VENERDI’ 25/10 PRESIDIO IN PIAZZA MAZZINI ORE 16:30
SABATO 26/10 MANIFESTAZIONE DA PIAZZA GARIBALDI ORE 15:30
VENERDI’ 25/10 PRESIDIO IN PIAZZA MAZZINI ORE 16:30
SABATO 26/10 MANIFESTAZIONE DA PIAZZA GARIBALDI ORE 15:30
Solidarietà con i rifugiati
Durante la notte da Mercoledì a Giovedi 17.10.2013 abbiamo attaccato un ufficio della SPD ( Partito Socialdemocratico di Germania) nel distretto Nordend di Frankfrut , e distrutto le finestre e le porte .
Funzionari di partito come la SPD sindaco Olaf Scholz sono responsabili della politica nei confronti dei rifugiati in Amburgo , una politica che esclude e criminalizza le persone a causa del loro background , la storia o il colore della pelle . Sappiamo che , per quanto riguarda tali questioii, la SPD ad Amburgo non è diversa da SPD di Francoforte . Pertanto , questo attacco non si applica al DOCUP solo a Francoforte , ma è invece è diretto contro l’intero partito e chi sostiene questa politica .
L’arrivo dei rifugiati in Europa è la conseguenza delle parole d’ordine capitaliste, che rendono impossibile per gran parte dell’umanità condurre una vita di autodeterminazione . Un volo per i ghetti benestanti d’Europa sembra essere l’ ultima possibilità di fuga dalla persecuzione e minaccia di esistenza economica . Le élite politiche rispondono con leggi discriminatorie , l’Unione europea , con la preclusione militare . In Germania , gli immancabili risentimenti si esprimono sempre con l’opposizione attiva ai rifugiati .
Ci leviamo contro un tale sistema di sfruttamento , contro questa politica , e contro il razzismo quotidiano del sociale “medio “, e invece promuoviamo la nostra solidarietà con i rifugiati e la nostra lotta contro il capitale , gli stati e le nazioni .
Con questa azione siamo solidali con gli esseri umani “illegali” ad Amburgo e ovunque . Sosteniamo la richiesta di un diritto di soggiorno per tutti.
Vogliamo anche inviare saluti di solidarietà a tutti gli attivisti che , ad Amburgo e altrove , hanno messo su una lotta contro questa politica razzista .
No Border , No Nation!
Udienze dell’11 e del 18 ottobre 2013 per il processo contro il Fuoriluogo
L’11 e 18 ottobre 2013 si sono tenute le prime due udienze dibattimentali del processo contro i compagni e le compagne del Fuoriluogo, frutto dell’operazione repressiva “Outlaw”.
La partecipazione di solidali in aula è stata, in particolare per la prima udienza, davvero molto numerosa riuscendo a creare uno spazio a parte, uno spazio di forza al fianco degli imputati e delle imputate in assoluto contrasto con la meschina farsa organizzata al centro della scena.
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da 325
23-30 Agosto 2014 – Settimana dedicata ai prigionieri anarchici – Appello per una mobilitazione internazionale
Nell’estate del 2013 diversi gruppi della Croce Nera Anarchica hanno discusso sulla necessità di organizzare una Giornata Internazionale per i prigionieri anarchici. Dato che già esistono giornate dedicate ai diritti dei prigionieri, troviamo che sia importante enfatizzare anche le esperienze dei nostri compagni. Molti prigionieri anarchici non verranno mai riconosciuti come “prigionieri politici” dalle organizzazioni ufficiali per i diritti umani perché il senso di giustizia di queste ultime è strettamente influenzato dalle leggi capitaliste, designate a difendere lo Stato e impedire qualsiasi cambiamento reale. Nello stesso tempo, anche all’interno delle nostre stesse comunità individuali, sappiamo ben poco della repressione esistente in altri paesi, non conosciamo i nomi di molti dei nostri compagni prigionieri né i casi che li riguardano. Continua a leggere
Stamani, in un’uggiosa mattinata post alluvionale l’unione inquilini di Pistoia ed alcuni solidali hanno deciso di dare man forte a due famiglie sotto sfratto nel quartiere popolare delle Fornaci. Dalle 9 di mattina alcuni compagni, non molti ma determinati, hanno presidiato gli accessi dei palazzi nei quali sono situati gli appartamenti decisi a fronteggiare ogni ipotesi di sfratto. Gli ufficiali giudiziari non si sono presentati e successivamente si è saputo che le esecuzioni erano state posticipate a fine Novembre senza addurre nessuna motivazione. Evidentemente anche a Pistoia la mobilitazione risoluta paga…Noi ribadiamo che la casa è di chi l’abita! Tra un mese li ci ritroveranno, non credano che sia finita qui…
Testo del manifesto:
CONTI CHE NON TORNANO?
2 anni passati dall’ultimo incidente ad una centrale nucleare , Fukushima, un numero mai calcolato ed incalcolabile di morti, feriti e contaminati, danni a livello globale che la comunità tecnico-scientifica, il governo e la stampa giapponesi ed internazionali cercano maldestramente di celare,fino all’ultima farsa tragica dei prossimi Giochi Olimpici in Giappone con cui la propaganda vorrebbe rifare il belletto ad un territorio devastato, mortifero ed impraticabile.
Un numero mai calcolato di fusti di scorie radioattive dispersi e stillanti morte e veleni tra le campagne di Saluggia e Trino Vercellese,a ridosso del bacino del Po vestigia dell’ ultima centrale nucleare dismessa in territorio piemontese, quella di Trino Vercellese.
Un regolare passaggio di treni carichi di scorie nucleari destinate al riprocessamento(leggi riuso)tra il Nord Europa,L’Italia il corridoio della Val di Susa e la Francia. Continua a leggere
Durante la mattina del 15 ottobre lo spazio anarchico “El Tavan” e alcune abitazioni vengono perquisite dai carabinieri per denunce a carico di 2 compagni. Le perquisizioni sono legate ad un’azione avvenuta nella notte tra il 30 settembre e il 1 ottobre, durante la quale, a quanto appreso dai media locali, veniva imbrattata l’entrata del tribunale di sorveglianza con della vernice, sigillate le porte e lanciati dei sassi contro le vetrate. Infine è stata trovata la scritta “Solidarietà con i detenuti”.
Crediamo che l’insistenza di queste pressioni siano, ancora, sintomo di quanto la solidarietà nei confronti di chi vorrebbero completamente isolato possa essere fastidiosa.
Nuovamente, solidarietà con i detenuti in lotta!
compagne e compagni
Nelle prime ore di Venerdi 11 Ottobre 2013, abbiamo bruciato un furgone del corpo diplomatico, con targa DC 93-3, all’incrocio tra Pyrras e Delacroix nella zona di Neos Kosmos, Atene.
L’azione è dedicata con tutto il cuore ai nostri compagni accusati per la doppia rapina a Valventòs e Kozani, processo che inizierà a fine Novembre* ed anche in memoria dell’antifascista ucciso Pavlos Fyssas.
Non dobbiamo farci condizionare dall’idea della paura e della morte. Dobbiamo resistere con ogni mezzo al totalitarismo contemporaneo.
Creiamo le nostre strutture, rafforziamoci ed estendiamo le relazioni tra compagni, facendo spazio all’anarchia e al comunismo. Rivoluzione sociale, l’unica alternativa…
*Il processo per la doppia rapina a Velventos è previsto per il 29 Novembre 2013 presso la corte d’appello in Loukareos street ad Atene. I compagni accusati sono: Andreas-Dimitris Bourzoukos, Dimitris Politis, Nikos Romanos, Yannis Michailidis, Fivos Harisis-Poulos, and Argyris Ntalios.
Per quanto uno attacchi il sistema rapportandosi ai suoi valori, non lo colpirà dove più gli può nuocere, e permetterà al sistema di sgonfiare la protesta per mezzo di alcune concessioni e adattamenti.
Se si fanno pressioni su questioni e problemi di vittimizzazione e discriminazione (quali il razzismo, il sessismo, l’omofobia o la povertà) non ci si sta opponendo aivalori del sistema e non si sta nemmeno forzando il sistema ad indietreggiare o a scendere a compromessi.
Lo si sta aiutando in maniera diretta.
Tutti i più saggi e ponderati sostenitori del sistema riconoscono che il razzismo, il sessismo, l’omofobia e la povertà sono dannosi al sistema, ed è per questo che il sistema stesso si impegna a combattere queste e altre forme simili di vittimizzazione e discriminazione.
I lavoratori sfruttati, con i loro bassi salari e le loro pessime condizioni di lavoro, fruttano un buon profitto a certeaziende, ma i ponderati e i saggi sostenitori del sistema sanno molto bene che l’intero sistema funziona meglio quando i lavoratori vengono trattati decentemente.
Ponendo l’attenzione sulla questione dello sfruttamento dei lavoratori, si aiuta il sistema, non lo si indebolisce.
Molti radicali cadono nella tentazione di focalizzarsi su problemi non essenziali quali il razzismo, il sessismo e lo sfruttamento dei lavoratori perché sono questioni facili.
Scelgono un problema su cui il sistema può permettersi di offrire un compromesso e su cui possono ottenere il sostegno di persone, e di tutti gli altri riformisti sinistroidi.
Forse il sistema, messo sotto pressione, indietreggerà un tantino, gli attivisti lo valuteranno come un chiaro risultato dei loro sforzi, ed avranno la gratificante illusione di aver realizzato qualcosa.
Ma in realtà non hanno realizzato un bel niente in favore dell’eliminazione del sistema tecno-industriale.
Invece di correre dietro ai vari summit sul commercio mondiale per sfocare la propria rabbia contro la globalizzazione, i radicali farebbero bene a spendere un po’ più di tempo nel pensare ed analizzare come colpire il sistema dove realmente gli può nuocere.
(Ted Kaczynski )
Ci giunge la notizia delle dichiarazioni vergognose, le ennesime, ma forse le più gravi di tutte, del pm di Perugia, Manuela Comodi.
La Comdi avrebbe affermato che lei non persegue le idee anarchiche, ma soltanto i reati. Che lei, anzi, condive anche numerose cose del pensiero anarchico.
Una frase del genere è di una retorica spicciola che in altro tempo non avrebbe meritato nota, forse solo sarcarsmo. Ma se detta a pochi giorni dalla morte di Damiano Corrias assume il carattere di una provocazione insopportabile.
Una provocazione a cui non possiamo non rispondere. Continua a leggere