Genova [Italia]: Compagno anarchico perquisito e accusato

Da RadioAzione:

Questa mattina, alle ore 06:00 del 28 aprile, a Genova, i carabinieri del R.O.S. hanno effettuato una perquisizione a casa di un compagno anarchico genovese indagato per (come scritto da verbale) “pubblica istigazione a commettere atti di terrorismo nonché pubblica apologia di un delitto di terrorismo, segnatamente istigazione a compiere azioni dirette (ossia atti violenti con finalità di terrorismo) nonché apologia del delitto di lesioni aggravate dalla finalità di terrorismo consumato in danno di Roberto Adinolfi in data 7 maggio 2012, e rivendicata in data 11 maggio 2012 dal Nucleo Olga/FAI-FRI”. In Genova il 15 maggio mediante redazione di un documento pubblicato sul sito web Informa-azione.

Lo scritto in questione era stato pubblicato sui siti e firmato dal compagno con il proprio nome dopo le dissociazioni che alcuni genovesi vollero prendere nei confronti di chi attaccò Adinolfi.

Nella perquisizione sono stati sequestrati al compagno 2 computer, 1 hard disk, 2 USB Stick e materiale cartaceo.

Non un passo indietro!

Solidarietà a Nicola e Alfredo! Continue reading

Aggiornamento sul processo contro Billy, Costa e Silvia

Il 23 aprile si è svolta presso il tribunale di Torino l’udienza preliminare che vede imputati Billy, Costa e Silvia con l’accusa di voler attaccare con esplosivo il centro di ricerche IBM a Zurigo.
L’udienza è stata rinviata all’11 Giugno per una mancanza di documentazione inerente alla sentenza definitiva svizzera che ha fatto già scontare anni di carcere per gli stessi reati per cui oggi la procura di Torino vuole procedere.

RILANCIAMO LA LOTTA ALLE NOCIVITA’

silviabillycostaliberi.noblogs.org
resistenzealnanomondo.org

Milano: contestato l’incontro Happy Biotech in solidarietà con Billy, Costa e Silvia, Lucio, Graziano e Francesco.

coniglioIl 23 aprile, in occasione dell’inizio dei processi ai/alle nostrx amicx e compagnx Billy, Costa, Silvia e Lucio, Graziano e Francesco, istituiti dalla procura torinese, una decina di solidali hanno interrotto un convegno dal ridicolo nome “Happy Biotech” organizzato dall’Università degli studi di Milano.
L’intento dell’evento era di “avvicinare il più possibile la città a una conoscenza più approfondita delle biotecnologie e delle relative applicazioni in ambito biologico-industriale, farmaceutico, medico, veterinario o agro-ambientale e alimentare”.

A portare avanti la solita propaganda pro-biotech c’erano personaggi come Roberto Pilu, biologo ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Agrarie all’Università degli Studi di Milano, che collabora con varie multinazionali del settore biotech, tra cui Pioneer e Syngenta; il prof. Martin Kater, titolare dei corsi di genetica e genomica funzionale; e Adriana Maggi, ricercatrice e professoressa di Biotecnologie Farmacologiche dell’Università di Milano,  oltre che presidentessa della TOP srl (Transgenic Operative Products) di Lodi, azienda biotecnologica che si occupa di creare nuovi “modelli” di topi transgenici per esperimenti di tossicologia e per i test di nuovi farmaci, ed effettua anche esperimenti su di essi per conto terzi. Animali creati appositamente per la ricerca, che vivono tutta la loro esistenza tra le mura asettiche di un laboratorio, rinchiusi in scatole di plexiglass aspettando di morire nel “sacro nome della scienza”. TOP srl ha inoltre stipulato un contratto con Charles River, azienda leader mondiale nella fornitura di animali da laboratorio geneticamente modificati.

Abbiamo deciso di interrompere la conferenza quando sul palco è salita Adriana Maggi, convinta vivisettrice e assassina di animali, aprendo uno striscione e urlando tutto il nostro disgusto per questi personaggi che si credono i padroni della Terra.
Qualche studente presente alla conferenza ci ha chiesto di rimanere fino alla fine per il dibattito, ma per noi dibattere con costoro non ha senso, sennò saremmo tra le fila di partiti come M5S o i VERDI a chiedere voti, o nell’organigramma del WWF o di Greenpeace pronti a ricevere il 5Xmille o una firma per dire no agli OGM, perdendo tempo in dibattiti che non fanno altro che muovere l’aria.
Noi siamo in guerra con questi produttori di veleni, non vogliamo un’esistenza democraticamente pacifica per entrambi – vogliamo la distruzione di ciò che ci sta distruggendo, e lo vogliamo ORA.
Abbiamo dunque lasciato il convegno ribadendo la nostra totale solidarietà a chi si ribella a questo esistente, a chi non si rassegna a vedere il selvaggio sempre più stretto nella morsa di cemento ed ipertecnologia (di cui treni ad alta velocità, biotecnologie e nanotecnologie sono solo alcuni esempi).

RILANCIARE LA LOTTA ALLE NOCIVITA’! SOLIDARIETÀ ALLE/AI RIBELLI DELLA TERRA!
Inviamo amore e rabbia a Billy, Costa, Silvia e Lucio, Graziano e Francesco. LIBERX TUTTX!

Alcunx nemicx delle nocività
27/⁠04/⁠2015

Udine, foglio di via per un anarchico

Udine, 26 aprile 2015 ore 9:21
Due compagni anarchici sono stati sequestrati da due pattuglie di sbirri alla fermata del bus e de-portati in questura su ordine della digos, che già nella giornata del 25 si era accanita contro uno degli stessi presso un’iniziativa solidale con i compagni colpiti dalla repressione antianarchica, che il questore Krakovia (G8 genova 2001, val di Susa…) sta inasprendo sempre più sin dal suo insediamento.
Dopo essere stati trattenuti per più di un’ora in questura (con fotosegnalazione e prelievo delle impronte), uno dei due si è visto notificare un foglio di via da Udine per essere stato in compagnia dell’altro fermato, pregiudicato, e per avere segnalazioni relative ad altre città.
Detto ciò, non vogliamo né pietismo, né vittimismo, non ci aspettiamo altro dal braccio armato dello stato. ACAB
Per la lotta contro la repressione! Per l’anarchia!

Anarchici

Parigi: nasce La Discordia – Biblioteca anarchica

discordiaLa discordia é una forma profonda di disaccordo, un dissenso violento che divide le persone e le aizza le une contro le altre. Noi vogliamo puntare a che essa le opponga piuttosto a questo vecchio mondo e ai suoi difensori, come si può già vedere, qua e là, attraverso numerosi atti di rivolta e d’insubordinazione. Non si tratta affatto, per noi, di gettare dell’acqua sulle braci di queste rivolte, ma al contrario di gettare, come la dea Discordia, il pomo della discordia nel bel mezzo di questa società in cui i rapporti mercificati e repressivi sembravo aver avuto la meglio sul mutuo appoggio, la solidarietà e la ricerca di una vita che ci piacerebbe vivere. Anche contro questa rassegnazione diffusa e la ricerca del consenso ad ogni costo – anche al prezzo dell’apatia.

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Solidarietà ai compagni di Padova!

figo

 

Sento di esprimere tutta la mia solidarietà agli amici e compagni -fra i pochi che sento e chiamo tali- del Malacoda di Padova, che a seguito del purtroppo fallito tentativo di occupazione di qualche giorno fa si sono trovati a dover affrontare tutta la “benevolenza” sia dei birri in divisa con ben cinque fogli di via, che di quelli in camicia rossa appollaiati nella Marzolo Occupata.

Questo è quello che capita quando si decide di agire individualmente al di fuori delle leggi del potere e delle benedizioni dei “segretariati” di movimento, liberi dai lacci e lacciuoli con i quali i politicanti di mestiere e quelli da “grande famiglia” tentano in ogni istante di serrarci i polsi. E’ così, è risaputo, non piangiamo all’aggressione, così come non lo fanno i compagni padovani. Per chi non sapesse cos’è successo spiego brevemente: A seguito dello sgombero di un appartamento appena occupato (azione che appunto è costata cinque fogli di via) i compagni si sono recati alla Marzolo Occupata, nella quale non solo non sono stati fatti entrare, ma dalla quale sono stati allontanati con la forza, il tutto perché sembra che occupare una casa senza interpellare i professionisti della detta pratica (leggasi movimento di lotta per la casa) sia una cosa poco gradita…e sia!

Conosco i compagni di Padova, so che non sarà un’occupazione andata male, non saranno i fogli di via, non sarà il fascismo rosso a placare la loro sete di libertà.

Il fatto però, già di per sé grave, lo è ancora di più se si inserisce in un quadro generale nel quale si evidenzia la tendenza più che acclarata nei così detti “movimenti”, che vedono ogni impulso di libera scelta individuale o di critica come un pericoloso attentato all’identità di quel soggetto collettivo chiamato appunto “movimento” che nei suoi accenti “migliori” è riformista, autoritario, avvizzito dal politicantismo. Ma in tutto questo piattume in salsa rosa, dove comunisti, anarchici, grillini e chi più ne ha più ne metta contribuiscono a creare un pantano in cui le aspirazioni di rivolta perdono vigore, si indeboliscono, fino a smarrire il senso di sé esistono e insistono ancora delle scintille iconoclaste che sono forse poche, ma che quando scoccano provocano un incendio che si può scorgere a chilometri di distanza. So che una di queste si agita fra le strade Padovane. Un abbraccio ai ribelli del Malacoda, ci vediamo presto! Per L’Anarchia, per l’Individuo, contro ogni autorità!

M.

Padova – Note a margine

Sappiamo come la critica, condotta attraverso i fatti e le parole, spesso possa dare vita a inimicizie di gran lunga superiori alle complicità che potrebbe creare.
Da tempo immemore dogmatici di ogni sorta conducono una guerra aperta contro chi non è disposto ad accettare la convenzione, pretesa dagli ambienti di “movimento”, dell’unità delle lotte ad ogni costo.
La necessità che queste siano di massa per certuni non può essere messa in discussione da pensieri e pratiche indipendenti.
Se ciò che vogliamo distruggere è anche il gregarismo fuori e dentro noi stessi non possiamo passare sopra l’episodio che segue, sul quale vorremmo attirare l’attenzione.
Qualche giorno fa alcuni anarchici, protagonisti due giorni prima di un tentativo di occupazione di una casa, sgomberata dopo appena due ore dall’ingresso , sono stati accolti alla mensa Marzolo Occupata, che quella sera ospitava un concerto, da alcuni suoi militanti e da alcuni membri del Comitato di Lotta per laCasa con l’intento dichiarato di allontanarli dallo spazio.
Compresa la volontà dei primi di non abbandonare il posto, essi hanno provveduto, con l’aiuto delle mani, a cacciare i compagni, non senza cadere nel ridicolo, a parer nostro, agli occhi di se stessi e dei presenti. Respingiamo ogni tentativo di banalizzare la questione attraverso la semplice condanna di atti violenti all’interno di spazi occupati. Non siamo contrari alla violenza a priori, né pensiamo che nei luoghi liberati si debba necessariamente essere tutti amici. Nel caso in questione, ci interessa maggiormente non perdere di vista le motivazioni della “cacciata”.
Abbiamo sentito parlare di un fantomatico “problema politico” in riferimento alla nostra presenza all’interno della Marzolo Occupata, stentate parole da politicanti autoritari, che come anarchici
non possiamo accettare.
A fare infuriare gli aggressori è stata la decisione dei compagni di occupare una casa qualche giorno prima senza interpellare chi sul territorio si occupa di questo; tentativo che è costato cinque fogli di via ad altrettante persone, tra cui uno della Marzolo, “ vittima dell’irresponsabilità degli anarchici”.
Riprendendo antichi e nuovi dissapori, alcune persone ci hanno ritenuto indesiderati e meritevoli del trattamento che abbiamo raccontato.
Se già pensavamo di non avere nulla a che fare con simili personaggi, ora la situazione creatasi si fa grave al punto da non poter più essere taciuta.
Noi abbiamo da tempo deciso e, ora più che mai, restiamo convinti, di non aver nulla da spartire con autoritari d’ogni sorta,risma e colore.
Lasciamo l’assistenzialismo e la delega a chi, ahimè, se ne vuole occupare.

23/⁠04/⁠2015
Anarchici

malacoda@distruzione.org

Bolzano: fallito attacco a frecciargento…miglioriamo gli inneschi!

Leggo sul sito dell’ansa che questa notte ignoti avrebbero tentato di incendiare il locomotore di un frecciargento fermo in deposito; purtroppo l’innesco ha fatto cilecca. Convinto che qualcuno parlerà di provocazione dei servizi in vista del corteo NoExpo di Milano del 1 Maggio, chi scrive preferisce salutare l’ennesimo tentativo di attacco alle infrastrutture del potere, sperando che si cominci intanto a migliorare gli i metodi di accensione…http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2015/04/25/molotov-su-frecciargento-fermo-a-bolzano-non-esclusa-matrice-no-tav_eecabd41-456f-4a88-b7df-98eab22a51ba.html

Oreste Ristori: Le corbellerie del collettivismo

A seguito del triste siparietto che si consumerà oggi in Empoli sulla memoria dell’Anarchico Oreste Ristori, sputtanato a fianco di sindaci, sindacalisti e altre amene figure, pubblico volentieri questo desto del nostro, apparso in rete sul sito di Finimondo:

Data la babilonia infernale che impera intorno alle varie tendenze del socialismo di Stato ed al partito in cui esse s’incarnano, non sarà affatto inutile, credo, ch’io spenda un po’ di tempo in proposito, affinché il pubblico — che bene grosso — cessi di essere turlupinato e possa formarsi un esatto concetto di ciò che armeggia e vuole la social-democrazia.

Premetto, anzitutto, che non farò la critica agli uomini di questo partito; non prenderò di mira nessuna personalità; non sorprenderò l’individuo nelle sue attitudini enigmatiche, nella sua anfibiosità. L’uomo — come uomo — può errare, tergiversare, cambiar maschera e colore, secondo le circostanze, le necessità, e proclamare alternativamente buona e cattiva, giusta ed ingiusta una medesima cosa. Togliere a pretesto l’attitudine di un individuo per giudicare un intero partito, può essere un buon mezzo di turpe polemica o un buon espediente poliziesco; giammai onestà di discussione. Per questo, non seguirò il pettegolezzo linguacciuto che si fa intorno alle individualità. Buone o cattive che queste siano, passan qui inosservate.
È la collettività che deve esser discussa; sono i suoi desiderii, le sue speranze, le sue lotte, i suoi trionfi, le sue delusioni, che debbono essere evidenziati e ch’io farò passare per il caleidoscopio di una critica giusta e spassionata.

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Firenze – Ogni pretesto è buono: sulla militarizzazione degli spazi urbani

Segue il testo di un manifesto apparso a Firenze a proposito di militarizzazione:

Ogni pretesto è buono…

Mentre nei mari a sud della Sicilia il rovesciamento di un’ imbarcazione di immigrati provoca tra i 700 e 900 morti, la più grande tragedia degli ultimi anni (a detta dei media), nei giornali e sul web si scatena ovviamente il rigurgito dei politici e del papa in una sequela di opinioni, speculando sulla morte degli ennesimi clandestini in cerca di una vita migliore.
Si parla di nuovi modi e strategie da pianificare per impedire questo scempio. Chi parla di intesa fra parti politiche europee, dialogo e accordi con i paesi da cui partono le imbarcazioni per impedire che queste salpino. Un politologo americano, Edward Luttwar, suggerisce addirittura di mandare droni sulle coste libiche per distruggere i barconi che servono ai trafficanti di esseri umani. Basta buonismo, bombardate gli scafisti! Mentre da noi, in un paesino del nord Italia, un sindaco leghista si vanta di dormire abbracciato al suo fucile pronto a sparare contro i criminali stranieri, invogliando così i suoi fedeli elettori a prendere esempio da lui, e in un altro comune in provincia di Padova un altro sindaco, stavolta Pd, si oppone fermamente all’apertura di un centro d’accoglienza per profughi, raccogliendo consensi e complimenti tra le file leghiste. Continue reading