Da qualche giorno Sergio è libero con obbligo di dimora e di firma.Un abbraccio a lui e a tutti i ribelli, viva l’Anarchia!
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Repressione – Ancora sulla digos di Torino a caccia di informazioni
Anche in merito a quanto raccontato dal compagno milanese volevo segnalare che un paio di settimane fa, tornando dalla cena dell’Asilo Occupato, sono stato fermato dalla digos alla stazione torinese di Porta Nuova. I questurini senza farmi troppe domande mi hanno requisito telefono e zaino e mi hanno fatto salire su una volante e portato in questura, vedendomi anche negata la possibilità di chiamare il mio avvocato. Sono stato rilasciato dopo un’ora e mezza, dopo essere stato fotografato, analizzato, prese le impronte digitali. Non mi hanno lasciato nessun foglio, e nei giorni successivi mi sono accorto anche di alcune mancanze dallo zaino che per un’ora e mezza mi è stato sequestrato. Sottolineo come, al momento del fermo, io non stessi facendo altro che uscire da un tram. Questo è quanto, spero, credo renda bene l’idea del clima che si respira a Torino.
Ferrara: Iniziato processo contro tre compagni
E’ iniziato a Ferrara il processo contro tre compagni anarchici, Alessandro, Francesco e Madda, per l’occupazione della sede estense del quotidiano “Il Resto del Carlino”. Nel tardo pomeriggio del 15 febbraio 2010, alcuni solidali si erano intrufolati negli uffici del giornalaccio per srotolare uno striscione e raccontare al megafono quanto avvenuto ad alcuni compagni antifascisti che, due giorni prima, erano stati caricati e fermati nel tentativo di impedire la sfilata di Fiamma Tricolore a Rovereto. Il 27 novembre 2013 si è svolta l’udienza filtro, il processo riprenderà a febbraio 2014.
Palermo – Arrestato un compagno durante opposizione a corteo fascista di Rete No Muos
Apprendiamo dell’arresto di un compagno durante un’iniziativa in opposizione alla manifestazione indetta da “Rete No Muos“, che include realtà neo-fasciste come Spazio Identitario Atreiu o Casapound Palermo. Da tempo il Coordinamento dei Comitati No Muos, antimilitarista e antifascista, segnala la volontà di gruppi di estrema destra (celati dietro Rete No Muos e Comitato Terra Nostra) di mimetizzarsi “apoliticamente” nelle lotte sul territorio.
Riceviamo e diffondiamo da Cassa Antirepressione Sud:
Sabato 30 novembre – In occasione del corteo indetto dalla “Rete NoMuos”, sigla dietro cui si nascondono organizzazioni di estrema destra, alcuni compagni si sono opposti ostruendo il passaggio del corteo scontrandosi con gli sbirri che lo difendeva. Durante gli scontri un compagno palermitano è stato tratto in arresto e tradotto al carcere del Ucciardone in attesa di processo. Seguiranno aggiornamenti.
Per l’anarchia e la distruzione.
[Firenze] Due giorni di concerti benefit per Alfredo e Nicola a Villa Panico
29 – 30 novembre 2013 – Villa Panico, Firenze
Due giorni di concerti benefit per Nicola e Alfredo
Op. Brushwood – Fabrizio risarcito tre anni dopo la morte
riceviamo e diffondiamo, sulla scia dell’operazione Brushwood:
Giunge la notizia del tardivo risarcimento per Fabrizio Reali Roscini, l’anarchico spoletino arrestato, con altri 4 compagni, la mattina del 23 ottobre 2007.
Fabrizio è stato il primo ad uscire di scena, mandato ai domiciliari dallo stesso pm dopo 2 settimane e poi scarcerato definitivamente dal riesame una settimana dopo.
Su di lui era previsto il colpo di scena: in passato aveva avuto delle pistole e il trovarle avrebbe certamente fatto fare un salto di livello al teorema della dottoressa Comodi. Infatti i ROS quando gli sono entrati nel letto, puntandogli i mitra in faccia, gli hanno subito urlato di consegnargli le armi.
Peccato che quelle pistole non le hanno trovate, dato che ne aveva fatto rinuncia anni prima.
Così hanno dovuto scagionarlo, concentrando l’accusa di essere l’armiere su Dinucci Andrea, poi anche lui assolto, ma in appello.
Solo ora Fabrizio viene risarcito con 6 mila e 800 euro.
Una beffa.
Fabrizio è morto infatti il 23 giugno 2010.
I soldi della Procura di Perugia, sporchi di sangue, non lo riporteranno in vita.
Torino – Scritto di alcuni compagni banditi sui divieti di dimora
In contropiede
Con questo scritto esprimiamo il nostro parere riguardo ai divieti di dimora, che hanno colpito noi più altri nove compagni, e come personalmente viviamo e affrontiamo questa questione.
Cos è un divieto di dimora? È una misura cautelare che ti impedisce di poter stare all’interno di una determinata zona/città/territorio.
Perché si viene colpiti? Continua a leggere
L’Incendiario – opuscolo pistoiese d’anarchismo e cultura, nuovo numero scaricabile
Eccoci, dopo quasi due anni torniamo con un nuovo numero de l’Incendiario – Opuscolo pistoiese d’Anarchismo e cultura. Come sempre, oltre alla versione digitale, anche la versione cartacea; chi fosse interessato a ricevere una o più copie può scrivere al nostro indirizzo mail: anarchicipistoiesi (chiocciola) canaglie.org. Sotto l’indice potete trovare il link dal quale scaricare. Buona lettura.
Indice:
1- Ciò che si costruisce insieme nella lotta terrorizza lo stato
2- Frammenti; Solidarietà e complicità con Nicola ed Alfredo; Sabato 9 Novembre, azione contro i neo-nazisti a Londra.
3- La liturgia del capitale; Clochard, potere, margini…qualche riflessione.
4- Info
5- Lettura di Bakunin
6- Colpite dove più può nuocere – Ted Kaczynsky; Lo sbirro perfetto – o dell’autorità ed i suoi tristi esecutori.
7- segue dalla 6
8- Se contro la violenza bastasse un balletto.
9- Della ruggine sui vecchi arnesi.
10- Isterismi sinistri – sull’abbattimento dei nazi in Grecia.
11- Perché tifiamo rivolta e diffidiamo della rivoluzione.
12- Letture: Jacov Butkov – Le cime di Pietroburgo; Georges Henein – Il canto dei violenti
INCENDIARIO – 14 CLICCA E SCARICA
Barocchio Squat – Fuori da ogni legalità
Lunedì 25 novembre il consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione contro le occupazioni che prevede un progetto di riutilizzo degli immobili occupati, a detta loro “ostaggio degli antagonisti delinquenti”, mettendonoli all’asta per raccattare soldi per il “welfare”, o imponendo agli occupanti di regolarizzarsi, accettando patti con la falsità delle istituzioni.
Non ci fa specie che a discuttere di morale e legalità sia una classe politica, per natura ladra e intrallazzatrice, che dai suoi caldi salotti dorati approfitta dei suoi poteri per i sporchi comodi dei suoi rappresentanti: non passa giorno che non si senta notizia di rimborsi gonfiati, finanziamenti illeciti ad opere pubbliche, ammanchi nelle amministrazioni pubbliche e corruzione.
Ciliegina sulla torta è il nome del promotore di questa mozione: il filonazista Marrone Maurizio. Consigliere comunale e primo promotore dell’occupazione fascista OSA-Lingotto, venduta come occupazione abitativa per italiani ma di fatto centro sociale occupato di nostalgica ispirazione. Da una parte occupa e dall’altra combatte, pagato, le occupazioni, non disdegnando di farsi vedere in giro protetto dalla polizia, quasi a voler sottolineare il contatto con le istituzioni che permette a quest’occupazione di esistere.
In una città, per quanto piena di case sfitte e palazzi in costruzione, sempre più afflitta dai problemi della casa e dell’affitto, i politicanti, interessati solo al proprio sporco profitto a discapito dei più, non possono fare di meglio che sbattere le persone in mezzo alla strada in pieno inverno per vendere le loro abitazioni e mettersi in tasca soldi da spendere in cene, pasticcini, sigarette, profumi e regalini.
Noi ci prendiamo le case per vivere e per fare politica, lotta ed autogestione e non intediamo rendere conto a nessun istituzione delle modalità in cui ciò avviene.
Il nostro esistere e resistere spaventa chi vive per controllare e comandare. Noi non acettiamo nessun ricatto sociale, siamo pronti a batterci per la libertà e per gli spazi nei quali viviamo senza chiedere nulla a chi si dedica al furto legalizzato.
Ad ogni sgombero una barricata
10 100 1000 OCCUPAZIONI
Barocchio Squat
Napoli: Sabato 30 novembre incontro “A testa alta”
Sabato 30 Novembre, presso lo Spazio Anarchico 76A, si terrà il primo degli incontri, dopo le condanne ad Alfredo e Nicola, chiamati attraverso lo scritto “A testa alta”.
Chi vuole può arrivare al 76A può farlo già dalla mattina anche per pranzare.
L’incontro avrà inizio alle ore 15:00.
Info per arrivare:
SPAZIO ANARCHICO 76/A , via dei Ventaglieri n°76 (Quartiere “Montesanto”)
Dalla stazione delle Ferrovie dello Stato, scendere giù e prendere la metropolitana in direzione Pozzuoli.
Scendere alla fermata “Montesanto” (2° fermata) e seguire la mappa o chiedere dell’indirizzo scritto sopra.
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