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Spagna: Operazione “Pandora”, arresti e perquisizioni

La Legge Mordaza (norma approvata da pochi giorni che incrementa in modo arbitrario i poteri giudiziari delle forze repressive – ndt) comincia a manifestarsi nella vita politica del paese. Dalle 5 della mattina del 16 dicembre, cominciava l’operazione repressiva denominata Pandora, contro il “terrorismo anarchico”. Continue reading

11/12/14-ATENE,DICHIARAZIONE DELL’ANARCHICO NIKOS ROMANOS

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Dopo 31 giorni di lotta dura e tenace, ho sospeso il mio sciopero della fame, raccogliendo un’importante vittoria. L’emendamento votato in Parlamento, con me come singolo beneficiario, ha differenze importanti rispetto alla dichiarazione iniziale del Ministro della Giustizia ,accogliendo alla fine le mie richieste-anche se questo comporta per me ’’indossare un braccialetto elettronico’’.
L’unica cosa certa è che la vittoria è stata un risultato della pressione politica effettuata dalla gente in lotta e dall’Anarchia Combattiva, che sono indubbiamente i vincitori morali, politici e pratici. La lotta rivoluzionaria multiforme e noi, come prigionieri politici, riemergiamo da questa lotta più forti di prima.
Alzo il pugno ,mandando i miei ringraziamenti calorosi ed il mio amore senza limiti a tutti quei compagni che sono stati al mio fianco.
CON OGNI MEZZO!
SOLIDARIETA’ AI PRIGIONIERI POLITICI
LUNGA VITA ALL’ANARCHIA
PS: Un testo più dettagliato seguirà nei giorni successivi..
PS2: Vorrei ringraziare anche i medici dell’ospedale che si sono rifiutati di cedere alle pressioni del procuratore riguardo l’alimentazione forzata, e che mi hanno supportato per quanto possibile.

FONTE ACTFORFREEDOM NOW

TRADUZIONE CROCENERA

Grecia: Lettera dall’ospedale di Yannis Michailidis in sciopero della fame

Ho scritto queste righe per esprimere quanto sia stato toccato dall’ampia e polimorfa attività di solidarietà dei compagni fuori dalle mura delle prigioni. Non solo perché la sua estensione, immaginazione, organizzazione-coordinamento, tenacità ed aggressività hanno superato, di gran lunga, le mie aspettative, sapendo che significativi edifici dello stato e del capitale, stazioni radio e televisive sono stati occupati, sono stati organizzati presidi e dimostrazioni nelle principali città del territorio, ed attacchi alle forze della repressione, come altri attacchi insorgenti di varia natura si sono verificati. Continue reading

Solidarietà internazionale con i prigionieri

CILE,SANTIAGO:SABOTAGGIO IN MEMORIA DI SEBASTIAN OVERSLUIJ E PER LA LIBERTA’ DI TAMARA FARIAS

CILE,SANTIAGO:SABOTAGGIO IN MEMORIA DI SEBASTIAN OVERSLUIJ E PER LA LIBERTA’ DI TAMARA FARIAS
Con questa mail rivendichiamo un blocco della linea ferroviaria del treno porta-merci nella provincia di Talagante (Santiago) il giorno mercoledì 26 novembre, che era diretto a San Antonio (V región),con grandi pietre e macerie, dopo aver bloccato la linea da un’altezza considerevole, abbiamo incendiato alcuni pneumatici a circa 50 metri dalla barricata costruita. Poi abbiamo lasciato volantini in solidarietà al nostro fratello caduto in combattimento Sebastián Oversluij e per la libertà della compagna Tamara Farías.

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Grecia : Chiamata internazionale per la solidarietà rivoluzonaria con Nikos Romanos in sciopero della fame dal 10/11/2014

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Utilizzando il mio corpo come una barricata sto inviando un ricatto politico per conquistare qualche soffio di libertà dalla schiacciante condizione della carcerazione. Da lunedì 10 novembre 2104 inizio lo sciopero della fame senza fare neanche un passo indietro, con l’anarchia sempre nel mio cuore. Continue reading

Cile: Maltrattatamenti in carcere e punizioni alla famiglia Toledo Vergara

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Il testo che segue è stato volutamente tagliato specialmente nella parte finale perché, nonostante la solidarietà verso la famiglia Vergara Toledo che ha scritto il testo, non si condividono per niente alcune scelte. Per chi vuole leggere la lettera interamente andate alla fonte che trovate alla fine:

Siamo la famiglia di Tamara Sol Farias Vergara. Come già sapete, Tamara è detenuta nel carcere di San Miguel dal 22 gennaio 2014. Durante la visita di Lunedì,16 giugno, che era solo per la famiglia, abbiamo avuto seri problemi con la gendarmeria, per un abuso di potere a cui siamo stati sottoposti.

Alla nonna di Tamara, Luisa che ha 75 anni, la carceriera le ha ordinato di spogliarsi e fare le flessioni, rimproverandola di portare molti vestiti . Va ricordato che il luogo dove i prigionieri ricevono le loro famiglie è una palestra coperta, ma aperto su entrambe i lati, dove entra il vento e la pioggia, bagnando l’intero posto e generando un ambiente molto freddo e umido.

Più tardi, la stessa carceriera, gridò alla visita per un altro detenuto perché il suo bambino di pochi mesi se l’era fatta addosso al momento del controllo, urlando che non doveva più accadere, e che doveva cambiarlo prima di entrare! Quella madre è arrivata piangendo alla palestra per le visite.

Ana Luisa, la madre di Tamara, è stata trattata più violentemente perché fu controllata e denudata insieme ad un’altra persona, e anche perché indossava una cintura di lino che la carceriera l’ha costretta a togliere altrimenti avrebbe dovuto allontanarsi dal recinto, alzando la voce e puntandole il dito contro in maniera prepotente.

Di fronte a tale comportamento provocatorio della carceriera, Ana ha violentemente gettato via la cintura e disse alla sbirra che quello è l’unico posto dove poteva abusare di questo potere, ma per strada non c’é nessuno che la potesse difendere. Questo gesto di rabbia, prodotto dall’impotenza, è stato considerato una “grave mancanza di rispetto per l’autorità” , negando la possibilità di entrare a vedere la figlia.

I nonni di Tamara, Luisa e Manuel, erano già entrati per vedere Tamara, ma sapendo cosa era accaduto di comune accordo hanno deciso di andare via dalla visita e hanno ripreso la gendarme per il suo stupido atteggiamento arrogante nei confronti dei visitatori della detenuta e per la sua necessità malata di essere riconosciuta come “autorità”, e gli resero chiaro che essa con nessun tipo di uniforme sarà un’autorità per noi.

Entrambi i nonni sono stati minacciati con le pene dell’inferno e portati dal capo dei carcerieri per fargli applicare la punizione corrispondente.

Tamara, dopo aver sentito del maltrattamento e l’abuso di potere da parte della carceriera alla sua famiglia, ha fatto un gesto audace e dignitoso, dalla sua grandezza di essere umano, nell’esercizio della sua dignità e per difendere la nostra. Ella ha chiesto un colloquio con la comandante della prigione, si lamentò per l’abuso alla sua famiglia, chiarendo che la sua famiglia non deve essere buttata fuori e costantemente minacciata dai funzionari protetti dalle uniformi e dai protocolli di revisione per i visitatori , concludendo la sua affermazione con uno sputo in faccia alla comandante del carcere e alla sua subordinato che l’accompagnava, e poi ha lasciò cadere i pantaloni mostrandogli il culo (azione nota come “viso pallido”), come segno di quanto sia umiliante per i visitatori spogliarsi di fronte personale, facendo flessioni e mostrare le loro parti intime nude, nonostante hanno i moderni metodi per rilevare i metalli (archi delle porte di accesso, sedie scanner dove dovremmo sederci e pulire ).

Tamara è stata punita con sette giorni senza visite . Da parte sua, Ana la madre Tamara, è stata punita con tre mesi senza visite , perché riferendosi all’uniforme “aveva minacciato di uccidere l’ufficiale,” che è assolutamente falso.

Un altro punto che voglio chiarire è che Tamara è stata colpita un mese fa da due detenute, lei non riuscì a difendersi, è fu ugualmente punita senza visita per due settimane. A quel punto abbiamo fatto richiesta di trasferimento di Tamara ad un altro modulo, ma ad essere trasferite furono le due che l’aggredirono. Ma questa volta non lasceremo passare questa situazione ingiusta, perché sentiamo che si è raggiunto un limite pericoloso di perdita della nostra dignità nei confronti dei dispotici modi di fare del personale della gendarmeria. Come famiglia Vergara Toledo, denunciamo pubblicamente le continue vessazioni e abusi di potere da parte di funzionari della gendarmeria, non solo per nostra famiglia, ma a tutti i visitatori delle donne che sono detenute nella prigione di San Miguel. Capiamo che sia i prigionieri che le loro famiglie non hanno il coraggio di denunciare gli abusi da parte di funzionari della gendarmeria, perché le conseguenze sono evidenti. (…)

Tradotto da RadioAzione

fonte

 

 

Iruña [Spagna]: Vernice sul consolato italiano

In solidarietà con i compagni anarchici e accodandoci alla settimana internazionale in solidarietà con: Nicola, Alfredo, Gianluca, Adriano, Marco Camenisch, Mattia, Claudio, Niccolò, Chiara e tutti gli altri che non figurano in questa lista, venerdì 23 di maggio 2014 abbiamo lanciato della pittura sul consolato d’Italia ad Iruña/Pamplona (nei pressi della stazione centrale di polizia). Per questa volta è solo pittura, ma non ci fermeremo fino a quando non li vedremo tutti liberi.

E’ per voi compagni.

Questo è solo il Principio…

10, 100, 1000 nuclei anarchici

Francia: Attaccati veicoli di agenzie di sicurezza

Testo rivendicativo:

Il 13 Maggio è stato bruciato un veicolo della compagnia SPIE in rue de Mouzaia (19° distretto) e poi un veicolo della compagnia di sicurezza ONET nella giornata di domenica 18 Maggio in rue Kleber, Montreuil (93).

Perché queste due compagnie sono coinvolte nel controllo sociale con le loro telecamere e guardie.

Solidarietà con gli anarchici prigionieri in Italia.

Libertà per Adriano e Gianluca.

Libertà per Nicola e Alfredo.

Libertà per Mario, Alberto, Luca e Francesco (e buona fortuna a Vincenzo).

Libertà per tutti!

 

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