Bologna | Repressione – Nuova richiesta di sorveglianza speciale

Delle 4 proposte di sorveglianza speciale avanzate dalla questura di Bologna per 3 compagni e una compagna, 3 sono state recentemente rigettate  e una è ancora in attesa di risposta.
La questura non ha perso tempo e ha continuato a sfornare richieste: giovedì scorso un’altra compagna di Bologna è stata infatti raggiunta dalla raccomandata di un avvocato d’ufficio che le ha comunicato la fissazione di un’udienza per discutere l’applicazione della sorveglianza speciale. La proposta è datata 26 marzo e i motivi riguardano una serie di denunce e segnalazioni che vanno dal 2010 ad oggi, tra iniziative contro CIE, carcere,  iniziative in solidarietà con compagni in galera dentro e fuori dallo stivale; Continua a leggere

Bologna – Richieste di sorveglianza speciale per quattro compagni

La questura di Bologna ha richiesto la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 2 compagni. Solo pochi giorni fa abbiamo scoperto che era già stato fissato il processo a carico di uno dei due compagni per il 22 gennaio di quest’anno, processo rinviato al 5 marzo perchè l’udienza non era stata ancora notificata al compagno, mentre per l’altro compagno il processo è fissato per il 17 febbraio.
Nei curriculum giudiziari si evidenziano le partecipazioni in manifestazioni contro il CIE, il Carcere, in solidarietà con i compagni anarchici, in manifestazioni antifasciste e nelle occupazioni che l’anno scorso hanno “animato” Bologna e più in particolare il quartiere della Bolognina.
I fascicoli infatti sono stati aperti a luglio, dopo l’arresto di 3 compagni per lo sgombero di Casa Mannaja e le perquisizioni di luglio, fatte per cercare materiale inerente alle occupazioni e ai danneggiamenti delle sedi del PD dei mesi precedenti.
Inoltre il Questore, nell’ambito dello stesso provvedimento, ha richiesto il curriculum giudiziario per un altro compagno e un’altra compagna, già destinatari di diveto di dimora, ma al momento non sappiamo se siano state richieste o meno, anche per loro, le sorveglianze speciali.
Impossibile non notare la coordinazione con le Questure di Torino e di Varese, che stanno cercando di adottare le stesse misure speciali nello stesso periodo. Salgono infatti a 9 (sicure, più 5 in forse) le sorveglianze richieste in meno di 2 mesi dalle diverse questure.
Che sia l’inizio di una nuova strategia comune per contrastare gli anarchici, che si va ad affiancare a quella degli arresti preventivi e delle associazioni varie, forse non più sufficienti visto che il germe anarchico continua ad infestare queste città?
Non sarebbe una novità!
Che si scervellino pure a cercare nuove strade, noi continueremo sulla nostra!

Anarchici e anarchiche di Bologna

Aggiornamento: La sorveglianza è stata richiesta anche per l’altro compagno e l’altra compagna che erano in forse, la prossima settimana sapremo le date delle udienze.

Bologna: Sabotaggi e perquisizioni AGGIORNATO

Bologna, 23 dicembre 2014 – Apprendiamo dai media di regime che, come reazione al sabotaggio di questa mattina nella stazione di Santa Viola, la Digos di Bologna avrebbe effettuato nel pomeriggio alcune perquisizioni nelle abitazioni di compagne e compagni.

Secondo quanto riportato, l’incendio di alcuni pozzetti in cui passano cavi di controllo e fibre ottiche per il traffico dati, avrebbe fortemente rallentato la circolazione ferroviaria. La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta contro ignoti, ipotizzando i reati di disastro ferroviario causato da danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento seguito da incendio.

Segue comunicato diffuso da compagn* perquisit*:

Martedì 23 dicembre, intorno alle 11 del mattino, la digos di Bologna è stata sguinzagliata nelle case di quattro compagne e compagni alla ricerca di armi ed esplosivi (art. 41 tulps), in seguito all’incendio di cavi sulla linea dell’alta velocità Bologna-Milano avvenuto poche ore prima alle porte di Bologna.
Le perquisizioni si sono svolte abbastanza velocemente e non hanno portato ad alcun risultato. Evidentemente una sorta di rito da dover compiere in seguito agli strilli di Lupi che subito ha parlato di terrorismo. Far vedere che la polizia c’è e la polizia fa.

Tutto il nostro disgusto per chi continua a infilare il naso nelle nostre case.
Tutta la nostra solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia e Nicco, finalmente fuori dal carcere seppur ancora ai domiciliari e a Graziano, Francesco e Lucio ancora in carcere per il sabotaggio al cantiere tav del 13 maggio 2013.
Tutti liberi!

Anarchiche e anarchici perquisiti

Bologna | Repressione – Aggiornamenti sul processo per aver tentato di impedire un TSO in Piazza Verdi

Il 15 luglio 2014, alle ore 15.00, si è tenuta l’ultima udienza del processo per i fatti di Piazza Verdi del 2007, nella quale sono sotto processo quattro compagni e una compagna.
Sono state vagliate le richieste di condanna dal pm (simone purgato) che variano dai 6 anni e mezzo ai 7 anni e mezzo.
MASSIMA SOLIDARIETA’ E COMPLICITA’ CON FACO, SIRIO, JUAN, MADDA E FACO!
I veri pazzi stanno fuori! Continua a leggere

bOLOGNA – 3 lUGLIO, PERQUISIZIONI ED INDAGATI

Dal sito dell’ ANSA:

La Digos di Bologna sta svolgendo perquisizioni, su delega della Procura, a 14 persone appartenenti all’area anarchica, con riferimento alla realtà ‘Aula C’, lo spazio occupato a Scienze Politiche. I 14 sono indagati per una serie di episodi avvenuti recentemente nella zona periferica della Bolognina, tra cui invasione di edifici, danneggiamento, imbrattamento e lesioni personali. Nel pomeriggio, proprio alla Bolognina, era annunciata da alcuni giorni una manifestazione degli anarchici.

Bologna – Attaccata banca CarisBo contro arresti di Bologna e Torino

“Il rumore delle vetrine della CarisBo di via Fioravanti a Bologna, infrante nella notte del 18 giugno, abbraccia forte i compagni di Bologna e Torino arrestati nelle ultime infami retate.
La CarisBo , banca affiliata all’ Intesa San Paolo, è coinvolta e protagonista nella costruzione di grandi opere e progetti riqualificanti nei vari territori.

Tutti liberi!
La lotta non si arresta!!”

Bologna, fuochi d’artificio a caSSapound

Fonte ANSA:

Un ordigno è stato fatto esplodere verso le 4 davanti a Casapound a Bologna, in via Malvolta. Danni alla saracinesca e ad alcune finestre. Molti residenti si sono svegliati. Sul posto, polizia e carabinieri. Le modalità dell’attentato fanno pensare ad autori di area anarchica. Gli investigatori non escludono possa essere una risposta alle parole del sindaco Virginio Merola, che ieri aveva espresso preoccupazione per la manifestazione del 3 luglio di attivisti di area anarchica.

“E’ una modalità da delinquenti comuni. Anche i bancomat vengono fatti saltare con lo stesso metodo”. Il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, ha commentato così l’attentato esplosivo che nella notte ha colpito una sede di Casapound, in città.

Bologna – Scarcerati i compagni arrestati dopo sgombero di Casa Mannaja

Giovedì, nel tardo pomeriggio, i tre compagni che erano stati arrestati in seguito allo sgombero della loro casa, sono stati scarcerati. Dopo l’udienza, avvenuta direttamente alla Dozza, il giudice ha scelto la misura cautelare del divieto di dimora per tutti e tre, con la direttiva di poter solo recuperare quel poco che erano riusciti a portare fuori da casa, e allontanarsi immediatamente da Bologna. Il divieto di dimora è imposto su Bologna e provincia, e Chiomonte (Val di Susa). Continua a leggere

Aggiornamenti sugli sgomberi a Bologna e arresti

Nella mattinata di martedì 17 giugno sono iniziate le operazioni di sgombero dell’occupazione Casa Mannaja, in via Beverara a Bologna. A fianco del consueto operato degli sbirri, da segnalare il ruolo repressivo ricoperto dai pompieri che, nell’utilizzare i flessibili per tagliare le inferriate alle quali alcuni occupanti si erano legati, hanno ferito un compagno ad una mano; oltre ad aver impiegato gli idranti delle autopompe per allontare dalle finestre i compagni resistenti all’interno.

Dopo qualche ora gli occupanti hanno lasciato la casa e sono stati portati in questura, tre di loro sono stati tratti in arresto.

Aggiornamento sugli arresti: Francesca, Nico e Tommi sono stati trasferiti dalla questura al carcere della Dozza in stato di arresto. Le accuse, relative allo sgombero avvenuto stamattina, sono di resistenza e lesioni pluriaggravate a pubblico ufficiale. Sono anche accusati di invasione di edifici e lancio di oggetti pericolosi. Domani mattina ci sarà la convalida degli arresti.

Fra, Nico e Tommi liberi!
Tutti/e liberi/e!

Segue comunicato sullo sgombero:

NON UN PASSO INDIETRO!

LA CASA SI DIFENDE CON LA LOTTA

Oggi 17 giugno le forze dell’ordine, cani al guinzaglio dei padroni, hanno attuato l’ennesima manovra repressiva. Alle 8 del mattino un ingente schieramento di sbirri ha completamente bloccato la strada di Via della Beverara per sgomberare “casa Mannaja”. Lo stabile, di proprietà del comune, era sfitto da anni e 6 mesi fa un gruppo di compagni, con la necessità di un tetto e la voglia di riappropriarsi di uno spazio di autogestione, avevano deciso di farlo rivivere. Lo sgombero è  stato di una violenza inaudita: i pompieri hanno usato gli idranti contro i compagni che resistevano e, nel tentativo di tagliare le grate alle finestre, hanno ferito un ragazzo alla mano. Successivamente i pompieri si sono organizzati per tentare di sfondare nuovamente il muro della casa per entrare e a quel punto, viste le condizioni dello stabile, per evitare di finire sotto le macerie i compagni hanno deciso di scendere. La polizia ha continuato a minacciare di arresto chi resisteva sul tetto. Quindi, una volta scesi, i compagni sono stati identificati, portati in questura e lì trattenuti. Al momento si sa che sono stati denunciati per vari reati, ma non quando usciranno.

Conclusa la resistenza a “Casa Mannaja” gli sbirri si sono spostati in via Zampieri  14 A dove uno stabile di proprietà dell’ACER vuoto da anni era stato occupato appena 2 giorni fa. Il posto era stato riaperto per farne un circoletto di quartiere, punto di aggregazione e socialità per gli abitanti della Bolognina, laboratorio di lotta per incontrarsi e organizzarsi insieme contro sfratti, sgomberi e contro la polizia che infesta le nostre strade. Intanto le strade intorno al circoletto si sono riempite di vicini e solidali. La resistenza continua!

MARTEDI’ 17 GIUGNO:
ASSEMBLEA ALLE ORE 17.00
ALL’INCROCIO TRA VIA ZAMPIERI E VIA DI VINCENZO
PER DECIDERE INSIEME COME RISPONDERE A QUESTO ENNESIMO SOPRUSO DEI PADRONI.


MERCOLEDI’ 18 GIUGNO:

–    ORE 13.30: PRANZO SOLIDALE ANGOLO VIA ZAMPIERI-VIA A. DI VINCENZO QUARTIERE BOLOGNINA CON LA MENSA AUTOGESTITA “EAT THE RICH”
–    ORE 16.00: ASSEMBLEA PER RILANCIARE LA LOTTA PER GLI SPAZI, CONTRO SGOMBERI E RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE
–    ORE 19.00: PRESIDIO SOLIDALE CON FRA, TOM E NICO AL CARCERE DELLA DOZZA (STRADINA ANGOLO VIA DEL GOMITO, CAPOLINEA AUTOBUS 25 A)

SOLIDARIETA’ CON CHI OCCUPA E RESISTE!

NON UN PASSO INDIETRO!

Bologna: casa mannaia sgomberata (aggiornamento)

In attesa di maggiori informazioni, apprendiamo che nella mattinata di martedì 17 giugno sono iniziate le operazioni di sgombero dell’occupazione Casa Mannaia, in via Beverara a Bologna. A fianco del consueto operato degli sbirri, da segnalare il ruolo repressivo ricoperto dai pompieri che, nell’utilizzare i flessibili per tagliare le inferriate alle quali alcuni occupanti si erano legati, hanno ferito un compagno ad una mano; oltre ad aver impiegato gli idranti delle autopompe per allontare dalle finestre i compagni resistenti all’interno.
Dopo qualche ora gli occupanti hanno lasciato la casa e sono stati portati in questura.

Seguiranno aggiornamenti

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Dai media di regime:

La Digos di Bologna sta sgomberando un immobile del Comune occupato da anarchici gravitanti sull’Aula C di Scienze Politiche. In 5-6 si sono barricati dentro. Lo stabile, in via Beverara, è a circa 500 metri dall’ultima delle sedi Pd oggetto di vandalismi in città. Continua a leggere