I movimenti di lotta che mettono concretamente in discussione i progetti di devastazione sociale e territoriale in atto in questo Paese stanno affrontando una stagione di criminalizzazione e repressione ogni giorno più intensa. La Procura di Cuneo, nella figura del suo capo Francesca Nanni, ci sta mettendo il suo, cercando di portare a processo qualsiasi episodio di protesta e resistenza avvenga in questa cittadina dalle coscienze in catalessi. Continua a leggere
Archivio mensile:Novembre 2013
[Firenze] Due giorni di concerti benefit per Alfredo e Nicola a Villa Panico
29 – 30 novembre 2013 – Villa Panico, Firenze
Due giorni di concerti benefit per Nicola e Alfredo
Op. Brushwood – Fabrizio risarcito tre anni dopo la morte
riceviamo e diffondiamo, sulla scia dell’operazione Brushwood:
Giunge la notizia del tardivo risarcimento per Fabrizio Reali Roscini, l’anarchico spoletino arrestato, con altri 4 compagni, la mattina del 23 ottobre 2007.
Fabrizio è stato il primo ad uscire di scena, mandato ai domiciliari dallo stesso pm dopo 2 settimane e poi scarcerato definitivamente dal riesame una settimana dopo.
Su di lui era previsto il colpo di scena: in passato aveva avuto delle pistole e il trovarle avrebbe certamente fatto fare un salto di livello al teorema della dottoressa Comodi. Infatti i ROS quando gli sono entrati nel letto, puntandogli i mitra in faccia, gli hanno subito urlato di consegnargli le armi.
Peccato che quelle pistole non le hanno trovate, dato che ne aveva fatto rinuncia anni prima.
Così hanno dovuto scagionarlo, concentrando l’accusa di essere l’armiere su Dinucci Andrea, poi anche lui assolto, ma in appello.
Solo ora Fabrizio viene risarcito con 6 mila e 800 euro.
Una beffa.
Fabrizio è morto infatti il 23 giugno 2010.
I soldi della Procura di Perugia, sporchi di sangue, non lo riporteranno in vita.
Torino – Scritto di alcuni compagni banditi sui divieti di dimora
In contropiede
Con questo scritto esprimiamo il nostro parere riguardo ai divieti di dimora, che hanno colpito noi più altri nove compagni, e come personalmente viviamo e affrontiamo questa questione.
Cos è un divieto di dimora? È una misura cautelare che ti impedisce di poter stare all’interno di una determinata zona/città/territorio.
Perché si viene colpiti? Continua a leggere
L’Incendiario – opuscolo pistoiese d’anarchismo e cultura, nuovo numero scaricabile
Eccoci, dopo quasi due anni torniamo con un nuovo numero de l’Incendiario – Opuscolo pistoiese d’Anarchismo e cultura. Come sempre, oltre alla versione digitale, anche la versione cartacea; chi fosse interessato a ricevere una o più copie può scrivere al nostro indirizzo mail: anarchicipistoiesi (chiocciola) canaglie.org. Sotto l’indice potete trovare il link dal quale scaricare. Buona lettura.
Indice:
1- Ciò che si costruisce insieme nella lotta terrorizza lo stato
2- Frammenti; Solidarietà e complicità con Nicola ed Alfredo; Sabato 9 Novembre, azione contro i neo-nazisti a Londra.
3- La liturgia del capitale; Clochard, potere, margini…qualche riflessione.
4- Info
5- Lettura di Bakunin
6- Colpite dove più può nuocere – Ted Kaczynsky; Lo sbirro perfetto – o dell’autorità ed i suoi tristi esecutori.
7- segue dalla 6
8- Se contro la violenza bastasse un balletto.
9- Della ruggine sui vecchi arnesi.
10- Isterismi sinistri – sull’abbattimento dei nazi in Grecia.
11- Perché tifiamo rivolta e diffidiamo della rivoluzione.
12- Letture: Jacov Butkov – Le cime di Pietroburgo; Georges Henein – Il canto dei violenti
INCENDIARIO – 14 CLICCA E SCARICA
Cuneo. Condannati gli antifascisti
Nella tarda serata di ieri il tribunale di Cuneo ha emesso la sentenza per 16 antifascisti accusati di aver impedito l’inaugurazione della sede cuneese di CasaPound in via Alba.
I reati contestati erano lesioni aggravate, danneggiamento, violenza privata, minacce.
Seccamente ridimensionate le richieste della PM, che aveva azzardato sino a sette anni di reclusione.
Le pene più alte sono di due anni e mezzo e due anni e due mesi. Tutti gli altri sono stati condannati a pene inferiori: ai più è stata riconosciuta la sospensione condizionale.
Facciamo un passo indietro.
Era il 26 febbraio 2011. I fascisti di Casa Pound avevano fissato per quel giorno l’inagurazione della loro sede nel capoluogo della Granda. Gli antifascisti della città si erano dati appuntamento in una piazza poco distante, con comizi, musica, banchetti informativi. Numerosi manifestanti si erano staccati dirigendosi verso la sede fascista. Ne erano seguiti scontri con la polizia ed un esponente di Casa Pound era stato gravemente ferito da un sampietrino.
A due anni e mezzo di distanza la condanna degli antifascisti.
Ne abbiamo parlato con Guido uno degli antifascisti condannati ieri.
Ascolta la diretta: http://radioblackout.org/2013/11/cuneo-condannati-gli-antifascisti/
Barocchio Squat – Fuori da ogni legalità
Lunedì 25 novembre il consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione contro le occupazioni che prevede un progetto di riutilizzo degli immobili occupati, a detta loro “ostaggio degli antagonisti delinquenti”, mettendonoli all’asta per raccattare soldi per il “welfare”, o imponendo agli occupanti di regolarizzarsi, accettando patti con la falsità delle istituzioni.
Non ci fa specie che a discuttere di morale e legalità sia una classe politica, per natura ladra e intrallazzatrice, che dai suoi caldi salotti dorati approfitta dei suoi poteri per i sporchi comodi dei suoi rappresentanti: non passa giorno che non si senta notizia di rimborsi gonfiati, finanziamenti illeciti ad opere pubbliche, ammanchi nelle amministrazioni pubbliche e corruzione.
Ciliegina sulla torta è il nome del promotore di questa mozione: il filonazista Marrone Maurizio. Consigliere comunale e primo promotore dell’occupazione fascista OSA-Lingotto, venduta come occupazione abitativa per italiani ma di fatto centro sociale occupato di nostalgica ispirazione. Da una parte occupa e dall’altra combatte, pagato, le occupazioni, non disdegnando di farsi vedere in giro protetto dalla polizia, quasi a voler sottolineare il contatto con le istituzioni che permette a quest’occupazione di esistere.
In una città, per quanto piena di case sfitte e palazzi in costruzione, sempre più afflitta dai problemi della casa e dell’affitto, i politicanti, interessati solo al proprio sporco profitto a discapito dei più, non possono fare di meglio che sbattere le persone in mezzo alla strada in pieno inverno per vendere le loro abitazioni e mettersi in tasca soldi da spendere in cene, pasticcini, sigarette, profumi e regalini.
Noi ci prendiamo le case per vivere e per fare politica, lotta ed autogestione e non intediamo rendere conto a nessun istituzione delle modalità in cui ciò avviene.
Il nostro esistere e resistere spaventa chi vive per controllare e comandare. Noi non acettiamo nessun ricatto sociale, siamo pronti a batterci per la libertà e per gli spazi nei quali viviamo senza chiedere nulla a chi si dedica al furto legalizzato.
Ad ogni sgombero una barricata
10 100 1000 OCCUPAZIONI
Barocchio Squat
Napoli: Sabato 30 novembre incontro “A testa alta”
Sabato 30 Novembre, presso lo Spazio Anarchico 76A, si terrà il primo degli incontri, dopo le condanne ad Alfredo e Nicola, chiamati attraverso lo scritto “A testa alta”.
Chi vuole può arrivare al 76A può farlo già dalla mattina anche per pranzare.
L’incontro avrà inizio alle ore 15:00.
Info per arrivare:
SPAZIO ANARCHICO 76/A , via dei Ventaglieri n°76 (Quartiere “Montesanto”)
Dalla stazione delle Ferrovie dello Stato, scendere giù e prendere la metropolitana in direzione Pozzuoli.
Scendere alla fermata “Montesanto” (2° fermata) e seguire la mappa o chiedere dell’indirizzo scritto sopra.
Clicca sull’immagine per ingrandire
AS2[Ferrara]: Aggiornamenti sulla censura ad Alfredo e Nicola
Il 22 novembre il g.i.p di Genova Giacalone, su richiesta dei pm, ha prorogato di ulteriori 3 mesi la censura della corrispondenza di Alfredo e Nicola, di proroga in proroga praticamente hanno la posta sotto censura dal momento dell’arresto.
Va ricordato che la censura implica….oltre all’antipatico timbro in inchiostro blu che va ad imbrattare la corrispondenza con amici e compagni …….un sistematico rallentamento ed arbitrario sequestro della corrispondenza, che si tratti di lettere personali, testi, volantini , stampati da internet, giornali, ecc. Continua a leggere