Grecia – Testo solidale con Nicola e Alfredo: “Voglio compagni, non la massa”

da 325.nostate.net

Conosco persone… persone taciturne e loquaci,
codarde e audaci, umili ed arroganti…

Persone che vivono ubbidientemente, come pecore ed altre
che si nascondono in modo sleale, come iene.

Conosco persone che sognano senza fantasia
ed altre che vivono senza sognare… persone i cui occhi
sono abituati a guardare in basso e le cui orecchie
sono solite ricevere ordini “svegliati”, “lavora”,
“paga”, “compra”, “credi”, “finisci”…

Persone parte di una folla solitaria, che pazientemente aspettano
sulla soglia della vita… un eterno domani,
giorni migliori, un futuro ottimistico, le risposte alle proprie preghiere…

Stanno aspettando di credere ad ogni potenziale salvatore
e ad ogni imbonitore di idee, che prometterà loro una vita migliore.

Ma chi aspetta di vivere un domani migliore,
oggi è già morto.

Conosco delle persone, ma solo alcune sono miei compagni.
Morte Lenta o Insurrezione qui e ora…

Ci sono due vie, che si dipanano davanti a noi.
Noi scegliamo di essere li, dove osano i coraggiosi.

L’aria è più fine e la folla, che si prostra davanti ai suoi falsi idoli,
non imbruttisce le nostre forme.

E’ piacevole guardare verso il basso dalla vetta della montagna dell’Unico
anche se la folla in segreto desidera che tu cada nel baratro
affinché essa non si vergogni della sua bassa statura.

Le nostre parole oggi incidono come una lama
e le nostre azioni bruciano i ponti con il passato…
Con tenacia e volontà, fino a quando uccideremo l’autorità.

Per Nicola e Alfredo.
Per gli Anarchici d’Azione.

I membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco:

Nikolopoulos Giorgos, Nikolopoulos Mixalis, Tsakalos Xristos, Tsakalos
Gerasimos, Oikonomidou Olga, Bolano Damianos, Argyrou Panagiotis,
Polydoros Giorgos, Mavropoulos Theofilos, Xatzimixelakis Xaris

Il membro della FAI/FRI Andreas Tsavdaridis e l’anarconichilista Mandylas Spyros

EQUILIBRISMI-sulle dinamiche repressive e la loro evoluzione, nuovo opuscolo in distribuzione

E’ disponibile l’opuscolo redatto dai compagni napoletani delle edizioni “la miccia” EQUILIBRISMI-sulle dinamiche repressive e la loro evoluzione. Per richieste e info: anarchicipistoiesi@canaglie.org

per sapere che materiale abbiamo in distribuzione date un’occhiata QUI

Aggiornamenti prigionieri: Su Marco Camenisch

Svizzera: E’ stata rigettata in seconda istanza d’appello la richiesta da parte del compagno Marco Camenisch di essere trasferito in un altro carcere più “aperto”. Presto dovrebbe arrivare il rigetto dell’appello al T.A.R. contro la negazione della condizionale. Seguiranno aggiornamenti direttamente da parte del compagno appena gli sarà confermata la conferma dello stesso T.A.R.

Solidarietà con Marco e tutti i compagni detenuti nel mondo!

RadioAzione

 

Di seguito un comunicato apparso su Indimedia Svizzera e tradotto dallo stesso Marco:

 

Il 20 settembre un gruppo si avviava verso la galera di Lenzburg.

Si riuniva davanti all’ala est dove è detenuto Marco camenisch. Furono appesi due striscioni alle recinzioni del carcere: “Piuttosto stanchi di TV che radioattivi: Marco Libero!” e “Un altro mondo è necessario – Siamo con Marco”.

Con i petardi e un megafono, chi sostiene Marco tentava di raggiungere lui e gli altri prigionieri.

Questo innescava l’intervento della polizia.

La lotta di Marco Camenisch contro l’industria dell’atomo inizia a fine anni settanta.

Già allora era parte di una resistenza militante. Nel 1981 fu condannato a 10 anni di prigione, tra l’altro per aver fatto saltare il traliccio di una centrale nucleare.

Poco dopo riuscì ad evadere dalla prigione e visse 10 anni in clandestinità.

In questo periodo fu ucciso, a colpi d’arma da fuoco, un poliziotto di frontiera. Nel 1991 fu catturato dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri.

Da allora Marco si trova in prigione, prima in Italia, e dal 2002 in Svizzera. Quest’anno Marco ha espiato 2/3 della sua condanna. La sua istanza di liberazione condizionale fu rifiutata perchè non si distanzia dal suo punto di vedere politico e continua ad impegnarsi per un altro mondo.

Marco libero, liberi tutti!

Roma: Trasferito anche Gianluca

Nella giornata del 22/10/13 abbiamo appreso che Gianluca, arrestato il 19 Settembre insieme ad Adriano, è stato trasferito dal carcere romano Regina Coeli a quello di Alessandria-San Michele, al cui interno vi è ancora una sezione AS2 dove sono reclusi altri compagni anarchici. Probabilmente tale trasferimento è dovuto al divieto di incontro nei confronti di Adriano.

Per scrivergli:

Gianluca Iacovacci
Via Casale 50/A
15122 San Michele (AL)

Solidarietà a tutti/e i/le prigionieri/e anarchici/che!

PERUGIA, ASSOLTI GLI ANARCHICI / TRE ANNI A STEFANI PER FURTO D’ AUTO

perugiaPerugia. Assolti tutti gli anarchici perché il fatto non sussiste. La difesa: ‘sono anarchici non terroristi’. Quindi la Corte d’assise di Perugia smonta pezzo per pezzo l’inchiesta e l’accusa di ‘associazione sovversiva di matrice anarco insurrezionalista’ rivolta ai sette imputati da parte del sostituto procuratore Manuela Comodi. Sergio Stefani, da 5 anni in custodia cautelare, al pm: ‘Io sono anarco individualista, se lo segni visto che ci incontreremo sicuramente in futuro. Non posso ascoltare in silenzio le menzogne che la Comodi dice senza vergognarsi’! E infatti nessuna prova, ma solo accuse formulate sulla base di pregiudizi, quelli che da sempre piombano sulla testa degli anarchici, capri espiatori per ogni occasione. L’avvocato Caterina Calia: ‘Non c’è niente che ci fa pensare che volessero fare un attentato alla linea ferroviaria. C’è solo un volantino e i precedenti giurisprudenziali non ci dicono che la Fai è un’associazione. Non si può arrivare ad un’affermazione di sussistenza in sé dell’associazione. Ci devono essere degli elementi. Se troviamo un covo se ne può parlare, ma finché si tratta di uno scritto… Tra gli imputati non c’è vincolo alcuno e non c’è un documento attribuito a questa entità’.
Assolti perciò anche dall’accusa di sabotaggio alla linea ferroviaria Alessandro Settepani, Sergio Stefani, Stefano Del Moro, Anna Beniamino, Alfredo Cospito, Maria Maschietto e Maristella La Via.

Fonte: http://tuttoggi.info/articolo/59206/

Francoforte: azione di solidarietà per “Lampedusa in Hamburg”

Solidarietà con i rifugiati

Durante la notte da Mercoledì a Giovedi 17.10.2013 abbiamo attaccato un ufficio della SPD ( Partito Socialdemocratico di Germania) nel distretto Nordend di Frankfrut , e distrutto le finestre e le porte .

Funzionari di partito come la SPD sindaco Olaf Scholz sono responsabili della politica nei confronti dei rifugiati in Amburgo , una politica che esclude e criminalizza le persone a causa del loro background , la storia o il colore della pelle . Sappiamo che , per quanto riguarda tali questioii, la SPD ad Amburgo non è diversa da SPD di Francoforte . Pertanto , questo attacco non si applica al DOCUP solo a Francoforte , ma è invece è  diretto contro l’intero partito e chi sostiene questa politica .

L’arrivo dei rifugiati in Europa è la conseguenza delle parole d’ordine capitaliste, che rendono impossibile per gran parte dell’umanità  condurre una vita di autodeterminazione . Un volo per i ghetti benestanti d’Europa sembra essere l’ ultima possibilità di fuga dalla persecuzione e minaccia di esistenza economica . Le élite politiche rispondono con leggi discriminatorie , l’Unione europea , con la preclusione militare . In Germania , gli immancabili risentimenti si esprimono sempre con l’opposizione attiva ai rifugiati .

Ci leviamo contro un tale sistema di sfruttamento , contro questa politica , e contro il razzismo quotidiano del sociale “medio “, e invece promuoviamo la nostra solidarietà con i rifugiati e la nostra lotta contro il capitale , gli stati e le nazioni .

Con questa azione siamo solidali con gli esseri umani “illegali” ad Amburgo e ovunque . Sosteniamo la richiesta di un diritto di soggiorno per tutti.

Vogliamo anche inviare  saluti di solidarietà a tutti gli attivisti che , ad Amburgo e altrove , hanno messo su una lotta contro questa politica razzista .

No Border , No Nation!

source

Op. Outlaw – Resocontro prime due udienze del processo contro il Fuoriluogo di Bologna

Udienze dell’11 e del 18 ottobre 2013 per il processo contro il Fuoriluogo

L’11 e 18 ottobre 2013 si sono tenute le prime due udienze dibattimentali del processo contro i compagni e le compagne del Fuoriluogo, frutto dell’operazione repressiva “Outlaw”.
La partecipazione di solidali in aula è stata, in particolare per la prima udienza, davvero molto numerosa riuscendo a creare uno spazio a parte, uno spazio di forza al fianco degli imputati e delle imputate in assoluto contrasto con la meschina farsa organizzata al centro della scena.
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Settimana dedicata ai prigionieri anarchici – Appello per una mobilitazione internazionale [23-30 Agosto 2014]

da 325

23-30 Agosto 2014 – Settimana dedicata ai prigionieri anarchici – Appello per una mobilitazione internazionale

Nell’estate del 2013 diversi gruppi della Croce Nera Anarchica hanno discusso sulla necessità di organizzare una Giornata Internazionale per i prigionieri anarchici. Dato che già esistono giornate dedicate ai diritti dei prigionieri, troviamo che sia importante enfatizzare anche le esperienze dei nostri compagni. Molti prigionieri anarchici non verranno mai riconosciuti come “prigionieri politici” dalle organizzazioni ufficiali per i diritti umani perché il senso di giustizia di queste ultime è strettamente influenzato dalle leggi capitaliste, designate a difendere lo Stato e impedire qualsiasi cambiamento reale. Nello stesso tempo, anche all’interno delle nostre stesse comunità individuali, sappiamo ben poco della repressione esistente in altri paesi, non conosciamo i nomi di molti dei nostri compagni prigionieri né i casi che li riguardano. Continua a leggere

Pistoia: bloccati 2 sfratti

sfrattiStamani, in un’uggiosa mattinata post alluvionale l’unione inquilini di Pistoia ed alcuni solidali hanno deciso di dare man forte a due famiglie sotto sfratto nel quartiere popolare delle Fornaci. Dalle 9 di mattina alcuni compagni, non molti ma determinati, hanno presidiato gli accessi dei palazzi nei quali sono situati gli appartamenti decisi a fronteggiare ogni ipotesi di sfratto. Gli ufficiali giudiziari non si sono presentati e successivamente si è saputo che le esecuzioni erano state posticipate a fine Novembre senza addurre nessuna motivazione. Evidentemente anche a Pistoia la mobilitazione risoluta paga…Noi ribadiamo che la casa è di chi l’abita! Tra un mese li ci ritroveranno, non credano che sia finita qui…