Archivi autore: M, Individuo
Francia: Attaccati veicoli di agenzie di sicurezza
Testo rivendicativo:
Il 13 Maggio è stato bruciato un veicolo della compagnia SPIE in rue de Mouzaia (19° distretto) e poi un veicolo della compagnia di sicurezza ONET nella giornata di domenica 18 Maggio in rue Kleber, Montreuil (93).
Perché queste due compagnie sono coinvolte nel controllo sociale con le loro telecamere e guardie.
Solidarietà con gli anarchici prigionieri in Italia.
Libertà per Adriano e Gianluca.
Libertà per Nicola e Alfredo.
Libertà per Mario, Alberto, Luca e Francesco (e buona fortuna a Vincenzo).
Libertà per tutti!
Prigionieri – Comunicato di Adriano Antonacci sul rifiuto del processo in videoconferenza
Diffondiamo il comunicato che, dal carcere di Ferrara, ci è giunto oggi in vista dell’udienza del prossimo lunedì per il processo che vede imputati Adriano e Gianluca per una serie di attacchi contro responsabili delle nocività.
Dentro come fuori le galere, contrastiamo la videoconferenza!
Un abbraccio solidale ai compagni sotto processo.
Cassa AntiRep Alpi occidentali
Spendo solo poche parole a sostegno della scelta di non presenziare all’udienza del 26 maggio, ed eventualmente alle prossime, essendo stata disposta la videoconferenza.
L’applicazione di tale dispositivo rientra, per ora, nell’infame logica della differenziazione dei circuiti detentivi, dove l’individuo recluso e imputato viene demonizzato e disumanizzato data la notevole “pericolosità sociale”.
Sperimentato nel 41 bis vuole ora estendersi ai prigionieri classificati A.S. e in ogni processo dove la solidarietà e conflittualità sono o potrebbero essere caratterizzanti e quindi elementi di disturbo e opposizione per chi, applicando codici in vestaglia e bavaglino, svolge il proprio lavoro, decidendo sulla libertà fisica altrui. Non possedendo peraltro alcuna virtù, ma avendone facoltà. Dato il diritto. Data la legge.
La videoconferenza pone limiti ben precisi a discapito di chi è sotto processo, favorendo da ogni punto di vista accusatori e giudicanti.
Ragionando poi ad ampio raggio, le limitazioni potrebbero non riguardare solo l’ambito processuale…
Considerate le magnifiche sorti del progresso, tale strumento di contenzione, anche per ragioni economiche, vorrà un domani estendersi ulteriormente e dilagare in molti se non in tutti i processi. Non ci vuole poi molto ad allestire stanzette con schermi, microfoni e telefoni. Lor signori sempre troveranno una “valida” motivazione per giustificarne l’impiego. Come ovvio che sia, la non neutralità dell’avanzata tecnologica si mostra in ogni ambito e sempre rivela l’essere asservita al Potere.
La virtualizzazione di un processo, per quanto significativa, è in fondo poca cosa comparata alle nefandezze dell’autorità (in questo caso giudiziaria) ma è comunque indicativa in relazione a quella che è la virtualizzazione della vita, volta a controllare e annichilire, dove vengono meno emozioni, espressività e sensorialità… dove viene meno la bellezza stessa della vita e la libertà di viverla realmente.
Mi risparmierò quindi di sentirmi uno scemo, ritrovandomi seduto davanti a uno schermo per assistere inerme al teatrino che vedrà come coprotagonisti assenti me e mio fratello Gianluca.
Sarà quindi un giorno di galera come un altro, dove la rabbia è una costante, ma si cerca, per quanto possibile, stabilità e un po’ di serenità. Non nascondo la tristezza di non potere rivedere e magari riuscire ad abbracciare le persone a cui tengo e sentire il calore di compagnx solidali.
Solo nella lotta la liberazione! Sol nell’anarchia la libertà!
Adriano
17-05-2014
Per scrivergli:
Adriano Antonacci
CC di Ferrara
Via Arginone 327
44122
Roma – Compagno anarchico avvicinato dai servizi segreti e successivamente minacciato con pistola
Roma, servizi indiscreti.
Ieri, 20/5/2014, poco prima delle 13, appena uscito dal lavoro e dopo aver messo in moto la vespa per tornare a casa sono stato avvicinato da una donna. Credevo volesse qualche informazione stradale invece chiamandomi per nome e cognome si presenta con un po’ di imbarazzo per una funzionaria dei servizi segreti. Mi chiede cortesemente di ascoltarla solo due minuti al fine di una proposta lavorativa… declino e rimando, senza darle modo di aggiungere altro, la proposta al mittente in modo meno garbato di lei; appena partito urlando ha ripetuto di farle il piacere di ascoltarla, pronunciando il nome di un compagno che frequento e dicendo che costui già forniva loro dei piaceri… a proposito di ciò, approfitto anche in questa sede per rinnovare tutta la mia stima, affetto, fiducia e solidarietà alla persona tacciata di questa infamia. Continua a leggere
Venaus: Benefit per Chiara, Niccolò, Mattia e Claudio
IL BENEFIT CADE A FAGIUOLO
Massimiliano Peggiochemmai – Torino. Ormai la procura cittadina non ha più dubbi, ed il documento segreto ritrovato nei boschi della Clarea lo conferma, i NO TAV sono in possesso di ordigni micidiali ed esplosivi e si preparano ad usarli:
“Apericena benefit per Chiara, Niccolò, Claudio e Mattia, in carcere in regime di alta sicurezza dal 9 dicembre 2013, accusati/e di terrorismo per aver ucciso un compressore che si trovava all’interno del cantiere-fortino del TAV.
Dopo la giornata del 18 aprile scorso, ci troviamo nuovamente a cucinare con gli ingredienti che i regolamenti carcerari non permettono di far arrivare ai/alle nostri/e compagni/e. Dopo la cena a base di riso, questa volta toccherà alla pasta e fagioli! Ancora: Quello che il carcere non permette noi lo reinventiamo.
Come se non bastasse la reclusione, le limitazioni alimentari, spesso del tutto arbitrarie, sono uno dei mezzi, forse tra i più striscianti, per esercitare pressione psicologica e per ribadire la totale ed insindacabile mercé cui vorrebbero sottoporre i/le prigionieri/e rispetto all’autorità. Ma chi lotta non è mai solo/a, per questo il primo giugno ci troveremo a Venaus, per condividere esperienze di lotta e tessere ancora la rete di solidarietà per i/le nostri/e compagni/e.”
Tutti/e Liberi/e!
IL PROGRAMMA DELLA SERATA INCRIMINATA
DALLE ORE 19: APERICENA PASTA E FAGIOLI, GLI ORDIGNI MICIDIALI ED ESPLOSIVI
GLIELI DIAMO NOI!
DALLE 21 CIRCA suoneranno: CAMOLA INFETTA E RATAVULOIRA
A SEGUIRE: KARTELLA SELECTA (DA LOU QUINSE, BBHC CREW). TRASH’ EM ALL!
PRENOTATE ENTRO IL 30 MAGGIO AL NUMERO: 333.92.63.155
DOMENICA 1 GIUGNO 2014 PRESSO IL PRESIDIO NO TAV DI VENAUS
Spagna: Aggiornamenti su Gabriel Pombo da Silva
Il 13 giugno 2012, tra le tante operazioni contro i compagni, il governo italiano lanciò un attacco repressivo contro una decina di anarchici chiamata Operazione Ardire; ci furono 40 perquisizioni , 24 indagati e 8 arresti.
In quel caso cercarono di dare una forma molto estesa all’operazione, accusando compagni imprigionati in diversi paesi europei, come Grecia, Svizzera e Germania.
Come al solito, lo Stato ha voluto mostrare il suo volto sorridente autoritario contro i suoi nemici irriducibili, ed ha costruito ruoli come capi, esecutori e coordinatori all’interno della ennesima “associazione terroristica”, là dove ci sono affinità, corrispondenza con i prigionieri, lotte e rivendicazioni. Continua a leggere
Genova: Presentazione progetto Croce Nera Anarchica
TORINO: Sassi e lacrimogeni ai Mercati Generali
Da Macerie:
Cariche, lacrimogeni e sassaiole, prima ancora dell’alba, davanti ai cancelli del Centro Agro Alimentare di Torino. Dalle dieci di ieri sera, infatti, un bel gruppo di facchini e di solidali blocca i cancelli per denunciare le condizioni di sfruttamento e il caporalato abituali nella struttura e per chiedere il reintegro al lavoro di cinque dipendenti della Cooperativa 2008, cacciati nei giorni scorsi per aver protestato un po’ troppo decisamente. Il picchetto, inizialmente, non è molto grosso, ma con il passare delle ore si infoltisce grazie all’afflusso continuo dei lavoratori che, invece di provare ad entrare o di tornarsene a casa, decidono di rimanere fuori a bloccare gli ingressi insieme agli altri. Dentro i cancelli, la celere, pronta ad intervenire. Già intorno alle due di notte, mentre fuori si allunga la fila dei camion di frutta e verdura bloccati, i rappresentanti delle Cooperative fissano un incontro e ventilano promesse ma, dopo qualche discussione, si decide di continuare il picchetto ad oltranza. Solo poco prima delle cinque la polizia tenta una sortita per spezzare il blocco e far entrare i Tir a scaricare: escono dai cancelli e caricano, ma visto che la gente non si muove e resiste cominciano a sparar lacrimogeni. L’aria si riempie di gas, ma il vento tira verso i Mercati Generali, parte una sassaiola e la gente si ricompatta velocemente davanti ai cancelli. Il blocco ha tenuto e la circolazione è ancora completamente ferma. Continua a leggere
TORINO: Si aprono le danze – la prima udienza per Chiara, Niccolò, Claudio e Mattia
Da Macerie:
Belli, sorridenti, in forma e felici di essere finalmente insieme. Così sono apparsi questa mattina Claudio, Niccolò, Chiara e Mattia all’apertura del processo che li vede imputati per l’attacco al cantiere del Tav di Chiomonte del maggio passato. Fuori dall’aula bunker delle Vallette un grosso e rumoroso presidio a sostenerli, nonostante i nuvoloni che promettono pioggia e la pioggia che arriva davvero scrosciante a metà mattinata. La celere schierata fa filtro, e lascia entrare nell’aula solo una trentina di persone alla volta, così il tempo passa a fare i turni per salutare i quattro, in piedi sulle sedie del pubblico. A fine mattinata i contabili della Questura registreranno circa duecentocinquanta ingressi: chi sceso dalla Valsusa, chi arrivato da altre città, chi dall’estero, è da tanto tempo che non si vede una solidarietà così forte per un processo. Tutto sommato l’atmosfera è abbastanza rilassata e l’udienza è dedicata alle costituzioni delle parti civili e a contestazioni tecniche e di forma. Fuori va in onda l’intervista al compressore e ogni tanto parte qualche slogan. A fine udienza, l’unica sorpresa: alcuni compagni del pubblico restituiscono a Rinaudo e Padalino, con un ben studiato lancio parabolico, i residui delle microspie ritrovate recentemente malnascoste dentro ai locali dell’Asilo occupato di via Alessandria. Proprio come nel caso delle telecamere di qualche mese fa, il lavoro degli agenti speciali in forza alla Procura è stato fatto in maniera sommaria e i marchingegni spioni sono stati allegramente distrutti: dopo TelePadalino, dunque, ora chiude RadioRinaudo.
macerie @ Maggio 22, 2014
Prigionieri | Svizzera – Aggiornamenti su Marco Camenisch: provocazione e trasferimento
Marco Camenisch nei giorni scorsi (dal 15 al 20 maggio) è stato portato in isolamento punitivo nella cella bunker del carcere di Lenzburg (Svizzera) dopo che ha rifiutato l’ennesimo test delle urine, l’ennesima provocazione.
Nei prossimi giorni (tra il 22 e il 23.5.2014) verrà inoltre trasferito in un nuovo carcere nel Canton Zugo. Ancora non è chiaro se questo trasferimento è una ritorsione contro il rifiuto di Marco dell’ennesimo test delle urine o se già era nei piani dell’Amt fur Justizvollzug (Ufficio Esecuzione Pene e Misure) di Zurigo.
Il fine pena di Marco è previsto per l’ 8.5.2018. La liberazione anticipata continua ad essergli rifiutata usando come motivi una sua “violenza cronica” associata ad una visione delinquenziale che avrebbe del mondo.
Questo è il contatto che al momento si ha:
Marco Camenisch
Strafanstalt Bostadel
Postfach 38, CH-6313 Menzingen, Schweiz
Tel. +41 41 757 1919, Fax +41 41 757 1900
Seguiranno aggiornamenti
MARCO LIBERO!