Bologna – Aggiornamenti dal CIE

Bologna – Aggiornamenti dal CIE | www.informa-azione.info.

dal CIE di Bologna

Dai contatti degli ultimi mesi con alcune persone rinchiuse nel CIE di Bologna (via Mattei) emerge una situazione insopportabile.
Il CIE di Bologna, come quello di Modena, è passato tra agosto ed ottobre dalla gestione della cooperativa ‘La Misericordia’ (Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia) di Daniele Giovanardi (famiglia onorevole e intenzione di guadagnare soldi sulla pelle dei rinchiusi mascherata da misericordiosa vocazione cristiana) all’’Oasi’ (zoppicante cooperativa siciliana, che dalla gestione del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Cassibile chiuso dopo diverse interrogazioni parlamentari, oggi gestisce 3 CIE, quelli di Bologna, di Modena e di Trapani – loc. Milo). Come si è aggiudicata il bando l’Oasi, che da mesi non riesce a pagare gli stipendi a chi lavora per lei nei CIE di Trapani e di Modena? Con un bando al ribasso. Dai 70euro a rinchiuso dati alla Misericordia, si è passati a 28euro con l’Oasi. Continua a leggere

E’ Schiattato Chavez, ora fatelo santo.

Foto: Sabino Romero, difensore dei diritti e delle terre dei nativi venezuelani (Yukpa di Chaktapa e Guamo Pamocha), è stato assassinato domenica scorsa nel silenzio totale dei media europei e nordamericani. Sabino ha avuto la forza e la dignità di portare avanti una lotta per l'autonomia degli indigeni che, su richiesta di Hugo Chavez, subiscono persecuzioni e sfruttamento massiccio dei loro territori. Del 2003 è infatti l'annuncio di Chavez relativo all'innalzamento a 36 milioni di tonnellate di carbone da estrarre dai territori dei nativi per mezzo di un aumento spropositato di mega-miniere. Sabino aveva intrapreso diverse forma di lotta per restituire al popolo le terre confiscate, compresa l'azione diretta e l'occupazione delle fattorie sottratte ai contadini. Sabino si opponeva anche all'establishment capitalista che ha imposto al Venezuela l'aumento di estrazione del petrolio, del gas, dei minerali. Ma mentre Sabino si attivava per i diritti del popolo, il governo promuoveva strategie per dividere gli attivisti, e tre indigeni vennero uccisi. Questa è stata la scusa per criminalizzare Sabino e militarizzare le fattorie. Tuttavia la lotta di Sabino è andata avanti, nonostante i media vendessero ai venezuelani menzogne, e nonostante la terra bruciata fatta intorno a lui. Ma 3 sicari di stato lo hanno ucciso, come altri 13 Yukpa. Gli anarchici venezuelani continueranno la lotta di Sabino, a fianco dei nativi, ben consapevoli che non può esistere giustizia là dove alberga la logica sfruttati e sfruttatori. Onore a Sabino, solidarietà a tutti gli sfruttati!

Sabino Romero, difensore dei diritti e delle terre dei nativi venezuelani (Yukpa di Chaktapa e Guamo Pamocha), è stato assassinato domenica scorsa nel silenzio totale dei media europei e nordamericani. Sabino ha avuto la forza e la dignità di portare avanti una lotta per l’autonomia degli indigeni che, su richiesta di Hugo Chavez, subiscono persecuzioni e sfruttamento massiccio dei loro territori. Del 2003 è infatti l’annuncio di Chavez relativo all’innalzamento a 36 milioni di tonnellate di carbone da estrarre dai territori dei nativi per mezzo di un aumento spropositato di mega-miniere. Sabino aveva intrapreso diverse forma di lotta per restituire al popolo le terre confiscate, compresa l’azione diretta e l’occupazione delle fattorie sottratte ai contadini. Sabino si opponeva anche all’establishment capitalista che ha imposto al Venezuela l’aumento di estrazione del petrolio, del gas, dei minerali. Ma mentre Sabino si attivava per i diritti del popolo, il governo promuoveva strategie per dividere gli attivisti, e tre indigeni vennero uccisi. Questa è stata la scusa per criminalizzare Sabino e militarizzare le fattorie. Tuttavia la lotta di Sabino è andata avanti, nonostante i media vendessero ai venezuelani menzogne, e nonostante la terra bruciata fatta intorno a lui. Ma 3 sicari di stato lo hanno ucciso, come altri 13 Yukpa. Gli anarchici venezuelani continueranno la lotta di Sabino, a fianco dei nativi, ben consapevoli che non può esistere giustizia là dove alberga la logica sfruttati e sfruttatori. Onore a Sabino, solidarietà a tutti gli sfruttati!

San Benedetto del Tronto – Attaccata banca in solidarietà con prigionieri e No Tav inquisiti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. LA NOTTE TRA IL 13 E IL 14 FEBBRAIO SPACCATE VETRATE DI BANCA DELL ADRIATICO-GRUPPO BANCA INTESA. LASCIATA RIVENDICAZIONE: “BANCA INTESA COMPLICE DEL TAV NOI COMPLICI DEI NO TAV PROCESSATI E SOLIDALI CON I COMPAGNI RECLUSI. A CERCHIATA”

Grecia: Fine dello sciopero della fame di Spyros Dravilas

da Contra Info:

SCIOPERO DELLA FAME DI SPYROS DRAVILAS (fine con un sorriso)

Una battaglia è stata vinta, ma la guerra continua…

Oggi è stata definita la data del processo del amico Spyros Dravilas (accusato di rapina in banca) per il 16 Maggio. Continua a leggere

Né a Londra, né da nessuna parte …Cestiniamo i fascisti e chiunque gli apre la strada

La sera del Lunedì, 4 Marzo, il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis ha parlato al London School of Economics in un evento della società ellenica sul “uscita dalla crisi”. Il sindaco ha avuto il coraggio di parlare di uscita dalla crisi – anche se sa benissimo che la sua politica in tutti questi anni hanno solo acuito la crisi per tutti, ad eccezione di quelli inclusi nella sua visione purificata della cittadinanza. Questo, in un momento in cui la feccia dei suoi inseguimenti della polizia municipale, le rapine e gli assalti contro gli immigrati venditori ambulanti, in un periodo in cui l’assassinio di Cheikh Ndiaye in Thiseio, ad Atene, portano la sua firma, pochi mesi dopo lo sgombero di Villa Amalias e la cura di Kaminis per cedere ulteriore terreno ai nazisti dell’Alba Dorata della zona di Agios
Panteleimonas.

Perché la sua visione per una Atene pulita puzza di sangue e di pogrom. Perché l’uscita dalla crisi presuppone la riduzione delle manifestazioni e delle mobilitazioni, la repressione contro le occupazioni e la fine del “anomia”, come il sindaco ha ripetutamente richiesto sin dall’inizio del suo mandato. Siccome, l’uscita dalla crisi per lui significa “togliere coloro che resistono e che sono incompatibili con la mia visione”, circa 35 compagni hanno deciso di ricordargli che non sarà a suo agio da nessuna parte…

Carcere – Sulle motivazioni del trasferimento di Madda ad Agrigento e sua situazione attuale

Riceviamo e diffondiamo notizie sulle motivazioni del trasferimento di Madda ad Agrigento e sulla sua situazione attuale:

Segue (tardivo) resoconto delle vicende relative al trasferimento di Madda dal carcere “Pagliarelli” di Palermo a quello di Agrigento, da lei comunicate ad alcuni compagni.

Il tutto ha origine il giorno 25 di gennaio. Durante le fasi finali di un colloquio con la sorella, le due si abbracciano, al che la guardia inizia a sbraitare per l’ “evidente” violazione del regolamento. Continua a leggere

(TO) Ti ricordi di Fatih?

Sabato 2 marzo, piazza Castello a Torino. Davanti alla prefettura ci sono due blindati, altri quattro sono piazzati davanti al Palazzo della Regione. Carabinieri in assetto antisommossa sono messi a guardia di quello spicchio di piazza. La digos occhieggia ma si tiene alla larga.
Gli antirazzisti piazzano una gabbia, un tavolino, due sedie, qualche cartello e un mazzo di carte. Continua a leggere

Prigionieri – Conto corrente per sostenere Alfredo e Nicola

riceviamo e diffondiamo:

CONTO CORRENTE PER SOSTENERE ALFREDO E NICOLA

Abbiamo deciso, compagni e amici, di aprire un conto corrente per raccogliere i contributi, provenienti da differenti realtà e singoli, in solidarietà ad Alfredo e Nicola. Potrete indicare sulla causale di versamento se volete che siano poi versati ai compagni in carcere o vadano a coprire le spese legali .

IBAN IT10 T076 0101 0000 0101 0767 885 intestato a Paolo Perona

Nicola Gai ed Alfredo Cospito sono stati arrestati il 14 settembre 2012 con l’ accusa di essere gli esecutori materiali del ferimento dell’A.D. di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, azione compiuta dal nucleo Olga/ Fai Fri il 7 maggio 2012. Nicola ed Alfredo sono attualmente in custodia cautelare nel carcere di San Michele di Alessandria, in regime AS2 di alta sorveglianza, saranno processati per 280 c.p., attentato con finalità di terrorismo secondo l’accusa dei pubblici ministeri Silvio Franz e Nicola Piacente, ad oggi non è ancora stata fissata la data del processo.

per informazioni e contatti:
nidieunimaitres@gmail.com

(LI) 28/02 ASSEMBLEA PUBBLICA IN SOLIDARIETA’ CON GLI INDAGATI DEL 2 DICEMBRE

ASSEMBLEA PUBBLICA IN SOLIDARIETA’ CON GLI INDAGATI DEL 2 DICEMBRE
Giovedì 28 Febbraio, ore 21
Circoscrizione 4, Piazza Damiano Chiesa
In data 17 febbraio si è svolta una importante assemblea presso l’ex Caserma Occupata alla quale hanno partecipato molte realtà solidali e singole persone interessate dai provvedimenti di indagine relativi ai fatti del 30 novembre , 1 e 2 dicembre.
In quella occasione sono stati ribaditi alcuni aspetti importanti che vorremmo rendere pubblici affinché tutta la cittadinanza abbia una visione più chiara di quale sia l’attacco che alcune realtà politiche e autogestite stanno attualmente subendo.
La pubblica accusa, affidata ai PM Marrara e Masini, nella sua richiesta di misure cautelari per 14 militanti ha costruito un teorema accusatorio molto preciso. Continua a leggere