Oggi inizia il teatro delle ombre che voi chiamate processo. È più che evidente che si tratta di un processo dove si stanno giudicando gli anarchici rivoluzionari che hanno rigettato il sistema e i suoi benefici per passare all’attacco contro di esso. Perciò hanno operato decine di questi “colpi di stato speciali” per affrontarci. Tribunali speciali, trasferimenti speciali, leggi speciali antiterroriste, “protezione” speciale da parte della polizia. Tutti questi esempi sono delle ammissioni segrete che vengono nascoste dietro la flessibilità e i duplici discorsi che ci offre il sistema ma in realtà sono cosi codardi che coprono tutta questa parodia con argomenti ancora più ridicoli, negando di ammettere l’ovvietà. Continua a leggere
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Atene [Grecia]: Rivendicazione attacchi del 4 e 5 gennaio
“Durante la mia prigionia ho scoperto che oggi devi essere sporco, immorale, squallido, marcio e un traditore, perché queste sono le uniche persone che ho visto essere abbracciate, protette e accarezzate da questa società. Quelli che hanno rifiutato di accettare questi valori marci come un modo di vivere hanno sofferto o soffrono in questo momento tutta la tortura moderna. Personalmente non mi piacciono questi valori e questa società, che riconosce questi valori come una realtà, li disprezzo e sputo su essi. Mi hanno distrutto ogni caso, fisicamente, psicologicamente, spiritualmente e socialmente, ma quel poco che ho lasciato dentro di me l’ho salvato nel profondo e finché respiro non potrò mai smettere di usare qualsiasi forza che ho lasciato esternare in alcun modo e non potrà mai smettere di lottare per la mia libertà “ Continua a leggere
Grecia: Testo di solidarietà – Rete di prigionieri anarchici
2 luglio 2012, 25 persone vengono arrestate nelle diverse parti di Salonicco, con l’accusa di appartenenza ad una organizzazione criminale e altri pesanti reati.
Grecia: Testo di Nikos Romanos
Da ContraInfo:
Pensieri dalla prigionia…
Con la destinazione finale i nostri demoni interiori…
Da quasi un anno abitante della terra ghiacciata, adesso il ghiaccio si è diffuso nel mio corpo. Monotoni e ripetitivi gesti quotidiani, paralisi generale. Qui i confini vengono trasformati in porte e mura.
Camminando nel cortile, quaranta passi di lunghezza e trentacinque di larghezza. Poi il muro. Su e giù, su e giù, destra e sinistra, destra e sinistra. Dopo un po’ inizi a memorizzare i dettagli inquietanti del muro che ti impedisce di proseguire oltre i quaranta passi, noti gli scarabocchi che ha, i dislivelli. Credo che ciò abbia senso visto che me li ritrovo numerose volte davanti a me.
L’orologio che nascondo nel mio corpo si è congelato pure. Anche se so che il mio tempo è un conto alla rovescia, sono agitato, i calcoli matematici della mia prigionia mi disgustano. 3/5 per il rilascio, 1/3 della pena per un permesso, e più lavori in carcere più veloce ci arrivi.
Ho sempre odiato la matematica che definisce la mia vita. Se fossi stato predisposto verso di essa probabilmente non avrei scelto una vita come la mia. Una semplice equazione dei burocrati delle logiche rivoluzionarie mi avrebbe convinto. Anarchia + guerriglia urbana = illegalità = morte o galera, mi avrebbero detto cosi e adesso credo che essi abbiano ragione. Gli direi di lasciarmi subito all’istante. La vita umana non si conforma a frazioni ed equazioni. E la passione per la libertà non è inseguita da nessun fantasma di sconfitta. Semplice come le equazioni matematiche di sconfitta che tanto disprezzo. Continua a leggere
Firenze-iniziative con i compagni greci
Venerdì 8 Novembre l’Ateneo Libertario e lo Sportello di Orientamento alla Salute organizzano una iniziativa in solidarietà con la lotta di resistenza in Grecia, in particolare con l’ospedale autogestito “Hellenikon”.
Dalle ore 20, aperito, interventi informativi, concerto con i “Piaceri Proletari”.
Ateneo Libertario – Borgo Pinti 50r – Firenze
Grecia: Ammazzati due nazisti.
Apprendiamo con gioia dal sito dell’ANSA che 2 nazi di alba dorata sono stati giustiziati. Avanti così.
Un’esecuzione in piena regola fatta da killer professionisti, ma anche terroristi. Così, secondo gli agenti dell’anti-terrorismo greco, sono stati uccisi questa sera ad Atene due giovani militanti – uno 20 anni e l’altro 23 – del partito filo-nazista Chrysi Avgì (Alba Dorata) che stavano chiacchierando con amici davanti alla sede del gruppo, nel quartiere di Neo Eraklio. Un terzo uomo – Alexandros Gerontas, 29 anni – è rimasto ferito e si trova ricoverato in osservazione all’ospedale Santa Olga dove è stato sottoposto ad una delicata operazione alla milza. A sparare, usando una mitraglietta Skorpion o una pistola automatica calibro 9, due uomini arrivati sul posto a bordo di una moto di grossa cilindrata e con indosso un casco nero e uno bianco.
Solidarietà – In vista del processo contro Alfredo e Nicola
riceviamo e diffondiamo:
Sulla pelle di chi
Mentre i Signori dell’atomo seguitano nella costruzione di centrali in mezzo mondo e l’industria nucleare procede nella ricerca di sistemi e applicazioni dalle multiformi e nefaste facce, il prossimo 30 ottobre il tribunale di Genova giudicherà Alfredo Cospito e Nicola Gai, due anarchici accusati di aver gambizzato l’Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi.
Chi crede e lavora nell’energia nucleare lo fa sulla pelle di tutti gli altri. Può capitare di conseguenza che chi semini radioattività raccolga piombo: una relazione causa-effetto la cui lucidità non fa una grinza. Gesti coraggiosi che rischiarano le tenebre della rassegnazione, in un mondo fondato sulla sottomissione e sulla delega. Una vicenda che riapre il dibattito sulla violenza rivoluzionaria, troppo spesso seppellito tra montagne di carta da tribunale e di carcere e annebbiato da un sistematico lavaggio culturale atto a deformare il significato stesso dei termini. In questo modo terrorista diventa chi attacca, anche violentemente e in modo mirato, il sistema di terrore e sfruttamento che tiene in piedi questa società, e non chi avvelena, devasta e sottomette tutti e tutto. La violenza non può restare monopolio di chi controlla le nostre vite, è uno strumento al quale alcuni ricorrono per imporre il proprio potere, altri invece per difendersene, per riportare un po’ di equilibrio e dimostrare una volta in più che opporsi è possibile.
Nella guerra che lo Stato e il Capitale conducono ogni giorno contro la libertà di individui e comunità ad autodeterminarsi e contro la sopravvivenza stessa del pianeta, ognuno è chiamato a dare il proprio contributo. Nella molteplicità delle forme e degli strumenti di attacco a questo mondo, ogni singolo gesto è parte importante di un percorso che miri a un radicale cambiamento dell’ordine sociale. Con strumenti e pratiche che i rivoluzionari di ogni epoca hanno sempre fatto proprie contro un nemico comune, e con la fitta rete di legami, di conoscenze e di metodi che sono la grande ricchezza e il patrimonio di ogni movimento di lotta.
Come sempre, aldilà dei riti e delle sentenze di un misero tribunale, siamo al fianco di Nicola e Alfredo, convinti che il sostegno ai rivoluzionari prigionieri, nelle tante forme attraverso le quali esso si può esprimere, sia elemento essenziale di ogni lotta.
Mille modi, un solo orizzonte: libertà!
Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali
Ottobre 2013
Grecia – Testo solidale con Nicola e Alfredo: “Voglio compagni, non la massa”
Conosco persone… persone taciturne e loquaci,
codarde e audaci, umili ed arroganti…
Persone che vivono ubbidientemente, come pecore ed altre
che si nascondono in modo sleale, come iene.
Conosco persone che sognano senza fantasia
ed altre che vivono senza sognare… persone i cui occhi
sono abituati a guardare in basso e le cui orecchie
sono solite ricevere ordini “svegliati”, “lavora”,
“paga”, “compra”, “credi”, “finisci”…
Persone parte di una folla solitaria, che pazientemente aspettano
sulla soglia della vita… un eterno domani,
giorni migliori, un futuro ottimistico, le risposte alle proprie preghiere…
Stanno aspettando di credere ad ogni potenziale salvatore
e ad ogni imbonitore di idee, che prometterà loro una vita migliore.
Ma chi aspetta di vivere un domani migliore,
oggi è già morto.
Conosco delle persone, ma solo alcune sono miei compagni.
Morte Lenta o Insurrezione qui e ora…
Ci sono due vie, che si dipanano davanti a noi.
Noi scegliamo di essere li, dove osano i coraggiosi.
L’aria è più fine e la folla, che si prostra davanti ai suoi falsi idoli,
non imbruttisce le nostre forme.
E’ piacevole guardare verso il basso dalla vetta della montagna dell’Unico
anche se la folla in segreto desidera che tu cada nel baratro
affinché essa non si vergogni della sua bassa statura.
Le nostre parole oggi incidono come una lama
e le nostre azioni bruciano i ponti con il passato…
Con tenacia e volontà, fino a quando uccideremo l’autorità.
Per Nicola e Alfredo.
Per gli Anarchici d’Azione.
I membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco:
Nikolopoulos Giorgos, Nikolopoulos Mixalis, Tsakalos Xristos, Tsakalos
Gerasimos, Oikonomidou Olga, Bolano Damianos, Argyrou Panagiotis,
Polydoros Giorgos, Mavropoulos Theofilos, Xatzimixelakis Xaris
Il membro della FAI/FRI Andreas Tsavdaridis e l’anarconichilista Mandylas Spyros
Atene: Rivendicato incendio di un mezzo diplomatico
Nelle prime ore di Venerdi 11 Ottobre 2013, abbiamo bruciato un furgone del corpo diplomatico, con targa DC 93-3, all’incrocio tra Pyrras e Delacroix nella zona di Neos Kosmos, Atene.
L’azione è dedicata con tutto il cuore ai nostri compagni accusati per la doppia rapina a Valventòs e Kozani, processo che inizierà a fine Novembre* ed anche in memoria dell’antifascista ucciso Pavlos Fyssas.
Non dobbiamo farci condizionare dall’idea della paura e della morte. Dobbiamo resistere con ogni mezzo al totalitarismo contemporaneo.
Creiamo le nostre strutture, rafforziamoci ed estendiamo le relazioni tra compagni, facendo spazio all’anarchia e al comunismo. Rivoluzione sociale, l’unica alternativa…
*Il processo per la doppia rapina a Velventos è previsto per il 29 Novembre 2013 presso la corte d’appello in Loukareos street ad Atene. I compagni accusati sono: Andreas-Dimitris Bourzoukos, Dimitris Politis, Nikos Romanos, Yannis Michailidis, Fivos Harisis-Poulos, and Argyris Ntalios.
Grecia: Lettera del compagno anarchico Spyros Mandylas
“Alcuni senza pensarci seguono i percorsi imparati una volta per tutte, verso il loro lavoro e la loro casa, verso il loro futuro prevedibile. Per loro il dovere è già diventato una abitudine, e l’abitudine un dovere. Essi non vedono la carenza della loro città. Ritengono che la carenza delle proprie vite sia naturale. Noi vogliamo rompere questo condizionamento, (…) alla ricerca di nuove passioni.”
Guy Debord
Una breve cronaca del mio arresto
Nella notte di Giovedi 11 Luglio 2013, gli agenti dell’unità antiterrorismo hanno fatto nuovamente irruzione nello squat anarchico Nadir, a Salonicco. Sono stato arrestato e subito trasferito agli uffici dell’antiterrorismo ad Atene dove mi è stato detto che, tre ore prima del mio arresto, era stato catturato fuori dalla sua abitazione nel quartiere di Stavroupoli a Salonicco il mio compagno e amico Andreas Tsavdaridis. Mi è stato chiesto di dare le impronte, un campione di DNA e le foto ma mi sono rifiutato, cosi le hanno avuto con la forza. Poco dopo, mi hanno notificato l’accusa in merito al Progetto Fenice (azioni #1#2#3#4). Mi sono rifiutato di firmare qualunque cosa o di dire nulla. Sei giorni dopo, ho potuto comunicare con Andreas, che mi ha raccontato le stesse cose che erano successe a me. In più, la polizia ha annunciato che i dieci membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco sono accusati come istigatori del Progetto Fenice. Continua a leggere