GERMANIA: TERZO CAMPO INTERNAZIONALE PER LA DISCUSSIONE E L’AZIONE DIRETTA

dal 17 al 25 Agosto 2014
Campo Internazionale per la Discussione e l’Azione Diretta

Smascheriamo, fermiamo e sabotiamo il GÜZ!
La guerra inizia qui. Oggigiorno i politici sono abbastanza chiari riguardo la loro posizione: non ci saranno più freni dalla Germania per quanto concerne le operazioni militari. Basta con le guerre – una lezione importante imparata dalla storia tedesca – è una posizione superata. La Germania difende la propria posizione di potere e protegge la propria ricchezza con ogni mezzo. Continua a leggere

Da qualche parte in Italia: Progetto Fenice #13

Diamo vita alla Cospirazione del fuoco nero, con un attacco compiuto il 7 maggio 2014. A due anni dal giorno in cui i nostri compagni anarchici e fratelli Nicola Gai e Alfredo Cospito colpirono l’ A.D. di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi con dei colpi d’arma da fuoco. A loro, con vendetta e amore sono dedicate queste nostre azioni. Continua a leggere

TURCHIA: IL NOSTRO DOLORE È IL GERME DELLA NOSTRA RABBIA

L’incendio che si è sprigionato nella miniera di carbone di Manisa-Soma il 13 Maggio, è divenuto uno dei più grandi massacri avvenuti in queste terre.A causa dell’incendio, centinaia di minatori sono stati avvelenati dal monossido di carbonio. Il numero dei lavoratori che sono morti cresce di ora in ora. Il Ministro dell’Energia, il Ministro del Lavoro ed il Primo Ministro hanno cercato di nascondere il numero reale di minatori che sono morti, dichiarando che si trattava di “un triste incidente sul lavoro”. Il Primo Ministro ha affermato che “Questo genere di incidenti può avvenire sempre.” Mentre migliaia di persone stavano aspettando vicino alla miniera e cercavano di ottenere notizie riguardo ai propri parenti che si trovavano nella miniera di carbone, le ambulanze, i carri funebri, i veicoli firgoriferi, mostravano la gravità del massacro. Il numero dei minatori morti cresceva: 78, 151, 245, 282… Il numero sta ancora crescendo. Coloro che sono responsabili di questo massacro, stanno cercando di legittimare queste “morti” dicendo “è il destino”. Ci sono proteste in tutta la regione. Le persone sono nelle strade affermano che non si tratta del destino né di un incidente, questo è un massacro fatto dallo Stato e dalle aziende. Il 14 Maggio la polizia ha attaccato le persone che contestavano coloro che hanno determinato questo massacro. Lo Stato e le sue forze armate hanno pensato di poter prevenire questa rabbia con i proiettili di gomma ed i gas lacrimogeni. Ma quelli che erano nelle strade gridavano insieme: “Stato assassino!” I funzionari dello Stato e le compagnie energetiche sostengono di essere in cordoglio. Ma essi sono gli assassini che hanno forzato delle persone a lavorare a centinaia di metri di profondità dalla superficie per guadagnare i soldi per vivere. Essi sono gli assassini che hanno forzato le persone a lavorare in condizioni in cui la morte è inevitabile. Abbiamo con noi il dolore per quelli che sono stati uccisi in miniera dai capitalisti e dallo Stato. Noi siamo nelle strade con la rabbia contro questi assassini. Noi non siamo in cordoglio, questa è rivolta. Il nostro dolore è il germe della nostra rabbia! Azione Anarchica Rivoluzionaria (Devrimci Anarşist Faaliyet – DAF) 15/05/2014

 

TREVISO: SASSI CONTRO VEICOLI MILITARI

 

Apprendiamo dai media locali che due ragazzi di origine marocchina, di 21 e 27 anni, sono stati denunciati dalla Polfer per il reato di lancio di oggetti contro veicoli. Non certo comuni automobili, bensì un convoglio di mezzi militari, jeep e carri armati dell’esercito statunitense, caricati su un treno in viaggio dalla base di Aviano a quella di Vicenza. Durante la sosta del cargo alla stazione di Treviso i due giovani, in compagnia di un terzo sfuggito agli sbirri, hanno colto l’occasione e iniziato a bersagliare i mezzi militari con le pietre della massicciata tra i binari. Purtroppo i soldati a guardia del convoglio hanno contattato la Polfer che ha provveduto a identificarli.

 

Grecia: Appello alla solidarietà internazionale per Babis Tsilianidis

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Questo testo è dei compagni a Salonicco dove c’è stata un’assemblea per l’appello in tribunale del compagno, invitando tutti i compagni che possono e vogliono a realizzare azioni nelle loro città. Con spirito compagno, su iniziativa dei compagni di Salonicco. Continua a leggere

Prigionieri: Cade il reato di terrorismo per Niccolò, Mattia, Chiara e Claudio

Dal giornalaccio repubbllica apprendiamo che:

Attesa per ore, la sentenza della sesta sezione della Corte di Cassazione è arrivata pochi minuti prima della mezzanotte: annullata la sentenza del tribunale della libertà che ora dovrà riformulare il reato per i quattro in base alle indicazioni della Cassazione. I ricorsi sono stati presentati dai legali di Claudio Alberto, Niccolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi, i quattro attivisti in carcere da cinque mesi con l’accusa di terrorismo. Soddisfatto uno dei legali degli attivisti, Claudio Novaro, che afferma: “Era un’accusa che non stava in piedi in alcun modo. Non stiamo parlando di una manifestazione di piazza e quello che accadde non ha nulla a che vedere con fatti di terrorismo”. Nella vicenda sotto la lente della Suprema Corte per la prima volta è stato applicato il reato del ‘270 sexies’, “attentato con finalità terroristiche, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, oltre che detenzione di armi da guerra e danneggiamenti”.

Come dio comanda, lettera di Claudio dal carcere di Ferrara.

Ferrara, 15 Aprile 2014

«Il 22 maggio prenderà il via il processo a nostro carico, a poco più di un anno dal sabotaggio di cui siamo accusati, per ribadire che lo Stato c’è ed è efficiente.
Sarà una grande giornata, un grande evento, di quelli in cui si possono esibire le toghe e le divise delle grandi occasioni. Se fino ad oggi a finire sotto processo erano stati i fatti specifici, non le legittime ragioni di una valle, ora che queste hanno cozzato con le ragioni di Stato non paiono più così legittime. Continua a leggere

Teramo: Archiviato procedimento a carico di 2 compagni

 

Da F(R)eccia:

I giorni scorsi è stato archiviato il procedimento penale contro due compagni, per l’accusa di istigazione a delinquere. Le denunce erano partite dopo che gli sbirri avevano fermato a Giulianova un compagno ad attaccare dei manifesti contro il carcere. Di lì a qualche settimana c’era stata una prima perquisizione ad un paio di abitazioni ed alla Casa del Popolo di Giulianova. Dopo quasi un’altra mesata veniva fatta anche un’altra perquisizione a casa di un’altra compagna. In questi giorni, dicevamo, nonostante una proroga alle indagini, la posizione dei due compagni è stata archiviata. Quel che pensiamo al riguardo è quel che già pensavamo allora, che scrivemmo in un manifesto attaccato in giro dopo le perquisizioni e dopo altri tentativi repressivi. Ovvero che: “Non possiamo non pensare che solo attraverso la disobbedienza alle leggi, passi la lotta per l’emancipazione e per la giustizia sociale. Non possiamo non adoperarci affinchè sempre più persone prendano coscienza di ciò ed agiscano per spezzare le proprie catene e liberarsi dai propri aguzzini“.