Barocchio Squat – Fuori da ogni legalità

Lunedì 25 novembre il consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione contro le occupazioni che prevede un progetto di riutilizzo degli immobili occupati, a detta loro “ostaggio degli antagonisti delinquenti”, mettendonoli all’asta per raccattare soldi per il “welfare”, o imponendo agli occupanti di regolarizzarsi, accettando patti con la falsità delle istituzioni.
Non ci fa specie che a discuttere di morale e legalità sia una classe politica, per natura ladra e intrallazzatrice, che dai suoi caldi salotti dorati approfitta dei suoi poteri per i sporchi comodi dei suoi rappresentanti: non passa giorno che non si senta notizia di rimborsi gonfiati, finanziamenti illeciti ad opere pubbliche, ammanchi nelle amministrazioni pubbliche e corruzione.
Ciliegina sulla torta è il nome del promotore di questa mozione: il filonazista Marrone Maurizio. Consigliere comunale e primo promotore dell’occupazione fascista OSA-Lingotto, venduta come occupazione abitativa per italiani ma di fatto centro sociale occupato di nostalgica ispirazione. Da una parte occupa e dall’altra combatte, pagato, le occupazioni, non disdegnando di farsi vedere in giro protetto dalla polizia, quasi a voler sottolineare il contatto con le istituzioni che permette a quest’occupazione di esistere.
In una città, per quanto piena di case sfitte e palazzi in costruzione, sempre più afflitta dai problemi della casa e dell’affitto, i politicanti, interessati solo al proprio sporco profitto a discapito dei più, non possono fare di meglio che sbattere le persone in mezzo alla strada in pieno inverno per vendere le loro abitazioni e mettersi in tasca soldi da spendere in cene, pasticcini, sigarette, profumi e regalini.
Noi ci prendiamo le case per vivere e per fare politica, lotta ed autogestione e non intediamo rendere conto a nessun istituzione delle modalità in cui ciò avviene.
Il nostro esistere e resistere spaventa chi vive per controllare e comandare. Noi non acettiamo nessun ricatto sociale, siamo pronti a batterci per la libertà e per gli spazi nei quali viviamo senza chiedere nulla a chi si dedica al furto legalizzato.

Ad ogni sgombero una barricata
10 100 1000 OCCUPAZIONI

Barocchio Squat

Napoli: Sabato 30 novembre incontro “A testa alta”

Manifesto

 

 

Sabato 30 Novembre, presso lo Spazio Anarchico 76A, si terrà il primo degli incontri, dopo le condanne ad Alfredo e Nicola, chiamati attraverso lo scritto “A testa alta”.

Chi vuole può arrivare al 76A può farlo già dalla mattina anche per pranzare.

L’incontro avrà inizio alle ore 15:00.

Info per arrivare:

SPAZIO ANARCHICO 76/A , via dei Ventaglieri n°76 (Quartiere “Montesanto”)

Dalla stazione delle Ferrovie dello Stato, scendere giù e prendere la metropolitana in direzione Pozzuoli.

Scendere alla fermata “Montesanto” (2° fermata) e seguire la mappa o chiedere dell’indirizzo scritto sopra.

 

mappa 76A

 Clicca sull’immagine per ingrandire

AS2[Ferrara]: Aggiornamenti sulla censura ad Alfredo e Nicola

Il 22 novembre il g.i.p di Genova Giacalone, su richiesta dei pm, ha prorogato di ulteriori 3 mesi la censura della corrispondenza di Alfredo e Nicola, di proroga in proroga praticamente hanno la posta sotto censura dal momento dell’arresto.

 

Va ricordato che la censura implica….oltre all’antipatico timbro in inchiostro blu che va ad imbrattare la corrispondenza con amici e compagni …….un sistematico rallentamento ed arbitrario sequestro della corrispondenza, che si tratti di lettere personali, testi, volantini , stampati da internet, giornali, ecc. Continua a leggere

Napoli: Trovate microspie

Non so quanto, ne dove di preciso, ma so per certo che a Napoli presso lo Spazio Anarchico  76A, più di una settimana fa(all’indomani delle iniziative con A.M. Bonanno),

sono state trovate alcune microspie. Queste consistevano in registratori audio, da quanto mi è stato riportato da un compagno, e non dalle classiche microspie GSM.

La particolarità è che in ognuna di esse era presente un sensore che faceva attivare il microfono, e tutto l’impianto, ogni volta che si parlava o ci si passava accanto.

Questo per evitare che chi le ha installate dovesse tornare più volte a cambiare le batterie.

Certe cose andrebbero pubblicate non solo su un giornale, che spesso non arrivano dovunque e non vengono letti da chiunque, per mettere a conoscenza tutti gli altri compagni di cose che riguardano tutti e non solo pochi dato che, in particolar modo, agli incontri di ottobre con A.M. Bonanno erano presenti molti compagni non solo napoletani.

Ma vanno messi a conoscenza tutti i compagni della nuova tecnologia che viene usata contro di noi, con tanto di foto.

E se vi stanno sul cazzo siti e blog allora spedite tante buste da lettera con le foto e la notizia.

…e poi sono io quello che rompe sempre i coglioni…ma i coglioni non girano mai a gratis!

Grecia: Testo di solidarietà – Rete di prigionieri anarchici

2 luglio 2012, 25 persone vengono arrestate nelle diverse parti di Salonicco, con l’accusa di appartenenza ad una organizzazione criminale e altri pesanti reati.

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Spagna: Trasferiti in due carceri diverse di Madrid Francisco e Monica

I due compagni arrestati il 13 novembre scorso a Barcellona, e trasferiti in primo momento aal carcere di Soto del Real a Madrid, sono stati trasferiti nella stessa città ma in due carceri diverse dopo l’Audiencia Nacional.

 

 

Entrambe i compagni si trovano sotto regime F.I.E.S. 3 (ricordo che il f.i.e.s. È suddiviso in cinque categorie e che quella in cui si trovano i due compagni è stata creata, dallo stato spagnolo, per incarcerare persone legate a banda armata, gruppi terroristici o persone in qualche modo vicine a tali gruppi.

 

Per scrivere ai compagni:

 

Francisco Javier Solar Domínguez (NIS 2013019598),  C.P MADRID IV, NAVALCARNERO.   Ctra. N-V, km. 27.7, C. P: 28600.

Telefono: 91 811 60 00.

Telefono per comunicazioni: 91 811 60 42.

Fax general: 91 811 35 54.

Numero di conto corrente (Banco Santander): 0049 5184 10 2113 008259. Il giorno di prelievo è mercoledì, quindi andrebbero caricati almeno un giorno prima.

 

Mónica Andrea Caballero (NIS 2013019595),  C.P MADRID VII, ESTREMERA.  Ctra. M-241 KM 5.750, C. P: 28595

Telefono: 91 875 00 00.

Fax general: 91 875 00 31.

Número para ingresos de peculioNumero di conto corrente (Banco Santander): 0049 5178 03 2816499680. Giorno per prelevare è mercoledì

Prigionieri G8 2001 – Specifiche per versamenti a Gimmy

Riceviamo e diffondiamo da una lettera di Gimmy:

“specificare sul versamento braccio G9, sezione A, secondo piano, cella 12 (tenere la ricevuta)

Presto Gimmy sarà trasferito al braccio G8. Ci farà sapere quando questo accadrà, ma questa specificazione dovrebbe permettere di individuarlo comunque. Non è l’unico con quel cognome.

per scrivergli o inviargli vaglia postale: 

Francesco Puglisi
Casa Circondariale di Roma Rebibbia
nuovo complesso in via Raffaele Majetti 70
00156 Roma

Spagna: Aggiornamenti sugli arresti dei cinque compagni

 

 

Di seguito vengono pubblicati alcuni aggiornamenti che ci fanno avere i compagni del sito Material Anarquistasugli arresti dei compagni a Barcellona (Spagna), accusati degli attacchi alle chiese, ribadendo, da parte di RadioAzione, la solidarietà a Francisco, Mònica, Valeria, Rocio e Gerardo:

 

Compagni, la notizia è in corso di aggiornamenti ed è urgente la sua diffusione. In questo momento come sito ribadiamo che non ci interessa sei compagni diano colpevoli o , innocenti ci interessa solo che i nostri fratelli e le nostre sorelle siano “liberi” per le strade, non importa da quale regione del pianeta vengono, la solidarietà è illimitata. Al momento siamo in grado di fornire solo le informazioni raccolte dai vari mezzi di comunicazione borghesi, e le informazioni di individui solidali ai quali chiediamo collaborazione per gli aggiornamenti su questo caso. Continua a leggere

Barcellona: Arresti per gli attacchi alle chiese

 

 

Cinque detenuti , saranno interrogati venerdì 15/11  per il reato di attacco terrorista. Eloy Velasco il “giudice” sarà incaricato di prendere atto delle dichiarazioni e, successivamente, decidere sulla loro detenzione, il reato per cui sono accusati ( L’articolo 572 del codice penale) prevede pene che vanno da 15-20 anni di carcere. Monika Caballero (Moni) e Francisco Solar (Cariñoso), arrestati già per il “Caso Bombas” in Cile, sono considerati i responsabili e Valeria Giacomoni di 34 anni, nata nella città di Trento, come collaboratore.

 

I compagni sono accusati di fare parte del “Comando Insurrecional Mateo Moral“, il gruppo che ha rivendicato i due ordigni esplosivi, uno il 7 Febbraio 2013 presso la Cattedrale della Almudena (Madrid) disattivato dalla Gruppo Speciale della Polizia TEDAX e l’altro il 2 ottobre 2013, alla Basilica del Pilar (Saragozza), che ha lasciato gravi danni al sito.

 

Oltre a Moni e Cariñoso (accusati di posizionare le bombe), ci sono anche altri tre arrestati di cui la polizia ancora non ha reso noto i nomi.

 

Dei tre compagni arrestati sappiamo che sui loro documenti figurano le nazionalità di Argentina, Italia e Cile, tutti arrestati alle 2:30 pm

Seguiranno aggiornamenti…