anarchicipistoiesi

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Grecia: Arrestata la compagna Aggeliki Spyropoulou

La compagna fuggitiva Aggeliki Spyropoulou, ricercata per la partecipazione nel tentativo di fuga delle CCF, è stata arrestata questa mattina, assieme alla madre di Christos e Gerasimos Tsakalos, nella cui casa la stessa Aggeliki è stata arrestata.
Altri due uomini sono stati arrestati nei giorni scorsi, e ieri una donna, considerata l’amica di Aggeliki e membro delle CCF. I cani dello Stato hanno arrestato anche la compagna di Gerasimos. Tutti gli arrestati sono accusati di diversi “crimini” legati alla fuga di Aggeliki, al tentativo di fuga da Koridallos e alla lotta insurrezionale in corso.

Solidarietà rivoluzionaria internazionale agli arrestati e detenuti.

Fuoco e violenza allo Stato

Traduzione: RadioAzione [Croazia]

fonte

GRECIA:arrestati due anarchici

Dai media di regime(agenzie di stampa di lingua italiana e giornali on line greci) di si apprende dell’ arresto avvenuto nella giornata di sabato 28 febbraio, in Grecia di due anarchici. Il capo della polizia, Dimitros Tsaknakis, ha dichiarato che si tratta di due uomini di 28 e 39 anni, uno dei quali sospettato di essere il responsabile di due lettere-bomba e di un attacco, avvenuto un anno fa, ad un ufficio delle imposte greco. Il più giovane viene messo in relazione al tentativo di fuga dal carcere della CCf dello scorso gennaio.

Ferrara [Italia]: As2 – Comunicato dei prigionieri anarchici

Da Crocenera:

Ai compagni fuori, 14 febbraio 2015

Poche parole per farvi sapere quanto sta avvenendo nella sezione AS2 del carcere di Ferrara. Nessuna voglia/intenzione di alimentare il feroce appetito del cultore del vittimismo o del professionista anticarcerario alla vista dell’ultimo lamento galeotto.

Venerdì 13 Alfredo è stato sottoposto al tribunalino carcerario, a seguito di un rapporto ricevuto qualche notte prima, per aver insultato una guardia che si era rivolta in modo irrispettoso e provocatorio a uno di noi, Graziano, reo di aver chiesto all’infamone di abbassare il volume. Per la cronaca, il tutto è avvenuto dopo la mezzanotte. Oltre alla perdita dei 45 giorni di liberazione anticipata, la “condanna” ha comportato che Alfredo fosse portato immediatamente in isolamento, o meglio, come dicono loro, escluso da tutte le attività comuni (aria, socialità, palestra e campo). Appena saputa la cosa in sezione, dopo un breve consulto, abbiamo iniziato una sonora battitura. La richiesta è semplice: rivogliamo Alfredo in sezione. Nel giro di pochi minuti, sono arrivati diversi ispettori, ai quali abbiamo ribadito la nostra pretesa. Dopo un po’ di chiacchiere inutili, se ne sono andati promettendoci il più grande onore (per loro): “lunedì parlerete con il comandante” (meii cojoni!)

Visto che non sembrava avessero capito quanto avevamo detto, forse per il tono un po’ concitato, dopo un’oretta abbiamo fatto partire un’altra battitura e abbiamo terminato la giornata con una battitura by night, allo scoccare della mezzanotte. Oggi nel primo pomeriggio abbiamo dato un’altra scrollatina alle sbarre, domani si vedrà…

Al momento abbiamo “ottenuto” la sospensione della socialità (“fino a nuovo ordine”) di pranzo e di quella pomeridiana, ma Alfredo continua a non vedersi…

Sappiamo che sta bene e se ne sbatte alla grande delle loro punizioni, così come noi ce ne fottiamo dei loro ricattini e indigesti benefici.

Abbiamo la testa dura e continueremo a manifestare la nostra vicinanza e complicità con Alfredo.

Questo è quanto, vi terremo aggiornati!

I compagni anarchici della sezione AS2 di Ferrara

Adriano, Francesco, Graziano, Lucio, Michele e Nicola

* AGGIORNAMENTI del 19/02/2015, DA TELEFONATA ODIERNA DI UN FAMILIARE CON UN PRIGIONIERO, APPRENDIAMO CHE, IN SEGUITO ALLE PROTESTE, HANNO RIOTTENUTO LA SOCIALITA’ IN SEZIONE. CNA

Ferrara:isolamento,rapporti disciplinari e proteste in AS2

da crocenera.org

Da telefonata odierna con uno dei compagni imprigionati nella sezione di Alta Sorveglianza del carcere di Ferrara, veniamo a sapere che Alfredo è stato posto in isolamento, in seguito a un alterco con una guardia. L’isolamento punitivo, 14bis o.p., è stato posto in essere due giorni fa e un altro compagno della sezione ha ricevuto un rapporto disciplinare, sempre per lo stesso episodio.Da allora gli altri prigionieri della sezione AS stanno protestando e intendono proseguire fino a quando verrà sospeso l’isolamento di Alfredo. Nei prossimi giorni seguiranno informazioni più precise sulla protesta in corso e sulle condizioni di isolamento di Alfredo.

Cile: Arrestato il compagno Diego Rios in latitanza dal 2009

Oggi, 7 febbraio 2015, i miserabili della polizia investigativa guidati dalla putrida Procura Sud hanno arrestato il compagno anarchico Diego Rios nella città di La Ligua.

Per ora le informazioni non sono chiare, anche sul fatto se ci sono altri compagni arrestati, e nemmeno su come hanno scoperto il suo rifugio.

Ricordiamo che Diego è stato tradito dalla madre, il 24 giugno 2009, che aveva trovato materiali per fabbricare esplosivi durante il periodo di isteria repressiva dopo la morte di Mauricio Morales.

Da allora Diego ha intrapreso la clandestinità per più di cinque anni. Il compagno oggi è detenuto nella caserma di La Ligua aspettando domani in cui sarà formalizzato nel centro di (in) giustizia. Continua a leggere

Teramo: A CACCIA DI CONTESTATORI

5 febbraio. Oggi, giorno della visita di Salvini in Abruzzo, sei compagni sono stati fermati in una piazza di Roseto (diversa da quella in cui si doveva tenere l’incontro pubblico) e sono stati portati da polizia e carabinieri in caserma e tenuti qui per circa tre ore, giusto il tempo che il bastardo leghista andasse via. Se la rabbia è tanta per questo stato di polizia che, a conti fatti, opera veri e propri fermi preventivi, ci riempie il cuore di gioia sapere che, nonostante ciò, Salvini s’è preso lo stesso un bel po’ di insulti ed i quattro manifesti e le due bandiere che c’erano al convegno sono stati tutti stracciati

Cile:Tamara Sol Vergara condannata in primo grado a 7 anni

solibre21

Da Crocenera:

Santiago del Cile,4 febbraio: Dopo una settimana di processo Tamara Sol Farias Vergara,da un anno in carcerazione preventiva,è stata condannata a 7 anni per tentato omicidio,confermando integralmente le tesi e la richiesta di anni formulate dall’accusa,per il ferimento di un guardiano del Banco Estado.Il tribunale ha rifiutato le attenuanti richieste dalla difesa che vertevano sulla mancanza di precedenti,l’aver ammesso i fatti di cui era accusata e le condizioni in cui si trovava quando ha realizzato l’azione.
Durante la lettura della sentenza i familiari presenti in aula hanno interrotto i giudici appellandoli ‘’fascisti’, contestando il processo tenuto in maniera tendenziosa e politica, lanciando volantini .
La difesa probabilmente farà appello contro la sentenza di primo grado.
per maggiori informazioni Publicacion Refractario

Cile: Tamara Sol condannata per “tentato omicidio” e furto

Rapidamente, il 30 gennaio è stato emesso il verdetto del processo contro la compagna Tamara Sol accusata di aver sparato a una guardia del Banco Estado.

Il 4° Tribunale penale ha condannato Tamara accusandola di “tentato omicidio” e furto.

Mercoledì 4 febbraio 2015, alle 12: 00, ci sarà la lettura della sentenza. Per la tendenza che ha intrapreso il sistema giudiziario per questi casi c’è da aspettarsi che venga cambiata sia l’ora che la data di lettura della sentenza.

Questa ultima istanza è importante per sapere qualse sarà la condanna contro la compagna e, se potrà “beneficiare” della “libertà vigilata”. Ricordiamo che l’accusa ha chiesto una condanna a sette anni di carcere, mentre la difesa spera di ottenere la “liberta vigilata” considerando il fatto che la compagna era incensurata ed ha assunto la responsabilità per i fatti per i quali è stata accusata.

Tamara Sol Libera!

Traduzione: RadioAzione
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Bologna – Richieste di sorveglianza speciale per quattro compagni

La questura di Bologna ha richiesto la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 2 compagni. Solo pochi giorni fa abbiamo scoperto che era già stato fissato il processo a carico di uno dei due compagni per il 22 gennaio di quest’anno, processo rinviato al 5 marzo perchè l’udienza non era stata ancora notificata al compagno, mentre per l’altro compagno il processo è fissato per il 17 febbraio.
Nei curriculum giudiziari si evidenziano le partecipazioni in manifestazioni contro il CIE, il Carcere, in solidarietà con i compagni anarchici, in manifestazioni antifasciste e nelle occupazioni che l’anno scorso hanno “animato” Bologna e più in particolare il quartiere della Bolognina.
I fascicoli infatti sono stati aperti a luglio, dopo l’arresto di 3 compagni per lo sgombero di Casa Mannaja e le perquisizioni di luglio, fatte per cercare materiale inerente alle occupazioni e ai danneggiamenti delle sedi del PD dei mesi precedenti.
Inoltre il Questore, nell’ambito dello stesso provvedimento, ha richiesto il curriculum giudiziario per un altro compagno e un’altra compagna, già destinatari di diveto di dimora, ma al momento non sappiamo se siano state richieste o meno, anche per loro, le sorveglianze speciali.
Impossibile non notare la coordinazione con le Questure di Torino e di Varese, che stanno cercando di adottare le stesse misure speciali nello stesso periodo. Salgono infatti a 9 (sicure, più 5 in forse) le sorveglianze richieste in meno di 2 mesi dalle diverse questure.
Che sia l’inizio di una nuova strategia comune per contrastare gli anarchici, che si va ad affiancare a quella degli arresti preventivi e delle associazioni varie, forse non più sufficienti visto che il germe anarchico continua ad infestare queste città?
Non sarebbe una novità!
Che si scervellino pure a cercare nuove strade, noi continueremo sulla nostra!

Anarchici e anarchiche di Bologna

Aggiornamento: La sorveglianza è stata richiesta anche per l’altro compagno e l’altra compagna che erano in forse, la prossima settimana sapremo le date delle udienze.

Grecia: “Ne è valsa la pena tentare”. Testo delle CCF

Non riveleremo una singola parola che potrebbe schiudere l’informazione al nemico. La fuga dal carcere è l’unico obiettivo e l’unico scopo di un detenuto anarchico della guerriglia urbana. La parola “fuga” contiene il senso concentrato di libertà, che fa esplodere i muri del carcere che rinchiude le nostre vite. Noi, detenuti anarchici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco non abbiamo mai dimenticato questa parola, anche se la maggioranza si è scordata di noi. I giudici ci hanno condannati a vivere per anni come ombre umane dentro edifici chiusi a chiave, ma non sono mai stati capaci di racchiudere i nostri desideri insubordinati. Continua a leggere