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Ordigno contro sede Pd Firenze
Fonte ANSA:

L’esplosione si è verificata intorno alle 4. Il piccolo ordigno artigianale, in base a quanto emerso, è stato realizzato con tre bombolette di gas da campeggio, immerse in liquido infiammabile, tutto sistemato in un contenitore di plastica. Polizia e vigili del fuoco sono intervenuti dopo la segnalazione di scoppi e fiamme. Chi ha agito ha probabilmente dato fuoco al liquido infiammabile che ha poi provocato l’esplosione delle bombolette di gas. Il manufatto era stato lasciato in una corte sul retro del palazzo che ospita il Pd cittadino e regionale, raggiungibile scavalcando un cancello.
Genova: Aggiornamento sul processo d’appello ad Alfredo e Nicola
Il processo d’appello ai compagni Alfredo Cospito e Nicola Gai avrà luogo a Genova nelle seguenti date: 27 Giugno, 4 e 11 Luglio.
Solidarietà ai compagni prigionieri!
Ciao Paola
Se n’è andata Paola Nicolazzi, storica voce di tanti canti anarchici. Ciao!
SE COINCIDENZE…
Genova: visitata sede del PD in solidarietà del Buridda sgomberato
Dal sito del giornalaccio Repubblica:
Un gruppo di sostenitori del centro sociale Buridda ha fatto irruzione nel circolo del Pd del centro storico, in via delle Vigne. Hanno danneggiato gli arredi, acceso un fumogeno e sfondato la porta a vetri. Con vernice nera hanno scritto: “Il Buridda esiste e resiste”
Firenze: detenuto suicida nel carcere di Sollicciano
FIRENZE – Un nuovo caso di suicidio oggi nel carcere di Sollicciano a Firenze. Un detenuto magrebino di 40 anni si è tolto la vita nella sua cella all’interno della 13ª sezione.
A renderlo noto è Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria, secondo il quale si tratta del «61° morto in carcere dall’inizio dell’anno e il 19° per suicidio».
L’uomo si sarebbe barricato nel bagno della cella che condivideva con altri due detenuti ed ha inalato il gas di una bomboletta che serviva ad alimentare un fornellino. A nulla è servito il tentativo degli agenti di polizia penitenziaria e del medico del carcere che hanno cercato di rianimarlo.
«Il suicidio – dice Beneduci – si è verificato in una sezione protetta, nella quale doveva anche realizzarsi la cosiddetta sorveglianza dinamica, a riprova di un modello detentivo destinato a fallire prima di realizzarsi».
Incontro anticarcerario con J.M. Rouillan e concerti HC alla Ripa dei Malfattori
SABATO 7 GIUGNO h.18
INCONTRO ANTICARCERARIO CON JANN-MARC ROUILLAN @RIPADEIMALFATTORI
co-fondatore di Action Directe in Francia, ha passato 25 anni prigioniero delle carceri francesi.
Nè dissociato nè pentito, ha scritto diversi libri tra cui “Odio la Mattina” pubblicato in Italia da Nautilus/El Paso.
A seguire (A)pericena contro le sbarre e concerti Hc con Petroleum, Negot e Logica di morte
«Ti senti invischiato in una palude nebbiosa, senza contorni, senza punti di riferimento, mentre i giorni passano.
Molti non resistono all¹isolamento, spesso si tolgono la vita o escono di senno, come il mio compagno Cipriani.
Si pensa molto. Si pensa tutto il giorno. Il cervello è sempre in moto. È un viaggio all’interno di sé stessi.
I muri della cella diventano una seconda pelle. E il pensiero diventa circolare. Rarissimi gli stimoli durante il giorno.
Così il passato, il presente e le fantasie si confondono, in una riflessione senza fine che si avvita su sé stessa,
spesso con sofferenza. Perciò si parla di tortura.
La gente non capisce come si possa equiparare alla tortura il fatto di dover restare immobili su uno sgabello.
Ma è un’autentica tortura. È una tortura perché sei solo».
J.M.Rouillan
Presidio sotto il carcere in solidarietà con arrestati/e – Torino
Sabato 7 giugno 2014 – ore 18:30, al capolinea del 3. Concentramento e Presidio Solidale sotto il carcere delle Vallette, Torino.
Trento – “Benvenuto Padoan”
Apprendiamo dai giornali locali che sabato 31 maggio alle 13 nella zone Borghera di Trento sono state sfasciate le vetrate e i bancomat della Banca di Trento e Bolzano, l’Unicredit, la Banca Popolare e l’agenzia del lavoro Adecco.
Sembra che una ventina di persone organizzate in quattro gruppi abbiano colpito con mazze e bombolette per oscurare le telecamere. Pochi minuti dopo è arrivata la polizia, ma sembra che sia rimasta a guardarsi attorno.
Su una vetrina c’era scritto “benvenuto Padoan (A)”, proprio al ministro dell’Economia è stata dedicata la “spaccata”, il quale doveva parlare poche ore dopo nel centro della città blindata per lo svolgersi del Festival dell’economia.