”.
Vogliamo ricordare, con questo breve scritto, le responsabilità immense che hanno questi assassini in divisa in tutte le guerre e nei massacri del militarismo di casa nostra nell’ultimo secolo. Il secondo reggimento guastatori alpino è stato impiegato due volte nell’occupazione militare dell’Afghanistan (nel 2010 e nel 2013), nell’occupazione della Bosnia-Erzegovina (dal 1998 al 2004), nei massacri compiuti dall’esercito italiano in Somalia a metà degli anni ’90, in Mozambico e nella terza invasione dell’Albania nel 1993 con “ l’operazione Pellicano”.
Non è retorico né ridondante, secondo noi, ricordare che il “medagliere” di questa unità scelta dell’esercito italiano è grondante di sangue, essendosi schifosamente “distinto” nella repressione della resistenza contadina nel mezzogiorno d’Italia subito dopo l’unità d’Italia, nella colonizzazione dell’ Eritrea e della Libia e nella guerra anti-partigiana nei Balcani durante il secondo conflitto mondiale.

La redazione di Romperelerighe

Trento – Attacco alla caserma Battisti: danneggiato veicolo militare

“Trento Attacco alla caserma Battisti: un mezzo danneggiato, un bastone tra le ruote della guerra.”

Segue quanto riportato dai media locali (Trento Today del 16 febbraio 2015):

Attentato questa notte verso le 4 alla caserma Battisti di via Clarina. Una molotov è stata lanciata all’interno delle mura della caserma, l’ordigno è esploso nel parcheggio, in prossimità di un camion che si è incendiato. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Trento che hanno spento l’incendio in pochi minuti. Non ci sono stati feriti nè rivendicazioni del gesto. Sull’episodio sono state avviate le indagine dei carabinieri.

Trento – Distrutti bancomat e vetrine in solidarietà con arrestatx Op. Pandora

Apprendiamo, dai media locali, che nella notte tra l’otto ed il nove gennaio nel quartiere S. Pio X a Trento, sono state distrutte vetrate e bancomat di alcune banche. Dalle foto emerge la rivendiacazione “arrestati di barcellona liberi (A)”.

Trento – “Benvenuto Padoan”

Apprendiamo dai giornali locali che sabato 31 maggio alle 13 nella zone Borghera di Trento sono state sfasciate le vetrate e i bancomat della Banca di Trento e Bolzano, l’Unicredit, la Banca Popolare e l’agenzia del lavoro Adecco.
Sembra che una ventina di persone organizzate in quattro gruppi abbiano colpito con mazze e bombolette per oscurare le telecamere. Pochi minuti dopo è arrivata la polizia, ma sembra che sia rimasta a guardarsi attorno.
Su una vetrina c’era scritto “benvenuto Padoan (A)”, proprio al ministro dell’Economia è stata dedicata la “spaccata”, il quale doveva parlare poche ore dopo nel centro della città blindata per lo svolgersi del Festival dell’economia.

Trento – Perquisito lo spazio “El Tavan” e alcune abitazioni per azione in solidarietà con detenuti in lotta

Durante la mattina del 15 ottobre lo spazio anarchico “El Tavan” e alcune abitazioni vengono perquisite dai carabinieri per denunce a carico di 2 compagni. Le perquisizioni sono legate ad un’azione avvenuta nella notte tra il 30 settembre e il 1 ottobre, durante la quale, a quanto appreso dai media locali, veniva imbrattata l’entrata del tribunale di sorveglianza con della vernice, sigillate le porte e lanciati dei sassi contro le vetrate. Infine è stata trovata la scritta “Solidarietà con i detenuti”.
Crediamo che l’insistenza di queste pressioni siano, ancora, sintomo di quanto la solidarietà nei confronti di chi vorrebbero completamente isolato possa essere fastidiosa.
Nuovamente, solidarietà con i detenuti in lotta!

compagne e compagni

Comunicato NO TAV riguardo il processo del 27 Febbraio

PRECISAZIONI E SOLIDARIETA’

Mercoledì 27 febbraio si terrà a Trento il processo contro gli anarchici trentini accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo.
Nessuna prova sui fatti specifici contestati, ma generiche accuse di aver compiuto azioni illegali e di aver organizzato e animato le lotte sociali contro il progetto TAV e la base di Mattarello.
Ingenti risorse economiche investite e anni di indagine con pedinamenti e intercettazioni, coordinati dalla procura di Trento, per un inchiesta che da subito si è rivelata debole.
Tra le accuse più assurde che vengono mosse agli attivisti trentini vi è quella di aver organizzato e diretto gli scontri avvenuti il 3 luglio 2011 in val di Susa tra migliaia di attivisti NO TAV e le forze di polizia durante l’assedio al cantiere della Maddalena di Chiomonte.
In merito, il Movimento NO TAV al fine di consegnare alla storia quella che è stata la realtà dei fatti ci tiene a precisare quanto segue: Continue reading