All’attenzione del Sig. Gariglio, lettera di Andrea dal carcere

Questa lettera arriva da Andrea che si trova rinchiuso nel carcere di Ravenna per l’inchiesta del 3 giugno. L’ originale di questo scritto è stato inviato direttamente al destinatario, Davide Gariglio, Segretario regionale del P.d. che aveva preso parola alla notizia dell’operazione di polizia. Consapevoli della molte buste che intasano la casella delle lettere della Segreteria e della facilità con cui la posta va perduta, ne pubblichiamo qui il contenuto.

Ravenna, 13 Giugno 2014

Cortese Sig. Gariglio,

Leggo solo oggi il comunicato stampa con il quale lei ringrazia magistratura e forze dell’ordine per la retata anti-anarchici di dieci giorni fa.
Lo leggo solo ora giacché, essendo uno dei sovversivi arrestati in quella operazione, mi trovo chiuso in una cella a varie centinaia di chilometri di distanza dalla nostra città: e qui le informazioni giungono smozzicate e in perenne ritardo.
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Messico: “Sognare ad occhi aperti” – Scritto di Mario Lòpez “Chivo”

Oggi, mentre attendevo di passare la lista al mio carceriere mi sono goduto una tavoletta di cioccolato fondente.

Mentre il burattino-custode completava la sua routine io chiusi gli occhi e iniziai a sognare ad occhi aperti; Sono andato oltre questa realtà per un attimo ed ho immaginato di essere libero e leggero, forte e determinato, con il petto pieno di amore e il desiderio di un nuovo mondo organizzato diversamente, funzionale a tutti senza differenze di genere o dell’area geografica dove ci è toccato nascere e dove una barriera di cemento o filo non interferisce con la fratellanza umana, né limiti di spostarsi liberamente da un luogo ad un altro a tutti gli individui. Un mondo di persone autonome e libere da se stesse, orizzontale, che non si relazionano in modo competitivo in base ai principi fondamentali del mutuo sostegno e di solidarietà.. Continua a leggere

Prigionieri – Lettera di Nico arrestato il 3 giugno a Torino

Lettera di Nico dalla sezione D del carcere delle Vallette

Domenica 15 Giugno 2014, carcere delle Vallette, Torino.

Mi chiamo Nicolò Angelino. Sono stato arrestato martedì 3 giugno a Torino durante un’operazione di polizia mirata a stroncare la più bella avventura della mia vita.

Vana illusione della procura. Continua a leggere

3 Giugno: Sugli arresti, da dentro

«10/6/2014,
Cuneo.

Sono 27 gli episodi incriminati, attraverso cui le autorità, il 3 giugno scorso, hanno spiccato 17 arresti, 12 in carcere e 5 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora e 4 divieti di dimora da Torino e 4 obblighi di firma. Sotto inchiesta è finita la lotta contro gli sfratti, sviluppatasi nelle strade di Porta Palazzo, Aurora e Barriera di Milano a Torino. Continua a leggere

Prigionieri – Comunicato di Adriano Antonacci sul rifiuto del processo in videoconferenza

Diffondiamo il comunicato che, dal carcere di Ferrara, ci è giunto oggi in vista dell’udienza del prossimo lunedì per il processo che vede imputati Adriano e Gianluca per una serie di attacchi contro responsabili delle nocività.

Dentro come fuori le galere, contrastiamo la videoconferenza!

Un abbraccio solidale ai compagni sotto processo.

Cassa AntiRep Alpi occidentali


Spendo solo poche parole a sostegno della scelta di non presenziare all’udienza del 26 maggio, ed eventualmente alle prossime, essendo stata disposta la videoconferenza.
L’applicazione di tale dispositivo rientra, per ora, nell’infame logica della differenziazione dei circuiti detentivi, dove l’individuo recluso e imputato viene demonizzato e disumanizzato data la notevole “pericolosità sociale”.
Sperimentato nel 41 bis vuole ora estendersi ai prigionieri classificati A.S. e in ogni processo dove la solidarietà e conflittualità sono o potrebbero essere caratterizzanti e quindi elementi di disturbo e opposizione per chi, applicando codici in vestaglia e bavaglino, svolge il proprio lavoro, decidendo sulla libertà fisica altrui. Non possedendo peraltro alcuna virtù, ma avendone facoltà. Dato il diritto. Data la legge.
La videoconferenza pone limiti ben precisi a discapito di chi è sotto processo, favorendo da ogni punto di vista accusatori e giudicanti.
Ragionando poi ad ampio raggio, le limitazioni potrebbero non riguardare solo l’ambito processuale…
Considerate le magnifiche sorti del progresso, tale strumento di contenzione, anche per ragioni economiche, vorrà un domani estendersi ulteriormente e dilagare in molti se non in tutti i processi. Non ci vuole poi molto ad allestire stanzette con schermi, microfoni e telefoni. Lor signori sempre troveranno una “valida” motivazione per giustificarne l’impiego. Come ovvio che sia, la non neutralità dell’avanzata tecnologica si mostra in ogni ambito e sempre rivela l’essere asservita al Potere.
La virtualizzazione di un processo, per quanto significativa, è in fondo poca cosa comparata alle nefandezze dell’autorità (in questo caso giudiziaria) ma è comunque indicativa in relazione a quella che è la virtualizzazione della vita, volta a controllare e annichilire, dove vengono meno emozioni, espressività e sensorialità… dove viene meno la bellezza stessa della vita e la libertà di viverla realmente.
Mi risparmierò quindi di sentirmi uno scemo, ritrovandomi seduto davanti a uno schermo per assistere inerme al teatrino che vedrà come coprotagonisti assenti me e mio fratello Gianluca.
Sarà quindi un giorno di galera come un altro, dove la rabbia è una costante, ma si cerca, per quanto possibile, stabilità e un po’ di serenità. Non nascondo la tristezza di non potere rivedere e magari riuscire ad abbracciare le persone a cui tengo e sentire il calore di compagnx solidali.

Solo nella lotta la liberazione! Sol nell’anarchia la libertà!

Adriano
17-05-2014

Per scrivergli:

Adriano Antonacci
CC di Ferrara
Via Arginone 327
44122

Grecia: Appello alla solidarietà internazionale per Babis Tsilianidis

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Questo testo è dei compagni a Salonicco dove c’è stata un’assemblea per l’appello in tribunale del compagno, invitando tutti i compagni che possono e vogliono a realizzare azioni nelle loro città. Con spirito compagno, su iniziativa dei compagni di Salonicco. Continua a leggere

Giornate di Solidarietà Internazionale con i compagni detenuti

manifestosolidarieta

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Presidi anticarcerari

enerdì 18 aprile – ore 18.00
Presidio No Tav in solidarietà con i prigionieri – appuntamento dietro la Coin di Mestre

LA LOTTA AL TAV NON SI ARRESTA
Da ormai venti anni la popolazione della Valsusa lotta contro il progetto della linea ferroviaria Tav
Torino-Lione. Un progetto devastante per il territorio, con tunnel in montagne contenenti amianto, il
cui unico beneficio è il guadagno per i colossi multinazionali delle Ferrovie, Cmc, Impregilo e altri.
Il popolo valsusino sta contrastando con ogni mezzo la costruzione di questa inutile opera, con
manifestazioni, presidi e blocchi stradali, denunciandone, oltre alla devastazione ambientale, lo
spreco di risorse pubbliche e la connivenza del sistema politico e dei colossi multinazionali,
determinati a continuare nel lucroso affare di centinaia di miliardi di euro rappresentato dal Tav.
Lo stato italiano risponde nei modi più duri contro chi si oppponeva e si oppone alle proprie
speculazioni con cariche ai manifestanti, distruzioni di presidi, militarizzazione del territorio con
esercito e polizia che presidiano continuativamente i cantieri. Ad oggi sono più di 500 gli inquisiti
dalla magistratura per azioni contro il Tav. Continua a leggere

Modena: A.M.Bonanno e prospettive di lotta al carcere e solidarietà ai detenuti

Domenica 13 Aprile, ore 18 presso il Ligèra:

Di sti tempi, tra i nemici di questa società, il didattito a proposito di carcere e solidarietà è sicuramente attuale ed urgente visto che sono numerosi i prigionieri rivoluzionari detenuti e coordinamenti di detenuti sorgono spontaneamente criticando aspramente la struttura totalitaria e la società che la genera.
Vogliamo discutere su quali siano i percorsi di solidarietà ,a quei ribelli incarcerati, maggiormente incisivi e dannosi per chi li tiene rinchiusi. Lo vogliamo fare in maniera critica e propositiva cercando nuovi obiettivi e punti deboli, contraddizioni in seno al sistema carcerario.

Domenica 13 aprile dalle ore 18.00 al laboratorio libertario Ligèra a Modena, dibattito sulle prospettive di lotta al carcere e solidarietà ai prigionieri, interverrà Alfredo Maria Bonanno.

Trento – Perquisito lo spazio “El Tavan” e alcune abitazioni per azione in solidarietà con detenuti in lotta

Durante la mattina del 15 ottobre lo spazio anarchico “El Tavan” e alcune abitazioni vengono perquisite dai carabinieri per denunce a carico di 2 compagni. Le perquisizioni sono legate ad un’azione avvenuta nella notte tra il 30 settembre e il 1 ottobre, durante la quale, a quanto appreso dai media locali, veniva imbrattata l’entrata del tribunale di sorveglianza con della vernice, sigillate le porte e lanciati dei sassi contro le vetrate. Infine è stata trovata la scritta “Solidarietà con i detenuti”.
Crediamo che l’insistenza di queste pressioni siano, ancora, sintomo di quanto la solidarietà nei confronti di chi vorrebbero completamente isolato possa essere fastidiosa.
Nuovamente, solidarietà con i detenuti in lotta!

compagne e compagni