Aggiornamenti sulla situazione di Monica e Francisco

“salutiamo coloro che continuano a tessere complicità, che si avventurano nello sconosciuto, coloro che sono motivati dall’incertezza, che insistono per l’anarchia. A tutti loro il nostro rispetto e affetto”

Mónica Caballero y Francisco Solar, detenuti dal novembre scorso sono due dei cinque anarchici accusati di aver collocato un ordigno esplosivo nella basilica del Pilar de Zaragoza, per loro continua la detenzione preventiva in attesa di giudizio. Continua a leggere

Ordigno contro sede Pd Firenze

Fonte ANSA:

L’esplosione si è verificata intorno alle 4. Il piccolo ordigno artigianale, in base a quanto emerso, è stato realizzato con tre bombolette di gas da campeggio, immerse in liquido infiammabile, tutto sistemato in un contenitore di plastica. Polizia e vigili del fuoco sono intervenuti dopo la segnalazione di scoppi e fiamme. Chi ha agito ha probabilmente dato fuoco al liquido infiammabile che ha poi provocato l’esplosione delle bombolette di gas. Il manufatto era stato lasciato in una corte sul retro del palazzo che ospita il Pd cittadino e regionale, raggiungibile scavalcando un cancello.

Genova: Aggiornamento sul processo d’appello ad Alfredo e Nicola

 

Il processo d’appello ai compagni Alfredo Cospito e Nicola Gai avrà luogo a Genova nelle seguenti date: 27 Giugno, 4 e 11 Luglio.

Solidarietà ai compagni prigionieri!

SE COINCIDENZE…

C’è da dare i numeri. Tre giorni fa, martedì, l’apparato giudiziario dello Stato si è mosso a Torino, bussando alle porte di sovversivi vari, sia anarchici che comunisti (ammesso che questa distinzione abbia ancora un senso). L’inchiesta, che prende di mira le lotte contro gli sfratti, ha portato a 29 misure cautelari e vede oltre cento inquisiti. 

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Genova: visitata sede del PD in solidarietà del Buridda sgomberato

Dal sito del giornalaccio Repubblica:

Firenze: detenuto suicida nel carcere di Sollicciano

FIRENZE – Un nuovo caso di suicidio oggi nel carcere di Sollicciano a Firenze. Un detenuto magrebino di 40 anni si è tolto la vita nella sua cella all’interno della 13ª sezione.

A renderlo noto è Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria, secondo il quale si tratta del «61° morto in carcere dall’inizio dell’anno e il 19° per suicidio».

L’uomo si sarebbe barricato nel bagno della cella che condivideva con altri due detenuti ed ha inalato il gas di una bomboletta che serviva ad alimentare un fornellino. A nulla è servito il tentativo degli agenti di polizia penitenziaria e del medico del carcere che hanno cercato di rianimarlo.

«Il suicidio – dice Beneduci –  si è verificato in una sezione protetta, nella quale doveva anche realizzarsi la cosiddetta sorveglianza dinamica, a riprova di un modello detentivo destinato a fallire prima di realizzarsi».