Aggiornamento sul processo contro Billy, Costa e Silvia

Il 23 aprile si è svolta presso il tribunale di Torino l’udienza preliminare che vede imputati Billy, Costa e Silvia con l’accusa di voler attaccare con esplosivo il centro di ricerche IBM a Zurigo.
L’udienza è stata rinviata all’11 Giugno per una mancanza di documentazione inerente alla sentenza definitiva svizzera che ha fatto già scontare anni di carcere per gli stessi reati per cui oggi la procura di Torino vuole procedere.

RILANCIAMO LA LOTTA ALLE NOCIVITA’

silviabillycostaliberi.noblogs.org
resistenzealnanomondo.org

Milano: contestato l’incontro Happy Biotech in solidarietà con Billy, Costa e Silvia, Lucio, Graziano e Francesco.

coniglioIl 23 aprile, in occasione dell’inizio dei processi ai/alle nostrx amicx e compagnx Billy, Costa, Silvia e Lucio, Graziano e Francesco, istituiti dalla procura torinese, una decina di solidali hanno interrotto un convegno dal ridicolo nome “Happy Biotech” organizzato dall’Università degli studi di Milano.
L’intento dell’evento era di “avvicinare il più possibile la città a una conoscenza più approfondita delle biotecnologie e delle relative applicazioni in ambito biologico-industriale, farmaceutico, medico, veterinario o agro-ambientale e alimentare”.

A portare avanti la solita propaganda pro-biotech c’erano personaggi come Roberto Pilu, biologo ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Agrarie all’Università degli Studi di Milano, che collabora con varie multinazionali del settore biotech, tra cui Pioneer e Syngenta; il prof. Martin Kater, titolare dei corsi di genetica e genomica funzionale; e Adriana Maggi, ricercatrice e professoressa di Biotecnologie Farmacologiche dell’Università di Milano,  oltre che presidentessa della TOP srl (Transgenic Operative Products) di Lodi, azienda biotecnologica che si occupa di creare nuovi “modelli” di topi transgenici per esperimenti di tossicologia e per i test di nuovi farmaci, ed effettua anche esperimenti su di essi per conto terzi. Animali creati appositamente per la ricerca, che vivono tutta la loro esistenza tra le mura asettiche di un laboratorio, rinchiusi in scatole di plexiglass aspettando di morire nel “sacro nome della scienza”. TOP srl ha inoltre stipulato un contratto con Charles River, azienda leader mondiale nella fornitura di animali da laboratorio geneticamente modificati.

Abbiamo deciso di interrompere la conferenza quando sul palco è salita Adriana Maggi, convinta vivisettrice e assassina di animali, aprendo uno striscione e urlando tutto il nostro disgusto per questi personaggi che si credono i padroni della Terra.
Qualche studente presente alla conferenza ci ha chiesto di rimanere fino alla fine per il dibattito, ma per noi dibattere con costoro non ha senso, sennò saremmo tra le fila di partiti come M5S o i VERDI a chiedere voti, o nell’organigramma del WWF o di Greenpeace pronti a ricevere il 5Xmille o una firma per dire no agli OGM, perdendo tempo in dibattiti che non fanno altro che muovere l’aria.
Noi siamo in guerra con questi produttori di veleni, non vogliamo un’esistenza democraticamente pacifica per entrambi – vogliamo la distruzione di ciò che ci sta distruggendo, e lo vogliamo ORA.
Abbiamo dunque lasciato il convegno ribadendo la nostra totale solidarietà a chi si ribella a questo esistente, a chi non si rassegna a vedere il selvaggio sempre più stretto nella morsa di cemento ed ipertecnologia (di cui treni ad alta velocità, biotecnologie e nanotecnologie sono solo alcuni esempi).

RILANCIARE LA LOTTA ALLE NOCIVITA’! SOLIDARIETÀ ALLE/AI RIBELLI DELLA TERRA!
Inviamo amore e rabbia a Billy, Costa, Silvia e Lucio, Graziano e Francesco. LIBERX TUTTX!

Alcunx nemicx delle nocività
27/⁠04/⁠2015

Udine, foglio di via per un anarchico

Udine, 26 aprile 2015 ore 9:21
Due compagni anarchici sono stati sequestrati da due pattuglie di sbirri alla fermata del bus e de-portati in questura su ordine della digos, che già nella giornata del 25 si era accanita contro uno degli stessi presso un’iniziativa solidale con i compagni colpiti dalla repressione antianarchica, che il questore Krakovia (G8 genova 2001, val di Susa…) sta inasprendo sempre più sin dal suo insediamento.
Dopo essere stati trattenuti per più di un’ora in questura (con fotosegnalazione e prelievo delle impronte), uno dei due si è visto notificare un foglio di via da Udine per essere stato in compagnia dell’altro fermato, pregiudicato, e per avere segnalazioni relative ad altre città.
Detto ciò, non vogliamo né pietismo, né vittimismo, non ci aspettiamo altro dal braccio armato dello stato. ACAB
Per la lotta contro la repressione! Per l’anarchia!

Anarchici

Parigi: nasce La Discordia – Biblioteca anarchica

discordiaLa discordia é una forma profonda di disaccordo, un dissenso violento che divide le persone e le aizza le une contro le altre. Noi vogliamo puntare a che essa le opponga piuttosto a questo vecchio mondo e ai suoi difensori, come si può già vedere, qua e là, attraverso numerosi atti di rivolta e d’insubordinazione. Non si tratta affatto, per noi, di gettare dell’acqua sulle braci di queste rivolte, ma al contrario di gettare, come la dea Discordia, il pomo della discordia nel bel mezzo di questa società in cui i rapporti mercificati e repressivi sembravo aver avuto la meglio sul mutuo appoggio, la solidarietà e la ricerca di una vita che ci piacerebbe vivere. Anche contro questa rassegnazione diffusa e la ricerca del consenso ad ogni costo – anche al prezzo dell’apatia.

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Padova – Note a margine

Sappiamo come la critica, condotta attraverso i fatti e le parole, spesso possa dare vita a inimicizie di gran lunga superiori alle complicità che potrebbe creare.
Da tempo immemore dogmatici di ogni sorta conducono una guerra aperta contro chi non è disposto ad accettare la convenzione, pretesa dagli ambienti di “movimento”, dell’unità delle lotte ad ogni costo.
La necessità che queste siano di massa per certuni non può essere messa in discussione da pensieri e pratiche indipendenti.
Se ciò che vogliamo distruggere è anche il gregarismo fuori e dentro noi stessi non possiamo passare sopra l’episodio che segue, sul quale vorremmo attirare l’attenzione.
Qualche giorno fa alcuni anarchici, protagonisti due giorni prima di un tentativo di occupazione di una casa, sgomberata dopo appena due ore dall’ingresso , sono stati accolti alla mensa Marzolo Occupata, che quella sera ospitava un concerto, da alcuni suoi militanti e da alcuni membri del Comitato di Lotta per laCasa con l’intento dichiarato di allontanarli dallo spazio.
Compresa la volontà dei primi di non abbandonare il posto, essi hanno provveduto, con l’aiuto delle mani, a cacciare i compagni, non senza cadere nel ridicolo, a parer nostro, agli occhi di se stessi e dei presenti. Respingiamo ogni tentativo di banalizzare la questione attraverso la semplice condanna di atti violenti all’interno di spazi occupati. Non siamo contrari alla violenza a priori, né pensiamo che nei luoghi liberati si debba necessariamente essere tutti amici. Nel caso in questione, ci interessa maggiormente non perdere di vista le motivazioni della “cacciata”.
Abbiamo sentito parlare di un fantomatico “problema politico” in riferimento alla nostra presenza all’interno della Marzolo Occupata, stentate parole da politicanti autoritari, che come anarchici
non possiamo accettare.
A fare infuriare gli aggressori è stata la decisione dei compagni di occupare una casa qualche giorno prima senza interpellare chi sul territorio si occupa di questo; tentativo che è costato cinque fogli di via ad altrettante persone, tra cui uno della Marzolo, “ vittima dell’irresponsabilità degli anarchici”.
Riprendendo antichi e nuovi dissapori, alcune persone ci hanno ritenuto indesiderati e meritevoli del trattamento che abbiamo raccontato.
Se già pensavamo di non avere nulla a che fare con simili personaggi, ora la situazione creatasi si fa grave al punto da non poter più essere taciuta.
Noi abbiamo da tempo deciso e, ora più che mai, restiamo convinti, di non aver nulla da spartire con autoritari d’ogni sorta,risma e colore.
Lasciamo l’assistenzialismo e la delega a chi, ahimè, se ne vuole occupare.

23/⁠04/⁠2015
Anarchici

malacoda@distruzione.org

Bolzano: fallito attacco a frecciargento…miglioriamo gli inneschi!

Leggo sul sito dell’ansa che questa notte ignoti avrebbero tentato di incendiare il locomotore di un frecciargento fermo in deposito; purtroppo l’innesco ha fatto cilecca. Convinto che qualcuno parlerà di provocazione dei servizi in vista del corteo NoExpo di Milano del 1 Maggio, chi scrive preferisce salutare l’ennesimo tentativo di attacco alle infrastrutture del potere, sperando che si cominci intanto a migliorare gli i metodi di accensione…http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2015/04/25/molotov-su-frecciargento-fermo-a-bolzano-non-esclusa-matrice-no-tav_eecabd41-456f-4a88-b7df-98eab22a51ba.html

Firenze – Ogni pretesto è buono: sulla militarizzazione degli spazi urbani

Segue il testo di un manifesto apparso a Firenze a proposito di militarizzazione:

Ogni pretesto è buono…

Mentre nei mari a sud della Sicilia il rovesciamento di un’ imbarcazione di immigrati provoca tra i 700 e 900 morti, la più grande tragedia degli ultimi anni (a detta dei media), nei giornali e sul web si scatena ovviamente il rigurgito dei politici e del papa in una sequela di opinioni, speculando sulla morte degli ennesimi clandestini in cerca di una vita migliore.
Si parla di nuovi modi e strategie da pianificare per impedire questo scempio. Chi parla di intesa fra parti politiche europee, dialogo e accordi con i paesi da cui partono le imbarcazioni per impedire che queste salpino. Un politologo americano, Edward Luttwar, suggerisce addirittura di mandare droni sulle coste libiche per distruggere i barconi che servono ai trafficanti di esseri umani. Basta buonismo, bombardate gli scafisti! Mentre da noi, in un paesino del nord Italia, un sindaco leghista si vanta di dormire abbracciato al suo fucile pronto a sparare contro i criminali stranieri, invogliando così i suoi fedeli elettori a prendere esempio da lui, e in un altro comune in provincia di Padova un altro sindaco, stavolta Pd, si oppone fermamente all’apertura di un centro d’accoglienza per profughi, raccogliendo consensi e complimenti tra le file leghiste. Continue reading

E’ uscito il nuovo numero di Fenrir

fenrir5_coverE’ disponibile il 5° numero di “Fenrir”, pubblicazione cartacea anarchica ecologista di supporto ai/le prigionierx, azione diretta, aggiornamenti e analisi sulle lotte anarchiche e di liberazione animale, umana e della terra in tutto il mondo. 72 pagine formato A4.

In questo numero trovate:

– Editoriale
– Se non ora quando? Azioni dirette antiautoritarie nel mondo
– Ricordando Angry
– Si vede più chiaramente al buio… Chiudere le centrali nucleari, staccare la spina al capitalismo e allo Stato
– Individualità tendenti al selvaggio
– Victor Serge, “L’individualista e la società”
– Sabotaggio amico del popolo?
– Tensione individualista e tensione sociale
– Bruno Filippi, “Il me faut vivre ma vie”
– Collasso
– Lettere dal carcere
– Dopo il carcere. Intervista con Jeffrey “Free” Luers
– Tensione sociale e intervento anarchico in Svezia
– Contorni della lotta contro la costruzione di una maxi-prigione a Bruxelles
– Notizie dal necromondo
– La rivolta degli smartphones
– Aggiornamenti sui/le prigionierx e sulla repressione di Stato
– Letture consigliate

Per ricevere una o più copie scrivici: fenrir@riseup.net

Aiutaci a distribuire “Fenrir”, se hai una distro o vuoi un po’ di copie, contattaci!

Il costo è di 3 euro a copia, oppure di 2 euro per ordini di 5 o più copie.

FERRARA:aggiornamenti dall’AS2

Da giovedì 16 aprile è decaduto il divieto di incontro tra i prigionieri in AS2 di Ferrara, imposto dalla procura torinese per non permettere la comunicazione tra i prigionieri in custodia cautelare per il sabotaggio No tav di Chiomonte (il processo- per Graziano Mazzarelli, Francesco Sala, Lucio Alberti- in rito abbreviato, inizierà il 23 aprile a Torino) ed i prigionieri anarchici, Nicola Gai e Alfredo Cospito, già rinchiusi nella sezione di alta sorveglianza.
Adriano Antonacci si trova a scontare i 15 giorni di isolamento (sanzione che tutti i compagni si trovano a scontare a turno in seguito alle proteste effettuate negli scorsi mesi). Anche per lui è decaduto da qualche settimana il divieto di incontro con il coimputato Gianluca Iacovacci, dopo la condanna in primo grado ed il trasferimento di Gianluca da Alessandria a Ferrara.
Quindi tutti i compagni si ritrovano a poter condividere aria e socialità.