Ferrara:isolamento,rapporti disciplinari e proteste in AS2

da crocenera.org

Da telefonata odierna con uno dei compagni imprigionati nella sezione di Alta Sorveglianza del carcere di Ferrara, veniamo a sapere che Alfredo è stato posto in isolamento, in seguito a un alterco con una guardia. L’isolamento punitivo, 14bis o.p., è stato posto in essere due giorni fa e un altro compagno della sezione ha ricevuto un rapporto disciplinare, sempre per lo stesso episodio.Da allora gli altri prigionieri della sezione AS stanno protestando e intendono proseguire fino a quando verrà sospeso l’isolamento di Alfredo. Nei prossimi giorni seguiranno informazioni più precise sulla protesta in corso e sulle condizioni di isolamento di Alfredo.

GRECIA: “DE PROFUNDIS”, comunicato della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Autocritica pubblica

Non avevamo intenzione di contribuire alla continuazione delle ricadute pubbliche e del cannibalismo interno che sono state sapientemente orchestrate, con ampiezza, da polizia, giornalisti e dalla miserabile intervista data da Xsiros[1].Ma la miseria regna…

1)Informatore una volta…traditore per sempre

Quello che è più esasperante è che un informatore della 17 Novembre[2]parli di moralità…Lui che nelle sue dichiarazioni preliminari nel 2002(pubblicate su internet)piagnucolava e mendicava agli sbirri di trattarlo bene, come risposta alla sua cooperazione con le autorità inquisitorie.

Quello che è più provocatorio è che l’informatore venga presentato come un critico del ’’movimento’’. Lui che, fino ad oggi, non si è mai scusato con i suoi precedenti compagni per le sentenze a vita che ha ‘’offerto’’ loro con le sue imparziali confessioni all’agenzia anti-terrorismo(senza che loro neppure lo schiaffeggiassero).

Quello che è più contraddittorio è che il ridicolo aspirante capetto chieda che le procedure collettive e la diversità vengano rispettate. Nel suo delirio quando stava impersonando la reincarnazione di Karaiskakis[3], stava esibendo un complesso di autorità che stava mettendo a dura prova i nervi dei compagni, che stavano avendo a che fare con lui, aiutandolo nella fuga da un intero anno con grande pazienza e mettendo a rischio la propria vita e libertà. Continua a leggere

Punto e inizio

«Fate entrare l’infinito»
No, non c’è un usciere all’ingresso delle im-possibilità umane. Spetta a ciascuno di noi aprire quella porta. Scassinarla, al limite, per trovare una via di fuga da questo grande mondo istituzionale in decomposizione, da questo piccolo mondo rivoluzionario in putrefazione. Perchè le illusioni spacciate dal grande mondo sono scadute, come la mitopoiesi sciorinata dal piccolo mondo. In questo labirinto di riflessi non c’è libera uscita: c’è un pantano in cui si sprofonda, ci sono specchi su cui ci si arrampica. Si entra da esseri umani, e si rimane chiusi dentro da cittadini o da militanti. Annaspanti, senza aria, chi a elemosinare diritti ridicoli, chi ad amministrare rivendicazioni patetiche.
Alla fine dello scorso dicembre, il dado è stato tratto. Una pubblica delazione all’interno del “Movimento”. Con rare ammirevoli eccezioni, un silenzio assordante l’ha accompagnata nei primi giorni. Solo un’invasione di campo da oltre confine – certe fierezze, come certe vergogne, non hanno passaporto – ha smosso le acque. Anelito di vita o aria che gonfia un cadavere? Solo il tempo potrà dirlo. Nessun dubbio però: un Movimento che non si muove davanti ad un fatto simile è una scena, una messa-in-scena, con tanto di ruoli e pause e copioni da rispettare.

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AGGRESSIONE DIGOSSINA A UDINE

E SIAMO A DUE

Udine, 10.02.2015
Alle 20.00 in piazza Venerio, in centro città, un’accozzaglia di neofascisti di CasaPound si raduna oggi per commemorare i loro camerati infoibati settant’anni fa in un corteo autorizzato dal questore Claudio Cracovia, un curriculum che “vanta” il G8 di Genova e la Val di Susa, lo stesso questore che vieta i cortei antifascisti in centro. I fascisti si presentano con tanto di spranghe e fumogeni autorizzati (vietati però alle/ai compagn*, due dei quali hanno infatti un procedimento in piedi per utilizzo di fumogeni in corteo), difesi da decine di celerini, digossini, carabinieri e vigili urbani.
Un anarchica e due anarchici passano in parte. Un fascista viene fatto passare dagli sbirri verso di loro. Mette le mani addosso a un compagno, minacciando, senza avere evidentemente il coraggio di fare altro, per alcuni minuti di spaccare faccia e culo all’«infoibatore». Così almeno lo chiama. DIGOS e sbirraglia varia sono al suo fianco a godersi la scena. Continua a leggere

ENI – Enjoy & Destroy

ENJOY & DESTROY

“Che significa disintegrare il sistema? Scucire i punti di sutura del sistema, aprendo glispazi del possibile. Ogni spazio sottratto alla determinazione tecnoscientifica è una porta che si apre sull’infinità del possibile, ed insieme un luogo che può tornare ad essere abitato. Far saltare alcuni elementi del sistema è la maggiore minaccia alla sua integrità, al suo equilibrio.” Fotti il sistema

Indovinello: quanti cadaveri entrano in una Fiat 500? 1, 10, 1000?
Sembrerà incredibile, ma sono molti, molti di più, migliaia, anzi, milioni! E avanza ancora moltissimo spazio! A fare compagnia a scheletri e carni putrescenti ci sono tonnellate di bombe e armamenti vari, chilometri di tunnel e gasdotti, dittatori col turbante, detenuti politici, treni superveloci, operai e operatori dei call center ridotti alla fame, fiumi neri di petrolio… Ma com’è possibile? Non si tratta di magia né di esoterismo, bensì di uno dei più recenti prodotti della secolare storia d’amore tra scienza, potere e denaro; un sodalizio che trasforma in realtà i nostri peggiori incubi. Continua a leggere

PROCESSO A BILLY, SILVIA E COSTA SI AVVICINA: RILANCIAMO LA LOTTA ALLE NOCIVITA’

Sono passati quasi cinque anni dal nostro arresto in Svizzera, quando ad un posto di blocco sul passo dell’Albis, nel Canton Zurigo, venne rinvenuto nell’auto su cui viaggiavamo dell’esplosivo, alcune bombole di gas propano, taniche di benzina e diverse copie di uno scritto rivendicativo a firma Earth Liberation Front Switzerland. Obiettivo dell’attacco rivendicato negli scritti era il “Binning and Rohrer Nanotechology Center”, una struttura allora in costruzione, di proprietà dell’ IBM e in collaborazione con l’ETH, il Politecnico federale di Zurigo.
Il processo si tenne un anno e mezzo dopo il nostro arresto con tre accuse a nostro carico: atti preparatori punibili di incendio intenzionale; occultamento e trasporto di materie esplosive; commercio non autorizzato (importazione) di esplosivi. Le richieste di pena formulate dal procuratore federale Hansjörg Stadler, tra i 3 anni e 4 mesi e i 3 anni e 8 mesi vennero ampiamente accolte dal giudice federale Walter Wütrich, la quale corte confermò tutti i capi d’accusa ad eccezione del traffico (importazione) illecito di esplosivi, accusa dalla quale fummo assolti. 
Parallelamente, la procura di Torino aveva da subito dato avvio ad un’indagine a tutto tondo intorno alle cartucce di esplosivo che gli svizzeri ci trovarono addosso, con l’obbiettivo di poterne determinare la provenienza. Ad indagine conclusa, le accuse a nostro carico ipotizzate dal pm Enrico Arnaldi Di Balme, sono pure tre: atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione e trasporto in luogo pubblico di esplosivi e ricettazione per l’esplosivo, accuse tutte aggravate dalla finalità di terrorismo.

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Teramo: SARA’ UNA RISATA…

I sei compagni fermati preventivamente giovedì scorso e tenuti in caserma durante la visita di Salvini a Roseto, sono stati denunciati, con una celerità stucchevole, per ingiurie in concorso. Perchè, udite udite, in concorso tra loro ed attraverso l’azione di scrittura della frase “NESSUNO SPAZIO AI RAZZISTI DELLA LEGA”…, offendevano l’onore e la reputazione di Salvini Matteo. Se, come si suol dire, non c’è limite al peggio, stavolta ci siamo accorti che il limite non c’è neanche allo schifo ed alla comicità. E, di conseguenza, non c’è neanche un limite allo scherno che meritano le forze dell’ordine ed i loro mandanti. Sarà una risata che vi seppellirà