Chiara, Niccolò, Mattia e Claudio sono stati condannati stamane dal tribunale di Torino, a 3 anni e 6 mesi di reclusione in relazione ad un attacco al cantiere dell’alta velocità in Val Susa, si tratta del primo grado della sentenza. Caduta l’accusa di terrorismo e tentato omicidio sono stati riconosciuti responsabili di danneggiamento seguito da incendio, detenzioni di armi da guerra e resistenza a pubblico ufficiale.
Archivi tag: sabotaggio compressore
Prigioniere – Lettera di Chiara dal carcere dalle Vallette di Torino
da macerie
Carcere delle Vallette
Sarebbe estremamente lungo e difficile esprimersi su ognuna delle innumerevoli cose dette e fatte in solidarietà nei nostri confronti. È più facile mettere insieme le suggestioni, i pensieri leggeri e quelli pesanti, un po’ di nostalgia dolce, qualche perplessità e riversare tutto su questi fogli.
Un continuo e impressionante succedersi di messaggi pubblici e privati, di inziative, prese di posizione ed azioni, individuali e collettive, hanno puntellato questi mesi. Questo flusso di affetto ci ha tenuto sempre il cuore al caldo e riempito lo stomaco di farfalle, sensazioni che a volerle descrivere mancano le parole. Nessuno di noi si è mai sentito “stremato” o fiaccato dalla detenzione. La galera è lo stesso corto circuito di logica e di umanità per chiunque ci ha a che fare e quasi tutti l’affrontano, a differenza di ciò che è successo a noi, privi di qualsiasi sostegno affettivo, economico e legale, e senza nessuno che si strappi pubblicamente le vesti. Continua a leggere
Come dio comanda, lettera di Claudio dal carcere di Ferrara.
Ferrara, 15 Aprile 2014
«Il 22 maggio prenderà il via il processo a nostro carico, a poco più di un anno dal sabotaggio di cui siamo accusati, per ribadire che lo Stato c’è ed è efficiente.
Sarà una grande giornata, un grande evento, di quelli in cui si possono esibire le toghe e le divise delle grandi occasioni. Se fino ad oggi a finire sotto processo erano stati i fatti specifici, non le legittime ragioni di una valle, ora che queste hanno cozzato con le ragioni di Stato non paiono più così legittime. Continua a leggere