Archivi tag: azione diretta
Lecce – Danneggiata la sede elettorale di “Noi con Salvini”
LECCE, 9 maggio 2015. Alla vigilia della visita elettorale di Matteo Salvini in città, sconosciuti hanno danneggiato di notte una vetrata del comitato di “Noi con Salvini”, che appoggia uno dei candidati del
centro-destra alle regionali.
L’11 maggio è stata contestata, con urla, insulti e lancio di uova, la sua presenza all’hotel Tiziano di Lecce dove, per incontrare i suoi sostenitori, è stato costretto ad entrare da un ingresso secondario,
scortato dalla polizia.
La protesta è terminata con mezz’ora di blocco del traffico sulla statale per Brindisi, adiacente all’hotel.
Val di Susa, ogni tanto qualche pratica interessante: a fuoco auto del titolare dell’hotel Ninfa
Ogni tanto qualche pratica interessante anche in Val Susa, allargare il fronte dell’attacco all’alta velocità alle aree periferiche in combutta con la lobbie del buco può ampliare il terreno di lotta e le possibilità di intervento si configurerebbero come potenzialmente infinite, rendendo più ingovernabile, in termini di repressione e controllo, il territorio vallivo.
Chissà, ora forse qualcuno si dissocerà, va di gran moda, dicendo che queste sono pratiche mafiose che non attengono ad un determinato movimento, chiacchere inutili.
Non importa andare per forza alle reti, non importa che le azioni siano accompagnate da codazzi di giornalisti e fotografi (“amici”, s’intende!) pronti a mediatizzare ogni sbuffo di polvere, attaccare il dominio nelle sue manifestazioni fisiche vuol dire farlo in ogni momento ed in ogni luogo si manifesti, sia direttamente sia attraverso le connivenze tentacolari che mette in atto.
9 maggio. Avigliana (TO). Nella notte va a fuoco una Mercedes parcheggiata fuori dall’Hotel Ninfa, già salito agli onori delle cronache per aver ospitato poliziotti e carabinieri di stanza in Val Susa, nonché un convengo organizzato dal PD a sostegno dell’Alta Velocità. A quanto pare l’automobile è di proprietà del titolare dell’albergo, Enzo Savant.
Aggiornamento sul processo contro Billy, Costa e Silvia
Il 23 aprile si è svolta presso il tribunale di Torino l’udienza preliminare che vede imputati Billy, Costa e Silvia con l’accusa di voler attaccare con esplosivo il centro di ricerche IBM a Zurigo.
L’udienza è stata rinviata all’11 Giugno per una mancanza di documentazione inerente alla sentenza definitiva svizzera che ha fatto già scontare anni di carcere per gli stessi reati per cui oggi la procura di Torino vuole procedere.
RILANCIAMO LA LOTTA ALLE NOCIVITA’
silviabillycostaliberi.noblogs.org
resistenzealnanomondo.org
Bolzano: fallito attacco a frecciargento…miglioriamo gli inneschi!
Leggo sul sito dell’ansa che questa notte ignoti avrebbero tentato di incendiare il locomotore di un frecciargento fermo in deposito; purtroppo l’innesco ha fatto cilecca. Convinto che qualcuno parlerà di provocazione dei servizi in vista del corteo NoExpo di Milano del 1 Maggio, chi scrive preferisce salutare l’ennesimo tentativo di attacco alle infrastrutture del potere, sperando che si cominci intanto a migliorare gli i metodi di accensione…http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2015/04/25/molotov-su-frecciargento-fermo-a-bolzano-non-esclusa-matrice-no-tav_eecabd41-456f-4a88-b7df-98eab22a51ba.html
Genova – Attaccato bancomat in solidarietà con prigionieri in AS2 e lotta anticarceraria in Grecia
“GENOVA: Incendiato bancomat in solidarietà con i prigionieri della sezione AS 2 di Ferrara e con le lotte dentro e fuori le carceri greche”
Modena – Attaccata banca in solidarietà con i prigionieri anarchici in AS2 a Ferrara
“MODENA: BANCA CARISBO ATTACCATA IN SOLIDARIETà AI PRIGIONIERI RINCHIUSI IN AS2 A FERRARA
BANCA CARISBO ATTACCATA NELLA NOTTE TRA IL 16 E IL 17 MARZO: BANCOMAT MANOMESSO E VETRINE SFONDATE A MARTELLATE. UN SALUTO AI COMPAGNI RINCHIUSI IN AS2 SOTTOPOSTI DA OLTRE UN MESE A ISOLAMENTO PUNITIVO”
Udine – Attaccato esponente Lega Nord durante sgombero migranti
Udine, 18 marzo 2015
Attaccato il capetto della Lega Nord Alessandro Ciani a Udine in occasione del tentato sgombero sbirresco dei rifugiati politici di ieri, martedì 17 marzo 2015, prontamente difeso dalla DIGOS. Sull’italico e padano comunicato dei fascio-leghisti solo una precisazione: della tolleranza e della democrazia (quella degli amici di CasaPound e di Marine Le Pen?), di cui Ciani ci accusa di parlare ma di non rispettare, non permettendogli di stare lì, non ce ne frega un cazzo. Nessuna tolleranza per razzisti e fascisti! Conflittualità constante!
Aggiornamento dalla stampa di regime («il Gazzettino», 18 marzo 2015): il fascio-leghista attaccato ha fatto denuncia.
Anarchici
Sabotaggi: Tic e tac, tic e tac, tic e tac… deng!
È inutile. Per quanti sforzi faccia, la ragionevolezza dei molti non sarà mai al sicuro dagli eccessi dei pochi. La moltitudine potrà anche deridere e mettere al bando il singolo, ma resta il fatto che la sua quiete sarà sempre a rischio della rabbia dell’altro. La politica ha bisogno delle masse e per questo aborrisce la solitudine; l’etica no, basta a se stessa. La politica si potrà contemplare quanto vuole nello specchio della propria popolarità, elargire sorrisi, raccogliere applausi e contare compiaciuta sui propri numeri, veri o presunti che siano, ma nulla potrà mai impedire ad un intempestivo sasso di mandare in frantumi la sua immagine.
Sull’attacco alla caserma Battisti di Trento [dai redattori di Romperelerighe]
Abbiamo appreso con gioia dai media locali che nella notte del 16 febbraio una molotov è stata lanciata all’interno delle mura della caserma Battisti di Trento, colpendo e incendiando un camion militare lì parcheggiato. Nella caserma Battisti è alloggiato il “secondo reggimento guastatori alpino”, reparto “d’elitè” del corpo armata alpino, inquadrato all’interno della brigata “Julia”.
Vogliamo ricordare, con questo breve scritto, le responsabilità immense che hanno questi assassini in divisa in tutte le guerre e nei massacri del militarismo di casa nostra nell’ultimo secolo. Il secondo reggimento guastatori alpino è stato impiegato due volte nell’occupazione militare dell’Afghanistan (nel 2010 e nel 2013), nell’occupazione della Bosnia-Erzegovina (dal 1998 al 2004), nei massacri compiuti dall’esercito italiano in Somalia a metà degli anni ’90, in Mozambico e nella terza invasione dell’Albania nel 1993 con “ l’operazione Pellicano”.
Non è retorico né ridondante, secondo noi, ricordare che il “medagliere” di questa unità scelta dell’esercito italiano è grondante di sangue, essendosi schifosamente “distinto” nella repressione della resistenza contadina nel mezzogiorno d’Italia subito dopo l’unità d’Italia, nella colonizzazione dell’ Eritrea e della Libia e nella guerra anti-partigiana nei Balcani durante il secondo conflitto mondiale.
La redazione di Romperelerighe