anarchicipistoiesi

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Repressione: Proteste contro i Cie, chieste 37 condanne per gli anarchici

La Procura di Torino per bocca del pubblico ministero Andrea Padalino ha chiesto di condannare 37 persone nell’ambito del processo sulle proteste di anarchici e antagonisti contro le politiche sull’immigrazione. Gli imputati rispondono a vario titolo dei reati di violenza privata e diffamazione.
I fatti contestati riguardano le iniziative attivate tra il 2008 e il 2010 contro i Centri di Identificazione ed Espulsione, le strutture che accolgono gli immigrati sottoposti a provvedimenti di espulsione o respingimento alla frontiera. In particolare, gli episodi attribuiti agli imputati sarebbero un’incursione ad un convegno tenuto dall’assessore comunale Ilda Curti e due blitz, il primo nella sede della Lega Nord e il secondo in quella della Croce Rossa, in relazione all’attività all’interno del Cie di corso Brunelleschi.
Dei 54 imputati, sette se la sono cavata con una domanda di proscioglimento per intervenuta prescrizione, mentre per altri dieci la Procura ha chiesto l’assoluzione. Le pene richieste vanno da un minimo di 1500 euro di multa fino a un massimo di un anno e dieci mesi di reclusione.

Salonicco [Grecia]: Arreastato il compagno Spyros Mandylas

Il compagno Spyros Mandilas è stato arrestato oggi pomeriggio e domani comparirà davanti al PM, che deciderà se sarà detenuto o meno. Adesso si trova rinchiuso nella questura di Salonicco, dove ha rifiutato di sottomettersi al controllo corporeo, cosa che ha fatto infuriare gli sbirri. E’ forte e di buon umore.

Il motivo del suo arresto è il fatto che non ha pagato 5.000 di multa, a cui è stato condannato al processo conclusosi martedì, 05/03. Processo che si è svolto senza la presenza del compagno e del suo avvocato, mentre i suoi coimputati, eccetto uno, hanno legittimato il processo, quindi anche la sentenza, con la propria presenza.

Un testo scritto dal compagno sarà pubblicato nei prossimi giorni.

Testo precedente scritto dal compagno su questo caso: Qui

Traduzione: RadioAzione [Croazia]

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Repressione | Antifascismo – Sulla sentenza contro Vivi e Aro per i fatti di Formigine

Vivi e Aro condannati a 1 anno e 2 mesi per la manifestazione antifascista del 12 dicembre scorso a Formigine (Modena)

Ieri abbiamo assistito all’assoluzione per 10 compagni di Crema e di Cremona, accusati di radunata sediziosa, manifestazione autorizzata e accessione di oggetti pericolosi (fumogeni), per i fatti riguardanti alla contestazione No Tav ad un comizio di Bossi, allora segretario della xenofoba Lega Nord, in piazza a Crema il 27 aprile del 2012.

Oggi, invece, Vivi e Aro sono stati condannati in primo grado a 1 anno e 2 messi senza la possibilità di sospensione della condizionale per gli scontri avvenuti fra antifascisti e polizia, il 12 dicembre scorso a Formigine (Modena), durante una contromanifestazione antifascista per opporsi alla calata dei fascisti di Forza Nuova, vigliaccamente presenti per contestare la presenza di migranti in un albergo del paese modenese, essere umani scappati da paesi in guerra, dove durante gli scontri fra antifascisti e polizia, Vivi e Aro furono arrestati e incarcerati per due giorni nel carcere di Modena.

Il Tribunale di Modena si è riservato 5 giorni per decidere se mantenere o meno le misure cautelari, obbligo dimora nella provincia di Cremona e rientro notturno obbligato nella case in cui risiedono, che gravano ancora sui nostri compagni.

Tutto questo non fermerà l’opposizione al fascismo dilagante nelle strade.
E’ in atto l’ennesimo processo repressivo ad un crimine chiamato antifascismo.
Solidarietà a Vivi e Aro e a tutte/i le/i compagne/i colpite/i dalla repressione.

Nei prossimi giorni faremo uscire alcuni riflessioni in merito.

complici e solidali con Vivi e Aro

Aggressioni e repressione uniti in un unica soluzione in quel di Cremona… ma per fortuna esiste ancora la rivolta esistenziale

Sabato 28 febbraio, la polizia ha fatto visita a tre compagni, notificando quattro denunce: per tutti tre i compagni vengono contestate le accuse di radunata sediziosa, articolo del codice penale proveniente dal Codice Rocco di epoca fascista, per la contestazione del 6 febbraio dell’anno scorso, riferita alla commemorazione delle Foibe da parte delle merde di Casa Pound, dove un gruppo di antifascisti contestarono i fascisti e subirono due cariche da parte della polizia. Ad uno dei tre compagni è stato anche notificato un surreale imbrattamento avvenuto in concorso con altri, contestandoli una scritta in solidarietà ai No Tav arrestati, ai detenuti in lotta nelle carceri e a chi si ribella in strada.

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Prigionieri anarchici – Aggiornamenti dall’AS2 di Ferrara e nuovo comunicato dei prigionieri Anarchici

Da Crocenera:

Carcere

Domenica 1.3.15

Mandiamo poche righe per le ultime novità a completamento della nostra vicenda.

Il 28 febbraio Alfredo è tornato dall’isolamento. Lo stesso giorno è stato portato via Graziano.

È la conseguenza del rapporto che tutti (Adriano, Fra, Graziano, Lucio, Michele, Nicola) abbiamo ricevuto nei giorni successivi alla nostra protesta. Siamo accusati di avere, nelle giornate del 13, 14, 15/2, insultato le guardie e di (udite udite) “disordini e sommossa” (art.77 regolamento esecuzione penitenziario).

Un’accusa forte troppo generosa, ma della quale non possiamo che essere fieri. Pertanto, dopo il consueto “processino”, ovvero il consiglio di disciplinare con direttore, comandante, medico e capoccia vari del carcere, siamo stati tutti condannati a 15 giorni di “esclusione dalle attività comuni”. La punizione sarà eseguita nei tempi e nei modi più comodi alla logistica carceraria. Non sappiamo quindi se andremo alle celle ogni 15 giorni uno alla volta, ma sappiamo che nei prossimi mesi ognuno di noi finirà in punizione per due settimane.

Nel frattempo sono stati trasferiti qui da Alessandria Gianluca e Franco. In questo momento pertanto siamo nove in sei celle.

Un abbraccio a Graziano!

I compagni anarchici della sezione AS2 del carcere di Ferrara.

Prigionieri anarchici Grecia: Annuncio delle CCF-Cellula dei membri detenuti

CCF2

Due mesi fa è stato scoperto il nostro piano di fuga dal carcere di Korydallos. E’ qualcosa di cui ci prendiamo la piena responsabilità e abbiamo fatto un autocritica. Dopo di questo è iniziata una caccia senza precedenti ai presunti colpevoli. La meta: le nostre famiglie e i loro amici. Abbiamo visto che due giorni fa sono stati arrestati l’amico del fratello di Giorgos Polydoros e un amico personale di Christos e Gerasimos Tsakalos. Hanno iniziato, quindi, a parlare di “membri regionali”, “mailer” e “fondo rivoluzionario”. Per cosa? Per una borsa di vestiti? Per alcuni soldi dai contributi e iniziative solidali? O famosi “spara-laser”? L’uomo accusato non sapeva neanche che c’erano dei laser nella borsa. Inoltre, da notare che questi laser sono giocattoli venduti a 2 euro a Monastiraki, con i quali si voleva creare confusione nel momento dell’attacco. Perché l’agenzia antiterrorismo non lo dice, ma, al contrario, li presenta come delle armi?

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Grecia: Arrestata la compagna Aggeliki Spyropoulou

La compagna fuggitiva Aggeliki Spyropoulou, ricercata per la partecipazione nel tentativo di fuga delle CCF, è stata arrestata questa mattina, assieme alla madre di Christos e Gerasimos Tsakalos, nella cui casa la stessa Aggeliki è stata arrestata.
Altri due uomini sono stati arrestati nei giorni scorsi, e ieri una donna, considerata l’amica di Aggeliki e membro delle CCF. I cani dello Stato hanno arrestato anche la compagna di Gerasimos. Tutti gli arrestati sono accusati di diversi “crimini” legati alla fuga di Aggeliki, al tentativo di fuga da Koridallos e alla lotta insurrezionale in corso.

Solidarietà rivoluzionaria internazionale agli arrestati e detenuti.

Fuoco e violenza allo Stato

Traduzione: RadioAzione [Croazia]

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Grecia: “Sul nuovo governo di salvezza nazionale” – comunicato del gruppo anarchico Sinfonia del Caos

SUL NUOVO GOVERNO DI SALVEZZA NAZIONALE

Nell’odierna realtà la crisi economica globale sta erodendo la stabilità politica ed economica degli Stati, ridisegnando la mappa politica, su cui nuove correlazioni sono state create, nello sforzo di trovare delle politiche per indirizzare e gestire la crisi e restaurare la stabilità. In Grecia il cambiamento delle correlazioni politiche si è riflesso con l’elezione di SY.RIZ.A al governo. Questa fluidità e mobilità politica corrisponde ad un livello generale in Europa, dove i paesi più colpiti dalla crisi, come il sud europeo, si trovano nel processo del cambiamento dei governi. Come risposta alla frustrazione generale delle masse, dato che hanno perso i loro privilegi a causa di un’aspra politica neo-liberale, i social-democratici promettono di restaurare questi privilegi attraverso una politica interventista di supporto al popolo. Questo ovviamente è impossibile all’interno del contesto europeo, specialmente quando la liquidità finanziaria dell’economia di Stato dipende dai programmi di finanziamento, cui termini e condizioni sono determinati da terze istituzioni capitaliste. In questo caso ci sono solo due opzioni: la continuazione della politica precedente, con alcune apparenti misure di sollievo, per dare al governo la possibilità di mantenere il suo profilo più a lungo possibile, o una potenziale bancarotta. Continue reading