anarchicipistoiesi

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Controllo sociale: “Così in ordine”, un testo di Finimondo su RFID e autocontrollo volontario

«La vita si espone alle intemperie.
La strada è nera per il vagabondo.
Le stelle lo guidano, si dice.
Senza dubbio, ma verso quale riparo?»
Stig Dagerman
Alcuni anni fa, nel corso di una intervista, ad una celebre e non più giovane rockstar newyorkese fu domandato se non avesse paura a vivere in una metropoli così violenta. Stupito, il cantante rispose: no, nient’affatto. C’era nato e cresciuto in quella città, la conosceva, ci era abituato e sapeva tenerla a bada. Ciò che lo spaventava, semmai, era ben altro. Ad esempio, ricordava il panico che lo assalì in Svezia quando, fermo davanti a un semaforo rosso con il motore dell’auto acceso, si accorse di essere stato circondato dagli altri automobilisti scesi dalle loro vetture (rigorosamente spente). Intendevano tutti chiedergli conto del suo comportamento perché in Svezia, davanti al semaforo rosso, bisogna spegnere il motore della macchina; altrimenti sono guai. «Ecco — disse la rockstar — quello mi terrorizza! La violenza, no».

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Dalla Francia: Infami, politicanti e pompieri!

Da Non-Fides:

Abbiamo letto queste poche righe: “Delazioni e compagni di strada“, colle quali alcuni non meglio identificati “compagni con un piede nell’esagono” scrivono, a proposito di Non Fides, che: “è proprio questo sito che ha dato il via all’infelice pratica della delazione nel movimento no-tav”. Ciò, a detta loro, a causa del testo “Il nemico interno in Val Susa“.

Bon, tanto per cominciare, la palma di chi per primo ha pubblicato questo testo, purtroppo non spetta a noi. Quella ennesima denuncia delle pratiche autoritarie dell’Askatasuna ha girato via mail, è stata pubblicata anonimamente su Indymedia Grenoble ed anche altrove, prima che su Non Fides. Tra l’altro, un “autonomo torinese” rispondeva alle critiche contenute in quel testo, attribuendole ad un altro dei siti che l’hanno pubblicato. Capiamo che tutta la cosca dell’Autonomia-Contropotere torinese sia incazzata a causa della figura meschina fatta con la delazione via il sito notav.info, ma suvvia, almeno mettetevi d’accordo fra di voi…

Ma entriamo nel merito. Secondo questi “compagni” (dell’Aska), il testo in questione sarebbe “assai problematico [perché vi] si dice chiaro e tondo che il centro sociale Askatasuna “e i loro amici” avrebbero organizzato l’attacco al cantiere del 31 agosto 2012, gestendo attacchi e ritirate. È un testo che fa accuse precise di una certa rilevanza penale e che non è mai stato corretto.
Come ha già detto giustamente un altro lettore di Indymedia Piemonte, è risaputo che la gestione di quel campeggio (agosto 2012), “assalti” compresi, era in mano agli autonomi. E che molte delle persone che hanno attaccato il cantiere la notte del 31 agosto 2012 siano poi tornate al campeggio, lo dice pure Cosimo Caridi, il giornalista de “Il fatto quotidiano” che proprio gli autonomi hanno invitato (si veda qui, minuto 2).
Ma continuiamo. Immaginiamo che il passaggio a cui si riferiscano gli amichetti dell’Aska non sia uno dei molti in cui si dice che quel campeggio, come troppi altri, sia stato gestito in maniera autoritaria proprio da loro, sotto copertura dei “comitati” o delle “assemblee”. Pensiamo si riferiscano piuttosto a questo: “Gli sbirri non hanno avuto bisogno di intervenire, alcuni leninisti del campeggio hanno fatto la polizia da soli/e, a colpi di “smettetela, non abbiamo le maschere antigas”, “il 31 sì, ma non oggi, non era previsto”, “il 31 attaccheremo massicciamente gli sbirri, ma non ora””. Oppure a questo, poco oltre: “L’appuntamento per attaccare il cantiere del TAV era stato quindi dato per il 31 agosto. […] Di fatto, verso le 22 una decina di sbirri bloccava i sentieri che portano alle loro recinzioni. Si è tenuta una “assemblea” spontanea per decidere cosa fare. Ciò consisteva più nel venire a prendere le consegne dai capi che nel decidere in maniera collettiva il da farsi. Abbiamo quindi fatto marcia indietro, per farci portare a passeggio attraverso le montagne per altre due ore, in giri inutili, tornando alla fine al punto di partenza. Alla fine è stato lanciato un attacco al campo degli sbirri, permettendo di far cadere una quindicina di metri di barriere, di lanciare pietre di dare fuoco a due camion-cannoni ad acqua. Dopo 20 minuti, mentre gli sbirri indietreggiavano, non si sa chi ha dichiarato che l’azione era finita e che bisognava ripartire. È stato intonato il coro di ritirata (“si parte insieme, si torna insieme”) e tutti hanno abbandonato la zona di fronte per riprendere la camminata notturna. Perché partire dopo soli 20 minuti? Di solito gli scontri possono durare diverse ore. Tutto lascia credere che i comunisti hanno avuto paura di ciò che loro non avevano previsto, di ciò che loro non controllavano ed hanno quindi anticipato la ritirata del corteo.

I (loro) compagni con un piede nell’esagono sostengono che questi passaggi sarebbero penalmente rilevanti. In effetti potrebbero avere un certo valore in un tribunale: sono delle attestazioni di buona condotta. La prossima volta che qualcuno dei militanti dell’Aska sarà accusato in seguito a scontri in Val Susa, consigliamo all’avvocato di portare questo testo in tribunale, come prova della non volontà di nuocere degli autonomi torinesi. Perché in questi passaggi c’é scritto che, come tante altre volte, in Val Susa come a Torino, i caporioni dell’Askatasuna si sono comportati da pompieri. Hanno portato a spasso la gente, hanno fatto tagliare loro qualche metro di recinzione, giusto per far fare qualche bella ripresa al loro amico de “Il fatto quotidiano”, e poi tutti a casa! (“Si parte e si torna insieme”, sicuro!) Una volta ancora, come le tante altre in cui parlano con la Digos in piazza, per trattare del percorso di cortei, di cosa fare oppure no.

Gli autori di “Delazioni e compagni di strada” scrivono che il testo “Il nemico interno in Val Susa” non è mai stato corretto né tolto da Non Fides. No, e mai lo sarà. Perché vi si dice una parte di quello che siete, all’Askatasuna: dei politicanti e dei pompieri. Una gran parte del vostro percorso, in Val Susa e altrove, così come, last but not least il vostro comunicato da tamarri in risposta alle giuste critiche a “I burabacio” mostra che siete degli autoritari. Ed il resto lo dice “I burabacio” stesso: siete dei pompieri e pure degli infami. Ecco tutto.

Quanto ai “compagni con un piede nell’esagono”, beh, consigliamo loro un video interessante: “Europe : l’insurrection qui vient ?”, fatto dal giornalista Thierry Vincent, per Canal + (visibile qui). Da buon viscido giornalista (ma di sinistra, pure lui!) Vincent cerca di farsi degli amici fra i “militanti dell’ultrasinistra” in alcuni paesi d’Europa, per intervistarli, filmarne le gesta, etc. Fra altre bassezze, lo ritroviamo l’8 dicembre 2012 alla Clarea. In compagnia di qualche giovane sprovveduto che si è fatto abbindolare? Nient’affatto. Il giornalista scambia commenti e sorrisi con alcuni capoccia dell’Aska. Un occhialuto e riccioluto “militante d’estrema sinistra” lo porta poi a visitare la Credenza, per finire con una bella intervista proprio all’interno dell’Askatasuna.
Consigliamo questo video anche a chi non parla francese: quello che viene detto sono solo sciocchezze, ma è bene che certe facce, certe facce assieme a quelle dei giornalisti, ce le ricordiamo.

Infine, ancora una volta, l’importante per noi, non è rivolgerci a politici, amici di giornalisti e magistrati, a pompieri e delatori. Come già con la nota introduttiva a “I buoni di Natale”, intendiamo rivolgerci ai compagni anarchici, in special modo adesso a quelli che prendono parte alla lotta contro il TAV. Ci ha fatto piacere leggere alcune prese di posizione chiare e forti, in cui si riconosciamo. Purtroppo c’è anche chi cerca di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, deplorando non tanto la “scivolata” nell’infamia, ma il fatto che questa e le relative risposte abbiano rubato tempo a discussioni su “cose più importanti”. Speriamo che la discussione a proposito di queste “cose più interessanti” non faccia passare in secondo piano la contrapposizione nei confronti di politicanti, autoritari e infami di tutte le risme, anche rossi. E, ancora una volta, ripetiamo: che gli anarchici scelgano il loro campo, senza ambiguità. Noi lo abbiamo fatto.

Alcun* partecipanti a Non Fides.

P.S.


 


 

Cile: Arrestato il compagno Diego Rios in latitanza dal 2009

Oggi, 7 febbraio 2015, i miserabili della polizia investigativa guidati dalla putrida Procura Sud hanno arrestato il compagno anarchico Diego Rios nella città di La Ligua.

Per ora le informazioni non sono chiare, anche sul fatto se ci sono altri compagni arrestati, e nemmeno su come hanno scoperto il suo rifugio.

Ricordiamo che Diego è stato tradito dalla madre, il 24 giugno 2009, che aveva trovato materiali per fabbricare esplosivi durante il periodo di isteria repressiva dopo la morte di Mauricio Morales.

Da allora Diego ha intrapreso la clandestinità per più di cinque anni. Il compagno oggi è detenuto nella caserma di La Ligua aspettando domani in cui sarà formalizzato nel centro di (in) giustizia. Continue reading

ATENE: Attacco incendiario Fai/Fri alla libreria di Adonis Georgiadis

Testo rivendicativo di un’ azione avvenuta il 23 gennaio 2015, alla vigilia delle elezioni parlamentari greche del 25 gennaio,contro la libreria di proprietà dell’ ex ministro della salute e parlamentare,fascista, greco Georgiadis.

Mentre gli elettori si stanno preparando a vendere la propria dignità ad un’urna elettorale, affidando la gestione della propria esistenza al personale politico del paese, una cellula incendiaria della Federazione Anarchica Informale è passata all’offensiva ,con la volontà di contribuire all’acuirsi della svolta antidemocratica…Abbiamo piazzato un ordigno incendiario alla libreria di Adonis Georgiadis a Kifissia. Le proprietà e gli affari dei politici vanno colpiti così come la loro integrità fisica. Adonis Georgiadis è noto per le sue posizioni di estrema destra, uno dei proponenti le prigioni di tipo C, è stato il politico responsabile del divieto di contatti telefonici al guerrigliero urbano di Lotta Rivoluzionaria Nikos Maziotis durante un programmato evento politico pubblico sulla lotta armata ,inoltre durante il vittorioso sciopero della fame del compagno anarchico Nikos Romanos, ha pubblicamente espresso le sue posizioni Thatcheriste in cui sosteneva la mortifera intransigenza statale sia in questo caso che in ogni sciopero della fame di combattenti imprigionati.
Intensifichiamo i nostri attacchi!
Un caldo abbraccio ai nostri compagni in carcere e ricercati!
Morte allo stato!
Federazione anarchica informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI / IRF)
Commando Jorge Saldivia

P.S.Il compagno Jorge Saldivia è stato ucciso il 3 ottobre da una guardia di sicurezza armata durante un tentato esproprio ad un portavalori in Cile. Jorge è rimasto durante tutta la sua vita coerente con la lotta illegale anti-regime. Ha combattuto nelle fila del FPMR durante la dittatura militare. Non si è compromesso con la storia democratica di pacificazione sociale ed ha continuato a combattere, cadendo in battaglia con la pistola in pugno. Jorge, come gli altri ribelli caduti, continua a vivere.

fonte Interarma

traduzione Crocenera

Teramo: A CACCIA DI CONTESTATORI

5 febbraio. Oggi, giorno della visita di Salvini in Abruzzo, sei compagni sono stati fermati in una piazza di Roseto (diversa da quella in cui si doveva tenere l’incontro pubblico) e sono stati portati da polizia e carabinieri in caserma e tenuti qui per circa tre ore, giusto il tempo che il bastardo leghista andasse via. Se la rabbia è tanta per questo stato di polizia che, a conti fatti, opera veri e propri fermi preventivi, ci riempie il cuore di gioia sapere che, nonostante ciò, Salvini s’è preso lo stesso un bel po’ di insulti ed i quattro manifesti e le due bandiere che c’erano al convegno sono stati tutti stracciati

Giornata contro le nocività, sabato 21 febbraio alla Marzolo Occupata di Padova

locandina21febbraioGiornata contro le nocività

Le nocività costituiscono l’asse portante su cui il sistema tecnologico-industriale si regge. E’ possibile opporsi ad esse a partire da una prospettiva ecologista radicale, mettendo in discussione il progresso tecnologico, la civilizzazione ed il dominio degli umani sul selvatico?

Sabato 21 febbraio

ore 15,30 dibattito con alcuni compagni impegnati nelle lotte contro il gasdotto TAP in Salento, l’Alta Velocità in Val di Susa e le discariche di Chiaiano e Pianura (NA)

a seguire cena vegan benefit

dalle h 22 serata dub con Mickey White dub selecta

from blank mamba sound

dj-set malacrew

radical dub against authority

Il ricavato della serata andrà a sostenere Francesco e Daniele, anarchici ancora in carcere per l’operazione Ardesia.

L’incontro si terrà presso la mensa Marzolo Occupata

via Marzolo, 4 Padova (q.re Portello)

malacoda@distruzione.org

Razzisti, sessisti, omofobi, specisti raus!

Torino: Commento sulla delazione

delatoreCon colpevole ritardo, esprimo la mia opinione su un fatto grave che si è verificato in questo fine 2014.Nello specifico mi riferisco al delirante e diffamante comunicato apparso sul sito notav.info a titolo “i burabacio” e i vari articoli ad esso collegato (correzzioni, smentite, rilanci, etc etc). Senza voler entrare nella polemica del “mio sabotaggio” è più profumato del tuo, che si commenta da se… Premettendo che, per chi come lo scrivente bazzica la cattiva strada da tempo, questo fatto non sorprenda e di fatto non cambi molto la quotidianità del vissuto. Con certa gente ho sempre avuto difficoltà a rapportarmi. Quindi di saperli infami na volta di più o in meno… lasiatemi dire sti cazzi!!! Mai stati miei complici anche se alcuni di loro ho fatto un pezzetto di strada assieme. Ma chissà cosa mi perdo direte voi…Già e la colpa è solo mia… non riesco a prendere ordini ed a non usare il mio intelletto. Continue reading

[Firenze] Presentazione del libro “L’enigma della docilità o della servitù in democrazia”

13/02/2015 – 18:00
13/02/2015 – 22:00

VENERDÌ 13 FEBBRAIO
La Riottosa Squat
Via Senese 308
Galluzzo (Firenze)


IL FASCISMO DELLE DEMOCRAZIE E I SUOI OPPOSITORI
Ciclo di presentazioni de
L’enigma della docilità o della servitù in democrazia
di Pedro García Olivo (NAUTILUS, 2014)

I regimi liberali dell’Occidente avanzano verso un modello di gestione politica e organizzazione sociale che si potrebbe definire fascismo democratico. Condividendo con i fascismi del passato due tratti fondamentali (assenza di critica e opposizione interne unita alla spinta espansionistica verso l’estero detta oggi globalizzazione) possiede però due caratteristiche che lo contraddistinguono come novità storica: la de-politicizzazione della cittadinanza e la tendenza a celare le dinamiche autoritarie delegandole al suddito che in questo modo diventa sempre più il poliziotto di sé stesso e di tutti gli altri. Continue reading

Teramo: Contro Salvini

Da Freccia:

Il locale che ospita le cene e gli incontri di “Abruzzo con Salvini”, il bar Stonehenge di Piano d’Accio a Teramo, durante la notte viene ricoperto di scritte contro Salvini e gli ingressi vengono chiusi con colla nelle serrature, che ne ritarda l’apertura mattutina di diverse ore, visto che, per aprire il bar è stato necessario forzare un ingresso. Inoltre, a detta del titolare del bar, ciò ha comportato diversi danni alle porte del locale. Il tutto avviene due giorni prima di un nuovo incontro che i leghisti dovevano tenere al bar, e della “visita” che Salvini intende fare in Abruzzo.bar

Cile:Tamara Sol Vergara condannata in primo grado a 7 anni

solibre21

Da Crocenera:

Santiago del Cile,4 febbraio: Dopo una settimana di processo Tamara Sol Farias Vergara,da un anno in carcerazione preventiva,è stata condannata a 7 anni per tentato omicidio,confermando integralmente le tesi e la richiesta di anni formulate dall’accusa,per il ferimento di un guardiano del Banco Estado.Il tribunale ha rifiutato le attenuanti richieste dalla difesa che vertevano sulla mancanza di precedenti,l’aver ammesso i fatti di cui era accusata e le condizioni in cui si trovava quando ha realizzato l’azione.
Durante la lettura della sentenza i familiari presenti in aula hanno interrotto i giudici appellandoli ‘’fascisti’, contestando il processo tenuto in maniera tendenziosa e politica, lanciando volantini .
La difesa probabilmente farà appello contro la sentenza di primo grado.
per maggiori informazioni Publicacion Refractario