Giusto stamani sono state recapitate 5 denunce, nello specifico una per resistenza a pubblico ufficiale e 4 per rifiuto di declinare le generalità, il tutto riferito a dei fatti avvenuti ad Aprile 2012. La questura di Pistoia e lo schifoso questore manzo, questa volta coadiuvato dal servo in divisa narducci della -scusate il termine- polizia di stato non contenti delle reiterate figure di merda fatte in questi anni, continuano ad accanirsi contro chi delle loro divise, della loro autorità, dello schifo che rappresentano se ne fregano altamente. Ovvio che l’ennesima carta straccia non ci tocca minimamente, abbiamo altro cui pensare.
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Pistoia-Rinasce l’opuscolo Anarchista
Dopo molti mesi di morte apparente risorge dalle sue ceneri “L’incendiario” – Opuscolo pistoiese d’Anarchismo e cultura. A brevissimo fuori il numero 14, sia in digitale che in cartaceo…e siamo al settimo anno…
Solidarietà e complicità con Alfredo e Nicola
Oggi 12 Novembre il tribunale di Genova ha condannato Nicola ed Alfredo rispettivamente a 9 anni e 4 mesi e 10 anni e 8 mesi. Ovviamente non ci aspettavamo qualcosa di diverso, né ci importa piangere e vomitare retorica sulla giustizia borghese e sui suoi aguzzini in toga e divisa. Ribadiamo ancora tutta la solidarietà complice ed attiva ai nostri compagni, tutta la nostra rabbia verso il sistema e chi lo difende.
La rivolta individuale non si soffoca con le condanne, il lampo arriva dove meno te lo aspetti e colpisce, colpisce inesorabile.
Viva il nucleo Olga della FAI/FRI, Viva l’internazionale nera, Viva l’Anarchia!
Pistoia-Mostra di foto sulla lotta NO TAV
Sabato 9 Novembre per le vie della città si terrà una mostra fotografica sulla lotta NO TAV curata da Iskra Coronelli. Dove? Fatevi un giro per Pistoia, quel giorno le strade dell’urbe parleranno la lingua della Valle che resiste…
Di seguito la presentazione di Iskra e la locandina dell’iniziativa:
RESISTENZA NOTAV (mostra itinerante)
fotografie di iskra coronelli (2011/2)
Questa mostra è il racconto di un anno in Val di Susa, dieci anni dopo Genova 2001.
La storia di una “stagione” nel movimento notav, che da oltre 20 anni si oppone alla devastazione della propria terra, lo spreco di denaro pubblico e la militarizzazione della Valle.
La lotta contro l’alta velocità è la stessa che portano avanti con determinazione tanti territori devastati dalle mafie, rubati ai propri abitanti, uomini, donne, animali o piante, per il solo scopo di farne profitto per pochi altri uomini. Questa devastazione del territorio, in cui rapidamente sta scivolando non solo l’Italia ma tutto il resto del mondo, è coperta dall’illusione di un posto di lavoro, di un’idea di progresso.
Mentre continuiamo a costruire inceneritori e discariche, industrie chimiche e cemento, scavando montagne e abbattendo alberi, anche se non sappiamo fino a quando avremo acqua da bere (e già milioni di persone ne hanno pochissima), o mentre si muore per un posto di lavoro, per del cibo avvelenato, tra case e scuole che crollano… c’è chi resiste a tutto questo.
Queste fotografie sono in bianco e nero perchè ho pensato che ognuno avrebbe potuto trovare i colori dentro di sé. Ho cercato di raccontare una storia, fatta soprattutto d’istinti, come difendere la natura che ci circonda, sentirsi in simbiosi con essa e ricavarne la forza per vivere, creare, insieme agli altri.
La mostra parte il 21 aprile 2012 all’interno di un vagone notte, nella fabbrica RSI di Roma, occupata dai lavoratori a fine febbraio, per protestare contro la chiusura dell’attività…un vagone fermo. Ma la libertà di movimento non viaggia su un treno veloce, altrimenti anche Colombo sarebbe tornato al punto di partenza senza aver scoperto un bel niente! La libertà passa attraverso le persone che si incontrano, gli orizzonti che si riescono a vedere. Così questa storia è arricchita dalle storie delle persone con le quali ho allestito la mostra e non la trovate su internet o su facebook, perchè ho pensato che avrebbe avuto più senso portarla in giro per l’Italia, attraversando altri territori in lotta, o i luoghi quotidiani, dove parlare con le persone comuni. In questi casi la mostra è diventata subito altro, ogni volta a seconda del luogo, il tema notav diventava, Quirra e la militarizzazione della terra sarda, Terzigno, Taranto o Malagrotta e le problematiche legate all’inquinamento, l’Expo 2015, e infine ovviamente Niscemi, e tanti altri, purtroppo: altri territori devastati da grandi opere, da un lato, quotidiane resistenze, dall’altro.
Penso che la Resistenza NoTav sia là dove ci sentiamo coinvolti in prima persona, là dove capiamo di dover fare qualcosa prima che sparisca…
www.iskracoronelli.altervista.org
Per info:
scrivere a contatti
Resoconto della presenza solidale al processo di Nicola ed Alfredo
Ieri mattina, Mercoledì 30 Ottobre, in una città soffocata dalla massiccia presenza di birri di ogni genere, più di cento solidali si sono ritrovati presso il tribunale di Genova dove si sarebbe tenuta la prima udienza del processo a carico di NIcola ed Alfredo riguardante il ferimento dell’AD di Ansaldonucleare Roberto Adinolfi.
In una bella mattinata di Ottobre il grido solidale dei compagni ha squarciato la grigia quotidianità dei palazzi dell’inquisizione, a ricordare ai novelli Torquemada che mai un compagno verrà lasciato solo. MAI.
All’interno dell’aula, davanti ai compagni riusciti ad entrare, Alfredo decide di leggere una rivendicazione dell’azione, provocando lo sbigottimento del giudice che quindi si appellava alla procedura dichiarando non essere ancora il momento delle dichiarazioni spontanee…sbigottimento aumentato ancor più della risposta di Alfredo che dicendo di non riconoscere la legittimità di quel (e qualunque altro) tribunale ha continuato a leggere il documento nel quale i compagni tra l’altro si assumono la piena paternità dell’azione diretta dichiarando anche di essere gli unici due appartenenti al nucleo Olga della FAI. Il giudice non ha saputo far altro che decidere l’allontanamento degli imputati dall’aula, il tutto fra i cori e le urla dei compagni presenti dentro e fuori il tribunale.
Successivamente i solidali si sono spostati verso l’università, dove dopo aver occupato l’aula magna, hanno tenuto un’interessante assemblea.
La giornata genovese, al di là della solidarietà ai compagni sequestrati dallo stato, ha avuto ed avrà una fondamentale importanza per tutto l’anarchismo rivoluzionario italiano. La presenza di tanti compagni ha voluto sia ribadire che la solidarietà è uno strumento importante di lotta sia per il calore che porta ai compagni imprigionati, sia per il segnale che da a chiunque abbia in cuore l’urgenza della rivolta…nessuno sarà solo mai.
Finalmente la retorica del vittimismo forzato è stata rotta; nessuno di noi è martire, ma casomai compagno caduto nelle maglie luride della repressione nel contesto di una guerra tra oppressione e libertà…guerra combattuta con OGNI mezzo che ogni combattente ritiene necessario al fine di perseguire i propri obbiettivi di liberazione. Per Nicola e Alfredo, per ogni compagno prigioniero, per ogni ribelle nelle strade, Viva l’Anarchia!
Anarchici Pistoiesi
EQUILIBRISMI-sulle dinamiche repressive e la loro evoluzione, nuovo opuscolo in distribuzione
E’ disponibile l’opuscolo redatto dai compagni napoletani delle edizioni “la miccia” EQUILIBRISMI-sulle dinamiche repressive e la loro evoluzione. Per richieste e info: anarchicipistoiesi@canaglie.org
per sapere che materiale abbiamo in distribuzione date un’occhiata QUI
Pistoia: bloccati 2 sfratti
Stamani, in un’uggiosa mattinata post alluvionale l’unione inquilini di Pistoia ed alcuni solidali hanno deciso di dare man forte a due famiglie sotto sfratto nel quartiere popolare delle Fornaci. Dalle 9 di mattina alcuni compagni, non molti ma determinati, hanno presidiato gli accessi dei palazzi nei quali sono situati gli appartamenti decisi a fronteggiare ogni ipotesi di sfratto. Gli ufficiali giudiziari non si sono presentati e successivamente si è saputo che le esecuzioni erano state posticipate a fine Novembre senza addurre nessuna motivazione. Evidentemente anche a Pistoia la mobilitazione risoluta paga…Noi ribadiamo che la casa è di chi l’abita! Tra un mese li ci ritroveranno, non credano che sia finita qui…
MENO PRETI E PIÙ ARRABBIATI, PERFAVORE…
Che si spazzino via le ambiguità, il momento dovrebbe esser giunto. E’ arrivato il momento di chiarire candidamente le cose. Tanto per essere chiari due compagni, Nicola ed Alfredo, il prossimo 30 Ottobre andranno a processo imputati d’aver momentaneamente inibito alle corse campestri lo schifoso nuclearista Adinolfi.
Il 30 dunque lo stato celebrerà i suoi riti d’esorcismo contro i “mostri” rei, dal loro punto di vista, d’aver impugnato la propria vita (e non solo) contro l’orizzonte di sfruttamento e devastazione cui ci vorrebbero relegare, muti e acquiescenti, chini verso il futuro grigio e preconfezionato.
Non ci interessa minimamente disquisire della loro presunta o meno colpevolezza, ogni attacco contro il sistema non può che ricevere il nostro plauso incondizionato. E dunque a che pro spendere queste righe? E’ necessario essere chiari e sputare, sputare in faccia agli anarco sacerdoti, ai rivoluzionari da operetta, ai pontificatori da convegno espertissimi nell’analizzare e plaudire il fuoco greco salvo poi inorridire -che abbiano bisogno dei sali?- e gridare alla provocazione quando qualcuno anche nel paese delle chiacchiere da bar alle parole fa seguire i concreti fatti. Ebbene non avendo particolari problemi a parlar chiaro vogliamo che i signori federati sappiano quanto non spetti a nessuno, tanto meno a loro, distribuire patentini d’anarchismo (le tessere attengono a loro e solo a loro) o d’opportunità rivoluzionaria. Un conto è condividere o meno un’azione, un altro è sfiorare(?) l’infamia trattando a male parole compagni che rischiano di passare molti anni nelle grinfie della macchina repressiva del potere, negandogli sostanzialmente non solo la solidarietà, ma rispolverando i soliti e vetusti arnesi della presa di distanza, con tutto il bagaglio di distinguo ed insinuazioni…diceva Oscar Wilde che è meglio stare zitti e dare l’impressione di essere degli imbecilli che parlare e togliere ogni dubbio…in questi mesi probabilmente le fantomatiche menti della CDC della FAI avrebbero dovuto bellamente fare altro. Chi scrive non ha mai avuto pregiudiziali di fondo nei confronti della federazione e , pur ritenendola ben lontana dai propri orizzonti, non ha mai avuto problemi ha partecipare alle sue iniziative, ma quando è troppo è troppo.
Contro ogni chiesa, fieri nemici di ogni autorità, sia essa palese o ammantata dai colori della rivoluzione, siamo al fianco di Nicola e Alfredo e di TUTTI i compagni colpiti dalla repressione. Questo è quello che conta, il resto non sono altro che rumori di fondo che in realtà poco interessano ma sui quali ogni tanto è bene chiarire la propria posizione.
Per la Rivolta, sempre! Alfredo e Nicola Liberi
! Liberi/e Tutti/e!
VIVA L’ANARCHIA!
MERCOLEDI’ 30 PRESSO IL TRIBUNALE DI GENOVA, ORE 9 PRESENZA SOLIDALE CON I COMPAGNI INQUISITI
GENOVA: PRESENZA SOLIDALE AL PROCESSO DI NICOLA E ALFREDO
Il 30 Ottobre si terrà, presso il tribunale di Genova, il processo a carico di Nicola ed Alfredo, accusati della gambizzazione de nuclearista di Ansaldo Adinolfi. Speriamo di essere in tanti con la necessaria rabbia e determinazione.
Nicola e Alfredo liberi, Liberi/e tutti/e! Guerra continua all’autorità ed allo sfruttamento, viva l’Anarchia!
Mercoledì 30 dalle 9 presso il tribunale di Genova, Via Portoria 1
[Firenze] Terzo incontro “a testa alta” per una presenza solidale al processo contro Nicola e Alfredo
Domenica 15 settembre alle 14:00 si terrà alla Riottosa Squat a Firenze il 3°incontro sulla lotta e solidarietà rivoluzionaria e per una presenza solidale al processo a Nicola e Alfredo che si terrà il 30 ottobre a Genova.